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a cura di : franco.natali@tos.camcom.it
Newsletter n°  1 -  lunedì 8 febbraio 2016 - anno  15
Attività Istituzionale
Unioncamere Toscana: Laura Benedetto nuovo Segretario Generale

Il Segretario Generale della Camera di Commercio di Firenze, Laura Benedetto

E' Laura Benedetto il nuovo Segretario Generale di Unioncamere Toscana. Lo hanno deciso, all'unanimità, i Presidenti delle Camere di Commercio toscane, riunitisi in assemblea lo scorso 3 febbraio.

 

Laura Benedetto, in carica da oggi, è Segretario Generale della Camera di Commercio di Firenze ed è stata scelta con lo spirito di anticipare la riforma governativa in un quadro di semplificazione del sistema camerale. I Presidenti le hanno, infatti, assegnato il compito di sovrintendere ad un nuovo modello organizzativo del Sistema camerale toscano e di assicurare il supporto necessario alle Camere di Commercio nei piani di accorpamento.

 

Inoltre, gli obiettivi di Unioncamere Toscana da oggi saranno anche la riduzione del carico finanziario per le Camere associate, lo snellimento delle funzioni gestionali e la ricerca di finanziamenti europei, nazionali e regionali su progetti interessanti per le Camere nei settori della formazione, innovazione, alternanza scuola-lavoro, nuova imprenditorialità̀ e in tutti quelli che la riforma assegnerà̀ al sistema camerale.

 

"La preziosa esperienza della Dr.ssa Benedetto alla guida tecnica della Camera fiorentina, - ha commentato Andrea Sereni, Presidente di Unioncamere Toscana sarà importante per accompagnare verso acque sicure il Sistema delle Camere di Commercio toscane che come quello italiano è impegnato in un percorso di profonda trasformazione. Nel contempo mi è doveroso rivolgere un sentito ringraziamento a Enrico Ciabatti, prezioso collaboratore, che ha saputo fin qui condurre in maniera egregia l'Unione Regionale". 


Crescono i consumi, aumentano le imprese con fatturato in crescita
Ma i segnali positivi coinvolgono ancora una parte limitata del tessuto imprenditoriale regionale, e i livelli pre-crisi restano lontani

Il Presidente SereniIl Presidente Andrea Sereni, commentando i dati emersi dal Rapporto 2015 sul commercio al dettaglio in Toscana, elaborato dall'Ufficio Studi di Unioncamere Toscana ha detto:

 "I segnali che provengono dal commercio al dettaglio sono incoraggianti  ma il recupero dei consumi è ancora debole, rispetto alla prolungata caduta degli ultimi anni, ed interessa solo una parte degli operatori del settore, che rimangono nel complesso prudenti pur cercando di riqualificare la propria offerta. È chiaro che una lieve ripresa dei consumi c'è stata, ma non per questo le politiche di sostegno all'occupazione ed al reddito delle famiglie devono venire meno. E' importante porre in essere iniziative che consentano di infondere fiducia nei comportamenti degli imprenditori, con misure in grado di incidere ad esempio sugli elevati livelli di tassazione. Anche a livello locale, Istituzioni e Camere di Commercio, seppure in un momento di particolare incertezza legato al loro futuro assetto, devono continuare a lavorare per individuare strumenti e soluzioni in grado di assistere gli imprenditori in una fase estremamente delicata".  


Il Commercio Estero in Toscana nel III trimestre 2015
Il commento del Presidente Sereni

Andrea Sereni

A margine della presentazione dei dati sul Commercio Estero toscano relativi al III trimestre 2015, il Presidente di Unioncamere Toscana - Andrea Sereni ha così commentato:

"Le performance all'estero delle imprese toscane restano molto positive, approfittando anche della congiuntura favorevole offerta dalla svalutazione dell'euro, che ha contribuito a sostenere la domanda proveniente soprattutto da un consolidato mercato di sbocco come quello nord-americano. Resta tuttavia di primaria importanza per i nostri distretti continuare a riposizionarsi verso aree di sbocco emergenti e proseguire nell'esplorazione di nuove destinazioni commerciali. In questo contesto saranno molto importanti le iniziative come quella recentemente adottata dal Governo, che vede l'apertura di un canale privilegiato con l'Iran la cui domanda, dopo 10 anni di embargo commerciale, potrà tornare ad essere una domanda a tutto tondo.

Al tempo stesso, però, occorrerà che il livello politico moltiplichi gli sforzi per mettere in campo misure in grado di rilanciare l'intera economia; non dobbiamo infatti dimenticare che la leva della domanda estera rappresenta circa un terzo del fatturato manifatturiero, mentre la domanda interna, nonostante il progressivo miglioramento registrato nel corso del 2015, risulta ancora debole. Per parte nostra, nonostante la drastica riduzione delle risorse a disposizione e l'incertezza sull'esito della riforma che investe in questo periodo il nostro Sistema, vogliamo mantenere ferma la barra dell'impegno che abbiamo preso, continuando a fornire, per quanto possibile, supporto e prima assistenza a coloro che vogliono cimentarsi sui mercati esteri, abbattendo i costi di partecipazione alle fiere internazionali ed organizzando percorsi formativi indispensabili per chi deve affrontare la sfida dell'export". 


