Home
  L'Imprenditoria Femminile in Toscana nel 2° trimestre 2012

                                                                Logo di Unioncamere Toscana

 

 

c o m u n i c a t o s t a m p a

 

L'imprenditoria femminile riparte: + 0,6% nel secondo trimestre 2012
Dopo la frenata del primo trimestre 2012, aumentano nuovamente le imprese in rosa.
Le donne imprenditrici sono per la maggior parte over 35 e straniere.

 

 

Firenze, 17 settembre - Dopo la frenata di inizio anno, nel secondo trimestre 2012 le imprese femminili tornano a crescere a un tasso del +0,6%, pari a +621 imprese rispetto a giugno 2011. A fine giugno 2012 sono 100.532, vale a dire il 24,1% del totale.

Aprire un'azienda, mettersi in proprio diventa per molte donne l'alternativa alla disoccupazione, mentre nello stesso periodo diminuisce dello 0,4% l'imprenditoria maschile, confermandosi più vulnerabile ai colpi della crisi economica.

 

La Toscana è la seconda regione dopo il Lazio (+1,3%) dove le imprese femminili continuano a crescere ed è proprio il Centro a trainare in positivo anche il bilancio nazionale (+0,1%, +810 unità femminili).

 

In Toscana l'imprenditoria femminile cresce di più nell'interno (Firenze +1,8%, Arezzo +1,5%, Prato +1,1%, Pistoia +0,9% e Siena +0,7%) che nelle province costiere (Livorno -1,2%, Grosseto, Lucca e Massa Carrara spaziano dal -0,2 al -0,5%), ma nel complesso l'evolversi delle imprese rosa non riesce a risollevare l'economia toscana, che a metà 2012 si contrae dello 0,2%.

 

Le aziende femminili toscane si trovano principalmente nel settore dei servizi: 65.400 aziende, di cui 27.700 nel commercio, settore tradizionalmente rosa, e 9.800 nel turismo, con aumenti importanti nelle attività turistiche di alloggio e ristorazione (+227 imprese da giugno 2011 a giugno 2012) e di noleggio e servizi alle imprese (75 aziende in più). Le imprese femminili trovano ancora spazi di sviluppo fra le attività d'informazione e comunicazione (+28 unità) e quelle d'istruzione, assistenza sociale e intrattenimento (+40 unità), mentre si assottiglia il numero di aziende che operano nei comparti finanziario-assicurativo (-37 unità) e immobiliare (-19).

 

Il manifatturiero, altro settore di rilievo con 12.870 aziende femminili, registra un lieve incremento solo nella filiera cuoio-calzature (+79 imprese), mentre l'agricoltura toscana (13.950 aziende in rosa) continua lo storico ridimensionamento: negli ultimi 3 anni ha perso circa 2.000 imprese, di cui 540 guidate da donne (180 aziende in meno solo negli ultimi dodici mesi).

 

Le nuove imprese rosa sono soprattutto società di capitali (+260 unità, +1,8%) e ditte individuali (+480 unità, +0,8%), mentre diminuiscono le società di persone (-140 unità) e le cooperative (-30).

 

Le imprese femminili toscane sono mediamente più giovanili di quelle maschili: l'11,1% per cento è under 35, contro il 9,5% dei maschi imprenditori, anche se entrambi i generi vedono diminuire le imprese guidate da giovani (-1,2% per le donne, -4,5% per gli uomini). Sono le più mature, insomma, a scommettere su una attività in proprio.

 

Infine, una forte spinta alla crescita dell'imprenditoria femminile è data dalle donne straniere: si attesta infatti a +7,6% il tasso di crescita delle imprese guidate da donne non italiane a fine giugno 2012, pari a +820 aziende.

 


Logo di Unioncamere Toscana

 

Il commento del Presidente Vasco Galgani

 

"Segnali positivi per l'economia toscana arrivano dal rapporto sull'imprenditoria femminile: il secondo trimestre 2012 vede nuovamente crescere il numero delle imprese rosa, riprendendo il consueto trend positivo interrotto solo nei tre mesi precedenti. Non solo, la Toscana continua a porsi come regione capofila dell'imprenditoria femminile a livello nazionale, grazie a politiche ed azioni di sostegno alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro che, nonostante i tagli imposti dal governo nazionale, non possono certo in questo momento venir messe da parte.

I dati del secondo trimestre 2012 inoltre confermano quanto già rilevato nelle scorse indagini: le imprenditrici toscane sono per la maggior parte over 35 e straniere. Questi elementi devono orientare le scelte di azione in particolare verso le donne più giovani, proprio quelle che nel diffuso precariato attuale faticano di più a trovare un posto di lavoro dipendente ma evidentemente anche ad aprire una attività autonoma.

La formazione con attività di mentoring, l'informazione e l'assistenza per l'avvio consapevole di nuove imprese e le agevolazioni finanziarie per venire incontro alle difficoltà di ottenere credito sono le nostre priorità d'azione."

 

 

 

 

DOCUMENTI ALLEGATI
Stampa