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a cura di : franco.natali@tos.camcom.it
Newsletter n°  3 -  venerdì 24 gennaio 2014 - anno  13
Attività Istituzionale
Le invenzioni italiane diventano innovazioni all'estero
Il commento del Presidente Galgani

Il Presidente GalganiCommentando i dati che emergono dal rapporto tra ricerca/sviluppo e made in Italy Vasco Galgani, Presidente di Unioncamere Toscana, ha detto:

"La mancanza di ricadute diffuse della ricerca si deve soprattutto al fatto che le invenzioni trovano poche opportunità di applicazione nel made in Italy, complici gli elevati rischi dell'investimento e la mancanza di un sistema di incentivi, finanziari e non, largamente diffusi in molte regioni europee. Per trattenere il know how servono più politiche di sostegno all'imprenditorialità",

 

 

 

 

 

 

 


Attività Studi & Ricerche
I risultati di ricerca e sviluppo non favoriscono il made in Italy
Report di Unioncamere Toscana

" "Su innovazione, sperimentazione e ricerca scientifica l'Italia non è competitiva, così la maggior parte delle invenzioni diventa innovazione all'estero. Lo sottolinea un'analisi effettuata da Unioncamere Toscana basata sull'ultimo rapporto della Commissione Europea relativo alla competitività delle regioni (RCI2013), che riflette un distacco delle principali regioni italiane dal resto d'Europa. L'Italia si colloca nelle retrovie, in 17esima posizione (su 27 Paesi) dopo Spagna, Cipro e Portogallo. Bisogna arrivare oltre la centesima posizione in classifica per trovare la prima delle nostre regioni (la Lombardia al 128° posto, con una perdita di 33 posizioni rispetto al 2010).

In Italia nessuna regione risulta tra i "leader dell'innovazione": 7 regioni sono "inseguitrici", 12 regioni sono "innovatrici moderate" e 2 sono "innovatrici modeste". I migliori punteggi tra gli "inseguitori" si hanno per Lazio (73esima regione in Europa) e Lombardia (98° posto); seguono - a distanza - Piemonte (113°), Provincia autonoma di Trento (120°), Liguria (122°), Emilia Romagna (133°) e Friuli Venezia Giulia (135°). La Toscana, classificata tra gli "innovatori moderati", slitta al 145° posto tra le 190 regioni europee (nel 2010 era in 128esima posizione, pur con un sistema di indicatori elementari parzialmente diverso).

Gli indicatori che riflettono la qualità del sistema di ricerca scientifica evidenziano come in realtà si producano sul territorio nazionale risultati "eccellenti": il problema è che questi non si traducono in investimenti d'innovazione tecnologica diffusi nel sistema delle imprese. Un risultato non soddisfacente per un sistema pubblico che investe oltre 8 miliardi all'anno in ricerca e sviluppo in-house: nella classifica europea e in rapporto al PIL le prime regioni italiane sono Lazio (12° posto), Emilia Romagna (72°) e Toscana (85°).

Solo una piccola parte della nuova conoscenza prodotta e sperimentata dal sistema della ricerca pubblica entra in progetti di sviluppo tecnologico di nuovi prodotti e servizi: la gran parte viene "esportata" per diventare innovazione all'estero. Con un saldo in avanzo di 217 milioni di euro, la Toscana è la quarta regione dopo Lombardia, Piemonte, Lazio per importo degli incassi della bilancia tecnologica dei pagamenti: il saldo positivo deriva dall'elevata copertura finanziaria delle transazioni per brevetti, invenzioni, know how, e soprattutto (ben il 50% degli incassi) ricerca e sviluppo industriale commissionata da imprese con sede all'estero.

Il numero di imprese con innovazioni tecnologiche di prodotto e di processo è uno dei fattori critici: ai primi posti in Italia, ma con punteggi ben distanti dalle regioni europee "migliori" troviamo Lombardia e Piemonte (24° e 34° posto tra le regioni europee), e più in basso Veneto (39°), Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna (43° posto in Europa). La Toscana risulta al 118° posto in Europa e al 15° tra le regioni italiane. Questo dato si riflette sull'indice di specializzazione delle esportazioni di prodotti high-tech, che vede la Toscana decisamente de-specializzata (0,6 fatta 1 la media nazionale) dopo Lazio, Abruzzo (1,5), Emilia Romagna, Friuli (1,2), Lombardia, Piemonte, Marche, Puglia (1,1), Veneto e Trentino Alto Adige (0,8).

 

Negli anni miglioramenti ci sono comunque stati: Lombardia (45° posto in Europa), Toscana e Lazio (49°) spiccano nella prima metà della classifica per numero di pubblicazioni derivanti da collaborazioni tra imprese e centri di ricerca pubblici.

