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a cura di : franco.natali@tos.camcom.it
Newsletter n°  12 -  mercoledì 9 dicembre 2020 - anno  19

  

Natale 2020
Capodanno 2021
 
 "Dipenderai meno dal futuro se avrai in pugno il presente"
(Seneca)
 
Auguri dalla redazione di Unioncamere Toscana News

Attività Istituzionale
Lavoro: calano ancora le entrate previste dalle imprese nel mese di dicembre
Saranno 10.660 le entrate in Toscana

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Scendono a quasi 192mila gli ingressi previsti dalle imprese per il mese di dicembre in Italia con una flessione rispetto all'anno precedente che supera il 36%. E' il segnale di una crescente difficoltà sul versante occupazionale per le restrizioni imposte a diverse attività economiche con lo scopo di fronteggiare la seconda ondata pandemica. Scende, infatti, anche la quota di imprese che programmano assunzioni attestandosi ora sull'8%, in calo di 2 punti percentuali rispetto a novembre e di 5 punti rispetto ad ottobre. In controtendenza (e in forte aumento), invece, la ricerca di professionisti in grado di fronteggiare la pandemia: medici, tecnici della salute, specialisti in sanificazione.

 

A delineare questo scenario è il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal che elabora le previsioni occupazionali di dicembre. Da sottolineare in merito la situazione determinatasi nei mesi di marzo-aprile quando, a seguito dell'epidemia Covid-19 non è stato possibile il consueto svolgimento delle indagini Excelsior che sono poi riprese dal mese di maggio. Le informazioni di seguito presentate sono pertanto basate sui questionari compilati da circa 120.000 imprese secondo le quali, le entrate complessive previste in Toscana nel mese di dicembre saranno 10.660 (192.000 in Italia e 37.00 nel Centro) di cui l'84% sarà composto da lavoratori dipendenti ed il 16% da lavoratori non alle dipendenze.

 

Nel 33% dei casi le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 67% saranno a termine (a tempo determinato o con altri contratti con durata predefinita), si concentreranno per il 62% nel settore dei servizi e per il 69% nelle imprese con meno di 50 dipendenti. Il 19% sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, quota inferiore alla media nazionale (22%), mentre in 36 casi su 100 le imprese prevedono di avere difficoltà a trovare i profili desiderati. Per una quota pari al 29% interesseranno giovani con meno di 30 anni e il 13% delle entrate previste sarà destinato a personale laureato. Le tre figure professionali più richieste concentreranno il 29% delle entrate complessive previste mentre, per una quota pari al 68% delle entrate viene richiesta esperienza professionale specifica o nello stesso settore. Infine, le imprese che prevedono assunzioni saranno pari al 7% del totale.

 

Le entrate previste saranno per il 37% operai specializzati e conduttori di impianti, per il 25% relative alle professioni commerciali e dei servizi, per il 19% dirigenti, specialisti e tecnici, per l'11% profili generici e per l'8%, impiegati. (Aggregazioni dei grandi gruppi della classificazione ISTAT delle professioni)

 

Per quanto attiene al grado di istruzione nel 35% dei casi sarà richiesto il diploma, nel 30% dei casi nessun titolo di studio, nel 22% la qualifica o il diploma professionale e solo nel 13% dei casi sarà richiesta la laurea.

Da sottolineare che in questo dicembre saranno 7.990 le imprese che assumono, il 32,2% in meno di quelle dello stesso periodo dell'anno scorso. Di queste 5.350 (-36,6%)  saranno nel settore dei servizi mentre 2.640 (-21,1%) saranno nell'industria. 

 

 

Le professioni più difficili da reperire nel mese di dicembre

Entrate previste

di cui diff. reperim

Specialisti in scienze informatiche, fisiche e chimiche

110

69,2

Tecnici delle vendite, del marketing e della distribuzione commerciale

590

54,9

Operai nelle attività metalmeccaniche richiesti in altri settori

560

50,6

Totale

10.660

35,8

Valori assoluti arrotondati alle decine

   

 

 

 

 


Covid: da Firenze idee innovative per la ripartenza
La piattaforma di Sicrea, utilizzata per la Fiera di Scandicci, ha vinto il premio nazionale Top of the Pid. Il ruolo del Punto impresa digitale della Camera.

La camera di Commercio di FirenzeTra le eccellenze digitali italiane c'è un'azienda fiorentina. Il progetto "Fiera 365: soluzioni digitali post covid-19 per il settore fieristico", realizzato dal gruppo Sicrea e utilizzato quest'anno per la Fiera di Scandicci con il contributo della Camera di commercio di Firenze, è infatti tra i vincitori del premio Top of the Pid assegnato oggi al Maker Faire Rome.