Attività Studi & Ricerche
Si attenuano le difficoltà del commercio al dettaglio in Toscana

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Consumi in ripresa per il secondo anno consecutivo in Toscana, con un recupero di circa il 2% in termini reali nel biennio 2014-2015 che lascia tuttavia il livello degli stessi al di sotto di quasi il 6% rispetto al 2007 (elaborazioni su dati Istat). Sulla base delle anticipazioni fornite da un campione di imprese toscane del commercio al dettaglio in sede fissa (in tutto oltre 57.000 in Toscana, al netto dei rivenditori di auto-moto) nel corso di una indagine realizzata da Unioncamere Toscana, nel 2015 torna in parallelo a crescere la quota di aziende che registrano una variazione positiva delle proprie vendite: un miglioramento che, tuttavia, interessa una parte ancora limitata di operatori (pre-consuntivi in calo per una quota largamente prevalente delle imprese, pari al 43%). Si attenuano le criticità anche sul fronte della liquidità aziendale e dell'accesso al credito: gli imprenditori che hanno dichiarato di ricapitalizzare l'azienda con mezzi propri (30%) restano però più numerosi rispetto a coloro che hanno fatto ricorso all'indebitamento bancario (17%), aspetto che testimonia le difficoltà che tuttora caratterizzano il rapporto fra imprese del commercio, soprattutto di quelle più piccole, ed istituti di credito. Segnali meno negativi provengono anche dalla demografia imprenditoriale: al 30 settembre 2015, il saldo fra aziende nate e cessate nel commercio al dettaglio in sede fissa è prossimo allo zero (-12 il dato annualizzato), rispetto ai valori decisamente negativi registrati alla fine del 2012 (-284).

 

Queste alcune indicazioni contenute nell'ultimo rapporto sulle attività del commercio al dettaglio in sede fissa in Toscana, elaborato dall'Ufficio Studi di Unioncamere Toscana.

 

LA DINAMICA CONGIUNTURALE DELLE IMPRESE DEL COMMERCIO

Sulla base di un'indagine realizzata da Unioncamere Toscana, l'evoluzione del contesto di riferimento ha determinato un miglioramento delle condizioni in cui si trovano ad operare le imprese toscane del commercio al dettaglio, con il 14% che ha manifestato aspettative di crescita del fatturato nel 2015, valore in aumento sia rispetto ai valori di minimo del 2013 che rispetto alla quota di imprese che ha chiuso il 2014 con un volume d'affari in crescita (11%). La positiva dinamica registrata sul fronte congiunturale coinvolge tuttavia una quota ancora limitata di operatori, nella misura in cui resta largamente prevalente la quota di imprese con aspettative di contrazione dei propri ricavi (43%).

Con riferimento ai programmi occupazionali delle imprese, si sono nel frattempo attenuate le criticità emerse con particolare intensità su tale fronte nel corso degli ultimi anni: nel 2015, la quota di aziende con programmi di assunzione è salita al 15% (dal 10% del 2013), ed il saldo fra assunzioni e cessazioni - pur rimanendo ancora negativo - si è decisamente ridimensionato (-3.560 nel 2013, -1.330 nel 2015).

Parallelamente, si registra un'attenuazione dei segnali negativi anche relativamente ai processi di nati-mortalità imprenditoriale: il saldo fra aziende nate e cessate, al 30 settembre 2015, è infatti prossimo allo zero (-12 il dato annualizzato), rispetto ai valori più decisamente negativi di tre anni fa (-284 a fine 2012). Scomponendo il dato complessivo per comparto merceologico, resta tuttavia in positivo solo lo specializzato alimentare (+2,0% la variazione rispetto a settembre 2014), mentre flettono sia lo specializzato non alimentare (-0,3%) che gli esercizi non specializzati (-0,9% quelli a prevalenza di alimentari, -0,8% gli altri).

 

LIQUIDITA' E ACCESSO AL CREDITO

Analogamente a quanto osservato sul fronte delle vendite, anche per quanto riguarda la situazione della liquidità aziendale si osserva una dinamica in miglioramento per una quota di imprese (13%) che resta tuttavia minoritaria rispetto al più ampio segmento che ha segnalato un peggioramento delle proprie condizioni di liquidità (35%). Si noti, a questo proposito, che il 18% degli imprenditori del commercio al dettaglio ha denunciato un aumento dei tempi di riscossione dai clienti, mentre solo il 3% ha dichiarato una diminuzione degli stessi.

Si attenuano comunque le criticità nell'accesso al credito: difficoltà in tal senso vengono espresse dal 26% degli operatori commerciali, una quota in decisa riduzione rispetto ai picchi del 2012 (61%). Su tali difficoltà sembrano incidere in maniera predominante le minori concessioni di credito/scoperto disposte dagli istituti bancari, mentre sono almeno in parte rientrate - rispetto alla più intensa fase di «crisi del debito» attraversata dall'Italia - le motivazioni legate agli elevati tassi di interesse applicati sui prestiti.

Sul fronte del reperimento delle risorse, comunque, gli imprenditori che hanno dichiarato di ricapitalizzare l'azienda con mezzi propri (30%) restano decisamente più numerosi rispetto a coloro che hanno fatto ricorso all'indebitamento bancario (17%), aspetto che sembra testimoniare le criticità che tuttora caratterizzano il rapporto fra le imprese del commercio, soprattutto di quelle più piccole, e gli istituti di credito, solo in parte attenuate (per il 9%) dal ricorso ai Confidi.

 

STRATEGIE E COMPORTAMENTI DEGLI OPERATORI

Le strategie degli operatori restano in definitiva prevalentemente improntate ad un atteggiamento prudente, che si traduce in comportamenti orientati con maggiore frequenza alla razionalizzazione dei costi di gestione (57%) ed alla compressione dei margini (54%). Una quota non trascurabile di imprese cerca tuttavia di «aggredire» il mercato con misure proattive, rivolte soprattutto al miglioramento della qualità dei prodotti/servizi proposti alla clientela (48%) ed all'ampliamento della propria gamma di offerta (40%).

 

CARATTERISTICHE STRUTTURALI DEL SETTORE

Complessivamente, sotto il profilo strutturale, il tessuto del commercio al dettaglio in sede fissa regionale si compone - al 30 settembre 2015 - di 57.398 unità locali registrate, il quinto in Italia per numerosità dopo Lombardia (101 mila), Lazio (94 mila), Sicilia (78 mila) e Puglia (65 mila). Con 15,3 unità locali per 1.000 abitanti, la Toscana si colloca inoltre al di sopra della media nazionale (14,3) e, con le eccezioni di Liguria, Lazio ed Umbria, anche al di sopra delle regioni del Centro-Nord Italia.

