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a cura di : franco.natali@tos.camcom.it
Newsletter n°  1 -  giovedì 26 gennaio 2017 - anno  16
Attività Istituzionale
Dopo oltre quattro anni tornano in positivo le piccole imprese. Le aspettative degli imprenditori si fanno tuttavia più caute.
Il commento del Presidente Sereni sugli ultimi dati della produzionde dell'industria manifatturiera toscana

Andrea Sereni

Commentando i dati emersi dall'ultima analisi sull'Industria manifatturiera toscana, condotta da Unioncamere Toscana e Confindustria Toscana relativa al secondo trimestre dell'anno Andrea Sereni, Presidente di Unioncamere Toscana, ha detto:

 

"Dalla crisi alla ripresa: questo il percorso compiuto dal comparto manifatturiero toscano che si è mantenuto in una fase di crescita già dalla seconda parte del 2015 seppur nell'incertezza geopolitica dettata dall'incognita del dopo Brexit che in qualche modo sembra già metabolizzate. Un trend che vede premiati gli sforzi delle medie imprese seguite a ruota dalle piccole dopo ben 17 trimestri di segno negativo. La situazione resta comunque fluida e, anche se l'andamento sembra essere positivo, rimane molto complessa imponendo di non fermarci ai segni "più" o "meno", ma di comprenderne in profondità i tratti inediti. Occorre definire azioni di supporto alle nostre imprese all'altezza della complessità del momento. La fiducia dei nostri imprenditori, almeno quella riposta sul ciclo congiunturale, non pare adombrata da particolari timori nel breve, considerata anche l'incognita della scadenza elettorale che potrebbe influenzare l'inizio dell'anno nuovo. Ma c'è un altro tipo di fiducia che bisogna ricostruire, che va ben oltre il ciclo congiunturale e riguarda i funzionamenti più strutturali

 

dell'economia. Le Camere di Commercio, come enti terzi, seppure in un momento di profonda ristrutturazione dovuta alla definitiva attuazione della legge di riforma, che le vede poste al centro, si impegneranno molto nel ripristinare questo tipo di fiducia, che è il presupposto per ripartire davvero, fare investimenti, creare mercati, sviluppare conoscenze e saperi: definire insomma una competitività di sistema di lungo periodo, che permetta alle nostre imprese di muoversi da protagoniste in questi nuovi scenari, senza essere semplicemente in ostaggio delle oscillazioni congiunturali." 


Il mercato del Credito in toscana nel terzo trimestre 2016
Il commento del Presidente Sereni

Il Presidente SereniIl Presidente di Unioncamere Toscana Andrea Sereni, commentando i dati sul Credito in Toscana relativi al terzo semestre dell'anno ha detto:

 

"Il mercato del credito presenta andamenti contraddittori, con da un lato un incoraggiante consolidamento della componente relativa ai prestiti alle famiglie, e dall'altra la preoccupante persistenza di elementi di fragilità evidenziati dalla riduzione dei prestiti alle imprese, soprattutto se piccole e micro. La flessione delle erogazioni a favore del sistema produttivo presenta caratteri trasversali ai principali settori dell'economia, e costituisce l'ulteriore conferma di una ripresa che tarda a prendere slancio. Appare comunque evidente la necessità di puntare, anche in un frangente di debolezza della domanda come l'attuale, sull'attivazione di strumenti atti ad accompagnare le imprese nei propri percorsi di crescita e di rafforzamento competitivo, oltre che di sostegno al ciclo economico. Come abbiamo già avuto modo di dire, i provvedimenti per il rilancio degli investimenti, l'incentivazione ed il sostegno alle imprese 'virtuose', sono però strumenti efficaci solo se accompagnati da una loro diffusa conoscenza; la capillare presenza del Sistema camerale nel territorio ne fa un punto di snodo fondamentale per colmare un gap formativo e informativo che può penalizzare il sistema imprenditoriale nell'approvvigionamento di mezzi finanziari." 


