
Nel I trimestre 2015 segnali contrastanti dalla dinamica delle imprese: positivo il saldo trimestrale (504 iscrizioni contro 466 cancellazioni al netto delle cancellazioni d'ufficio) mentre il tasso di variazione tendenziale annuo risulta negativo (-0,70%) e superiore al tasso medio regionale (-0,30%). Particolarmente significativo il calo delle imprese in agricoltura (-45), commercio (-44), costruzioni ( -24). In aumento il processo di patrimonializzazione: crescono le società di capitale (tasso variazione tendenziale annuo +5,11%) mentre risultano in calo sia le società di persone che le imprese individuali. Continua il calo delle imprese artigiane e si conferma importante la presenza dell'impresa femminile: in Maremma ben 26,8 imprese rosa su 100; in Toscana 22,8 ed in Italia 21,5.
In questi giorni l'ufficio studi della Camera di Commercio di Grosseto ha elaborato una serie di dati relativi alla dinamica provinciale delle imprese ed effettuato degli approfondimenti che consentono a Carla Palmieri, Vice Presidente della Camera di Commercio di Grosseto, di effettuare una riflessione di livello generale ed un richiamo sulle peculiarità del tessuto imprenditoriale maremmano.
"La dinamica demografica delle imprese grossetane nel primo trimestre del 2015 contiene segnali contrastanti anche se, in verità, le ombre continuano a superare le luci e l'attesa ripresa tarda a manifestarsi. L'incertezza generale, la difficoltà di accesso al credito e l'incidenza della tassazione ai diversi livelli, con la conseguente compressione del livello dei consumi, sottolinea Carla Palmieri, continuano a manifestare ricadute negative sul sistema imprenditoriale. Auspichiamo che i prossimi provvedimenti economici riescano a sostenere la ripresa, a rilanciare l'occupazione e a consentire a chi vuole scommettere sull'impresa di poterlo fare con la consapevolezza di operare in un contesto burocratico snello ed in un quadro generale competitivo. "
Al 31 marzo 2015 risultano iscritte al registro delle imprese della Camera di commercio di Grosseto n. 28.640 imprese aventi sede legale in provincia; considerando anche le unità locali, l'insieme delle cellule produttive operanti in Maremma si attesta a n.35.397 unità. Per quanto riguarda la regione nel suo complesso il numero totale risulta 410.920 per le sedi e n. 503.014 per le localizzazioni (tav.1). Nel primo trimestre 2015 tutte le province della Toscana hanno fatto registrare un valore negativo sia del saldo assoluto (imprese iscritte - cessate) che, di conseguenza, del tasso di crescita ( imprese iscritte - cessate, rapportato al totale di imprese iscritte ad inizio periodo di riferimento).
Prendendo in esame i dati congiunturali relativi al periodo 1 gennaio - 31 marzo 2015, e considerando le sole cessazioni su richiesta dell'utenza e cioè al netto di quelle per ufficio decretate dal Giudice del registro, la provincia di Grosseto, è quella che in Toscana fa registrare la performance meno deludente del tasso di crescita (0,13%) mantenendosi, seppur di pochissimo, in campo positivo insieme a Livorno (0,03%); subito dopo viene Prato (-0,03%) mentre agli ultimi posti della graduatoria decrescente si posizionano Arezzo (-0,41%), Siena (-0,44%), Pistoia (-0,62%) .
Grosseto pur registrando, sempre al netto delle cancellazioni d'ufficio, nel primo trimestre 2015 un contenuto saldo assoluto positivo (504 iscrizioni a fronte di 466 cancellazioni), manifesta indicatori decisamente più preoccupanti quando l'attenzione viene spostata sugli andamenti tendenziali; che descrivono più compiutamente il trend della dinamica imprenditoriale.
In questo caso infatti, colonna variazione tendenziale annua, si osserva un valore significativamente negativo (-0,70% rispetto a -0,30% della media regionale) collocando la Maremma al settimo posto della graduatoria decrescente tra le dieci province della Toscana. Tale indicatore, peraltro, è sostanzialmente in linea con il dato della variazione tendenziale annua rilevata al 31 marzo di un anno fa, (-0,63%) a conferma del rinnovarsi di una situazione di prolungata difficoltà in cui versa il sistema locale delle imprese.
Nel primo trimestre 2015 particolarmente significativo risulta il calo delle imprese nei settori più importanti dell'economia grossetana (tav.2 A): agricoltura (saldo iscrizioni - cessazioni, -45), commercio (saldo -44), costruzioni (saldo -24).
Detto calo trova una ulteriore conferma, seppur in intensità variabile, nel tasso di variazione tendenziale annua che, per quanto riguarda l'agricoltura (-1,54%), il commercio (-0,79%) e le costruzioni (-2,30), si attesta su valori superiori alla media provinciale e significativamente negativi. Da rilevare, oltre che per questi comparti in cui la consistenza numerica assume una rilevanza statistica particolare, il dato relativo alle attività immobiliari (-3,35%).