Sotto il profilo merceologico, oltre due esercizi su tre risultano operanti nello specializzato non alimentare (69%), mentre quote inferiori riguardano lo specializzato alimentare (16%) ed il non specializzato (12% a prevalenza di alimentari, 3% a prevalenza di non alimentari). Fra le oltre 48 mila unità locali specializzate, la tipologia di esercizi più diffusa riguarda la vendita di articoli di abbigliamento (10.003 unità), seguita a distanza dalla vendita di «mobili, articoli illuminazione e altri articoli per la casa» (3.393).  


DOCUMENTI ALLEGATI
Export in Toscana: accelera nel terzo trimestre 2015
a crescita è trainata dal mercato statunitense, e si concentra soprattutto nel comparto alimentare, nei macchinari e nella nautica. Rallenta il sistema moda. Focus sul mercato iraniano dopo le sanzioni, un'opportunità soprattutto per le imprese della meccanica

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Nel terzo trimestre del 2015, dopo il rallentamento della prima metà dell'anno, si rafforza l'export toscano, con una crescita tendenziale (al netto dei metalli preziosi) pari al +4,2%, leggermente al di sopra del dato nazionale (+3,4%).

La dinamica dell'export è trainata dalle vendite destinate agli Stati Uniti che, con un incremento di quasi il 40%, raggiungono nel trimestre i 944 milioni di euro (il 12% del totale regionale). Si tratta inoltre di una crescita molto concentrata anche dal punto di vista settoriale, di fatto determinata da tre settori: alimentari, bevande e tabacco, con un incremento del 23,3%, (per un valore totale di 540 milioni di euro), navi e imbarcazioni (403 milioni di euro, +46,4% la crescita tendenziale), macchinari (quasi 1 miliardo e mezzo di export nel trimestre, +15,6% sull'anno precedente).

Nuove opportunità si apriranno nel corso del 2016 per quest'ultimo comparto merceologico in particolare, ma anche in altri settori, a seguito della revoca delle sanzioni imposte all'Iran dal 2006. Si tratta di un mercato emergente nel quale l'export, costituito per quasi un terzo da vendite di macchinari, è cresciuto nel trimestre di analisi del 27,4% rispetto all'anno precedente.

 

 

Andamenti settoriali

 

Le vendite all'estero di prodotti alimentari e bevande, con una crescita del +23,3% replicano il buon risultato del trimestre precedente, confermandosi come uno dei settori trainanti dell'export regionale, grazie anche all'impennata dell'export di olio (+45,4%).

Continuano a crescere a ritmo sostenuto anche le esportazioni di computer ed elettronica (+21,5%) e, dopo il crollo del trimestre precedente, tornano ad aumentare le vendite dimacchinari di impiego generale (+18,6%), con effetti evidenti sul dato generale dell'export toscano. Bene il cartario (+11,0%) e più contenuti, ma comunque positivi, i risultati dichimica (+6,8%), gomma e plastica (+8,2%), macchinari per impieghi speciali (+5,9%) ed oreficeria (+5,4%).

Non altrettanto favorevoli sono invece le performance del sistema moda: rallenta la crescita delle esportazioni di abbigliamento, passando da +9,4% a +2,8%, e scivolano in territorio negativo le vendite all'estero di tessile (-0,1%), concia-pelletteria (-2,2%) e calzature (-0,7%).

Il comparto dei mezzi di trasporto presenta luci e ombre, con l'export di navi e imbarcazioni che, dopo la frenata del trimestre precedente, torna a crescere con un'impennata delle vendite del +46,4%, concentrata per lo più nell'America centro-meridionale, locomotive (+41,4%) e aeromobili e veicoli spaziali (+21,3%) anch'essi in decisa crescita, al contrario diautoveicoli (-0,4%) e altri mezzi di trasporto (-1,3%) in contrazione.

 

 

Mercati e aree di sbocco

 

La crescita delle esportazioni dirette all'interno dell'Unione Europea è nel complesso modesta (+0,7%). Aumentano le vendite nei principali mercati di sbocco, in particolare in Francia (+7,7%) e in misura minore in Germania (+3,1%) e Regno Unito (+3,9%), e nei Paesi dell'Est: Polonia (+11,3%), Repubblica Ceca (+13,8%) e Romania (+9,1%). La contrazione delle vendite nei Paesi Bassi (-20,0%) è invece imputabile principalmente all'effetto base di un'importante commessa di macchinari contabilizzata nel 2014 e non presente nel trimestre di analisi.

Nei paesi europei non appartenenti all'Unione (-8,3%) le esportazioni sono trascinate in basso dal crollo della Turchia (-28,2%), dove cadono a picco le vendite di prodotti petroliferi, macchine di impiego generale e autoveicoli. In contrazione anche il mercato svizzero (-5,8%), mentre prosegue la crisi in Russia, dove l'incremento del 67,8% rilevato da Istat è in realtà attribuibile esclusivamente alla consegna di macchine di impiego generale effettuata nel periodo in esame, al netto della quale si registra un crollo del 35,9%.

Si rafforza invece la crescita delle vendite nell'America settentrionale (+41,0%), con un incremento della domanda statunitense del 39,8%, e resta positiva la dinamica dell'America centro-meridionale (+9,4%), nonostante persistano le difficoltà del mercato brasiliano (-14,1%).

Bene anche il Medio Oriente (+26,4%), con impennate delle vendite in Arabia Saudita (+80,9%) ed Emirati Arabi (+49,6%), e gli altri paesi asiatici (+16,4%), tra i quali rallenta l'India (+7,4%), ma accelerano Cina (+24,9%) e Corea del Sud (+88,4%).

Prosegue la crisi dei mercati africani (-25,8%) e crolla l'export in Oceania, per il venir meno di importanti commesse di una grande realtà della meccanica.

 

 

Focus: il mercato iraniano dopo la revoca delle sanzioni

 

La revoca delle sanzioni economiche e finanziarie imposte all'Iran, avvenuta all'inizio del 2016, apre la porta a nuovi sbocchi commerciali per le imprese toscane. La forte crescita delle esportazioni verso questo Paese, passate da 62 milioni nel 2001 a 176 milioni nel 2006, si era interrotta bruscamente alla metà dello scorso decennio con l'introduzione delle prime sanzioni a seguito del riavvio del programma nucleare iraniano.