Attività Studi & Ricerche
L’economia toscana cresce anche nel 2016, ma senza accelerare

" "L'economia toscana, analogamente a quella nazionale, evidenzia come nell'anno che si è appena chiuso non si siano manifestati quei segnali di consolidamento della ripresa registrati durante il 2015. La crescita è rimasta su livelli deboli, in assenza del traino in precedenza assicurato dalla domanda internazionale, non sufficientemente compensata da una domanda interna priva di particolari slanci. L'intensità della ripresa, dopo una buona apertura d'anno, non sembra dunque aver trovato conferme con il trascorrere dei mesi, ed i principali indicatori congiunturali segnalano in generale un graduale rallentamento, o comunque un andamento incerto, del ciclo economico regionale. La Toscana chiude pertanto il 2016 con un nuovo recupero del proprio prodotto interno lordo, ma alcune stime preliminari lasciano ritenere che l'incremento del pil si attesterà ancora al di sotto dell'1%, un ritmo di per sé non in grado di allentare in maniera significativa le criticità tuttora presenti sul mercato del lavoro. E' questo, in estrema sintesi, il quadro che si ricava dal rapporto di fine anno sull'economia regionale predisposto dall'Ufficio Studi di Unioncamere Toscana sulla base dei più aggiornati indicatori disponibili, con dettagli sull'andamento dell'export, dell'industria manifatturiera, del turismo, dell'edilizia, del settore immobiliare, della demografia imprenditoriale, del mercato del credito e dell'occupazione. 


DOCUMENTI ALLEGATI
Prosegue nel 2016 la ripresa dell’industria toscana
Andamenti ancora positivi, anche se in rallentamento, per produzione, fatturato, ordinativi e occupazione. Dopo oltre quattro anni tornano in positivo le piccole imprese. Le aspettative degli imprenditori si fanno tuttavia più caute

Secondo quanto rilevato dall'indagine realizzata da Unioncamere Toscana e Confindustria Toscana su un campione di imprese manifatturiere (con almeno 10 addetti) localizzate sul territorio regionale, nel corso del primo semestre 2016 il comparto manifatturiero toscano si è mantenuto in una fase di crescita, in linea con quanto già evidenziato nella seconda parte del 2015. Nel periodo aprile-giugno 2016, in particolare, l'indicatore della produzione industriale ha messo a segno un incremento del 2,4% su base tendenziale, evidenziando una leggera decelerazione rispetto alla chiusura del 2015 (+2,8%) ed ai primi tre mesi del 2016 (+2,7%).

 

Dinamiche simili si osservano anche dal lato della domanda. Il fatturato, che nell'ultimo trimestre del 2015 era cresciuto del +3,3%, ha rallentato nella prima metà del 2016 attestandosi al +2,0% fra aprile e giugno: la componente estera, ancora una volta, rappresenta il vero traino del dato aggregato, con un incremento del +3,8% nel secondo trimestre. Notizie positive anche dagli ordinativi (+1,9% il dato di aprile-giugno), anche in questo caso grazie soprattutto al sostegno dei mercati internazionali (+2,5%).

 

Segnali di rallentamento arrivano anche dai prezzi alla produzione, i cui incrementi si fermano su variazioni più contenute rispetto allo scorso anno: nel secondo trimestre del 2016, in particolare, la crescita tendenziale frena al +0,5% dopo andamenti che, attorno alla metà del 2015, avevano superato l'1%. Va tuttavia considerato che, su tale dinamica, ha influito anche la flessione dei prezzi delle materie prime, che nella prima metà del 2016 si sono mantenuti in flessione (-21% la caduta del All Commodity Price Index del FMI). L'incremento dei prezzi di vendita praticati dalle imprese manifatturiere, per quanto di modesta entità, sembra dunque indicare la prosecuzione di un percorso volto ad un recupero dei margini, a lungo compressi dalla crisi degli ultimi anni.