 

L'edizione di quest'anno della competizione nazionale, promossa dai Punto impresa digitale (Pid) delle Camere di commercio in tutta Italia (sono 88) per diffondere la digitalizzazione, è stata dedicata alla ripartenza. Le imprese premiate sono sette, una per ciascuna di queste categorie: circular economy; manifattura intelligente e avanzata; sociale; servizi, commercio, distribuzione e turismo; nuovi modelli di business 4.0. Mentre altre cinque imprese hanno avuto menzioni speciali.

 

Sicrea, trent'anni di esperienza nel campo dell'organizzazione di eventi e della comunicazione, 12 dipendenti diretti e oltre 3 milioni di ricavi a fine 2019, ha realizzato una piattaforma che utilizza le nuove tecnologie in ambito fieristico per agevolare la ripartenza di eventi dopo il periodo di interruzione dovuto all'emergenza sanitaria. E con questa innovazione ha vinto il riconoscimento nazionale nella sezione "servizi, commercio, distribuzione e turismo".

 

"Questo premio a Sicrea, leader toscano nell'organizzazione di eventi, è un riconoscimento per l'intero sistema regionale - dice Leonardo Bassilichi, presidente della Camera di commercio di Firenze -. Con il suo progetto, Sicrea apre la strada ai nuovi eventi fieristici, che sempre più dovranno far coesistere presenza fisica e contatto digitale".

 

Per il presidente di Sicrea, Federico Chiesi, "Fiera 365 aiuta le imprese a partecipare a eventi sia fisici che virtuali. Questo premio ovviamente ci rende felici - aggiunge - ma stiamo già lavorando all'implementazione della piattaforma, per farla diventare sempre più performante, allargando la capacità di comunicare anche con i media tradizionali, come giornali e televisioni, e aumentando la visibilità delle imprese a tutto l'arco dell'anno, in linea con il "365" che caratterizza il nome della piattaforma".

Sicrea è tra le aziende che utilizza i servizi del Pid della Camera di commercio di Firenze che, dal 2018 a oggi, ha accompagnato oltre 500 imprese verso la digitalizzazione, ha organizzato 45 eventi in presenza, 6 webinar, 19 "pillole" formative, 400 selfi 4.0 e 90 zoom 4.0, contribuendo in maniera determinante alla crescita digitale del sistema economico locale. 


Premio “Storie di alternanza”: premiati i video degli Istituti aretini

Logo "Storie di Alternanza"Quasi 3mila studenti coinvolti, 201 scuole partecipanti e oltre 230 progetti inviati: è questo il bilancio della VI sessione del Premio "Storie di alternanza", promosso da Unioncamere e da 56 Camere di commercio fra le quali quella di Arezzo-Siena per valorizzare i migliori video delle esperienze realizzate dagli Istituti di istruzione secondaria nell'ambito dei Percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento.

 

Anche nel 2020, un anno eccezionalmente complesso per il Paese e per la scuola italiana a causa della pandemia da Covid-19, è stato ampio il coinvolgimento dei docenti, degli studenti e delle imprese nelle varie iniziative di alternanza finalizzate a creare un circolo virtuoso per sostenere nei giovani l'acquisizione e il rafforzamento delle competenze trasversali da spendere poi anche nel mondo del lavoro.

I 231 progetti presentati dimostrano che gli studenti si sono confrontati con una ampia varietà di opportunità formative che le scuole, insieme alle imprese e alle istituzioni dei territori hanno offerto loro. Tra le tematiche nel cui ambito si sono realizzate le esperienze di alternanza la più gettonata è la Sostenibilità ambientale (16%), seguono Beni culturali, Attività sociali/Welfare e Comunicazione (intorno al 10% ciascuna). Marketing e Management si attestano insieme all'11%, mentre Ristorazione/Turismo, Applicazioni web e Meccatronica rappresentano ciascuno circa il 3% dei progetti.

 

Dalla prima edizione del Premio sono stati 2.047 i progetti presentati nel corso delle sei sessioni che si sono susseguite dall'istituzione del premio e che hanno coinvolto oltre 24mila studenti.

 

La Camera di Commercio di Arezzo-Siena, per la fase provinciale aretina della manifestazione, ha premiato 6 classi partecipanti con delle borse di studio.