Il progressivo inasprimento del regime sanzionatorio ha pesantemente ridimensionato l'export della Toscana verso il Paese, sceso ad una media di circa 50 milioni di euro all'anno nel periodo 2012-2014, e dunque a meno di un terzo rispetto alla punta massima del triennio 2004-2006 (160 milioni di euro all'anno), ed a circa la metà rispetto ai valori del 2011 (98 mln €), anno in cui le sanzioni sono state intensificate.

 

Sia il 2014 che i primi 9 mesi del 2015 (ultimo aggiornamento disponibile) fanno tuttavia segnare un crescita, rispettivamente, del 13,7% e del 12,9% rispetto all'anno precedente, ponendo le premesse per una nuova espansione delle esportazioni toscane in Iran a seguito del venir meno delle restrizioni al commercio internazionale.

 

principali settori che contribuiscono all'export regionale verso il Paese sono principalmente riconducibili all'industria di base ed ai comparti produttori di beni strumentali, mentre ancora molto debole è la presenza dei settori produttori di beni di consumo. Si tratta in particolare di:

·  meccanica, con 15,2 mln € all'anno di valore esportato nel 2013-2014 (il 32% dell'export toscano verso l'Iran) ed una crescita del 22% nel biennio, cui ha fatto seguito un leggero arretramento (-4%) nei primi nove mesi del 2015;

·  farmaceutica, con 9,6 mln € all'anno nel 2013-2014 (il 21% del totale), in contrazione tuttavia del 10% nel biennio e di un ulteriore 19% fra gennaio e settembre 2015;

  • chimica, con 5,5 mln € all'anno nel biennio 2013-2014 (il 12% del totale), in recupero del 6% nei primi nove mesi del 2015 dopo una flessione del 22% nel precedente biennio;
  • produzione e lavorazione dei metalli, con 5,1 mln € all'anno nel biennio 2013-2014 (l'11% del totale), in decisa crescita fra gennaio e settembre 2015 (+20%) dopo tuttavia la profonda diminuzione accusata fra il 2012 e il 2014 (-59%);
  • produzione di apparecchi elettrici, con 3,7 mln € nel biennio 2013-2014 (l'8% del totale), anche in questo caso in netto recupero (+56%) dopo il tracollo del biennio 2013-2014 (-51%);
  • produzione di articoli in gomma e plastica, con 3,5 mln € nel biennio 2013-2014 (il 7% del totale), in flessione del 21% nei primi nove mesi del 2015 dopo l'incremento registrato fra il 2012 e il 2014 (+12%).

 

Si tratta di settori che, nel breve-medio termine, maggiormente potrebbero beneficiare della revoca delle sanzioni decise dalla comunità internazionale. L'export perso rispetto al 2011 può a tale riguardo fornire una prima valutazione delle potenzialità di recupero che si aprono nel nuovo scenario, con la meccanica che ha subìto il maggiore ridimensionamento (circa 18 milioni di euro in meno), ed export-gap via via inferiori passando alla produzione di apparecchi elettrici (7 mln €), alla produzione di metalli (6 mln €), alla gomma-plastica (3 mln €), alla chimica ed alla farmaceutica (circa 2 mln € in meno in entrambi i casi). 


Starnet - Il portale dei dati statistici del Sistema camerale italiano

Questi sono gli ultimi documenti pubblicati sul sito Starnet Toscana



III trimestre 2015 - Focus Iran
- Comunicato Stampa

Notizie dal mondo camerale
Firenze - Via alla vendita di Borsa Merci e Loggia del Grano
Parte l’operazione che porterà all’acquisto e alla ristrutturazione della Fortezza da Basso I due immobili ceduti separatamente o insieme. Le offerte entro il 17 febbraio 2016 La base d'asta per l'alienazione congiunta è stata fissata in 78,7 milioni

Logo della Camera fiorentinaSi è aperto ufficialmente l'11 dicembre scorso il bando per la vendita dei prestigiosi immobili Borsa Merci e Loggia del Grano della Camera di Commercio di Firenze. Si tratta di una delle più grandi operazioni immobiliari degli ultimi decenni a Firenze. Il bando di gara - tradotto anche in inglese e cinese - sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale e sui principali quotidiani italiani.

Le offerte dovranno pervenire alla Camera di Commercio di Firenze (volta dei Mercanti 1 - 50122 Firenze) non oltre le ore 12 di mercoledì 17 febbraio 2016 con le modalità previste nel bando di gara e approvate dalla giunta della Camera di Commercio di Firenze. Il giorno dopo, 18 febbraio 2016 alle 9,45, verranno aperte le offerte. Saranno considerate valide solo le proposte in aumento sui prezzi a base d'asta.

L'operazione di vendita dei due immobili è finalizzata all'acquisto di una porzione della Fortezza da Basso e alla sua ristrutturazione così da poter creare un'infrastruttura per fiere e congressi che possa essere fonte di sviluppo per le imprese di tutto il territorio.

Gli immobili potranno essere acquistati insieme o separatamente. Per la vendita congiunta, il prezzo a base d'asta è di 78 milioni e 700mila euro. Ecco le principali caratteristiche degli immobili presenti nel bando.

Lotto 1 - Palazzo della Borsa Merci: prestigioso fabbricato nel centro storico di Firenze con vista su Piazza della Signoria (Palazzo Vecchio) e adiacente al Ponte Vecchio composto da varie unità immobiliari, in parte ad uso commerciale, in parte ad uso direzionale e in parte a uso residenziale/abitativo, costituente l'isolato definito da via Por S. Maria, piazza del Mercato Nuovo, via di Capaccio e via delle Terme. La superficie lorda commerciale è di circa 5.600 metri quadri. Il prezzo a base d'asta è 60 milioni di euro.