 

Il recupero produttivo sopra evidenziato trova infine conferma sia nell'indicatore del grado di utilizzo degli impianti, salito al di sopra dell'80% nei primi sei mesi del 2016, sia sotto il profilo occupazionale, dal momento che gli addetti delle imprese manifatturiere sono cresciuti, fra aprile e giugno 2016, di un ulteriore 2,7%. A tale proposito va tuttavia registrato, come già evidenziato per altri indicatori, un parziale rallentamento rispetto ai precedenti trimestri. La dinamica occupazionale, pur restando ampiamente positiva, non è inoltre supportata da analoghi miglioramenti in tema di ricorso ad interventi di integrazione salariale: sulla base dei dati Inps disponibili, infatti, nei primi sei mesi 2016 le ore di CIG autorizzate sono sensibilmente aumentate (+34%), in conseguenza soprattutto delle ore di CIG in deroga, quadruplicate rispetto all'anno precedente.

 

La principale novità dei primi sei mesi dell'anno è costituita dal ritorno alla crescita delle imprese di piccola dimensione (quelle cioè con un numero di addetti variabile tra 10 e 49). Dopo ben 17 trimestri di segno negativo (dalla fine del 2011 al termine del 2015), il 2016 si è aperto con una crescita della produzione (+2,2% fra gennaio e marzo) che ha trovato conferme, sebbene su ritmi più contenuti, anche nel secondo trimestre (+1,2% il risultato di aprile-giugno). Positivi anche gli indicatori del fatturato (+1,4%) e degli ordinativi (+2,1%), accompagnati da una crescita dei livelli occupazionali.

 

Sono tuttavia le medie imprese (da 50 a 249 addetti) che, nel secondo trimestre del 2016, mettono a segno le migliori performance fra le tre classi dimensionali prese in esame. L'indicatore della produzione raggiunge il +4,1%, accelerando rispetto ai primi tre mesi dell'anno (+2,7% il dato di gennaio-marzo). Andamenti analoghi si registrano inoltre per il fatturato (+1,4%) e per gli ordinativi (+2,1%), anche in questo caso fortemente influenzati dai buoni risultati realizzati sui mercati esteri. Significativa, infine, la crescita occupazionale (+3,6%).

 

Meno sostenuta, infine, la dinamica registrata per il gruppo delle grandi imprese (almeno 250 addetti): la crescita produttiva appare in questo caso più moderata (+2,4% fra aprile e giugno), oltre che in rallentamento rispetto ai precedenti trimestri. Un'evoluzione analoga interessa poi l'andamento di fatturato (+1,4%) e ordinativi (+0,6%), che risultano in leggera diminuzione sui mercati esteri (ma il fatturato esportato continua a crescere del 4,7%), così come accade per l'occupazione (-0,4%).

 

In un contesto nel complesso ancora positivo, sono soprattutto tre i settori che sollevano il dato produttivo generale. Si tratta in particolare dei mezzi di trasporto, della meccanica e della chimica, gomma e plastica, comparti che nel trimestre aprile-giugno 2016 hanno assistito a performance sensibilmente superiori alla media regionale: +9,5% per i mezzi di trasporto, +5,5% per la meccanica e +4,4% per la chimica-gomma-plastica.

 

Positivi, anche se meno pronunciati rispetto ai precedenti, i risultati del legno e mobilio (+3,1%) delle calzature (+2,8%), dei metalli (+2,2%) e della concia-pelletteria (+1,9%). Una crescita solo marginale si registra invece per la lavorazione dei minerali non metalliferi (+1,0%) e per l'elettronica (+0,3%), in frenata rispetto ai periodi precedenti, ed una sostanziale stabilità caratterizza l'andamento del tessile (-0,1%), dopo però due trimestri di segno positivo.

 

Dati negativi interessano invece soprattutto tre comparti: l'industria alimentare, che nel secondo trimestre flette dello 0,7% (ma dopo un +1,8% nei primi tre mesi dell'anno); la farmaceutica (-2,2% fra aprile e giugno, dopo un inizio anno appena positivo); e soprattutto l'abbigliamento (-4,8%), che in questa prima metà dell'anno peggiora il già negativo quadro del 2015.

