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  12) Movimprese in Toscana nel primo trimestre 2015

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c o m u n i c a t o s t a m p a

 

 

MOVIMPRESE TOSCANA - I TRIMESTRE 2015
Imprese: tra gennaio e marzo meno chiusure aziendali e meno fallimenti
Migliora, negli ultimi dodici mesi, il saldo imprenditoriale (+2.529 il bilancio fra iscrizioni e cessazioni). Maggiori difficoltà nell'artigianato (-792 imprese).
 In crescita il fenomeno delle start-up innovative
 

 

Firenze, 18 maggio 2015 - Sono state 8.445 le iscrizioni di nuove imprese ai registri delle Camere di Commercio della Toscana nel primo trimestre del 2015, evidenziando un calo (-2,1% rispetto allo stesso periodo del 2014) che è tuttavia inferiore rispetto a quanto fatto registrare dalle imprese cessate (9.425 quelle "non d'ufficio", per una variazione del -4,1%). Al netto dei fattori "stagionali" (le cessazioni, tradizionalmente, si concentrano nei primi mesi dell'anno), il dato relativo agli ultimi dodici mesi (oltre 26 mila iscrizioni, circa 23.500 cessazioni) evidenziano un saldo positivo (+2.529 imprese) ed un'accelerazione del tasso di crescita imprenditoriale (+0,6%), in progressiva ripresa dalla fine del 2013.

La dinamica imprenditoriale che emerge dai dati di inizio 2015 si caratterizza dunque per un rallentamento del fenomeno delle chiusure aziendali, accompagnato dalla contrazione delle situazioni di crisi:

  • ·  240 i fallimenti (-18,8%), diminuiti ad un ritmo ben più accelerato rispetto alla media nazionale (-0,5%);
  • ·  43 le aziende che hanno aperto concordati fallimentari o preventivi e accordi di ristrutturazione debiti, un numero dimezzato (-51%) rispetto al primo trimestre 2014.

Anche il conto delle 1.909 aziende toscane entrate in scioglimento e liquidazione evidenzia inoltre una sensibile diminuzione (-8,6%) rispetto all' inizio del 2014.

 

"I primi mesi dell'anno segnano una fase di transizione da un periodo di recessione ad uno di moderata ripresa, anche se presentano segnali contraddittori - ha detto Andrea Sereni, Presidente di Unioncamere Toscana - da un lato le iscrizioni di nuove imprese nel periodo gennaio-marzo sono state meno di un anno fa, dall'altro, pur rimanendo tante, le aziende in scioglimento e liquidazione diminuiscono, così come le chiusure, i fallimenti e le situazioni di crisi aziendale: è soprattutto a questo segnale che dobbiamo guardare in prospettiva futura. Le imprese cominciano a percepire che il vento dell'economia sta cambiando direzione, e quelle che sono state in grado di resistere fino a questo momento si stanno attrezzando per agganciare gli spunti positivi attesi per i prossimi mesi. Affinché ciò si traduca in ripresa effettiva occorre tuttavia che non vengano meno alcune fondamentali condizioni di contorno, mettere l'impresa al centro dell'azione riformatrice del Governo e del Parlamento, semplificando il quadro normativo e fiscale su impresa e lavoro, e lavorando con determinazione per semplificare 'la burocrazia' che frena gli imprenditori."

 

Le forme giuridiche

Dal punto di vista delle forme giuridiche adottate dalle imprese toscane, il contributo positivo più importante viene dalle società di capitali (98.605 a fine marzo 2015, il 24% del sistema-impresa regionale), che sono aumentate al ritmo del 3,2% nel corso dell'ultimo anno (pari a 3mila società in più rispetto a marzo 2014).

 

E' proprio in questo ambito che si inserisce il buon andamento delle start-up innovative, introdotte dal legislatore alla fine 2012 con lo scopo di valorizzare e sostenere le nuove realtà imprenditoriali orientate allo sviluppo, alla produzione ed alla commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico. In Toscana, alla fine di marzo, le aziende iscritte alla sezione speciale del Registro delle Imprese sono state 237, sesta nella classifica delle regioni italiane. Si tratta di realtà imprenditoriali concentrate prevalentemente nelle aree urbane ed in prossimità dei principali centri universitari regionali (Firenze, Pisa, Siena), contesti territoriali che maggiormente ne favoriscono la nascita e lo sviluppo. L'80% delle start-up innovative toscane svolge inoltre attività di servizi legati alle nuove tecnologie, alla ricerca scientifica e - in senso lato - ai servizi «avanzati»: produzione di software e consulenza informatica (69 imprese), ricerca e sviluppo (53), servizi di informazione (20). Il 16% si occupa invece di attività manifatturiere,  prevalentemente legate all'ICT (fabbricazione di computer e strumentazioni elettroniche 14 unità).

