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a cura di : franco.natali@tos.camcom.it
Newsletter n°  26 -  venerdì 25 luglio 2014 - anno  13

Attività Istituzionale
La Congiuntura Manifatturiera Toscana nel I trimestre 2014
Il commento del Vicepresidente Morandi

Il Presidente MorandiCommentando i dati del primo trimestre del 2014 della Congiuntura Manifatturiera Toscana, Stefano Morandi, Vicepresidente di Unioncamere Toscana, ha detto:

 

"In questa prima parte dell'anno ci aspettavamo una svolta che però tarda ancora a manifestarsi. Se la fase di più intensa caduta produttiva si è effettivamente arrestata, risultano essere ancora assenti i segnali della ripartenza del ciclo economico. Da oltre due anni l'andamento della produzione manifatturiera resta di segno negativo, anche se l'arretramento è ora limitato al -0,2%. Fra i dati proposti dall'indagine, due appaiono particolarmente significativi. Il primo, in senso negativo, riguarda una crescita dei prezzi di vendita che per il nono trimestre consecutivo resta al di sotto dell'1%, un evento che non si era mai verificato nel corso degli ultimi dieci anni. È un dato che preoccupa, sia perché conferma i rischi legati al possibile innesco di un processo di deflazione e - dunque - di una nuova spirale recessiva, sia perché limita la capacità di investimento delle imprese, che dall'inizio della crisi hanno già visto scomparire oltre il 20% del proprio capitale produttivo. Il secondo dato, positivo, riguarda invece il portafoglio ordini delle imprese, cresciuto di circa 15 giorni offrendo - soprattutto in prospettiva futura - un orizzonte temporale di maggior respiro all'attività delle imprese toscane per la programmazione della propria attività. Certo, il momento che sta attraversando l'economia italiana non è facile, e se come Sistema camerale abbiamo fin qui cercato di sostenere il più possibile le nostre imprese ed i nostri territori - puntando a favorire una maggiore apertura verso i mercati internazionali, a rafforzare i processi di innovazione, ad accrescere la cultura d'impresa, a promuovere l'imprenditoria giovanile - oggi, con le incertezze che il nostro mondo sta attraversando in virtù delle controverse riforme previste, non possiamo essere certi di poter offrire tutto l'impulso di cui ha bisogno il sistema produttivo e che finora abbiamo sempre assicurato".


Anche i lavoratori del #Sistema_camerale_toscano, in piazza per dire no ai tagli
"Riformare SI, depredare NO !”

" "Erano oltre mille i lavoratori del Sistema camerale italiano,  e fra questi anche una folta delegazione delle Camere toscane e della loro Unione Regionale, presenti alla manifestazione nazionale che si è svolta in piazza di Pietra a Roma il 23 luglio scorso indetta dalle federazioni del pubblico impiego di Cgil, Cisl e Uil per chiedere la modifica del Decreto 90/2014 che prevede la riduzione del diritto annuale nella misura del 50% e di avviare con le Camere di Commercio una discussione concreta per la loro riforma.

 

Nel corso della protesta i sindacati hanno ribadito il no al dimezzamento del contributo annuale pagato dalle imprese e derivante dai diritti camerali che rischierebbe di portare allo smantellamento delle Camere cancellando migliaia di posti di lavoro ed hanno lanciato al Governo un messaggio forte: serve una riforma vera, fatta insieme ai lavoratori, che renda più forte e meno costoso il sistema di sostegno alle imprese e allo sviluppo.

 

Oggi, in cambio della quota-media di circa 100,00 euro il sistema delle imprese può disporre, nel proprio territorio provinciale, di un Ente che ha le seguenti caratteristiche:

  • le Camere di Commercio sono "vicine". La distanza alla quale ci si riferisce riguarda sia la prossimità al territorio di riferimento, sia la grande informatizzazione e la possibilità di accedere con un clik ai servizi e alle informazioni che la camera eroga;
  • sono "informate ed informatizzate". Il patrimonio dei dati a disposizione delle Camere di Commercio è unico. Basti pensare al Registro delle Imprese, l'archivio più completo ed aggiornato della realtà produttiva italiana, il cui funzionamento è preso come modello da adottare nel resto d'Europa;
  • forniscono altri servizi di grande utilità come la "verifica degli strumenti di misurazione" a contrasto del pericolo di frodi (controllo delle pompe di benzina, dei contatori del gas e dell'acqua, delle bilance degli esercizi commerciali), detengono il Registro informatico dei protesti, gestiscono lo Sportello di mediazione per la risoluzione stragiudiziale delle controversie (ben più celere ed economica di quella ordinaria), forniscono consulenza su bandi e finanziamenti di progetti comunitari e su quelli d'innovazione tecnologica, vigilano sulla sicurezza dei prodotti, la tutela del Made in Italy e svolgono attività in materia di lotta alla contraffazione dei prodotti;
  • sono "veloci". La media dei tempi di attesa è la migliore in assoluto rispetto alle altre Pubbliche Amministrazioni;
  • Ma soprattutto investono le risorse in entrata a favore della promozione del territorio di competenza. 