 

La decelerazione rilevata, nel complesso, dagli indicatori a consuntivo trova conferma anche nel clima di fiducia delle imprese. L'indicatore sintetico destagionalizzato, che raccoglie giudizi qualitativi sulle aspettative a breve termine relativamente all'andamento di produzione, domanda e occupazione, ha arrestato la propria crescita, pur restando in territorio positivo: dopo aver raggiunto quota +6 punti ad inizio anno, è sceso successivamente a +4 punti, mantenendosi su tale livello anche nel corso dell'ultima indagine. I giudizi espressi dagli imprenditori relativamente all'evoluzione attesa del ciclo economico sembrano pertanto indicare che la seconda parte del 2016 è destinata a caratterizzarsi per un'ulteriore rallentamento della crescita fin qui osservata.

 

Ad incidere su tale rallentamento sono soprattutto le aspettative relative alla domanda estera che, pur restando su livelli ancora ampiamente positivi (gli imprenditori che prevedono un incremento della stessa superano cioè gli imprenditori che si attendono una riduzione), passano dal +12 di inizio 2016 al +8 della presente rilevazione, confermando l'incertezza che sembra al momento caratterizzare le prospettive di crescita dell'economia globale.

 

Più caute ed in peggioramento sono inoltre anche le aspettative espresse dagli imprenditori relativamente all'evoluzione del mercato interno (il cui indicatore è passato da +3 a 0) e dell'occupazione (da +1 a 0). Malgrado ciò, il quadro delle aspettative non sembra per il momento incidere sulle prospettive relative alla produzione, con un saldo fra "ottimisti" e "pessimisti" che resta ad un livello fra i più elevati dell'ultimo quinquennio (+10 punti percentuali) 


Toscana: un mercato del credito in chiaroscuro
Accelerano i prestiti alle famiglie (+2,7%), ma tornano a diminuire (-0,4%) quelli alle imprese. In difficoltà soprattutto le piccole imprese (-2,1%) e le aziende artigiane (-2,4%). Nell'edilizia le maggiori criticità sul fronte della qualità del credito erogato (all'11,6% il tasso di decadimento, a

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Il terzo trimestre del 2016 segna un rallentamento della dinamica espansiva del mercato del credito toscano: l'ammontare complessivo dei prestiti alla clientela residente passa infatti dal +0,9% del secondo trimestre al +0,3% del terzo. Il dato si mantiene positivo grazie all'ottima performance dei prestiti alle famiglie (+2,7%), che mettono a segno il miglior risultato dall'inizio del 2012. Risultano invece in calo i prestiti alle imprese (-0,4%), interrompendo un serie moderatamente espansiva che durava dall'inizio del 2015: il risultato complessivo è stato trascinato al ribasso, in particolare, da un nuovo peggioramento delle erogazioni a favore delle piccole imprese (-2,1%), ma anche i prestiti alle imprese medio-grandi hanno conosciuto un brusco arresto della crescita registrata nei trimestri precedenti.

  

Il peggioramento delle dinamiche creditizie interessano tutti i principali settori dell'economia, con andamenti negativi non soltanto per le costruzioni (-3,3%), da tempo in difficoltà, e per il manifatturiero (-2,4%), che già dalla metà del 2015 aveva comunque evidenziato sintomi di progressivo rallentamento dei prestiti ricevuti, ma anche per l'aggregato dei servizi (-1,4%), tornato in negativo dopo sei trimestri di espansione. Un'evoluzione del credito negativa ed in peggioramento, inoltre, caratterizza anche l'artigianato, dal momento che i prestiti alle aziende artigiane sono scesi del 2,4% diminuendo, dunque, ad un ritmo superiore rispetto a quanto in precedenza osservato.