Lotto 2 - Palazzo della Loggia del Grano: prestigioso fabbricato adiacente a Palazzo Vecchio e di fronte all'uscita della Galleria degli Uffizi, completamente ristrutturato nel 2000, in parte a uso commerciale, in parte a uso uffici e in parte ad uso residenziale/abitativo, posto in Firenze, delimitato da via Castello d'Altafronte, via dei Neri e piazza del Grano. L'intero immobile ha la destinazione d'uso direzionale temporanea; alla scadenza ritornerà nella destinazione originaria. La superficie lorda commerciale è di circa 3.500 metri quadri. Il prezzo a base d'asta è 18 milioni e 700mila euro.

Maggiori informazioni e bando di gara integrale sul sito della Camera di Commercio di Firenze: www.fi.camcom.gov.it/pages/AstaImmobili

 


Pistoia - La Camera di Commercio: pronta per sostenere la Capitale Italiana della Cultura 2017

Logo della Camera di Pistoia

La scelta di Pistoia quale capitale italiana della cultura per il 2017 rappresenta una grande opportunità per il nostro territorio non solo perché si concretizza la possibilità di realizzare l'ambizioso progetto messo in campo grazie anche alle risorse che saranno erogate dal Ministero dei beni culturali e del turismo, ma soprattutto in quanto rappresenta l'occasione per far conoscere con maggiore forza le attrattive culturali del territorio, ambito per il quale già da anni la città sta investendo.

 

Tutto ciò ci permetterà di catalizzare ulteriormente flussi turistici ben definiti ma al contempo di rafforzare l'identità territoriale.

 

La qualità del dossier presentato per la candidatura è stata riconosciuta  dal Ministero,  per la significatività e la sostenibilità dei contenuti.

 

Pistoia deve dimostrare che ne è all'altezza e per farlo è necessario che fin da subito tutti i soggetti del territorio, sia pubblici che privati, mettano in campo le proprie risorse e si adoperino, ognuno per la propria competenza, affinché ciò avvenga nel modo migliore e nei tempi previsti. Dalle prime reazioni sembra che tale opportunità sia stata realmente colta, almeno dall'associazionismo locale, e ciò fa ben sperare.

 

La Camera di Commercio di Pistoia, in tale ottica, conferma la propria disponibilità a partecipare attivamente sia in questa prima fase di stimolo che, successivamente, durante le fasi di realizzazione delle idee progettuali, anche investendo risorse economiche pur nella fase di incertezza che sta attraversando il sistema camerale.

 

"Siamo consapevoli - dice Stefano Morandi Presidente della Camera di Commercio -  che lo sviluppo culturale inteso come valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici, miglioramento dei servizi per i turisti, sviluppo delle industrie culturali e creative e valorizzazione dei processi di rigenerazione e riqualificazione urbana, ha una ricaduta indubbiamente positiva sull'intero tessuto economico locale. Pistoia, da vera provincia toscana ha, da sempre, un legame imprescindibile con la cultura, il paesaggio ed i grandi protagonisti della storia, che la rendono unica e ricca da raccontare".

 

  


Grosseto - La certificazione: una garanzia di qualità e competitività per le imprese in Italia e nel mondo
Gli schemi di certificazione di sistema (UNI EN ISO 9001,14001, ecc.) e di prodotto (DOP, IGP, BRC, IFS, ecc.)

Logo della Camera grossetana

Competere al meglio nel mercato internazionale, sfruttando il vantaggio offerto dalle certificazioni di qualità: la Camera di commercio ha spiegato come con il convegno "La certificazione: una garanzia di qualità e competitività per le imprese in Italia e nel mondo" nell'ambito del convegno che si è tenuto martedì 2 febbraio 2016, ore 9:30.

 

Il focus dell'incontro sarà sulle certificazioni di qualità internazionali (UNI EN ISO 9001, 14001, ecc.) e di prodotto (DOP, IGP, BRC, IFS, ecc.).

 

Al termine del convegno, gli esperti sono rimasti a disposizione per colloqui individuali con le imprese, per valutare l'applicazione degli schemi di certificazione caso per caso

 

Sono intervenuti:

Riccardo Breda, Presidente della Camera di commercio di Grosseto - Michele Lombardi, dirigente della Camera di commercio di Grosseto - Antonio Romeo, DINTEC - Consorzio per l'Innovazione Tecnologica 

 

 


Livorno - Pubblicato l’avviso di avvio delle procedure per la costituzione del nuovo consiglio
Associazioni di categoria, consumatori e sindacati hanno 40 giorni di tempo per presentare istanza

Logo della Camera livornese

E' stato pubblicato il 30 dicembre scorso l'Avviso pubblico riguardante l'avvio delle procedure per la costituzione del Consiglio della Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno.

 

L'Avviso è rivolto alle Organizzazioni imprenditoriali, alle Associazioni dei Consumatori e alle Organizzazioni sindacali aventi titolo a presentare la documentazione per entrare a far parte del Consiglio della nuova Camera di Commercio che riunirà un esteso territorio, quello delle due province di Livorno e di Grosseto.

 

Gli interessati hanno quaranta giorni di tempo per presentare le loro istanze secondo le istruzioni fornite dalla norma e che sono ampiamente illustrate in una apposita sezione dei due siti internet camerali (www.li.camcom.gov.it e www.gr.camcom.gov.it) insieme alla modulistica necessaria. Le istanze dovranno giungere alla CCIAA di Livorno o a quella di Grosseto entro le 12,30 di lunedì 8 febbraio 2016.

 

Dopo tale termine, verificata la correttezza della documentazione ricevuta, il Commissario ad acta Pierluigi Giuntoli inoltrerà i dati al Presidente della Giunta Regionale Toscana, che dovrà assegnare i 25 seggi disponibili in Consiglio, ripartiti per attività economica, alle organizzazioni aventi titolo, sulla base della loro effettiva consistenza nei territori di riferimento. Tre ulteriori seggi saranno così assegnati: uno ai Consumatori, uno alle Organizzazioni sindacali ed uno ai Liberi professionisti.

 

C'è da ricordare che fino alla nascita ufficiale del nuovo Consiglio camerale (prevista a metà 2016) restano operanti gli organi già costituiti delle due Cciaa.

