I settori più «giovanili» sono le attività finanziarie-assicurative e l'agricoltura
In Italia le imprese guidate da giovani con meno di 35 anni sono più di 600mila e di queste, circa il 6% si trova in Toscana, dove al 31 dicembre 2015 se ne contavano 39.331 (su un totale di 414.757 imprese).
Negli ultimi anni la componente giovanile dell'imprenditoria ha perso sempre più spazio nell'intero panorama nazionale, passando da un'incidenza dell'11,4% nel 2011 al 10,3% nel 2015.
In Toscana la percentuale dei giovani imprenditori è scesa dal 10,7% al 9,5% nell'ultimo quinquennio rimanendo sempre al di sotto della media nazionale.
Per quanto riguarda le iscrizioni di imprese under 35, in Toscana nell'ultimo anno sono state 8.252, con un'incidenza del 30,5% (contro il 32,1% nazionale); dal 2011 il loro peso sul totale delle iscrizioni è diminuito di quasi due punti percentuali.
In Italia un'impresa su dieci è guidata da giovani con meno di 35 anni, la Toscana risulta all'11° posto in termini di quota di imprese giovanili (9,5%), preceduta di gran lunga da tutte le regioni del Sud (Calabria in testa con il 14,8%) e di misura da Lazio (10,1%) e Piemonte (9,8%).
Se si osserva la percentuale di imprese giovanili sulla popolazione di persone 18-35 anni residenti nelle regioni, la graduatoria cambia notevolmente e la Toscana sale in 3° posizione, con un indicatore di 59 aziende giovanili ogni 1000 giovani residenti.
In testa alla graduatoria provinciale per incidenza delle imprese giovanili, troviamo Prato con 4mila aziende (il 12,2%), a seguire Pisa (4.400) e Pistoia (3.300), dove il 10% del sistema-impresa è guidato da persone con meno di 35 anni.
Continuando con la classifica troviamo: Massa Carrara, Arezzo e Lucca con quote di imprese giovanili in linea con la media regionale, in coda Firenze, Siena e Grosseto con circa l'8% di imprese under35.
Questo in definitiva il ritratto dell'imprenditoria giovanile toscana nel 2015 che emerge dall'ultimo report di Unioncamere Toscana, realizzato sulla base delle informazioni disponibili nel Registro delle imprese delle Camere di Commercio.
Per lo più si tratta di imprese individuali
La stragrande maggioranza delle imprese giovanili con sede in Toscana sono ditte individuali (75%, oltre 29mila), ovvero le forme di più piccole dimensioni, che vengono scelte anche dal 50% degli imprenditori non più giovani (con oltre 35 anni).
Il 15% delle aziende giovanili è costituito sotto forma di Società di capitali (quasi 6mila), la tipologia più strutturata e solida di impresa che negli ultimi anni sta prendendo sempre più quota anche fra gli imprenditori over35 (il 25% delle aziende toscane non giovanili sono Società di capitali).
La parte del leone la fa il commercio con oltre 10mila imprese under 35
Il 38% delle imprese giovanili della Toscana si occupa di produzione di beni ed il 62% produce servizi, in quest'ultimo ambito la parte del leone la fa il settore commerciale con oltre 10mila esercizi aperti al pubblico, che assorbono il 29% delle aziende di giovani.
Le imprese giovanili del turismo (alberghi e ristoranti) sono il 10% (circa 3.800 unità), mentre oltre 8mila sono quelle che svolgono servizi alle imprese (noleggio, pulizie, ecc..) e alla persona (estetiste, parrucchieri, ecc..).
Una fetta importante di giovani imprenditori si cimenta in attività operanti nel campo delle costruzioni (7mila, il 19%) e altri 4mila in quelle manifatturiere, soprattutto del sistema moda, che conta 2mila imprese a conduzione giovanile ed in particolare dell'abbigliamento (1.200, concentrate soprattutto a Prato).
Prende sempre più corpo anche il settore dell'agricoltura, che in Toscana raccoglie 41mila aziende di cui l'8% (quasi 3mila) sono guidate da giovani.
I settori più «giovanili» del 2015: attività finanziarie-assicurative e agricoltura
Nel corso del 2015, gli under35 hanno aperto in Toscana più di 8mila nuove imprese, il 30% del totale delle iscrizioni scegliendo soprattutto il commercio (1.730 iscrizioni), le costruzioni (914) e l'agricoltura (781).Le attività produttive manifatturiere avviate a opera di under 35 sono state 651 e 350 le nuove imprese turistiche (alberghi e ristoranti).
A caratterizzarsi come settori più «giovanili» del 2015 sono le attività finanziarie e assicurative (dove il 46% delle nuove iniziative è opera di under35) e quelle agricole (con il 38% delle iscrizioni dovuto ai giovani), in quest'ultimo caso grazie anche agli incentivi varati dalla Regione Toscana.
Nella graduatoria dei settori «più giovanili», il commercio si trova al terzo posto con il 35% di nuove iscrizioni, più sotto le costruzioni (33%) e il turismo (31%); nelle ultime posizioni l'industria (25% e le attività immobiliari (21%) che risultano le meno attrattive per i giovani che tentano l'avventura imprenditoriale.
Ma che tipo di aziende sono? …
Per completare l'identikit delle imprese under35 della regione, si evidenziano di seguito alcune caratteristiche.
Il 30% delle aziende giovanili della Toscana sono aziende femminili (11.754), cioè guidate in prevalenza da donne con meno di 35 anni.
In Toscana un'azienda giovanile su tre è straniera, 12.587 aziende guidate giovani nati oltreconfine su 39mila.
Come già evidenziato, la stragrande maggioranza delle aziende giovanili toscane sono ditte individuali di piccole dimensioni e spesso fanno parte dell'artigianato (12.314 aziende artigiane guidate da under35).
Tra queste tre tipologie di imprese, quelle straniere risultano le più giovanili, infatti su un totale di 52mila aziende straniere, l'incidenza delle giovanili è di circa un'impresa su quattro (il 24%).
… e come sono cambiati negli ultimi cinque anni?
Negli ultimi cinque anni, l'unico settore ad aver registrato un aumento in termini di quota di imprese giovanili, è stata l'agricoltura (dal 6,6% del 2011 al 7,0% nel 2015). L'incremento registrato pare riconducibile agli effetti esercitati dal Bando «Pacchetto Giovani" della Regione Toscana, varato a metà del 2015 con lo scopo di favorire il ricambio generazionale nel settore agricolo, sostenendo l'avviamento di imprese condotte da giovani agricoltori (in questo caso, under 40) mediante la concessione di contributi a fondo perduto per iniziare l'attività e per realizzare investimenti.
Per quanto riguarda commercio e turismo, nel quinquennio il peso delle aziende giovanili è rimasto stabile, così come in generale per tutte le attività dei servizi.
I settori che hanno perso progressivamente attrattiva per i nuovi giovani imprenditori sono invece le attività industriali (dall'8,3% al 7,1%) e soprattutto le costruzioni, che hanno visto il proprio peso scendere dal 16,8% all'11,5%.