 

La contrazione dei prestiti erogati al sistema produttivo si è verificata malgrado nel trimestre si rilevi un ulteriore allentamento delle condizioni di accesso al credito, almeno per quanto riguarda l'andamento dei tassi di interesse: i tassi praticati sui prestiti a breve termine, per quanto riguarda le imprese, sono infatti scesi al di sotto del 5%, mentre quelli a medio-lungo termine sono rimasti sui livelli dei trimestri precedenti (2,8% il tasso effettivo globale sulle operazioni con scadenza superiore a un anno accese nel trimestre). Per tale motivo, la riduzione dei prestiti concessi dal sistema bancario alle imprese nel trimestre in esame sembra riconducibile principalmente ad una persistente debolezza della domanda, confermando le ipotesi secondo cui la parte finale del 2016 è stata caratterizzata da un rallentamento dell'attività economica.

 

Nel terzo trimestre si arresta infine, almeno temporaneamente, il processo di graduale miglioramento della qualità del credito erogato alle imprese che era stato rilevato nei precedenti trimestri. Pur senza modificare per il momento un trend di medio periodo nel complesso favorevole, risalgono infatti leggermente sia il tasso di decadimento (dal 4,4% del secondo trimestre 2016 al 4,5% del terzo) che il livello dei crediti deteriorati (dal 12,1% al 12,2%). Ad offrire un contributo negativo su tale fronte è principalmente il settore delle costruzioni, che non soltanto continua ad esprimere le maggiori criticità (11,6% il tasso di decadimento, 22,2% il livello dei crediti deteriorati) ma registra un peggioramento su entrambi i fronti. Il tasso di decadimento è invece in miglioramento sia nel manifatturiero che nei servizi, con i servizi che vedono ridursi anche l'entità dei crediti deteriorati. 


Starnet - Il portale dei dati statistici del Sistema camerale italiano

Questi sono gli ultimi documenti pubblicati sul sito Starnet Toscana


- Comunicato stampa sul credito in Toscana nel III trimestre 2016


Notizie dal mondo camerale
Maremma & Tirreno - Crescere in digitale: Formazione e tirocini per i giovani
Opportunità e competenze per le imprese

Si sono svolti il 24 gennaio scoro in entrambe le sedi camerali, Livorno e Grosseto, della Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno i laboratori del progetto Crescere in digitale.

 

L'iniziativa è promossa dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ed attuata da Unioncamere in collaborazione con Google per diffondere le competenze digitali tra i giovani e avvicinare al web le imprese italiane. Il progetto, lanciato a inizio settembre 2016 con l'avvio della piattaforma www.crescereindigitale.it si rivolge ai giovani iscritti al programma "Garanzia Giovani" offrendo loro un percorso di formazione articolato in 50 ore di training online, laboratori sul territorio e oltre 3.000 tirocini retribuiti nelle imprese italiane. 

 

Nell'occasione i giovani delle province di Livorno e Grosseto che hanno completato la prima fase del percorso formativo online e superato il test, hanno incontrato le imprese che hanno aderito al progetto: grazie a colloqui individuali hanno avuto la possibilità di farsi conoscere e di dare prova delle competenze acquisite per lavorare nell'economia di internet. Se tutto andrà a buon fine si attiverà un tirocinio remunerato (circa € 500,00 al mese) presso le aziende stesse.

 

"Il supporto logistico e organizzativo che la Camera di Commercio è orgogliosa di offrire all'iniziativa conferma l'impegno dell'Ente nel sostegno al tessuto produttivo: l'incremento e la qualificazione dell'occupazione, insieme al potenziamento della digitalizzazione delle imprese, sono parte importante degli obiettivi della CCIAA" ha commentato il Presidente Riccardo Breda.

 

Doppio il beneficio di questa iniziativa: da una parte, le imprese usufruiscono gratuitamente dell'opportunità di entrare in contatto con personale giovane e appena formato sui temi del marketing digitale per avviare o sviluppare la digitalizzazione dell'azienda, mediante tirocini di 6 mesi interamente finanziati dai fondi nazionali di Garanzia Giovani. Nessun costo ricadrà quindi sulle imprese ospitanti, che anzi riceveranno un bonus fino a 6.000 euro in caso assumano il giovane dopo il tirocinio.