 La volontà delle due Camere di accorparsi in un unico territorio è stata accertata dai rispettivi Consigli camerali a febbraio e da allora ha avuto inizio l'iter che ad agosto ha portato al decreto istitutivo della nuova Camera, firmato dal Ministro dello sviluppo economico Federica Guidi.

 

Le due CCIAA hanno, come poche altre in Italia, precorso i tempi di una riforma che è tuttora in atto e che prevede la riduzione delle Camere di Commercio dalle attuali 104 a non più di 60. Si tratta di una sfida difficile, perché in campo vi sono i tagli sempre più consistenti alle risorse economiche di questi Enti ed è in gioco soprattutto la rappresentatività del mondo delle imprese, affidata alle Camere di Commercio, unico Ente pubblico che può dar voce agli operatori economici.    

 

La Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno sarà la circoscrizione territoriale più grande della Toscana e rappresenterà oltre 76.000 imprese operanti su un territorio che ha una superficie totale di 5716 kmq, 48 Comuni e 565.569 abitanti.

 

Sono suoi punti di forza il sistema portuale (porti di Livorno, Piombino e Portoferraio, i due porti di interesse regionale di Campo nell'Elba e Porto Santo Stefano, oltre a poco meno del 90% delle strutture portuali indirizzate alla nautica da diporto della Regione Toscana), l'economia del mare, una forte vocazione turistica, qualificate produzioni agricole, in particolare quella vitivinicola, e la propensione al dialogo transfrontaliero. 

 


Lucca - Positivo l’andamento dell’import-export nei primi nove mesi 2015
Questo è quanto emerge dall’indagine dell’ufficio Studi e Statistica della Camera di Commercio

Logo della Camera lucchese

I primi nove mesi del 2015 confermano il positivo andamento degli scambi con l'estero per la provincia di Lucca, con un balzo del +14,6% per le esportazioni provinciali e una crescita del +10,2% degli acquisti dall'estero.

 

Nel corso del periodo gennaio-settembre 2015 le vendite all'estero della provincia di Lucca hanno superato i 3 miliardi di euro (3.006 milioni), con un incremento di oltre 380 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2014. La performance lucchese risulta la migliore a livello toscano, con i dati regionale (+2,1%) e nazionale (+4,2%) che presentano dinamiche molto più contenute. Gli andamenti territoriali si presentano complessivamente positivi: con le uniche eccezioni di Massa Carrara e Livorno, tutte le province toscane fanno segnare incrementi.

 

 Anche per le importazioni provinciali l'andamento si conferma positivo, con acquisti dall'estero per quasi un miliardo e mezzo di euro: l'incremento del +10,2% registrato rispetto al 2014 risulta ancora una volta più sostenuto sia rispetto al complesso regionale (+6,2%) che a quello nazionale (+3,7%).

 

Il deprezzamento dell'Euro rispetto al Dollaro, che ha determinato un aumento della competitività di prezzo per le merci prodotte nell'area Euro, contribuisce inoltre al progressivo incremento dell'export di merci scambiate in Dollari sui mercati internazionali.

 

La forte espansione delle esportazioni provinciali nel corso dei primi nove mesi del 2015 è legata al positivo andamento di alcuni dei principali settori produttivi provinciali: il cartario, primo settore per valore esportato (707 milioni di euro da gennaio a settembre), registra una crescita del +16,2% grazie alle vendite di articoli in carta e cartone (+23,1%) e di pasta da carta, carta e cartone (+6,6%). In decisa ripresa anche la cantieristica nautica (589 milioni) che segna un incremento delle vendite all'estero del +31,3% rispetto al 2014. Ottimo anche l'andamento della meccanica (+22,1%), con oltre 468 milioni di euro di merci vendute all'estero, grazie alla decisa crescita delle macchine per impieghi speciali (+19,0%) nel periodo.

 

Prosegue la crescita delle vendite all'estero anche per il comparto alimentare (227 milioni), con un +19,1% nel periodo grazie al positivo andamento delle vendite di olio di oliva, di semi ecc. (+23,1%), dell'industria metallurgica che segna un +7,1%, del materiale elettrico e meccanica di precisione (+6,4%), dell'industria lapidea, del vetro e delle pietre estratte con un +3,9% (+10,7% il lapideo), del tessile e abbigliamento (+0,6%) e della gomma e plastica, in ripresa +11,4% nel periodo.

 

Ancora in calo invece il valore delle esportazioni per i restanti settori di attività: il cuoio e calzature (230 milioni di euro) perde il -2,7% rispetto al 2014, con le calzature al -2,3%, mentre l'industria chimica evidenzia una flessione del -7,9% per il calo della farmaceutica (-7,3%).

 

Guardando alle aree di destinazione, crescono le vendite all'estero sia verso l'Europa (+4,6%), per il traino dei paesi dell'UE (+6,7%), che soprattutto verso il continente americano (+45,9%), con l'America Latina che segna un +68% per la vendita di imbarcazioni e quella Settentrionale che registra un +20,8%. In ripresa anche le vendite in Asia (+13,8%), mentre quelle verso l'Oceania segnano un +59,4%. Il continente Africano evidenzia invece una diminuzione del -9,1%.

 

La crescita delle importazioni provinciali (+10,2%) è determinata dal buon andamento di tutti i principali settori dell'industria lucchese: l'industria cartaria si conferma il primo settore provinciale per acquisti dall'estero, in particolare materie prime (pasta da carta, carta e cartone), per un totale di oltre 515 milioni di euro nei primi nove mesi dell'anno, in crescita del +12,7% rispetto allo stesso periodo del 2014. Segue l'industria alimentare (+46,1%) con oltre 241 milioni di euro, per il rilevante incremento degli acquisti di olii dall'estero (+73,0%).

 

Crescono le importazioni anche dei prodotti dell'industria chimica, delle vernici e farmaceutica (196 milioni di euro, +6,1%) soprattutto per l'incremento degli acquisti della farmaceutica (+16,2%), della meccanica (+10,2%), del cuoio e calzature (+2,3%) e della metallurgia (+31,3%), specie per gli acquisti di rame e altri metalli dall'estero (+36,8%).