Il dimezzamento del diritto annuale rischia quindi di compromettere un modello, quello camerale, riconosciuto anche tra gli addetti ai lavori come uno dei più performanti nell'ambito della pubblica amministrazione a fronte di un risparmio medio per le imprese di un caffè alla settimana.

 

L'iniziativa di Roma prosegue il percorso di mobilitazione già avviato nei territori nei giorni precedenti e vede le federazioni di categoria parti attive a difesa di un sistema nevralgico per le imprese e per le economie locali composto da più di 100 Camere di Commercio e sostenuto dalla professionalità di oltre 10.000 lavoratori, considerati anche quelli dell'indotto. 


Attività Studi & Ricerche
L'industria toscana fatica ad uscire dalla crisi
Stagnazione per la produzione, il fatturato ed i prezzi alla vendita. rallenta anche l'export

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Ancora in frenata la produzione manifatturiera

Secondo i dati dell'indagine condotta da Unioncamere Toscana e Confindustria Toscana, per l'industria toscana la svolta attesa non si è ancora materializzata: nonostante il leggero miglioramento osservato nei dati di consuntivo, la produzione manifatturiera tarda a ripartire, chiudendo il primo trimestre del 2014 con un nuovo leggero arretramento (-0,2% rispetto al corrispondente periodo del 2013, quando la flessione era del 4,9%) dopo il -0,5% registrato negli ultimi tre mesi del 2013.

 

A deludere non sono soltanto gli indicatori di produzione, ma anche quelli relativi alla domanda, tutti chiaramente intonati ad una fase di stagnazione; il fatturato ha chiuso il trimestre con un dato leggermente negativo (-0,1% in termini nominali), dopo le attese suscitate da una crescita di circa l'1% alla fine del 2013; gli ordinativi hanno fatto registrare un incremento trascurabile (+0,2%), comunque inferiore al già modesto +0,5% del trimestre precedente; ed anche la dinamica dei prezzi di vendita resta infine inchiodata attorno a "quota zero", facendo segnare una crescita del tutto marginale anno su anno (+0,2%). Si tratta del nono trimestre consecutivo in cui la crescita dei listini di vendita resta al di sotto dell'1%, un evento che non si era mai verificato nel corso degli ultimi dieci anni (l'indicatore viene rilevato dal 2004).

 

Ancora una volta, è soprattutto la componente estera a salvare il bilancio del trimestre, grazie ad una crescita sia del fatturato esportato (+1,9%) che degli ordinativi provenienti dai mercati internazionali (+1,1%). In entrambi i casi va tuttavia evidenziato che il traino dell'export risulta comunque essersi indebolito, dal momento che nella seconda metà del 2013 il fatturato e gli ordinativi esteri erano cresciuti rispettivamente del 3,0% e del 3,7%. Malgrado ciò, le imprese esportatrici conseguono risultati nel complesso ancora positivi sul fronte produttivo (+1,5%), al contrario di quelle che operano per il mercato interno (-1,8%).

 

Le evidenti difficoltà nell'uscita da questa negativa fase congiunturale si ripercuotono inevitabilmente sul mercato occupazionale che, benché in terreno positivo, riporta una variazione decisamente troppo contenuta (+0,3%) per recuperare quanto perso negli ultimi anni. Anche i dati relativi alla Cassa Integrazione Guadagni, seppure complessivamente in diminuzione (-4,0%), destano alcune preoccupazioni, soprattutto per come si presentano le tre componenti. Mentre la CIGO e la cassa in deroga flettono rispettivamente del 25,3% e del 26,2% per l'esaurirsi delle ore utilizzabili (nel primo caso) e dei fondi disponibili (nel secondo), la CIGS - destinata principalmente a casi di crisi aziendali o procedure concorsuali - continua a crescere in maniera sostenuta (+21,4%).

 

Per quanto riguarda l'impiego dei fattori, del resto, lo stesso utilizzo della capacità produttiva invia segnali contraddittori, crescendo su base annua (dal 76,2% di inizio 2013 al 78,5% dei primi tre mesi del 2014) ma facendo registrare una caduta rispetto agli ultimi tre mesi del 2013 più accentuata rispetto a quanto osservato nei due anni precedenti.

 

Ad interrompere un quadro che, dopo la seconda recessione degli ultimi cinque anni, assume per il terzo trimestre consecutivo i contorni di una fase di prolungata stagnazione e di una ripartenza che viene nuovamente rinviata, solo la consistenza del portafoglio ordini offre - soprattutto in prospettiva futura - spunti positivi, consentendo di assicurare quasi 86 giorni di produzione, circa 15 in più rispetto al corrispondente periodo del 2013. Si tratta di un dato che concede un orizzonte temporale di maggior respiro all'attività delle imprese toscane, e che contribuisce a migliorare le aspettative a breve degli operatori.