Ciò che spiega il forte differenziale tra Italia e altri Paesi europei (e tra regioni italiane) sono i limitati effetti delle politiche di stimolo all'investimento privato e ai rapporti di collaborazione tra imprese in ambito tecnologico: la Toscana è al 174° posto in Europa per numero di imprese che realizzano innovazione attraverso rapporti di collaborazione (accordi tecnologici, joint ventures, licensing) e al terz'ultimo tra le regioni italiane, precedendo solo Campania e Abruzzo. Il Piemonte è al 124° posto, la Lombardia al 130°, l'Emilia Romagna al 114° posto.

Su questa linea, i primi bandi sulle start-up innovative stanno migliorando la situazione: non a caso Lombardia (18%) e Toscana (11%) sono le prime due regioni per numero di start-up innovative nel settore "ricerca scientifica e sviluppo" (scienze naturali e ingegneria, biotecnologie, farmacogenomica).

 

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Starnet - Il portale dei dati statistici del Sistema camerale italiano

Questi sono gli ultimi documenti pubblicati sul sito Starnet Toscana


Report di Unioncamere Toscana: i risultati di ricerca e sviluppo non favoriscono il made in Italy
Galgani: “Servono politiche di sostegno all’imprenditorialità”. Il successo dei bandi per start-up

Notizie dal mondo camerale
Pisa - La Camera di Commercio ha ottenuto la Certificazione di qualita’ ISO 9001
On line anche la Carta dei servizi

Logo della Camera pisana Impegni importanti quelli che la Camera di Commercio di Pisa assume con la propria utenza. Lo scorso mese di novembre, con l'adozione della "Carta dei Servizi", gli uffici camerali hanno messo nero su bianco i tempi massimi entro cui si obbligano ad erogare i propri servizi all'utenza, sfidando le tempistiche, qualora esistenti, stabilite dalla legge.

Alcuni esempi: sarà possibile iscriversi o cancellarsi dal Registro Imprese in 4 giorni (contro i 5 previsti per legge), cancellarsi dall'elenco dei protesti cambiari in 12 giorni (contro i 25 giorni della normativa), erogare contributi alle PMI per sostenere processi di internazionalizzazione in 30 giorni e così via.

A seguito di questo impegno, dal 19 dicembre scorso, la Camera può inoltre fregiarsi della Certificazione di qualità, conforme alle norme UNI EN ISO 9001:2008, per l'erogazione di ben otto servizi amministrativi all'utenza privata: dispositivi di firma digitale, certificati e visure, elenchi copie di atti; certificati di origine e a valere per l'estero; elenco protesti; qualificazione mediatori, tutela marchi e brevetti, conciliazione e mediazione, sanzioni amministrative.

La Camera di Commercio di Pisa, dopo aver ottenuto nel 2012 la certificazione dei primi due processi (deposito delle domande di brevetto e cancellazione dei protesti), non si è quindi limitata a confermare le certificazioni in suo possesso ma lo ha esteso notevolmente.

La nuova certificazione ha portato gli uffici ad analizzare processi e a mapparli, ad eliminare ridondanze e a regolamentare procedure, laddove assenti o non chiaramente percepite, a rivedere modulistica, a fissare obiettivi di revisione e a raccogliere reclami.

 

"Con questi risultati - afferma il Segretario Generale della Camera di Commercio di Pisa, Cristina Martelli - l'Ente camerale, in linea con le linee strategiche del quinquennio 2013-2018, compie un ulteriore passo nel miglioramento della qualità del servizio offerto e della soddisfazione dell'utenza: elementi di competitività e innovazione essenziali non solo per lo sviluppo delle imprese, ma anche per la Pubblica Amministrazione. Nella convinzione che solo migliorando i servizi possiamo soddisfare i bisogni e le attese del sistema imprenditoriale - conclude Martelli -  il nostro obiettivo è di proseguire con il "progetto Qualità" fino all'ottenimento della certificazione di tutte le attività camerali."


Prato - Iniziative per la Tutela del Mercato 2014

Logo della Camera pratese In attesa del prossimo aggiornamento della sezione del sito camerale riservata allo Sportello CSR, previsto entro fine gennaio, si anticipa che alla luce del grande interesse suscitato dai seminari sul Digital brand e sulla Green creativity, organizzati rispettivamente il 16 ottobre e il 21 novembre dello scorso anno, la Camera di Commercio di Prato chiede di manifestare, entro lunedì 3 febbraio, l'eventuale interesse per i seguenti incontri di approfondimento:

  • Made of Italians: opportunità di rafforzamento dei brand italiani in prospettiva Expo 2015
  • Il ruolo del Co-Branding nel rafforzamento di un'identità di marca
  • Nuove opportunità di arricchimento delle dotazioni immateriali di marchio: il ruolo del Digital Storytelling
  • Green creativity: dalla teoria alla pratica. Tecniche per sviluppare la creatività in azienda
  • L'Intelligenza Emotiva per il lavoro e per la vita

I riscontri saranno fondamentali per individuare a quali iniziative dare la priorità e per scegliere la tempistica più adeguata sulla base del numero di potenziali partecipanti.