 

In aumento anche gli acquisti di prodotti della fabbricazione di materiale elettrico e meccanica di precisione (+9,7%), dell'industria lapidea, del vetro, dei materiali da costruzione ecc. (+14,4%) e dell'industria della gomma e plastica che fa segnare un +5,4% nel periodo.

 

Prosegue invece la diminuzione degli acquisti dall'estero per il tessile e abbigliamento (-19,0%), per la cantieristica (-41,7%), settore comunque connotato da peculiari caratteristiche quanto a processo produttivo, e per i prodotti agricoli (-46,8%).

In relazione alla provenienza geografica degli acquisti effettuati all'estero dalle imprese lucchesi, l'incremento risulta diffuso a tutte le macro-aree eccetto l'Asia. 


Prato - Oleum Nostrum, è pratese l’olio vincitore

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E' stato prodotto a Prato l'olio vincitore di questa edizione di Oleum Nostrum, il concorso che ogni anno premia il miglior olio extravergine del territorio di Prato, promosso da Provincia e Camera di Commercio. Sono stati 22 gli oli partecipanti, ma sono in 10 sono arrivati alla finale e sono stati sottoposti alla degustazione di un panel di esperti.

 

Al termine della degustazione e dell'esame organolettico, quello prodotto a Prato da Andrea Gori è risultato l'olio migliore. "Secondo noi è tra i partecipanti quello che più si è avvicinato al modello dell'olio toscano: prevale una nota fruttata con una nota amaro piccante - ha commentato Giuseppe Stefanacci, capo panel di degustazione - Le aziende del territorio devono continuare a puntare sulla qualità, perché si stanno raggiungendo risultati importanti".

 

Di qualità ha parlato Claudio Lombardi, componente della giunta della Camera di Commercio di Prato: "Sul mercato ci sono tanti prodotti contraffatti, all'ordine del giorno ci sono sequestri di oli con etichette false. Dobbiamo far conoscere e valorizzare l'eccellenza del nostro prodotto".

 

Gli fa eco il sindaco di Carmignano Doriano Cirri, intervenuto a nome della Provincia: "L'olio è il nostro oro, sottovalutato però dal mercato. Non riusciamo a farci pagare la qualità che facciamo".

 

Che l'olio di Prato lo dimostrano i racconti dei produttori intervenuti all'iniziativa: l'annata è andata bene e il prodotto è "tutto esaurito". E trovare una bottiglia d'olio del territorio da comprare oggi potrebbe essere un'avventura. Tra l'altro resta uno dei pochi prodotti che si acquista una volta all'anno e si mette in dispensa e non al bisogno. Un segnale importante per un settore che ha ampi margini di crescita.  


Pisa - 200mila euro per l’internazionalizzazione delle imprese pisane
Due i bandi, dal primo febbraio è possibile fare domanda

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Aperti dal primo febbraio, con una dotazione complessiva di 200mila euro, due bandi che la Camera di Commercio di Pisa dedica al sostegno dei processi di internazionalizzazione delle PMI della provincia di Pisa.

 

Il commento del Presidente della Camera di Commercio di Pisa, Valter Tamburini

"Con queste risorse - afferma il Presidente della Camera di Commercio di Pisa, Valter Tamburini - la Camera di Commercio tiene fede all'impegno di sostenere le Piccole e Medie imprese che vogliono cimentarsi sui mercati internazionali. L'obiettivo che ci poniamo, grazie alla prossimità con il tessuto imprenditoriale, resta quello di coinvolgere le oltre 600 aziende pisane che, secondo le nostre stime, non si sono ancora internazionalizzate pur avendo tutte le carte in regola per farlo. Nonostante i tagli alle nostre entrate, lo scorso anno abbiamo sostenuto con analoghe iniziative 87 imprese per un totale di 250.000 euro. Continueremo a farlo anche quest'anno - conclude Tamburini - sperando che la riforma del sistema camerale non metta fine al nostro lavoro fatto di sostegno concreto alla piccola impresa: quella meno in grado di sostenere i costi dell'internazionalizzazione."

 

Bando Progetti di internazionalizzazione

Con il Bando per il sostegno dei progetti di internazionalizzazione, la Camera mette sul piatto 100mila euro per coprire le spese sostenute dalle imprese per ricerche di mercato, studi di fattibilità, consulenze, iniziative di comunicazione e certificazioni tecniche di prodotto valide per l'estero, realizzate dopo il 1 gennaio di quest'anno.

Il sostegno è concesso per il 50% delle spese ammissibili e documentate fino ad un massimo di 5mila euro per impresa. Per ampliare al massimo la platea dei beneficiari, la partecipazione al bando è aperta alle sole imprese che non hanno beneficiato del contributo su analogo bando nei due anni precedenti ed è ammessa una sola domanda per impresa.

Bando Mostre e Fiere

Anche il Bando per il sostegno finanziario per la partecipazione autonoma a mostre e fiere estere, sul quale sono allocati altri 100mila euro, vuole promuovere l'internazionalizzazione delle PMI pisane. Sono ammesse a contributo le spese per l'acquisizione e l'allestimento dello spazio espositivo, per eventi di business e iniziative promozionali organizzate all'interno di una specifica manifestazione. Restano invece escluse le iniziative per le quali siano stati richiesti altri contributi pubblici così come le spese di viaggio e soggiorno, interpretariato e per hostess.

Per includere nuove imprese, è ammessa una sola domanda per impresa/consorzio/rete, escludendo quelle che hanno già usufruito di contributo della Camera di Commercio di Pisa per due edizioni della stessa mostra o fiera negli ultimi tre anni con eccezione di quelle operanti nella lavorazione dell'alabastro. I contributi di questo bando sono concessi nella misura del 50% delle spese riconosciute e documentate, fino ad un massimo di € 2.500, per manifestazioni svolte in paesi esteri non appartenenti all'Unione Europea. Per la partecipazione tramite Consorzi e reti d'impresa viene invece riconosciuto un sostegno commisurato al numero dei partecipanti allo stand collettivo, con un massimale di € 2.000 per impresa per fiere in ambito UE e di € 2.500 per fiere extra UE, sino ad un massimo di dieci imprese e, in ogni caso, fino al 50% dei costi sostenuti. Il bando prevede la copertura delle spese sostenute per partecipare a mostre e fiere da novembre 2015 fino ad ottobre del 2016.