 

 

Ancora difficoltà per le piccole imprese, migliorano le medie

Diversamente da quanto rilevato alla fine dello scorso anno tornano a crescere i livelli produttivi delle medie imprese quelle cioè da 50 a 249 addetti (+2,9%). Positivo anche il dato del fatturato (+2,4%) e degli ordinativi, che salgono del 2,9% sul fronte estero, mentre complessivamente raggiungono il +3,8%. In miglioramento inoltre l'occupazione (+1,4%).   

 

Continua poi a recuperare l'indicatore della produzione per le grandi imprese (oltre 250 addetti), che segnano una variazione del +2,3% trascinando il fatturato a +4,9%. Migliora inoltre di quasi cinque punti il grado di utilizzo degli impianti (da 61,5% a 66,1%), mentre il dato occupazionale risulta stabile. Preoccupazioni, sul fronte della domanda, provengono tuttavia dagli ordini, in diminuzione soprattutto sul fronte internazionale (-0,8%), e dai prezzi alla produzione, in calo deciso su base annua (-3,7%).

 

Per quanto riguarda infine le piccole imprese (10-49 addetti), il quadro resta decisamente preoccupante. La produzione e il fatturato scendono entrambi del 3% ed anche gli ordinativi, se sul mercato estero si mantengono stabili, su quello interno evidenziano ancora difficoltà, tanto che il dato aggregato si ferma al -1,8%. In leggera flessione risulta inoltre anche il dato occupazionale (-0,4%).  

 

 

Aumentano i settori in difficoltà

A livello settoriale il quadro continua ad essere assai diversificato, anche se prevalgono i comparti in difficoltà (10 su 14 riportano flessioni produttive).

 

Gli unici dati positivi riguardano il tessile (+3,1%), il pelli e cuoio (+2,3%), la farmaceutica (+15,7%) ed infine la componente residuale varie (+10,1%), grazie soprattutto ad oreficeria e cartario.

 

All'interno del sistema moda restano invece preoccupanti i risultati dell'abbigliamento (-2,9%) e delle calzature (-1,8%).

 

Peggiorano inoltre, rispetto al trimestre conclusivo del 2013, i dati del comparto alimentare, passato dal +0,5% del IV trimestre del 2013 al -5,3% di gennaio-marzo (anche per effetto della riorganizzazione di un'importante impresa presente sul territorio), dei metalli (dal +1,9% al -2,5%), della chimica, gomma e plastica, che dal -0,1% di chiusura 2013 si attesta al -8%, e dei mezzi di trasporto (-4,6% dopo il precedente -0,2%).

 

La meccanica, l'elettronica, i minerali non metalliferi ed il legno e mobilio continuano infine a flettere in misura importante, non rilevando cambiamenti di rotta rispetto alla precedente rilevazione: rispettivamente -3,3%, -3,9%, -3,6% e -2,1%.

 

 

Le aspettative a breve degli operatori fanno registrare un'attenuazione del pessimismo

Nonostante le ancora evidenti e diffuse difficoltà, continua il percorso di graduale miglioramento del clima di fiducia degli imprenditori, che malgrado ciò resta pur sempre in terreno negativo. L'indicatore destagionalizzato che misura le aspettative a breve degli operatori passa infatti da -4 punti percentuali a -2, tracciando un quadro di cauto miglioramento e di attenuazione dei sentiment più pessimisti tra gli imprenditori toscani (lo stesso indicatore era pari a -10 punti percentuali all'inizio del 2013.

 

Il recupero interessa tutte le componenti elementari dell'indicatore sintetico, ed in particolare le aspettative relative all'andamento della domanda interna (da -11 a -8) che, tuttavia, vede ancora una netta prevalenza dei "pessimisti". Si confermano invece positive ed in ulteriore miglioramento - anche rispetto alla precedente rilevazione - le aspettative relative alla domanda estera (il saldo perequato tra ottimisti e pessimisti passa a +5 dal precedente +4).  


E’ on-line il Cruscotto Infocamere aggiornato al II trimestre 2014

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Infocamere ha rilasciato il Cruscotto contenente gli indicatori statistici tratti dal Registro Imprese delle Camere di Commercio aggiornati al 30 giugno 2014. Oltre ai dati congiunturali relativi alla nati-mortalità imprenditoriale nel secondo trimestre 2014 e alle dinamiche occupazionali rilevate nel primo trimestre dell'anno, e al report con i risultati emergenti dagli 11.869 bilanci dell'anno 2013 finora depositati, il Cruscotto relativo al secondo trimestre dell'anno contiene un approfondimento sulle start-up innovative.

 

Le start-up innovative, che in Toscana risultano essere 150, sono imprese rispondenti a determinati requisiti stabiliti per legge aventi come oggetto sociale esclusivo o prevalente lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico. Il 70 % delle start-up toscane si collocano nelle tre città universitarie, Firenze, Pisa e Siena e la maggior parte, pari al 78%, effettuano servizi alle imprese, mentre solo il 17% fanno parte del comparto dell'industria in senso stretto. E' contenuta la quota delle imprese femminili, che sono appena il 15% a fronte del 23% nel complesso delle imprese. Come prevedibile, sono invece numerose le start-up giovanili (il 27% dl totale).