Per conoscere i dettagli delle singole iniziative ed esprimere la propria valutazione in merito si rimanda alla pagina: http://www.po.camcom.it/news/comunica/2014/man_interesse.php


Firenze - Notizie flash sull’import e l'export provinciale

Logo della Camera fiorentina Nel terzo trimestre del 2013 le esportazioni fiorentine hanno mantenuto la dinamica tendenziale su un ritmo abbastanza vigoroso considerando che sono cresciute dell'11,9% rappresentando un valore più sostenuto, rispetto allo stesso periodo del 2012 (+7,4%) ma lievemente decelerato nei confronti del precedente trimestre (+13,6%). Il dato in valore si è attestato a 7,1miliardi di euro, cumulando la somma dei tre trimestri e se consideriamo il valore annualizzato, ovvero cumulando la somma dei valori singoli trimestrali a partire dal quarto trimestre 2012 il valore esportato risulta pari a 9,5miliardi di euro (+10,3%). Il dato cumulato registrato per Firenze risulterebbe migliore sia rispetto alla Toscana (-2,7%) che all'Italia (-0,3%); tuttavia se depuriamo il dato regionale dall'effetto dei metalli di base e preziosi si avrebbe un incremento di circa il 5% e anche per l'ambito nazionale la variazione diverrebbe positiva, ma risulterebbe alquanto debole (+0,4%).

Le importazioni evidenziano un aumento dell'1,3%; da rilevare che il dato del secondo trimestre in base alle rettifiche apportate da Istat, evidenzierebbe un aumento dello 0,6% rispetto al -2,7% rilevato dopo il primo rilascio dei dati e pubblicato nella precedente nota sul commercio estero provinciale; l'aumento dei flussi di merci in entrata per Firenze seppur moderato, può esser letto anche in termini positivi considerando che rappresenterebbe un aumento di domanda dipendente dalle esigenze legate alla ripartenza dell'attività produttiva, slegato dalle criticità caratterizzanti a domanda interna. Per Toscana e Italia si registra una contrazione dei flussi di beni importati (rispettivamente -7,6% e -6,1%).

Acquisisce una certa rilevanza il livello del saldo che si posiziona su un valore di circa 3,8miliardi di euro, risentendo pienamente dell'aumento dei flussi in uscita, piuttosto che della modesta dinamica delle importazioni; ciò segnala non solo il buon recupero ma anche il consolidamento, visto l'andamento degli ultimi trimestri, della dinamica sostenuta del commercio estero locale.

L'export netto dovrebbe quindi generare un apporto abbastanza favorevole al recupero del prodotto per la chiusura dell'anno in corso, anche se dovrebbe essere sufficiente ad attenuare la dinamica negativa del prodotto (da -2,4% nel 2012 a -1,6% nel 2013 in base alle stime Prometeia) ma non a rilanciare pienamente l'attività produttiva provinciale. È presto certo per fare valutazioni maggiormente circostanziate, considerando anche che il terzo trimestre è "tradizionalmente" un periodo di passaggio, in quanto i periodi nevralgici sono rappresentati dal secondo e dal quarto trimestre dell'anno. Per la provincia di Firenze quindi prosegue il trend positivo trainato, come vedremo, dai settori di specializzazione sui quali si articola e trae alimentazione l'orientamento al commercio estero locale.

La questione tuttavia è ben altra: come riportato anche nell'ultima nota, aggiornata al terzo trimestre, sulla produzione industriale, c'è una certa difficoltà a vincolare maggiormente al territorio gli effetti di ritorno positivi di questa dinamica sostenuta del commercio estero. La spiegazione prevalente riguarda l'inserimento delle imprese esportatrici in catene di produzione che si articolano su una diramazione geografica sempre più ampia1. Tuttavia un'altra spiegazione, non antagonista alla precedente, riguarda il fatto che in realtà la svalutazione interna, dal punto di vista del mix prezzi bassi - salari bassi, non rappresenterebbe un corretto sostituto della flessibilità dei tassi di cambio; ciò si correla all'avanzata della deflazione causata da una domanda depressa, determinando un peggioramento dei tassi di interesse reali (a parità di tasso nominale), con ovvie difficoltà per i debitori2.