Dall'altra, per i cosiddetti giovani NEET (Not engaged in Education, Employment or Training) si tratta di un'opportunità importante per farsi conoscere ed entrare attraverso il tirocinio nel mondo del lavoro.  


Prato - WeChat e non solo: comunicare e fare business on line con la Cina

Logo della Camera prateseE' il social più usato dai cinesi e può rappresentare anche una grande opportunità di business per le imprese interessate a entrare in contatto con il mercato cinese, anche con l'e-commerce. Stiamo parlando di WeChat, che sarà oggetto di un seminario il 27 gennaio alle 10,30: Giunluigi Negro, editor del China Media Observatory, parlerà delle potenzialità internet per accedere al mercato cinese, anche con alcuni casi di studio. Sarà poi Junyi Bai, della Camera di Commercio Italo-Cinese, a fare un focus sull'e-commerce con la Cina. La partecipazione è libera e gratuita. 


Pisa - Doccia fredda per l’export pisano: -2,2% nel terzo trimestre 2016
Battuta d’arresto per il cuoio (-6,2%). Bene la meccanica (+7,6%), reggono le due ruote (+0,6%)

Logo della Camera pisana

Il rallentamento della domanda internazionale nel corso del trimestre estivo non ha mancato di farsi sentire non solo sull'export regionale (-0,5%, al netto dei metalli preziosi saremmo sotto il 2%), ma anche in provincia di Pisa dove si è arrivati ad un -2,2%. Tuttavia il 2016 non è ancora perduto: considerando, infatti, i primi nove mesi del 2016, il dato pisano e toscano restano ancora al di sopra della linea di galleggiamento: +0,5%. A Pisa, il brutto dato del terzo trimestre è influenzato dal conciario (-6,2%) mentre, tra i settori quantitativamente più rilevanti, sostengono l'export i motocicli (+0,6%) e la meccanica (+7,6%).

 

La flessione del cuoio (-6,2%) spiega quasi due terzi della contrazione dell'export pisano nel terzo trimestre 2016. La caduta del conciario, che segue ad alcuni trimestri di crescita modesta, è imputabile alle pesanti perdite subite dalle vendite dirette a Hong Kong, in Cina, Polonia e Taiwan, alle quali si contrappongono gli ottimi risultati conseguiti in Francia, India e Stati Uniti.

Le esportazioni di cicli e motocicli, il secondo settore in termini di importanza a livello provinciale, confermano il dato leggermente positivo del trimestre precedente (+0,6%). La meccanica mantiene una buona capacità di penetrazione sui mercati: le vendite oltreconfine di macchine di impiego generale (motori, pompe, rubinetti, valvole, apparecchiature fluodinamiche, ecc.) sono aumentate del 7,5%, le altre macchine per impiego generale (forni, refrigeratori, macchine per sollevamento, ecc.) realizzano un incremento di 5 punti percentuali e le altre macchine per impieghi speciali (macchine specifiche per l'industria) del 21,5%. In positivo, tra i settori, troviamo non solo alcuni spezzoni della moda come le calzature (+4,0%) e l'abbigliamento (+6,0%), ma anche comparti che stanno crescendo come le bevande (+5,3%, soprattutto vino) e la farmaceutica (+10,1%). Da segnalare il ritorno in positivo delle vendite di mobili (+1,0%).

Le difficoltà delle esportazioni pisane sono comuni a quasi tutte le aree geografiche di destinazione, con limitatissime ed isolate eccezioni. I primi sei partner commerciali di Pisa, in termini di valore, segnano contrazioni importanti: Germania (-8,0%), Francia (-7,1%), Stati Uniti (-9,9%), Spagna (-12,7%), Cina (-5,4%) e Hong Kong (-17,0%). Crescono invece le vendite dirette in alcuni paesi europei, come il Regno Unito (+6,5%), Paesi Bassi (+8,9%) e Polonia (+10,3%), e verso importanti realtà asiatiche quali Corea del Sud, Giappone e Vietnam, tutte con incrementi di circa 9 punti percentuali. Molto bene anche le vendite dirette in India (+22,0% grazie al cuoio). Rilevante il +31,3% delle esportazioni dirette in Russia che, grazie alla meccanica, hanno recuperato una parte delle perdite subite a causa dell'embargo.