 

 

Il Cruscotto Infocamere può essere scaricato dal portale Starnet (www.starnet.unioncamere.it) nell'area territoriale Toscana. 


Starnet - Il portale dei dati statistici del Sistema camerale italiano

Questi sono gli ultimi documenti pubblicati sul sito Starnet Toscana


Notizie dal mondo camerale
Firenze - La rivoluzione delle Camere di Commercio
La nuova giunta vara la svolta. Basta scelte a tavolino: saranno le 100mila imprese a decidere, finanziamenti solo a chi genera sviluppo. Servizi a domicilio e on-line

Logo della Camera fiorentina Avvicinare la Camera di Commercio di Firenze alle imprese, condividere le scelte direttamente con le aziende, garantire maggiori servizi e allo stesso tempo razionalizzare finanziamenti e spese. In un concetto: insieme alle istituzioni e agli altri protagonisti economici del territorio anticipare la riforma del settore che il Parlamento voterà nelle prossime settimane. E' questo il filo conduttore della Camera di Commercio di Firenze presieduta da Leonardo Bassilichi: oggi la nuova giunta ha iniziato un percorso che la porterà a trasformarsi in un'agenzia di sviluppo e a offrire servizi innovativi per le imprese.

"Il percorso di riforma è impostato ed è condiviso da Consulta dei presidenti, Consiglio e Giunta della Camera - ha sottolineato Leonardo Bassilichi -. Dalle prime riunioni sono già evidenti determinazione e affiatamento, nella consapevolezza che solo una cura energica possa garantire un futuro alla Camera di Commercio di Firenze come strumento di sviluppo del territorio. So che nelle Camere di Commercio di tutta Italia c'è molta apprensione per la riforma che sta per essere varata in queste settimane, è un comune sentire, ma la risposta non può essere quella di resistere asserragliati nel fortino, o, peggio, di giocare alla meno chiedendo alle istituzioni una morte lenta e meno dolorosa possibile. La strada giusta è quella di imboccare una direzione propositiva, che ci possa far guardare al futuro. E in attesa di un percorso collettivo, che stiamo contribuendo a costruire, ci adoperiamo per intraprenderlo in autonomia".

Sarà il metodo, innanzitutto, a essere innovativo: non più scelte decise "a tavolino", ma condivise con le 100mila imprese iscritte alla Camera fiorentina. Allo stesso modo, gli interventi di finanziamento concessi dalla Camera di Commercio dovranno subire una selezione, privilegiando quelli che portano ritorni economici o che attivano sviluppo sul territorio all'interno di un'azione coordinata. Per i soggetti non più finanziati sarà garantito un tutoraggio con l'obiettivo di aiutarli a mettere in atto una vera spending review e a reperire nuovi finanziamenti. Il patrimonio immobiliare dovrà essere messo a reddito, in modo che diventi uno strumento per finanziare le attività promozionali sul territorio.

Fra i punti chiave la razionalizzazione della presenza della Camera sul territorio (pronta la dismissione delle sedi distaccate di Empoli e Borgo San Lorenzo) e l'abbattimento delle quote di contribuzione non indispensabili al sistema camerale. Allo stesso tempo è stato pianificato l'incremento dei servizi on line e l'impiego di personale direttamente nelle aziende che lo richiederanno. L'obiettivo è quello di ribaltare la prospettiva: l'imprenditore non dovrà più andare alla Camera di Commercio, sarà quest'ultima ad andare da lui. Inoltre, è già iniziato un progetto per potenziare tutte quelle attività distintive della Camera di Commercio di Firenze, come l'arbitrato e la conciliazione.

La Camera non sarà sola in questo percorso: a settembre partirà un luogo inedito di riflessione, chiamato "Il pensatoio", dove i rappresentanti delle categorie, più alcuni interlocutori specifici come la comunità finanziaria, le fondazioni, gli esperti, i vertici delle istituzioni, avranno la libertà di disegnare la Firenze e la Toscana del futuro. Nel frattempo - ed è la prima volta che capita - i rappresentanti delle istituzioni del territorio sono stati invitati a discutere su come far crescere economicamente il territorio al prossimo Consiglio fissato per il 30 luglio.

"Questo e tanto altro lo faremo nello spirito di correre più veloci della riforma proclamata, andando a evidenziare che abbiamo tanto di buono da offrire e che se lavoriamo nel modo giusto riusciremo a salvarlo - ha concluso il presidente Bassilichi - L'obiettivo è far capire alle imprese che la Camera di Commercio può aiutarle in azioni promozionali che generano business e profitto. Bisogna essere di grado di costruire una Camera che non sia utile solo a pochi, ma che sia utile a tutti".

 


Livorno - Mrs. Maag, political officer statunitense, in visita alla Camera di Commercio
Il territorio e le prospettive di sviluppo economico i temi trattati con il Presidente

Logo della Camera livornese Il Presidente della Camera di Commercio Sergio Costalli ha ricevuto il 22 luglio scorso la signora Kristen L. Maag, Political Officer statunitense, che dall'Ambasciata americana di Roma ha effettuato una visita sul territorio livornese.