 

Il primo premio, ex aequo, è andato all'ISIS Valdarno di San Giovanni V.no con il video " Scent JA Face Mask" e all'omnicomprensivo G.Marcelli di Foiano con "C'era una svolta".

 

Al secondo posto altri due istituti ex aequo: l'ISIS B.Varchi di Montevarchi con l'opera "Ludovico il Vampiro che non sapeva volare " " e l' IIS G. Giovagnoli di Sansepolcro con " Le macchine di Leonardo da Vinci".

 

 

Infine nuovamente un ex aequo per il terzo posto con l' IIS  Signorelli di Cortona per "Manuale di Sopravvivenza e nuovamente l'ISIS B.Varchi di Montevarchi con "Il Progetto LEWS".

  


La nuova Camera di Commercio di Prato e Pistoia stabilisce il proprio cammino a fianco delle imprese

La Presidente Dalila Mazzi

Continua una fattiva e costruttiva collaborazione fra i vertici della nuova Camera di commercio di Pistoia-Prato e tutte le categorie economiche del territorio: dopo un proficuo confronto con le associazioni, il Consiglio camerale ha approvato il programma pluriennale 2021-2025, il principale documento di indirizzo politico dell'Ente camerale contenente le linee strategiche che intende adottare nel medio periodo.

Linee strategiche, frutto di un intenso lavoro di analisi del contesto socio-economico, che confluiscono in un'unica mission: contribuire allo sviluppo delle imprese e del loro territorio.

Tre sono le linee su cui poggia le basi il documento programmatico pluriennale: promuovere e sostenere lo sviluppo e la competitività del sistema imprenditoriale, garantire la semplificazione dei rapporti tra imprese e Camera di commercio e ottimizzare la propria struttura organizzativa.

Tre aree strategiche a loro volta dettagliate in otto differenti obiettivi, tutti importanti per il sostegno delle imprese e del territorio. 

La nuova Camera di Commercio si propone quindi di giocare il ruolo di:

a) soggetto responsabile della crescita delle imprese e del territorio: rientrano in questa linea temi quali: la digitalizzazione, le nuove tecnologie e l'innovazione; l'e-government per la competitività delle imprese; le azioni per lo sviluppo dell'imprenditorialità, il lavoro e l'occupazione; il settore cultura e turismo; le azioni per l'internazionalizzazione.

b) motore dell'efficienza e dell'innovazione alla luce della riforma: in questo senso diventa fondamentale dare senso all'accorpamento come occasione di riorganizzazione e potenziamento dei servizi attualmente forniti, ad esempio, il fascicolo elettronico d'impresa, il cassetto digitale dell'imprenditore, il sistema personale di identificazione digitale (SPID).

c)   luogo della condivisione e delle alleanze: rientrano in questo ambito il potenziamento delle collaborazioni con le istituzioni pubbliche e private, la valorizzazione della Camera nel sistema camerale regionale e nazionale, e la condivisione delle politiche con gli stakeholder del territorio, in primo luogo quelli associativi.

Il documento programmatico nasce da un forte senso di responsabilità, da parte di tutti gli attori coinvolti, acuito dal clima di incertezza dettato dall'emergenza sanitaria che stiamo vivendo.

"Il difficile momento che stiamo attraversando, anche a causa dell'emergenza sanitaria, ha un impatto devastante sulle imprese. Nei prossimi mesi e anni saremo chiamati a percorrere un sentiero stretto, - ha spiegato Dalila Mazzi, Presidente della Camera di commercio di Pistoia-Prato - reso ancora più arduo dagli imprevedibili effetti della pandemia, ma che dobbiamo seguire senza perdere la fiducia che il nostro territorio e le nostre imprese sapranno superare. E la Camera di commercio dovrà essere al loro fianco, pronta a raccogliere le istanze del territorio, a fare sintesi delle esigenze del mondo imprenditoriale, a convogliare le risorse che non potranno non arrivare dalla Regione, dallo Stato, dall'Unione Europea.

Dovremo difendere l'identità di ciascuna delle due aree geografiche, ma potenziare anche una comune visione d'insieme. Dovremo restare fedeli alle tradizionali funzioni di rappresentanza degli interessi economici, ma anche farci trovare aperti all'innovazione sui terreni che la riforma ha definito per le Camere (innovazione, turismo, supporto all'export, orientamento al lavoro in primo piano)."

Insieme questi due territori, caratterizzati da un'elevata concentrazione del numero di imprese rispetto alla media regionale, rappresentano una quota di valore aggiunto del 13,7 per cento del valore aggiunto regionale e incidono di quasi il 10% sull'export regionale.