Riferendoci poi ai dati registrati (tav. 2 B) alla stessa data dello scorso anno (31 marzo 2014) si riscontra che sia l'agricoltura (-2,68%) che le costruzioni (-2,92%) anche allora registravano una variazione tendenziale annua negativa mentre il commercio (0,14) si posizionava, seppur di poco, in campo positivo.
Una considerazione particolare merita poi la distribuzione delle imprese per settore economico (tav. 2 D). Al 31 marzo 2015, fatto pari a 100 il totale della comunità imprenditoriale maremmana, 32,69 imprese appartengono al settore primario (erano 32,86 alla fine del 2014 e 33,12 al 31 marzo 2014) superando di oltre tre volte il valore medio regionale (Toscana 10,3%, Italia 13,5%); 5,61 al settore manifatturiero (14,0% in Toscana e Italia 10,4%); 12,59 alle costruzioni (15,8% in Toscana, 15,2% in Italia); 19,98 al commercio (25,7% in Toscana, 27,4% in Italia); 9,05 Alberghi e P.E. (8,1% in Toscana, 7,4% in Italia); 4,39 alle Attività immobiliari (6,6% in Toscana, 5,0 % in Italia).
Anche per quanto concerne il settore dell'artigianato, che nella classificazione operata dall'ISTAT risulta trasversale ai diversi settori economici di cui alla codifica ATECO, si continua a registrare un continuo calo di unità.
Dalle 5925 imprese artigiane iscritte al termine di marzo 2014 si è passati, un anno dopo, a 5831, con una diminuzione assoluta di 94 unità ed un tasso di variazione tendenziale annuo del -1,59%.
Tale andamento risulta confermato anche dal punto di vista congiunturale. Nel primo trimestre del 2015 il saldo tra iscrizioni e cancellazioni è -33 (-42 posizioni se si considerano anche le cancellazioni di ufficio), con un tasso di crescita trimestrale pari a -0,57%. Ragionando in termine di saldo circa i due terzi di questo è imputabile alle imprese artigiane del settore della costruzioni.
Per quanto concerne la distribuzione delle imprese per classe di natura giuridica, nel primo trimestre del 2015 si registra un saldo positivo per le società di capitale (+ 94), mentre risultano in calo le società di persone (saldo -55) e, in intensità ancor più sensibile, le imprese individuali (saldo-120) mentre le imprese classificate sotto la voce "altre forme" (cooperative, consorzi, ecc.) manifestano valori grossomodo costanti (saldo +4) .
Il processo di capitalizzazione del sistema imprenditoriale grossetano che, tra le altre cose, ha risentito positivamente, della recente introduzione di norme di semplificazione per la costituzione di srl, risulta ancor più evidente allorquando si procede all'esame del tasso di variazione tendenziale. A comprova di ciò si osserva che le società di capitali al 31 marzo 2015 confrontate con quelle iscritte un anno prima, risultano aumentate di oltre il 5% (+5,11% per la precisione) mentre si riscontra un calo sia le società di persone(-0,94%) sia, soprattutto, le imprese individuali (-1,53%); in apprezzabile crescita risultano infine le imprese catalogate come "altre forme" (+1,62%).
Volgendo lo sguardo indietro ancora di qualche anno rileviamo, in estrema sintesi, una diversa composizione della distribuzione del tessuto imprenditoriale della provincia di Grosseto, ad ulteriore conferma della progressiva e costante crescita delle società di capitali, una costanza di quelle di persone ed un calo di quelle individuali. Nei numeri le società di capitali sono passate dall'8,6% del 2003 all'11,8% del 2008 per attestarsi al 14,3% al 31 marzo 2015; quelle di persone rimangono grosso modo costanti (21,9% nel 2003; 21,5% nel 2008; e 21,7% al termine del I trimestre 2015) mentre le imprese individuali calano in modo significativo (66,6% nel 2003, 63,6% nel 2008 e 60,7% al 31 marzo 2015).
Di rilievo, infine, per la realtà imprenditoriale locale, la marcata presenza della impresa femminile che, pur risentendo anch'essa degli effetti della crisi economica, conferma il proprio indiscusso peso.
Al 31 marzo 2015, tav.4 A, in Maremma ben 26,8 imprese su 100 sono definibili come tali: detta percentuale risulta la più elevata tra le dieci province della Toscana (dove il valore medio risulta pari a 22,85%) e supera di oltre 5 punti il valore medio nazione (Italia 21,5%). Tra i comparti economici tradizionali della provincia di Grosseto, di particolare menzione la presenza di imprese femminile, tav.4 B, nei settori agricoltura (33,8%) alberghi e P.E. (31,6%) e commercio (28,9%).