 

La diplomatica americana si è intrattenuta con il Presidente, il Segretario Generale e il Dirigente della CCIAA in un proficuo colloquio, che ha affrontato temi di comune interesse ed in particolar modo si è incentrato sulle possibilità che si intravedono per lo sviluppo economico della città e della provincia.

 

Non sono mancati, nel corso dell'incontro, accenni alla situazione politica e sociale del nostro Paese ed anche della Città di Livorno. Kristen L. Maag ha gradito e condiviso le informazioni fornite e le analisi formulate, facendosi portavoce dell'interesse più generale delle rappresentanze diplomatiche statunitensi nei confronti di Livorno.


Arezzo - "Vetrina Toscana": in viaggio tra sapori, arti e folklore della provincia

Logo della Camera di Arezzo E' stato presentato il 21 luglio scorso in Camera di Commercio, dal Presidente dell'Ente Andrea Sereni e dalle Presidenti di Confcommercio Anna Lapini e di Confesercenti Barbara Brogi, il calendario delle iniziative aretine legate al progetto "Vetrina Toscana".

 

Vetrina Toscana è il programma di promozione intersettoriale della Regione e del sistema camerale toscano: un programma che conta oggi, nella nostra regione, oltre i 750 ristoratori e quasi 270 botteghe alimentari aderenti il cui obiettivo è la valorizzazione delle tipicità locali anche attraverso la qualificazione dei ristoranti e delle botteghe alimentari e delle molte manifestazioni enogastronomiche presenti nel territorio


Attraverso Vetrina Toscana il turismo toscano diventa un modello da imitare riuscendo, grazie alla filiera corta dell'enogastronomia, alla qualità delle produzioni artigianali ed alla specificità del territorio toscano, a produrre un mix in grado di creare modelli di consumo consapevole e forme innovative di valorizzazione delle tradizioni toscane.

Un progetto che, operando con piccole e medie imprese di vari settori ( commercio, produzione agricola, artigianale e manifatturiera) intende anche stabilire un legame più stretto tra le stesse imprese e l'offerta culturale e artistica del territorio.

 

Per la realizzazione delle azioni previste da "Vetrina Toscana" nel territorio aretino, Camera di Commercio di Arezzo , che cofinanzia il progetto, ha sottoscritto specifiche convenzioni con Confcommercio e Confesercenti che realizzeranno i progetti di animazione e promozione delle reti di ristoranti e botteghe alimentari di vari comuni dell'aretino. Nelle varie iniziative saranno coinvolti oltre 100 ristoranti che collaboreranno in stretta sinergia con alcune manifestazioni che annualmente si svolgono nel territorio provinciale.

 

 Il calendario delle manifestazioni, alcune delle quali si sono già tenute nelle scorse settimane, è il seguente: 

  • Palio dello stufato (San Giovanni Valdarno)
  • A cena con la chianina (Anghiari e Lucignano)
  • I Pianoforti (Pratovecchio) 
  • Notti archeologia ( Cortona)
  • Sapori in Villa (Arezzo)
  • Cortonantiquaria 
  • Convivio rinascimentale (Sansepolcro) 
  • I tovaglioli (Anghiari) 
  • Signori è di scena un "pesce povero"( Arezzo e Valdichiama)
  • Oriente occidente Valdarno  

"Il sistema della ristorazione - sottolinea Andrea Sereni, Presidente dell'Ente Camerale  - è particolarmente importante per la nostra economia: basti pensare che sono 1178 (erano 1146 nel 2013) le attività ristorative operanti nella nostra provincia. Un settore che risulta essere naturalmente connesso con quello turistico e con quello agroalimentare, e che è in grado di fungere da vero e proprio biglietto da visita del territorio. E' quindi evidente l'importanza che per noi riveste il progetto "Vetrina Toscana" dove, partendo da un sistema a rete delle piccole imprese commerciali, si intende appunto armonizzare e potenziare le opportunità di valorizzazione turistica, commerciale e produttiva delle realtà locali toscane. E' proprio la toscanità, peraltro, ad assolvere la funzione di collante; una identità territoriale in grado di aggregare queste imprese e sopratutto in grado di essere un formidabile strumento di marketing, considerato l'impatto che il brand "Toscana" ha a livello nazionale e sopratutto internazionale"

 

"Ringraziamo la Camera di Commercio per il sostegno che ogni anno conferma al progetto regionale di "Vetrina Toscana" - sottolinea Anna Lapini, Presidente della Confcommercio della provincia di Arezzo - un progetto che è cresciuto insieme agli operatori della ristorazione e della gastronomia, ai quali ha dato maggiore consapevolezza e forza nell'intraprendere la strada della tipicità e della qualità. Le iniziative promozionali messe in piedi in questi anni hanno avuto il pregio di avvicinare la gente alle produzioni locali, speriamo anche ad aumentare l'informazione e la formazione dei consumatori, perché sono loro a scegliere sul mercato e a decretare il vero successo di queste iniziative. I ristoratori che privilegiano prodotti a chilometro zero lavorandoli come la tradizione comanda, con quel tanto di creatività che serve per innovare, offrono un valore aggiunto anche ai produttori, con i quali il dialogo si sta facendo sempre più stretto e proficuo. Sarà questa collaborazione la chiave per uscire da ogni impasse causato dalla crisi".