I bandi, contenenti informazioni su scadenze, spese rendicontabili, modulistica e molto altro, saranno presto disponibili sulla homepage della Camera di Commercio di Pisa (www.pi.camcom.it).

 

L'export della provincia di Pisa

I dati, di fonte Istat, relativi all'export provincia di Pisa del terzo trimestre 2015, segnalano una crescita tendenziale del +3,4%: un valore che la mette in posizione intermedia in termini di variazioni dell'export tra Italia (+3,2%) e Toscana (+3,5%). A Pisa cresce soprattutto la meccanica (+30%) seguita, in termini contributi alla crescita, dall'olio (+82,8%) e dai prodotti farmaceutici (+69,4%). Nei settori della Moda, a fronte di una crescita dell'abbigliamento (+20,2%), arretrano invece le calzature (-17,5%), ed il pelli-cuoio che nel terzo quarto del 2015 registra una flessione tendenziale del -0,4%, Tra i settori con il segno più, sono da segnalare quelli afferenti alla chimica ma anche le bevande (+19,7%) ed il vetro (+9,2%). 


Arezzo - Al via il Talent Dressage per le imprese femminili e giovanili

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Al via il Talent dressage, percorso di formazione per favorire la nascita di imprese femminili e giovanili promosso dalla Camera di Commercio di Arezzo in collaborazione con Unioncamere Toscana.

 

 

E' in fase di partenza il progetto di formazione "Talent dressage" finalizzato a promuovere e sostenere l'auto impiego, la creazione e lo start-up di nuove imprese femminili e giovanili in provincia di Arezzo attraverso un percorso gratuito di informazione, orientamento ed assistenza tecnica.

 

Un progetto articolato in più fasi: si partirà infatti con un corso per acquisire informazioni "trasversali" utili al "mettersi in proprio" (normative, adempimenti, metodologie di analisi, etc,), per passare poi  alla redazione del business plan fino a giungere alla messa a disposizione di servizi a sostegno della costituzione dell'impresa erogati da consulenti e professionisti.

 

" Si tratta - commenta il Segretario Generale della Camera di Commercio di Arezzo Dott. Giuseppe Salvini - di un progetto di formazione che intende sostenere la crescita, già rilevante, dell'iniziativa imprenditoriale femminile. Le imprenditrici italiane hanno già superato la soglia del milione e 300mila unità e, con le loro attività, caratterizzano alcuni settori chiave della nostra economia. In Toscana il tasso di crescita raggiunto dalle imprese «rosa» negli ultimi dodici mesi (+1,7%) è più alto della media italiana (+1,3%) e colloca la nostra regione al terzo posto (dopo Lazio e Lombardia) nella classifica delle regioni italiane. Ad Arezzo si contano  8.991 imprese femminili che rappresentano il 23,6% del totale delle aziende iscritte al Registro delle Imprese rispetto ad una media nazionale del 21,61%. Dal punto di vista settoriale le presenze più significative si hanno nel commercio (24,6% del totale), nell'agricoltura (20,5%), nel manifatturiero (13,1%), nelle altre attività di servizi (10%) e nei servizi di alloggio e ristorazione (9%)."

 

 

 

 "Camera di Commercio di Arezzo - sottolinea il Presidente della Camera di Commercio di Arezzo e di Unioncamere Toscana, Andrea Sereni - è impegnata da sempre a sostenere e ampliare il ruolo sempre maggiore svolto dal dinamismo femminile nel sistema economico locale. Le iscrizioni di imprese "rosa" sono aumentate ad un ritmo molto maggiore non soltanto rispetto alla media nazionale, ma anche rispetto a quello delle imprese non femminili. Il mettersi in proprio costituisce un forte segnale della volontà di affermazione personale e professionale delle donne e, contemporaneamente, un fattore fondamentale di crescita e sviluppo  sociale ancorché economico della nostra società. Dobbiamo quindi facilitare con tutti gli strumenti possibili il consolidamento della presenza femminile nel mondo del lavoro e dell'impresa. Una presenza che è caratterizzata  peraltro da innumerevoli eccellenze. Proprio domani, ad esempio, a Barbara Bertocci, stilista aretina e Presidente della Fondazione Monnalisa, sarà consegnato a Firenze il premio "Donna toscana dell'anno" dal club Inner Wheel. Un riconoscimento che oltre a premiare una delle più importanti imprenditrici aretine evidenzia la dimensione fondamentale del contributo femminile alla nostra realtà imprenditoriale." 


Agenda degli Appuntamenti
DataDove/ChiEvento
13 ottobre - 16 febbraio Unioncamere Toscana Percorso abilitante per Ispettore Metrico ed Assistente al Servizio
25 febbraio Camera di Commercio Pistoia Progetto Boot Camp for students
2 marzo Unioncamere Toscana & Camera di Commercio Pisa titolo "Approfondimento sul mercato cinese – incontro con export manager"
17 marzo Camera di Commercio Firenze Processi più veloci e telematici, l'esempio di Firenze
21 marzo Camera di Commercio Arezzo Rapporto sull'imprenditoria femminile della provincia di Arezzo
24 marzo Camera di Commercio Prato Verso una "Ageing Society"
30 marzo Camera di Commercio Livorno ECCELLENZE in DIGITALE @ LIVORNO
31 marzo Camera di Commercio Pisa "Emirati Arabi: incontro con export manager del settore agroalimentare"
8 aprile Camera di Commercio Arezzo "I vini aretini al Vinitaly"
8 aprile Camera di Commercio Siena Presentazione Azienda agricola Dievole Spa.


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