"La costituzione della nuova Camera di commercio di Pistoia-Prato, forte di oltre 80.000 imprese,- commenta Dalila Mazzi - può portare alla creazione di un nuovo importante spazio economico, in grado di accrescere la rappresentanza del territorio a livello regionale e di potenziare la capacità di interlocuzione con il livello regionale e nazionale. 
 

Continueremo a lavorare a fianco delle altre Pubbliche Amministrazioni presenti sul territorio e in stretta sinergia con le associazioni di categoria, perché la Camera sia naturale catalizzatore delle varie voci del mondo economico del nostro territorio e attore paritario con le istituzioni locali per favorire una logica di sistema nelle politiche di sviluppo e benessere sociale".  


Covid: crescono le imprese del commercio che vendono online +3.600 in 7 mesi
La Toscana in perfetta media nazionale

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L'effetto Covid spinge molte imprese del commercio su internet. Sono state più di 3.600 le aziende di questo settore che hanno aperto un canale di vendita online tra aprile e ottobre 2020 per operare anche in questo momento di difficoltà, facendo registrare in sette mesi una crescita del +15,5% (erano complessivamente 23.386 unità a marzo 2020 contro 27.007 ad ottobre 2020). L'emergenza pandemica ha costretto tanti imprenditori ad accelerare il loro percorso di digitalizzazione per reagire alle avversità e cercare di restare produttivi anche da remoto. Nel complesso quasi un'impresa italiana su tre si è equipaggiata tecnologicamente per le vendite e i pagamenti sul web. Dopo la prima fase di lockdown, da maggio a settembre 2020, sono aumentate di 4 punti percentuali le PMI che si sono dotate di strumenti per l'e-commerce (il 27% contro il 23% dello stesso periodo del 2019) e di +5 punti percentuali quelle che si sono equipaggiate per l'e-payment (il 36% contro il 31%). La rincorsa verso l'adozione di queste tecnologie abilitanti per la vendita online appare più veloce in particolare in Friuli Venezia Giulia (+ 27 punti percentuali), Puglia (+19 punti percentuali) e Basilicata (+ 22 punti percentuali). Ed è ancora il Friuli Venezia Giulia a smarcarsi nettamente rispetto alla media per l'e-payment (+30 punti percentuali).

 

Mentre da marzo ad aprile 2020, anche per facilitare il ricorso allo smartworking, hanno registrato un boom l'adozione di strumenti di cloud (+11 punti percentuali) e di cybersecurity (+ 3 punti percentuali).

Questa accelerazione si inserisce all'interno di un cammino di crescita continua intrapresa dalle imprese negli ultimi tre anni verso l'economia 4.0 che vede il Trentino Alto Adige a guidare la classifica nazionale per livelli di digitalizzazione più evoluti delle PMI.

 

E' la fotografia scattata da Unioncamere attraverso l'osservatorio dei Punti Impresa Digitale (PID) delle Camere di commercio sulla base dei test sulla maturità digitale effettuati dalle imprese italiane e i dati del Registro delle imprese.

"In pochi mesi solo nel settore del commercio migliaia di imprese hanno cominciato a vendere per la prima volta su internet per fare fronte alla difficile stagione dei lockdown mentre un terzo delle PMI è già pronta tecnologicamente a farlo. Anche grazie all'attività dei nostri Pid che stanno permettendo ad una platea sempre più grande di imprese di accedere ai vantaggi del mercati online, affiancando l'e-commerce ai sistemi di vendita tradizionali. E' quanto ha sottolineato il segretario generale di Unioncamere, Giuseppe Tripoli, che ha aggiunto "nell'ultimo anno abbiamo aiutato attraverso i Pid più di 80mila imprese, con oltre 700 eventi informativi e formativi, a sfruttare i vantaggi delle tecnologie 4.0 e restare operative anche in questa fase emergenziale. In tre anni abbiamo accompagnato complessivamente già 300mila imprenditori sulla strada del digitale: 23mila hanno fatto il self assessment per scoprire il proprio livello di alfabetizzazione digitale e lavorare per colmare i gap, 130mila hanno seguito programmi di formazione e orientamento, 20mila imprese hanno sfruttato i voucher per investire sul digitale. E con il nuovo servizio appena lanciato Digital Skill voyager permetteremo alle imprese di valutare anche le competenze digitali dei propri collaboratori e avviare se necessario percorsi formativi mirati per adeguarle alle nuove sfide dell'economia 4.0".