 

In aumento anche le imprese individuali (+344) e le altre forme giuridiche (+186, di cui 15 cooperative); le società di persone (mille unità in meno), invece, continuano a ridursi fino a quota 87.158 (il 21% del totale imprese).

 

Le aziende artigiane, che in Toscana costituiscono il 26,4% delle complessivo tessuto imprenditoriale, calano dello 0,7% (-792 unità), a causa di una mortalità che, pur in rallentamento, è ancora elevata (8,5%).

Ad un artigianato sempre in affanno fa da contraltare il sistema delle imprese non artigiane in decisa espansione (+1,1% pari a +3.321 unità), grazie ad una mortalità contenuta al 4,7% e nonostante un tasso di natalità più basso (5,8% contro il 7,7% dell'artigianato).

 

I settori di attività

Sotto il profilo settoriale, un piccolo contributo positivo viene dall'industria (+106 imprese il dato al netto dell'edilizia), grazie soprattutto alla concia-pelletteria-calzature (+149), alle riparazioni meccaniche (+145) ed alla trasformazione alimentare (+56). In diminuzione invece il tessile-maglieria (-56), la meccanica strumentale (-53) ed il legno-mobili (-96).

 

Le attività che maggiormente contribuiscono alla crescita del tessuto imprenditoriale toscano appartengono tuttavia soprattutto al terziario. A fine marzo 2015 il settore turistico (alberghi e ristoranti) conta 33.046 aziende (+2,9% e +929 unità ricettive rispetto a dodici mesi prima), così come il commercio (+1,0%, +1.033) che raggiunge quota 100.642 aziende rappresentando un quarto del sistema imprenditoriale regionale. Da evidenziare il contributo da parte degli stranieri alla crescita delle imprese commerciali. In Toscana sono 14.534 le imprese del commercio guidate da stranieri, con un incremento di 1.300 unità nel corso degli ultimi dodici mesi che ha più che compensato la diminuzione degli esercizi condotti da italiani (-273). Seppur in misura più contenuta, la vitalità della componente straniera spinge anche il turismo (+220 le imprese straniere, +670 le italiane). Contribuiscono inoltre in maniera rilevante al bilancio positivo del terziario anche le attività dei servizi alle imprese e dei servizi alla persona, che insieme determinano un saldo positivo di circa 1.000 aziende in più.

 

L'agricoltura ha invece registrato un calo di 530 aziende (-1,3%) e l'edilizia di 580 (-0,9%): in questo secondo caso, le difficoltà sono strettamente legate all'artigianato. In Toscana il 69% delle imprese operanti nella filiera delle costruzioni è infatti artigiana (per lo più attive nella installazione di impianti e nei lavori edili di completamento): la variazione assoluta di questa componente imprenditoriale è stata negativa per ben 1.050 unità (-2,4% rispetto a marzo 2014), contro un andamento che - per la parte non artigiana - ha fatto registrare una variazione positiva pari a +470 imprese.

 

Imprese femminili, giovanili e straniere

Alla fine di marzo le imprese femminili in Toscana sono 93.514, il 22,8% delle imprese complessivamente registrate. Rispetto a marzo 2014 si registra un aumento dell'1,5%, che equivale a 1.409 imprese in più. L'espansione della componente femminile del sistema-impresa regionale è trainata, in particolare, dalle società di capitali (+7,3%, +1.159).

 

Le imprese giovanili (35.717) - l'8,7% del tessuto imprenditoriale regionale - risultano invece in calo (-1,7%). A diminuire sono le ditte individuali di (-703 aziende) e le società di persone (-337), mentre aumentano le società di capitali guidate da under 35 (+9,1%, +424 unità).

 

Le imprese straniere (50.468), pari al 12,3% del sistema imprenditoriale toscano, aumentano del 5,8% (+2.824). Ad aumentare sono soprattutto le ditte individuali (+2.113), ma anche le società di capitali con elevata partecipazione di stranieri sono in espansione (+15,0%, +614 unità).

 

I dati presentati fanno parte del Cruscotto d'indicatori statistici regionali rilasciato trimestralmente da Infocamere.

 

 

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