I dati relativi alla domanda globale mostrano una evoluzione positiva con una frenata nei mesi centrali e un andamento piuttosto sostenuto nel terzo trimestre, anche se nel complesso sembrerebbe seguire un percorso evolutivo meno pronunciato rispetto alle precedenti fasi di sviluppo del commercio estero. Questo perché il ribilanciamento delle aspettative di crescita tra paesi emergenti ed avanzati ha anche influito sull'evoluzione degli scambi, in questo terzo trimestre, con un moderato rallentamento per i paesi emergenti asiatici, un buon incremento delle importazioni di Stati Uniti e Giappone e un lievissimo recupero dei paesi della periferia europea. Il commercio internazionale sta quindi riprendendo a crescere in termini molto graduali seguendo in parallelo il recupero dell'attività produttiva delle diverse aree mondiali.

 

Le dinamiche per settore di attività

La buona performance dell'export locale continua ad essere alimentata dal forte contributo caratterizzante i beni strumentali (+25,7%; contributo del +7%): al suo interno si evidenzia la conferma del rimarchevole apporto del settore meccanico, anche se in decelerazione rispetto al precedente trimestre (da +39,4% a +31%; contributo del +6,5%) insieme al buon andamento dell'elettronica (da +3,8% a +6,7%); si segnala il decremento delle esportazioni della nicchia di specializzazione rappresentata dal biomedicale (-4%). Buono anche l'apporto dei beni di consumo non durevoli, con riferimento in particolare al sistema moda (da +8,7% a +9,7%; contributo del +4,3%): l'andamento risulta positivo per tutti i settori che afferiscono al comparto moda in cui spicca l'apporto alla crescita più elevato caratterizzante la pelletteria (variazione +9,7%; contributo +1,9%); migliora la variazione tendenziale del calzaturiero (da +8,5% a +11,8%) mentre per l'abbigliamento risulterebbe una lieve decelerazione (da +13,1% a +12,4%). All'interno dei beni non durevoli si segnala anche il buon sviluppo del settore farmaceutico, nonostante l'emersione di un certo rallentamento (da +21,4% a +15,5%). Nell'ambito dei beni durevoli (+6,5%) si segnala la dinamica positiva per i mobili (+28,5%) e gli altri mezzi di trasporto (+17,9%); in calo l'andamento degli autoveicoli (-2,3%). Si deteriora ulteriormente il flusso di vendite all'estero di beni intermedi (da -6,3% a -8,3%) con particolare riferimento ai prodotti chimici (da -4,2% a -8,7%), ai minerali non metalliferi (da -9,6% a -8,9%), alla metallurgia (da -2,3% a -9,3%) e ai prodotti in metallo (da -4,7% a -6,5%).

Per quanto riguarda le importazioni si evidenzia come le difficoltà di ripartenza del ciclo tendano a materializzarsi sul peggioramento della dinamica negativa per i beni di consumo durevoli (da -10,2% a -8,3%) e per i prodotti intermedi (da -10,3% a -10,6%); segnali positivi all'opposto riguardano la ripresa degli acquisti dall'estero di beni strumentali (da +4,4% a +7%) che si potrebbero correlare con una moderata ripresa degli investimenti e come riportato nell'introduzione di questa nota, dipendenti proprio dall'inizio di un probabile recupero dell'attività produttiva. In quest'ultimo raggruppamento si evidenzia la dinamica piuttosto sostenuta della meccanica (+17,7%); tra i prodotti intermedi diminuiscono i flussi in entrata di prodotti chimici (-23,6%), gomma e plastica (-4,3%), metallurgia (-4,6%) e metalli (-1,8%). All'interno dei beni di consumo durevoli si evidenzia la diminuzione del settore degli altri mezzi di trasporto (-16,9%) insieme ai prodotti dell'elettronica di consumo.

 

Le dinamiche per paese

Le direttrici geografiche delle vendite sui mercati esteri tendono a mostrare un consolidamento dell'andamento delle esportazioni verso quelle aree che già dallo scorso trimestre avevano mostrato una buona dinamicità come la continuazione del recupero del mercato dell'Unione Europea (+9,2%) con particolare riferimento a Germania (+23,2%), Francia (+5,1%) e Regno Unito (+49%); tra gli altri paesi europei non UE si evidenzia la forte crescita della Russia (+43,5%) e la tenuta della Svizzera (+2,4%). Riguardo ai mercati extraeuropei continuano ad andare piuttosto bene i flussi di merci diretti verso l'America Settentrionale (+14,6%; Stati Uniti +12,5%), il Medio Oriente (+18,5%) e l'Asia Orientale (+13,1%); per quest'ultimo continuano a fornire apporti positivi i tre mercati principali: Cina (+30,3%); Giappone (+6,2%); Hong Kong (+7,9%). Riguardo al Medio Oriente si evidenzia il profilo di sviluppo piuttosto pronunciato per le esportazioni dirette verso Qatar e Emirati Arabi Uniti. Continua la diminuzione delle esportazioni verso l'Asia Centrale (-31%).