 

"Confesercenti- sottolinea Barbara Brogi presidente di Confesercenti Arezzo - sin dalla sua creazione, ha sempre contribuito a rendere il progetto Vetrina Toscana, vivo, partecipato e qualificato. L'associazione di categoria ritiene che il progetto di Vetrina Toscana non sia solo un viaggio in più tappe, nell'esperienza del gusto, della

 

conoscenza dei prodotti tipici del nostro territorio, proposti in varie ricette culinarie legandole a precisi contesti storici, ma rappresenti un vero e proprio percorso conoscitivo della cultura del nostro territorio e di valorizzazione delle specificità

territoriali, che deve essere inserito sempre più anche in un contesto di creazione di un possibile prodotto turistico. In questo senso la stretta sinergia con manifestazioni che si svolgono annualmente, diventando nel tempo appuntamenti ricorrenti del territorio, utili alla valorizzazione culturale, turistica e gastronomica, rappresenta una peculiarità ed un valore aggiuntivo da promuovere".


Prato - "Mortadella di Prato", lettura pubblica del disciplinare IGP per il riconoscimento europeo

Logo della Camera pratese Siamo ormai alle fasi finali della procedura per il riconoscimento nazionale della denominazione "Mortadella di Prato IGP" avviata dall'Associazione di tutela della Mortadella di Prato in collaborazione con la Camera di Commercio. Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ha indetto una riunione di pubblico accertamento che si è svolta il 17 luglio scorso nella Sala Convegni della Camera di Commercio di Prato, nel corso della quale è stata data lettura del disciplinare di produzione della mortadella.

 

Si è trattato di una procedura molto interessante, che prevedeva la lettura della ricetta della mortadella e il disciplinare storico per accertare pubblicamente la veridicità di quanto dichiarato, prima dell'invio alla Commissione Europea per la procedura di riconoscimento IGP.


L'iniziativa era aperta a tutti ed al termine dei lavori è stata offerta una degustazione di Mortadella di Prato in abbinamento con gli anicini e i pan di ramerino del biscottificio Mattei, altri due prodotti tipici della gastronomia pratese.


Firenze - La Camera Arbitrale diventa internazionale
La Camera di Commercio, insieme agli Ordini di avvocati, notai e commercialisti amplia le possibilità della giustizia rapida e alternativa in caso di controversie

Logo della Camera fiorentina La Camera arbitrale di Firenze, primo esempio in Italia di camera arbitrale congiunta tra un ente pubblico come la Camera di Commercio e gli ordini professionali del settore giuridico-economico, apre una sezione internazionale. E' questa la novità emersa oggi durante il convegno "L'arbitrato amministrato" all'auditorium Cosimo Ridolfi della Banca CR Firenze al quale hanno partecipato centinaia di avvocati, commercialisti, notai, imprenditori e amministratori pubblici. Si tratta dell'unica Camera arbitrale internazionale con sede in Toscana e una delle poche presenti in Italia.

"Fra i principali motivi per i quali non si investe in Italia c'è quello della giustizia troppo lenta - ha commentato Leonardo Bassilichi, Presidente della Camera di Commercio di Firenze -. La nostra risposta è lo sviluppo della Camera arbitrale anche sul piano internazionale: uno strumento per dare subito risposte alle imprese, ai mercati e allo stesso tribunale, con l'auspicio che si possa arrivare nel più breve tempo possibile a un'ottimizzazione dei tempi e delle procedure delle cause civili. Da oggi Firenze è più aperta al mercato internazionale ed è un gran bene per il territorio".

"La possibilità di usufruire dell'arbitrato anche sul piano internazionale è una grossa novità nel panorama italiano, che si aggiunge a un'altra innovazione: l'aver costituito lo scorso gennaio una Camera Arbitrale unica insieme a notai, avvocati e commercialisti - ha aggiunto Laura Benedetto, Segretario Generale della Camera di Commercio di Firenze -. Tutto questo dà il senso dell'unità di queste forze a favore delle imprese e dei cittadini, garantendo loro di risolvere eventuali controversie con procedimenti snelli e di assoluta qualità".

Infatti, l'arbitrato - anche internazionale - è uno strumento per la risoluzione delle controversie civili e commerciali alternativo all'ordinaria via giudiziaria. La sua caratteristica fondamentale è la possibilità di avvalersi di arbitri, tra tecnici ed esperti della materia debitamente formati. La procedura termina entro 180 giorni, quando per tre gradi di giustizia civile ordinaria possono volerci anche dieci anni. Anche per questo motivo, l'arbitrato è oggi la forma di risoluzione alternativa delle controversie più utilizzata nel contesto delle transazioni commerciali internazionali.

