Boom di vendite negli Stati Uniti (+24%), il dato migliore tra le principali regioni esportatrici. Trainano sistema moda, meccanica strumentale e cantieristica, ma lo sviluppo è ancora frenato dalle forti difficoltà dell’oreficeria
Con un aumento nel valore delle vendite all'estero del 4,3% tra gennaio e dicembre 2014 (al netto delle transazioni di metalli preziosi), le produzioni toscane agganciano la nuova fase di ripresa della domanda mondiale ed in particolare - anche grazie al forte deprezzamento dell'Euro rispetto al dollaro - la robusta crescita degli Stati Uniti, la cui domanda per importazioni è cresciuta del 4,5% in volume nell'ultimo anno. Pur con un rallentamento nel corso dell'ultimo trimestre (+3,5% il dato di ottobre-dicembre 2014) la Toscana conferma in media d'anno una crescita decisamente più sostenuta rispetto alla media nazionale (+2,4%), e rimane ai primi posti tra le regioni esportatrici, subito dietro all'Emilia Romagna (+4,4%).
Questa la fotografia che emerge dal commento ai dati ISTAT sul commercio estero della Toscana (IV trimestre e anno 2014), elaborati dall'Ufficio Studi di Unioncamere Toscana e diffusi oggi.
Gli andamenti settoriali
Le esportazioni della Toscana, nel 2014, sono sostenute dalle vendite di beni strumentali e beni di consumo. Tra le migliori performance, grazie all'espansione del mercato statunitense, quelle dei prodotti della meccanica (macchine di impiego generale +12,1%, meccanica strumentale +10,1%), dei mezzi di trasporto (cantieristica +29%, automotive +8,7%) e del sistema moda (cuoio e pelletteria +8,8%, prodotti tessili +6,3%, articoli di abbigliamento +7,7%, calzature +6%), questi ultimi con una accelerazione negli ultimi tre mesi dell'anno nei paesi dell'Estremo Oriente (in particolare Hong Kong e Singapore).
Bene le vendite di apparecchiature elettriche (+7,8% in media d'anno, con un +20,2% nel IV trimestre), articoli in gomma e materie plastiche (+10,5%), dei prodotti del cartario (+4,6%) e del lapideo, in particolar modo l'estrattivo (+3,1), di cicli e motocicli (+2,1%), con destinazione il mercato UE.
Restano in grave difficoltà i prodotti di oreficeria (-9,6% in media d'anno, con un crollo del -18% nell'ultimo trimestre del 2014), anche se in questo caso sulla variazione del valore delle vendite incide pesantemente la flessione, superiore al 20 %, del prezzo dell'oro ed in lieve contrazione le esportazioni dell'industria agroalimentare (-0,7%).
Mercati e aree di sbocco
Un forte rallentamento interessa, negli ultimi tre mesi dell'anno, le esportazioni toscane nei paesi europei (+2,5%), con un ulteriore indebolimento della crescita sia sul mercato interno all'Unione (+1,4%) e soprattutto nell'Area Euro (+0,5%), che tra i paesi europei non UE (+7,4%), crescita fortemente rallentata dall'embargo degli scambi con la Federazione Russa (-14,9%). All'interno dell'EuroZona, si ferma la crescita dell'export verso i due principali mercati di sbocco regionali, Francia (-0,8%) e Germania (-0,1%).
In media d'anno, i più consistenti contributi alla crescita delle esportazioni regionali provengono da Regno Unito (+3,5%), Spagna (+4,2%), Austria (+14,5%) e Grecia (+32,7%) tra i paesi UE28, da Svizzera (+7,1%) e Turchia (+1,1%) tra i paesi Europei non aderenti all'Unione.
Con una crescita del +28,9% nel quarto trimestre ed un +23,7% in media d'anno, gli Stati Uniti si confermano al momento il mercato più dinamico per le produzioni toscane. In decisa accelerazione anche le esportazioni verso i paesi dell'America centro-meridionale, in particolare Messico (+7,1%) e Brasile (+10,2%). In ripresa, nel quarto trimestre 2014, le esportazioni in Cina (+11,7%) e Giappone (+13,7%), con andamenti tuttavia molto deboli in media d'anno. Si chiude in negativo il 2014 per le esportazioni in nord Africa (-47,6%) e nei paesi del Medio Oriente (-12,8% Arabia Saudita, -11,3% Emirati Arabi, -30,9% Qatar).