Considerando gli acquisti dall'estero, i flussi in entrata dai paesi europei dell'Unione rimangono debolmente positivi (+0,8%) con un calo in particolare per i flussi di merci provenienti dall'Unione Monetaria (-1,2%); riguardo ai singoli paesi, per la Grecia si rileva un incremento piuttosto accentuato delle importazioni (+136,9%) mentre toni più moderati sono rinvenibili per Francia (+3,8%), Paesi Bassi (+6,1%) e Regno Unito (+4,8%); nettamente negative le dinamiche registrate per gli acquisti da Germania (-12,7%), Spagna (-17,8%), Belgio (-11%) e Svezia (-29,9%). Al di fuori del continente europeo si segnalano incrementi per l'Africa (+16,9%) e l'America Settentrionale (+21%). Per gli acquisti da tutte le altre macroregioni gli andamenti sono negativi con cali maggiormente pronunciati per America Centromeridionale (-12,5%) e Asia Centrale (-11%); diminuiscono anche le importazioni dall'Asia Orientale (-10,6%) con particolare riferimento alla contrazione dei flussi in entrata da Cina (-13,2%) e Giappone (-29,3%).

 

Appendice: l'internazionalizzazione delle imprese manifatturiere fiorentine

Sono disponibili i risultati di un'indagine condotta da Unioncamere Toscana nel corso del 2012 sul grado di internazionalizzazione delle imprese manifatturiere afferenti alla più ampia indagine relativa alla congiuntura manifatturiera. Nel complesso sono il 61,9% le imprese manifatturiere fiorentine che hanno dichiarato di essere presenti sui mercati esteri (Toscana 57,4%) con una presenza che si realizza prevalentemente attraverso l'attività di esportazione (58,7%) rispetto ad una quota minore che è presente tramite diramazioni dell'impresa (3,2%). Una quota pari al 38,1% ha dichiarato di non operare sui mercati internazionali, indicando come principali motivazioni: dimensioni ridotte dell'impresa (30,5%), costi troppo elevati dell'attività di internazionalizzazione (15,2%) e difficoltà logistiche (11,8%).

Circa il 47% delle imprese del comparto manifatturiero che hanno dichiarato di essere presenti sui mercati internazionali, realizzano con le attività estere almeno il 50% del fatturato (in Toscana la quota è pari al 43,4%). In linea con la media regionale si evidenzia il buon orientamento alla differenziazione geografica della ripartizione del fatturato, considerando che il 10,6% dei rispondenti hanno dichiarato di realizzare il fatturato delle attività internazionali operando tra 6 e 10 aree geografiche.

Per quanto riguarda le modalità operative tramite le quali le imprese si interfacciano con i mercati esteri, viene privilegiato il canale dei distributori o dei rappresentanti (29,4%), seguito dai rapporti di agenzia (14,4%) e dal ricorso alla grande distribuzione (8%). Da rilevare che risulta piuttosto scarsa la quota di imprenditori manifatturieri che operano all'estero direttamente tramite propri stabilimenti di produzione (2,8%; Toscana 4,2%); maggiormente elevata la quota di imprese che hanno implementato una qualche forma di joint venture (3,5%; Toscana 2,8%).


Livorno - Tutela della legalità
Camera di Commercio - Un’importante tappa nella direzione della lotta alla criminalità

Logo della Camera livornese IMPORTANTE INCONTRO il 22 gennaio scorso, in Camera di Commercio, che ha visto riuniti funzionari e dirigenti camerali, tecnici di Infocamere (la società che gestisce le banche dati CCIAA) e rappresentanti di Prefettura, Guardia di Finanza, Carabinieri.

In attuazione di un'intesa diretta a tutelare la legalità nel mondo delle imprese mediante un attento monitoraggio dei dati evidenziati nel registro informatico e pubblico delle imprese, la Camera ha consegnato ufficialmente alle Autorità le credenziali di accesso a particolari modalità di consultazione del Registro Imprese, denominate ri.visual, ri.map. e ri.build.

Nell'incontro sono state anche fornite indicazioni sulle modalità di consultazione delle banche dati rese disponibili da Infocamere  e che la Camera di Commercio ha voluto mettere a disposizione gratuitamente per le Istituzioni che lo hanno richiesto.

Trasparenza e tutela della legalità sono un filo rosso che sta riunendo tante iniziative sul territorio provinciale e nazionale. Parti di un unico progetto di lotta alla criminalità che è in costante crescita e perfezionamento. La Camera di Commercio è pienamente coinvolta in questo progetto, il cui primo passo è stato la stipula, nell'autunno scorso, di un protocollo d'intesa diretto, appunto, a prevenire possibili infiltrazioni della criminalità nel mondo dell'impresa e del lavoro. Il patrimonio informativo del sistema camerale è infatti uno strumento di certezza e trasparenza degli assetti giuridici, economici e finanziari delle imprese e per questo è di fondamentale importanza un rapporto di collaborazione con le forze dell'ordine


Siena - Si è insediata la consulta delle libere professioni
Paolo Parrini nominato Presidente

Logo della Camera pratese Si è riunita il 9 gennaio scorso, per la prima volta in Camera di Commercio, la Consulta delle libere professioni, novità assoluta per le Camere di Commercio. Le Consulte sono state previste dall'ultimo aggiornamento della legge che disciplina il funzionamento delle CCIAA.