 

Cresce la maturità digitale delle PMI: più Specialisti, Esperti o Campioni digitali

In 7 mesi le restrizioni causate dal Coronavirus hanno dato in generale una forte spinta agli imprenditori ad abbracciare l'economia 4.0 per reagire alle difficoltà, elevandone il livello complessivo di maturità digitale.

L'istantanea scattata dall' 1 marzo al 30 settembre 2020, mostra infatti un aumento di 2 punti percentuali, rispetto allo stesso periodo del 2019, delle imprese che si sono classificate al test di maturità digitale "Specialiste, Esperte o Campioni", grazie all'utilizzo più evoluto delle tecnologie abilitanti. Ma l'impennata della crescita si è registrata nei primi due mesi della prima fase del lockdown, ovvero nel periodo marzo e aprile, con un aumento medio della maturità digitale di oltre 3 punti percentuali.

Più in dettaglio mettendo a fuoco i cinque livelli di misurazione della maturità digitale su una scala di punteggi che va da 0 a 4, da marzo a settembre 2020 : il 6,9% delle imprese è «Esordiente» (erano 7,2% nel 2019 e 9,6% nel 2018) - con punteggi di maturità digitale compresi tra 0 e 1 - perché legata a una gestione tradizionale dell'informazione e dei processi; il 41,9% è «Apprendista» (il 47,0% nel 2019 e il 49,8% nel 2018) - con punteggi compresi tra 1 e 2 -  utilizza cioè strumenti digitali di base; il 36,6% è «Specialista» (il 33,9% nel 2019 e il 30,3 nel 2018) - con punteggi compresi tra 2 e 3 - avendo digitalizzato buona parte dei processi; il 10,7% è «Esperto» (il 8,3% nel 2019 e il 6,6% nel 2018) - con punteggi compresi tra 3 e 3,6 -  applica cioè con successo i principi dell'Impresa 4.0;  il 3,9% può dirsi «Campione digitale» -  con punteggi superiori a 3,6 - (il 3,5% nel 2019 e il 3,6% nel 2018). Questa accelerazione verso l'uso di strumenti 4.0 da parte delle PMi si inserisce quindi all'interno di un generale percorso di crescita della digitalizzazione delle imprese avviato tre anni fa grazie alle politiche di incentivazione messe in campo dal governo e ai servizi di assistenza offerti dalla rete dei soggetti qualificati presenti sul territorio nazionale (Competence center, DIH, EDI, PID).

 

La classifica per livelli di digitalizzazione delle PMI

Ai primi di novembre 2020 la Toscana è posizionata in perfetta media nella classifica nazionale per livelli di digitalizzazione delle Pmi, avendo superato il test di maturità digitale delle imprese con un voto di 2,06 delle quasi 23mila in imprese che hanno effettuato il self assessment online SelfI4.0 negli ultimi tre anni. Al primo posto il Trentino Alto Adige con un punteggio di 2,29 seguito dalla Lombardia con 2,21 ed Emilia-Romagna con 2,2.

 

 

Al via il test di maturità digitale anche per i lavoratori

E' online www.dskill.eu, il nuovo self assessment "Digital Skill voyager" è rivolto a tutti i lavoratori per conoscere il proprio livello di competenze digitali. Offerto gratuitamente dai PID permetterà alle imprese di conoscere anche il livello di maturità digitale dei propri collaboratori e, se del caso, avviare percorsi di formazione per elevarne le skill.

Ma più in generale chiunque - lavoratori, studenti, professionisti - può avvalersi di questo strumento per misurare la propria conoscenza del mondo digitale. Il sistema è facile ed intuitivo. Ad ogni tappa vengono poste tra le 3 e le 5 domande, corrispondenti ad un'area di conoscenza specifica delle competenze digitali. Alla fine del percorso si ottiene una valutazione che consente di scoprire in quale area si è collocati: neofita digitale, allievo digitale, coach digitale oppure un digital-leader. 

 


DOCUMENTI ALLEGATI
Agenda degli Appuntamenti
DataDove/ChiEvento
13 gennaio Camera di Commercio Firenze IL CROWDFUNDING: a sostegno delle idee
25 gennaio PromoFirenze - Webinar WEBINAR: BREXIT - IMPATTO SUGLI OPERATORI ECONOMICI
28 gennaio PromoFirenze Progetto Smart Export - Webinar di presentazione
3 febbraio Camera di Commercio Firenze/Webinar Il marketing immersivo: realtà aumentata e virtuale


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