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Servizio per la qualità e qualificazione delle filiere del Made in Italy

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Le Camere di Commercio in questi anni, proprio per sostenere le imprese nel loro sforzo di riposizionamento competitivo sul mercato, hanno messo in campo diverse iniziative per meglio qualificare e rendere distintive le eccellenze italiane utilizzando la leva competitiva della certificazione come strumento per migliorare, valorizzare e differenziare i prodotti, servizi e competenze.

 

Tra le iniziative si segnala l'ideazione e lo sviluppo di Schemi di qualificazione per le imprese che operano in alcuni dei settori manifatturieri più rappresentativi e di eccellenza del Made in Italy, ovvero: agroalimentare, meccanica, nautica, edilizia, moda, metalli preziosi, arredamento. Gli Schemi di qualificazione rappresentano per le imprese degli strumenti di facile ed  immediata applicazione per differenziarsi sul mercato e valorizzare le competenze professionali, l'innovazione, la sostenibilità e l'origine dei prodotti realizzati.

Unioncamere Toscana partecipa con  6 Camere di Commercio al progetto, Servizio per la qualità e qualificazione delle filiere del Made in Italy, cofinanziato dall'Unione Italiana con il Fondo Nazionale di Perequazione 2014.

 

Oltre alla formazione del personale camerale, avvenuta a Firenze, in forma centralizzata, ad ottobre e novembre 2015,sono stati già realizzati n. 8 seminari rivolti alle imprese delle filiere selezionate dalle Camere di Commercio ed ha preso avvio anche la fase di assistenza  presso le stesse per le due giornate di affiancamento nella gestione del servizio. Contemporaneamente sono state realizzate brochure informative per la presentazione del servizio, così come l'aggiornamento dei siti camerali con sezioni dedicate, sempre caratterizzato dalla omogeneità grafica e dei contenuti delle informazioni. Il riscontro da parte delle imprese  in occasione dei seminari e degli incontri individuali che, in alcune sedi si sono succeduti, ha dimostrato in linea generale un notevole apprezzamento della competenza e delle  capacità comunicative del docente per la presentazione del servizio ed un significativo interesse per le certificazioni, che ricordiamo non sono cogenti ma volontarie. Resta adesso da affrontare la terza fase: le Camere devono riallacciare il rapporto con gli operatori che si sono dichiarati interessati, promuovere un eventuale focus group di approfondimento e proporre la visita in azienda per la verifica per la certificazione. Gli operatori, a fronte di pressioni concorrenziali crescenti che, anche per effetto della crisi economica, devono saper cogliere l'opportunità di distinguersi e valorizzarsi sul mercato nazionale e internazionale, grazie alle certificazioni, evidenziando  le caratteristiche distintive di qualità e originalità che hanno reso famoso in tutto il mondo il Made in Italy. 

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