La Consulta senese è formata da 19 componenti: 18 sono i presidenti pro tempore degli Ordini professionali che operano nella circoscrizione territoriale della Camera di Commercio; un ulteriore componente è stato nominato dopo che la Camera ha pubblicato un bando rivolto a categorie di professioni a prevalente carattere giuridico-economico: si tratta del rappresentante della LAPET, che raggruppa i tributaristi.

Nella sua prima convocazione, presieduta dal Presidente della Camera di Commercio Massimo Guasconi, la Consulta ha eletto all'unanimità il proprio Presidente nella persona di Paolo Parrini, Presidente del collegio dei geometri e geometri laureati della provincia di Siena

La Consulta è ora operativa a tutti gli effetti e pronta, appena riceverà l'invito del Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, a indicare il rappresentante dei professionisti nel Consiglio della Camera di Commercio, una figura che finora non era prevista. Il Consiglio camerale è, infatti, in fase di rinnovo e se ne prevede la nomina a maggio.

Il nuovo organo, la cui partecipazione è onorifica, ha durata quinquennale e funzioni consultive: può formulare valutazioni dirette a promuovere una più stretta connessione tra impresa e mondo dei professionisti e può essere coinvolta in merito alla semplificazione degli adempimenti a carico delle imprese. Esprime, inoltre, come sopra ricordato, un proprio rappresentante nel Consiglio camerale.

Pur essendo priva di poteri di spesa, la Consulta è una novità nella quale l'organo politico della Camera di Commercio senese ha creduto, dotandola di un regolamento che ne precisa le competenze in modo tale da dare contenuto e sostanza a un consesso autorevole, nella volontà di confrontarsi con interlocutori qualificati.


Pisa - Analisi del fenomeno della domanda di prodotti contraffatti
Tavola rotonda

Logo della Camera pisana La Camera di Commercio di Pisa organizza, lunedì 27 gennaio alle ore 14.30 presso l'Auditorium Ricci la tavola rotonda (organizzato nell'ambito del progetto fdp legalità) sul tema della contraffazione: "Analisi del fenomeno della domanda di prodotti contraffatti: le motivazioni, i rischi per i consumatori, i legami con altre forme di criminalità economica, azioni per ridurre la domanda di beni contraffatti" .

La contraffazione danneggia non solo le imprese, che subiscono riduzioni di fatturato e possibili pregiudizi di immagine, ma anche i consumatori, se ritengono di acquistare come originali prodotti che non lo sono, a volte con rischi per la loro salute, ed i lavoratori, che vedono ridursi le offerte "regolari" di lavoro.

Tutte queste problematiche saranno approfondite nella tavola rotonda da relatori esperti, del Ministero delloSviluppo Economico, dell'Università di Pisa, delle forze che operano per la repressione della contraffazione edelle associazioni imprenditoriali e dei consumatori: saranno valutati i rischi connessi all'acquisto di prodotticontraffatti, i possibili legami con altre forme di criminalità economica ed individuate azioni correttive daattuare sul territorio.

 

programma ed iscrizioni: http://www.pi.camcom.it/interno.php?id=2464&lang=it


Metropoli - Incentivi a chi mette in sicurezza l’azienda

Logo di METROPOLI Al via la nuova edizione del Bando Inail "Incentivi alle imprese per la realizzazione interventi in materia di salute e sicurezza sul lavoro".

Alle imprese che investono sulla sicurezza per il lavoro sarà concesso un contributo a fondo perduto fino al 65% delle spese ammesse. L'accesso online per la presentazione delle domande di agevolazione decorre da martedì 21 gennaio 2014, il termine ultimo per presentare domanda è quello di martedì 8 aprile 2014.

Per informazioni
contattare:

di Metropoli, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Firenze,


oppure consultare il sito web di Metropoli


Prato - Il “rating di legalità”: un’opportunita’ per le imprese

Logo della Camera pratese Si chiama "rating di legalità" lo strumento a disposizione delle imprese che prevede l'assegnazione di un giudizio sul rispetto della legalità da parte delle imprese e sul grado di attenzione riposto nella corretta gestione del business. Rilasciato dall'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, è uno strumento importante per le imprese che in questo modo possono dare valore ai propri valori aziendali. Se ne è parlato lo scorso 23 gennaio alla Camera di Commercio di Prato, alla presenza di Francesca Romana Ferri, responsabile della direzione Rating di Legalità presso il Garante.