"Le convenienze di un procedimento arbitrale sono molte - ha commentato a margine del convegno il presidente dell'Ordine degli avvocati, Sergio Paparo -, innanzitutto sui tempi e sui costi, chiari e predeterminati. Gli avvocati hanno come obiettivo quello di far funzionare bene la giurisdizione ordinaria, ma meccanismi alternativi scelti liberamente dalle parti esistono in tutti gli ordinamenti giuridici moderni, è giusto valorizzarli anche da noi. In questo contesto la costituzione della Camera arbitrale internazionale è fondamentale in una città come Firenze, particolarmente votata all'internazionalizzazione".

In particolare, il collegio arbitrale definisce le controversie pronunciando un lodo che equivale a una sentenza e che viene emesso da arbitri per i quali gli Ordini e la Camera di Commercio di Firenze hanno avviato una specifica attività di formazione.

"Grazie anche alla costituzione della Camera arbitrale unica sul territorio, l'arbitrato è oggi piuttosto diffuso, ma merita una divulgazione sempre più ampia - ha aggiunto Vincenzo Vettori, presidente del Consiglio notarile di Firenze, Prato e Pistoia -. Per realizzarla, il Notariato ha predisposto testi affinché, in certe situazioni, queste clausole vengano inserite negli schemi contrattuali. All'arbitrato ci si rivolge quando la lite sorge, ma tutto è più celere e definito se le parti, nella formulazione del contratto, hanno già deciso che qualora nascano controversie sarà la Camera arbitrale a occuparsene. Da questo punto di vista, l'inserimento nei contratti di una clausola compromissoria è importante proprio per rendere sempre più vincolante l'arbitrato".

Infine, accanto all'arbitrato internazionale, per le liti più facilmente risolvibili è oggi possibile avvalersi anche dell'arbitrato rapido e documentale, come spiega Gino Mazzi, presidente dell'Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Firenze: "L'arbitrato rapido documentale ha un obiettivo fondamentale, quello di evitare il ricorso alla normale giurisdizione nelle situazioni più semplici, nelle quali non sono necessarie testimonianze ma è sufficiente l'analisi dei documenti. Questo comporta due vantaggi, l'ulteriore snellimento della procedura e l'abbattimento di tempi e costi. Del resto, in tutte le tipologie di arbitrato si hanno efficienza, rapidità ed economicità. Per questo reputo fondamentale che la mentalità dell'arbitrato si faccia strada sia fra i professionisti, sia fra i cittadini".

 


Prato - Qui resistiamo alla crisi, lo dice una indagine del sole 24 ore
Giusti: “quello che nel nostro territorio ha retto è il tessuto economico e di relazioni”

Logo della Camera fiorentina Prato resiste alla crisi: secondo un'indagine pubblicata nei giorni scorsi dal Sole 24 Ore Prato conquista la settima posizione tra le province che meglio hanno saputo fronteggiare il periodo 2007/2013, sette anni che hanno messo a dura prova il sistema imprenditoriale in tutto il Paese.

 

"Una notizia incoraggiante, anche se già parlare di "resistere" alla crisi ci regala subito un'immagine negativa, di un qualcosa che si sopporta, ma che ci vede senza armi - commenta Luca Giusti, Presidente della Camera di Commercio di Prato - Questi numeri ci dicono che in altri territori è andata peggio rispetto a noi, anche se nel 2007 per noi era già in corso un forte ridimensionamento strutturale". 

 

La classifica è stata stesa dal quotidiano economico tenendo in considerazione dieci indicatori: la disoccupazione, i prestiti, il valore degli immobili, il numero di laureati, la spesa per i medicinali, la quantità di rifiuti prodotti, per citarne alcuni. La crisi ha colpito di più a Viterbo, Latina, Novara; hanno invece resistito meglio Vicenza, Bolzano, Modena e Prato, che ha conquistato la settimana posizione.

 

"Abbiamo attraversato anni di grande difficoltà, ci siamo trovati ad affrontare una crisi strutturale di grandi dimensioni all'interno di un mercato che stava attraversando a sua volta una crisi pesantissima - aggiunge Giusti - Alla fine quello che nel nostro territorio ha retto meglio è stato quel tessuto di relazioni e di collaborazione tra le imprese che ha permesso al sistema economico di andare avanti. Anche se c'è da aggiungere che oggi non siamo quello che eravamo sette anni fa, in questo percorso abbiamo anche cambiato un po' volto".


Livorno - 4^ edizione della Giornata della trasparenza in Camera di Commercio .... per quanto tempo ancora ?
Presentati alle imprese gli strumenti per valutare le performance dell’Ente in un clima di forte preoccupazione per il suo futuro

Logo della Camera livornese La 4^ edizione della Giornata della Trasparenza si è svolta il 10 luglio scorso in Camera di Commercio in un clima di forte preoccupazione. La presentazione che ogni anno la CCIAA fa al suo pubblico (imprese, associazioni che le rappresentano e soggetti istituzionali con cui la Camera interloquisce) del sistema di obiettivi, performance e risultati attentamente monitorati per far sì che la Camera di Commercio sia sempre più la "casa delle imprese", si scontra quest'anno con l'incertezza sul futuro stesso delle Camere, che sono la massima espressione a livello pubblico del mondo economico.

