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  Il Commercio estero regionale nel terzo trimestre 2011

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c o m u n i c a t o s t a m p a

 

 

Commercio estero: ancora positivo il terzo trimestre 2011
Continua la crescita dell'export regionale, pur fra segnali di rallentamento
Buoni risultati per meccanica e sistema moda, ma l'incremento dei prezzi dei metalli preziosi incide in maniera decisiva sui valori esportati. Crescita più sostenuta sui mercati extra-Ue
 

 

Firenze, 3 gennaio 2011 - Un incremento positivo e a due cifre: l'export toscano nel terzo trimestre 2011 evidenza un aumento del 17,3% del valore delle esportazioni regionali su base annua e arriva quasi a duplicare il corrispondente dato nazionale (+9,6%). L'entità della crescita, tuttavia, riflette in buona misura fattori legati all'andamento dei prezzi (incremento del valore delle transazioni in oro e conseguente impennata del prezzo dei metalli preziosi), senza i quali il dato rimane comunque su valori positivi, ma notevolmente ridimensionati (+8,7%).

 

Questi i dati contenuti nella nota trimestrale "Il commercio estero della Toscana, III trimestre 2011" elaborata dall'Ufficio Studi di Unioncamere Toscana, che inserisce la regione in un contesto internazionale caratterizzato da una persistente stagnazione della domanda internazionale (importazioni mondiali +0,4% in volume nel trimestre rispetto allo stesso periodo del 2010), con una lieve crescita per i paesi avanzati (+1,0%) ed un ulteriore rallentamento per le economie emergenti, che entrano addirittura in terreno negativo (-0,2%).

 

Sotto il profilo merceologico, le transazioni in oro accentuano notevolmente la dinamica della categoria dei beni intermedi (+26,3%) che, al netto di tale componente, accuserebbero una leggera riduzione. Per quanto riguarda i beni di consumo, tornano in terreno positivo quelli durevoli (+0,7%) dopo la contrazione osservata nel secondo trimestre dell'anno (-4,8%), grazie soprattutto al contributo dell'elettronica di consumo e dell'ottica (+33,7%): buona la performance (+13,9%) dei beni di consumo non durevoli, dove si segnalano gli andamenti ancora vivaci delle produzioni del sistema moda (+19,6% per concia e pelletteria, +12,5% per gli articoli di abbigliamento, +10,6% per le calzature). In ripresa anche i beni strumentali (+15,4%), grazie all'apporto dei macchinari industriali (+27,4%).

 

Rispetto a mercati ed aree di sbocco, la Toscana registra sui mercati extra-europei una performance nettamente migliore rispetto a quella riferita al mercato comunitario, pur in miglioramento rispetto al trimestre precedente (rispettivamente +23,2% e +11,3%). L'incremento delle esportazioni di metalli preziosi si indirizza principalmente verso Belgio, Svizzera, Francia e Stati Uniti: al netto di tali flussi, le vendite nei paesi dell'Unione a 27 crescono in maniera molto più modesta (+2,8%), ed anche l'export verso i paesi extra Ue-27 subisce un significativo ridimensionamento, pur rimanendo su valori ampiamente positivi (+14,6%).

 

In Europa, da segnalare il forte incremento dell'export verso la Russia (+54,0%), legato principalmente a commesse per macchinari industriali, il rallentamento di Germania (+6,0%), Regno Unito (+6,4%) ed Austria (+6,1%), la tenuta della Spagna (+7,2%) -grazie al buon andamento delle vendite del sistema moda- e l'ulteriore pesante arretramento delle esportazioni dirette in Grecia (-48,5%).

 

Al di fuori del continente tiene l'andamento delle vendite sul mercato nord-americano (+19,6%), ma si evidenziano soprattutto i sostenuti ritmi di crescita verso i paesi dell'America centro-meridionale (+35,7%) -in particolare per le positive performance sul mercato brasiliano (+87,3%)- e verso l'area asiatica (+15,2%). In tale ambito si evidenzia il buon andamento del Medio Oriente (+29,8%), dell'India (+48,2%), della Cina (+27,4%) e della Corea del Sud (+55,2%), legate alla meccanica ed al sistema moda. Prosegue inoltre la ripresa della domanda proveniente dal mercato giapponese (+14,9%)


Il punto di vista del Presidente Pacini

 

"Nel terzo trimestre 2011 si conferma il trend positivo dell'export regionale, da non sottovalutare in un contesto complesso come l'attuale: l'apprezzamento che i mercati esteri ancora manifestano per i prodotti toscani è un segnale che ci deve spingere a continuare a investire nei processi di internazionalizzazione del nostro sistema produttivo, come misura per far uscire il tessuto regionale dalla situazione di difficoltà attuale.

 

L'incremento dell'8,7% del valore delle esportazioni su base annua è importante -il dato è quello generale corretto rispetto all'influenza esercitata dall'impennata dei prezzi dei metalli preziosi- in special modo in un momento in cui i dati dell'economia mondiale delineano uno scenario di generalizzato rallentamento, che si riflette in una sostanziale stagnazione della domanda mondiale (+0,4% in volume su base tendenziale).

 

Meccanica e sistema moda si confermano i due settori che trainano la richiesta di beni toscani sui mercati esteri, mentre particolarmente interessante è l'accelerazione registrata verso l'area asiatica (+15,2%) e verso i paesi dell'America centro-meridionale (+35,7%), a conferma della capacità delle nostre imprese esportatrici di presidiare con successo nuovi mercati e di cogliere le nuove opportunità che si generano all'interno del mutato scenario economico mondiale.

 

Il dato complessivo nasconde tuttavia elementi di criticità non trascurabili. Nonostante il dato complessivo sia ancora positivo, l'andamento medio delle vendite all'estero della Toscana appare infatti in netto rallentamento rispetto a quanto rilevato nel 2010, allorché la crescita registrata -sempre al netto dei metalli preziosi- era stata pari al +14,1%. L'evoluzione dell'Area Euro si contraddistingue inoltre per crescenti difficoltà: a tale riguardo desta particolare preoccupazione, in prospettiva futura, il fatto che la domanda di importazioni riguardante l'area valutaria comune sia addirittura diminuita nel mese di settembre (-1,0% su base annua).

 

Più in generale, il 2012 si prospetta come un nuovo anno di recessione per l'economia regionale e nazionale: appare essenziale in questo contesto una forte azione di sostegno alla competitività delle imprese toscane che operano sui mercati esteri, sulle quali si regge in questo momento l'intero sistema produttivo regionale, operando in primis verso la riduzione dei rischi finanziari connessi alla esposizione alle repentine fluttuazioni della domanda internazionale."

 

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