 

I lavori sono stati introdotti dal Prefetto Maria Laura Simonetti e dal Presidente della Camera di Commercio Luca Giusti. Sono stati il parlamentare Matteo Biffoni e il presidente dell'0rdine dei Commercialisti Paolo Biancalani a illustrare i vantaggi per le imprese da una strategia che coglie la legalità come opportunità.

 

Sono le "stellette" rilasciate sulla scorta di alcuni parametri ben delimitati la base sulla quale viene rilasciato il rating. E quali sono i vantaggi per le imprese? Secondo il decreto in via di definizione i benefici per le imprese virtuose saranno essenzialmente correlati:

- con riferimento alla concessione di finanziamenti pubblici, alla previsione di sistemi di premialità (preferenza in graduatoria o attribuzione di punteggio aggiuntivo);

- con riferimento al credito bancario, alla fissazione di un tempo massimo per lo svolgimento dell'istruttoria e ad uno sconto variabile sulle spese dell'istruttoria stessa.


Livorno - il vino livornese in anteprima alla prestigiosa fiera buy wine 2014

Logo della Camera livornese Duecentottantadue produttori toscani e duecentocinquanta "buyer" (compratori) stranieri per altrettanti incontri di affari faccia a faccia. Sono questi i numeri di Buy Wine, la fiera internazionale del vino che Toscana Promozione organizza per la quarta volta alla Fortezza da Basso di Firenze dal 15 al 17 febbraio prossimo.

Per Livorno c'è da segnalare una novità di rilievo, è quella che la Camera di Commercio ha voluto regalare al suo territorio: è la prima volta che i vini livornesi fanno la loro "anteprima" nell'area appunto denominata "Anteprime di Toscana" e il merito di tale novità è proprio nell'iniziativa dell'Ente. Un po' come dire ai produttori: vi offro logistica e organizzazione per facilitare i vostri affari e promuovere così l'economia livornese.

E' la prima volta che il vino livornese fa gruppo e si offre a giornalisti e compratori di tutto il mondo con un'immagine unitaria, con i quattro consorzi della provincia - Bolgheri, Terratico di Bibbona, Elba, Val di Cornia - , tutti insieme a rappresentare i produttori anche i più piccoli, con il loro vino di eccellenza che sta entrando a pieno titolo nel gusto e nelle top list dei vini più apprezzati. Con l'anteprima delle denominazioni toscane anche Livorno si presenta alla stampa ed ai compratori: ne nascono recensioni, classifiche, vini emergenti ecc.

"La Camera di Commercio, con un lavoro di equipe condotto in primis con le associazioni di categoria del settore agricolo, è riuscita a finanziare l'area "Anteprime" dedicata ai vini emergenti e in cui già esponevano altri vini toscani - commenta il Segretario Generale della CCIAA Pierluigi Giuntoli - . Abbiamo poi riunito i Consorzi livornesi e abbiamo loro offerto questa preziosa opportunità, tutta da giocare".

Ma le novità non si fermano alla presenza massiccia alla Fortezza da Basso. Infatti una pattuglia di compratori ed un gruppo di giornalisti di testate straniere verrà in visita alle cantine del territorio livornese e saranno ospiti dei consorzi, che faranno loro conoscere quell'armonia inimitabile tra storia, cultura, bellezza del paesaggio e bontà dei prodotti, che la provincia di Livorno esprime. 

"Come Camera di Commercio stiamo puntando molto sulle iniziative dirette a internazionalizzare le imprese - continua il Segretario Generale della CCIAA - . Questa come altre proposte che faremo al territorio nel corso dell'anno nascono da scelte strategiche dirette a dare supporto alle piccole imprese, facendole conoscere e invitandole ad aprirsi ad un incremento dei loro affari".

 

Il programma 

Sabato 15 febbraio, Fortezza da Basso a Firenze, workshop sulle denominazioni minori ed inaugurazione.

Domenica 16 febbraio, Anteprime di Toscana, dedicato a giornalisti e buyers nell'area appositamente dedicata della Fiera, con la presenza nel padiglione della zona che la Camera di Commercio ha riservato alle aziende della sua provincia.

Nei box dedicati agli incontri, one to one tra produttori e compratori.

Programma completo su www.toscanapromozione.it

Le visite sul territorio - I buyers

Da lunedì 17 febbraio a giovedì 20 febbraio, 27 compratori stranieri provenienti da tutto il mondo faranno visita ad una serie di aziende, assaggeranno i vini livornesi ma anche le specialità della cucina locale. Ovviamente una parte del loro tempo sarà dedicata alla stipula di affari o al consolidarsi di contatti.