 

Un recente decreto legge dispone la riduzione del 50% delle entrate camerali da diritto annuale dal 1° gennaio 2015; si tratta di una somma di non poco conto che gli Enti riversano sui loro territori, per la promozione di iniziative a favore del commercio, del turismo, dell'industria, dell'artigianato, dell'agricoltura, per dare sostegno alle piccole imprese che vogliono varcare le soglie del Paese per affacciarsi sui mercati esteri e per una serie nutrita di proposte e servizi spesso sconosciuta a chi non fa parte del mondo delle imprese.

 

Ancora incerto, inoltre, l'iter del progetto di riforma delle CCIAA ora all'esame del Parlamento: la partita che si sta giocando riguarda il presidio del territorio, che le Camere assicurano in modo capillare e con prestazioni professionali di elevato livello, come si dimostra con la Giornata della Trasparenza: non una celebrazione autoreferenziale ma quasi un ragionamento fatto ad alta voce e valido per tutti gli enti pubblici sugli strumenti utilizzati per monitorarsi e migliorarsi.     

 

Nel corso dell'evento è intervenuto, su "Burocrazia e performance", il Dott. Iacopo Cavallini, docente universitario che controlla e valuta il sistema delle performance della CCIAA di Livorno; è stata la volta poi della Relazione della performance come strumento che consente di valutare la Camera di Commercio, fatta dal Segretario Generale Dott. Pierluigi Giuntoli. Le conclusioni sono state infine affidate al Presidente Dott. Sergio Costalli, che ha fatto il punto dell'attuale situazione che rischia di depotenziare l'azione delle Camere, con ricadute inevitabili sull'economia del territorio livornese.


Lucca Promos - “Sulle orme del Maestro Puccini”
Tour operators e giornalisti da Austria, Finlandia, Germania e Norvegia alla scoperta del territorio della provincia lucchese

Logo di Lucca Promos Lucca Promos, in collaborazione con Toscana Promozione, ha ospiato dal 23 al 27 luglio scorso un gruppo di tour operators e giornalisti provenienti da Austria, Finlandia, Germania e Norvegia per un educational tour alla scoperta dei luoghi più rappresentativi della vita e delle opere di Giacomo Puccini.

 

La delegazione di operatori specializzati ha sperimentato gli itinerari, i servizi e le emozioni offerti dal territorio lucchese, in modo tale da recepirne i valori e proporli in maniera efficace ai propri clienti e al proprio pubblico in generale.

 

Il tour ha toccato i luoghi più suggestivi legati al Maestro Puccini, cominciando dal centro storico di Lucca, con la visita del Museo Casa Puccini, della mostra a lui dedicata al Foyer del Teatro del Giglio e la partecipazione alla "Cartolina" del 24 sera sempre al Giglio, una performance musicale con arie da Madame Butterfly.

 

Dopo un passaggio sulle colline, con la visita alle ville nobiliari lucchesi e a Montecarlo, la delegazione ha proseguito il proprio itinerario verso la costa della Versilia, da Viareggio, Pietrasanta e Forte dei Marmi.

Il "percorso di scoperta" si concluderà con una serata piena di magia e suggestione al Grand Teatro Puccini di Torre del Lago, dove gli ospiti hanno potuto vivere un'indimenticabile esperienza emozionale assistendo alla prima dell'Opera "Boheme", con la regia di Ettore Scola.

 

Il programma prevedeva un momento di networking con incontri BtoB il 25 luglio nella splendida cornice di Villa Borbone a Viareggio. In questo contesto le strutture e gli operatori locali che hanno colto la preziosa opportunità promozionale offerta dall'iniziativa, avendo la possibilità di incontrare e approfondire le relazioni con i singoli tour operators ospiti, nonché con i giornalisti durante il light lunch, a base dei sapori e dei prodotti offerti dalla Lucchesia.

Mentre i tour operators sono stati impegnati con i BtoB, i giornalisti ospitati hanno avuto l'opportunità di approfondire la conoscenza del nostro territorio scoprendo anche la nostra Mediavalle, lungo il fiume Serchio, con tappa al Teatrino di Vetriano e al Museo Puccini di Celle.

 

Questa è solo una delle numerose iniziative realizzate al fine di mantenere vivo l'interesse per Lucca come destinazione turistica di rilevanza primaria a livello internazionale.


Agenda degli Appuntamenti
DataDove/ChiEvento
16 maggio - 14 settembre Camera di Commercio Arezzo GodFashion - Il caldo abbraccio del Casentino "Tra le Ali di Icaro"
11 settembre Camera di Commercio Pistoia "Un filo di pasta" - Conferenza Stampa Congiunta
16 settembre Camera di Commercio Livorno “Le accise nei vari settori applicativi”
18 settembre Regione Toscana & Partners Expo Rurale Toscana 2014 - Inaugurazione
18 - 21 settembre Regione Toscana & Partners Expo Rurale Toscana 2014
19 settembre Camera di Commercio - Siena "Mestieri d'autore" 2014 - Conferenza Stampa


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