Le visite sul territorio - i giornalisti stranieri

Da domenica 16 a giovedì 20 febbraio sette giornalisti provenienti da: Francia, Gran Bretagna, Belgio, Ungheria, Brasile, aderenti alla Federazione internazionale giornalisti di vino e liquori, saranno in visita nel territorio livornese (Bolgheri, San Guido, Cecina, Campiglia, Val di Cornia, Isola d'Elba), e visiteranno le aziende, in un tour a tutto campo che darà loro modo di conoscere la straordinaria bellezza delle nostre località. Al loro ritorno nei rispettivi Paesi, i giornalisti racconteranno Livorno, i suoi vini e le sue attrattive ai lettori stranieri.


Pisa - Prosegue la crisi dell’industria pisana
Produzione in calo (-2,6%) ma il fatturato torna a crescere (+0,8%) grazie alla componente estera (+2,2%)

Logo della Camera pisana L'industria manifatturiera pisana, pur continuando la fase di contrazione (-2,6% la produzione), comincia ad arrestare, seppur timidamente, la caduta. Ad avvalorare questa ipotesi è soprattutto l'andamento del fatturato che torna, dopo ben due anni, in terreno positivo (+0,8%) grazie alla spinta proveniente dell'estero (+2,2%). Tuttavia la situazione rimane ancora molto critica se si guarda all'occupazione la quale, nonostante il +0,4% messo a segno del terzo trimestre, si trova ancora un 17% al di sotto dei livelli pre-crisi. Segnali contrastanti anche dal confronto con la Toscana che nello stesso periodo segna un azzeramento della caduta (-0,1%) a causa delle peggiori performance di alcuni importanti spezzoni dell'industria pisana quali le medio-grandi aziende (+2,6% Toscana, -4,6% Pisa) e, a livello settoriale, l'elettronica-mezzi di trasporto (-5,9% Toscana, -10,1% Pisa).

Questi, in sintesi, i dati dell'indagine che l'Ufficio Studi e Statistica della Camera di Commercio di Pisa ha condotto sulle unità locali manifatturiere con oltre 10 addetti.

 

LA DIMENSIONE AZIENDALE

E' il dato della media e grande industria (oltre 50 addetti) a pesare come un macigno sul dato complessivo della produzione -4,6% mentre la piccola industria (da 10 a 49 addetti) registra un quasi pareggio in termini produtivi (-0,8%)

 

I SETTORI

All'interno dei settori va segnalato il ritorno in positivo della metalmeccanica e del cuoio che segnano, rispettivamente, il +1,8% ed il +2,2% in termini produttivi. Questi dati, tuttavia, non bastano a risollevare l'andamento complessivo della produzione che continua a perdere a causa dell'elettronica-mezzi di trasporto (-10,1%), del legno-mobili (-11,3%), delle calzature (-5,2%), della lavorazione dei minerali non metalliferi (-1,9%, prevalentemente vetro) e della chimica-farmaceutica-gomma-plastica (-4%).

 

LE ASPETTATIVE PER IL IV TRIMESTRE 2013

L'attenuazione dei segnali negativi trova conferma dall'andamento delle aspettative imprenditoriali. Dopo aver toccato il livello più basso a fine 2012, il clima di fiducia sta pian piano risalendo e in particolare è dall'estero, confermando i risultati del fatturato e degli ordini, che gli imprenditori si aspettano i risultati migliori.

 

Il commento del Presidente Pierfrancesco Pacini

Sebbene i dati segnalino un'industria pisana ancora alle prese con la recessione - afferma il Presidente della Camera di Commercio di Pisa Pierfrancesco Pacini - mi preme segnalare come il positivo riscontro che il comparto sta avendo sui mercati internazionali possa essere un buon viatico per la tanto auspicata, seppur lenta, ripresa. Come sempre, la Camera di Commercio intende assecondare i timidi segnali positivi che stanno emergendo con iniziative di breve periodo, tra cui l'impegno per agevolare l'accesso al credito, ma anche di medio-lungo, lavorando, ad esempio, per promuovere ed accompagnare le imprese su nuovi e più promettenti mercati senza tralasciare quelli più tradizionali del vecchio continente."


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6 febbraio Camera di Commercio Prato Piccole ma internazionali, progetto per l'interazionalizzazione delle PMI
10 febbraio Camera di Commercio Siena "Terre di Siena Creative" Edizione 2014
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19 febbraio Assefi - Azienda speciale Strategie per il recupero credito
19 febbraio Camera di Commercio Pistoia Presentazione della Guida Verde “Pistoia e provincia”
20 febbraio Assefi - Azienda speciale La gestione informatizzata e la tracciabilità dei rifiuti SISTRI
21 febbraio Camera di Commercio Siena Meeting d’avvio Progetto Leonardo da Vinci ECOVET
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