 

Passando all'analisi dell'import (-10,4% nel terzo trimestre del 2016), la caduta è frutto di un mix di fenomeni estemporanei (contabilizzazione di un'operazione straordinaria nel comparto ferroviario e della nautica) ma anche di contrazioni della domanda di beni strumentali e intermedi che testimoniano le difficoltà attraversate da alcuni segmenti dell'industria pisana, primo fra tutti il conciario (-6,4%).

 

Il punto di vista del Presidente della Camera di Commercio di Pisa, Valter Tamburini

"Come già rilevato nelle nostre precedenti analisi, nonostante la dinamicità di alcuni settori, la provincia di Pisa è purtroppo colpita in pieno dal calo della domanda mondiale ed anche i venti di protezionismo che sembrano avvicinarsi destano più di una preoccupazione. I mercati internazionali rappresentano, infatti, un elemento fondamentale per la crescita dell'economia provinciale e le difficoltà su questo versante preoccupano la nostra economia.

La riforma delle Camere di Commercio ha riservato a ICE le attività di promozione sui mercati esteri, ma ha assegnato alle Camere il compito fare formazione e dare assistenza alle piccole e medie imprese per la preparazione al "grande salto". Secondo stime ufficiali, a Pisa ci sono circa 600 imprese manifatturiere che hanno tutte le carte in regola per cominciare ad esportare sistematicamente ma che non lo fanno: il nostro compito sarà quello di scovarle e cercare di supportarle in questa fase delicata e fondamentale per il loro sviluppo." 


Firenze e Maremma e Tirreno - Mediazione internazionale di alta qualità sulla costa toscana
Grazie a un accordo con Camera di Commercio di Firenze, da oggi i servizi di FIMC possono essere usati nelle sedi della Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno

Logo della Camera fiorentina Le imprese della costa toscana hanno un'opportunità in più per risolvere in modo alternativo, rapido ed economico le loro controversie. Infatti, è stato presentato stamani nella sede livornese della Camera di commercio della Maremma e del Tirreno il nuovo servizio di mediazione internazionale ad alti standard qualitativi offerto da Camera di Commercio di Firenze attraverso Florence International Mediation Chamber (FIMC).

Camera di Commercio di Firenze e Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno hanno siglato una convenzione in base alla quale sarà possibile per le imprese usufruire del servizio anche tramite gli uffici della Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno.

A presentare la novità al pubblico di imprenditori, associazioni di categoria, rappresentanti dei mezzi di comunicazione, i vertici delle due Camere di Commercio: il presidente Riccardo Breda e il segretario generale Pierluigi Giuntoli in veste di padroni di casa; il presidente Leonardo Bassilichi e il segretario generale Laura Benedetto per la Camera di Commercio di Firenze, che nel 2015 ha dato vita a questo servizio, già utilizzato e gradito dalle imprese.

«Alla luce dell'accorpamento che ha unito i due territori della provincia di Livorno e di Grosseto, l'Ente camerale intende soddisfare le esigenze del sistema economico, che ora si mostra più vario e articolato, semplificando e qualificando sempre di più, come ha già fatto Firenze da circa due anni, i percorsi legati alle controversie di cittadini e imprese. In particolare, sebbene da dieci anni le Camere siano impegnate nella promozione degli strumenti di giustizia alternativa, il contesto globale in cui le imprese dei nostri territori sono chiamate a confrontarsi ogni giorno, fa sì che la Camera di commercio della Maremma e del Tirreno voglia puntare sull'offerta di un servizio innovativo come la mediazione internazionale, strumento rapido, economico e informale di risoluzione delle controversie che possono nascere nei rapporti commerciali con operatori stranieri», ha commentato il presidente Breda.

«Le cronache di questi giorni ci hanno mostrato come i procedimenti di mediazione siano sempre più importanti anche nei casi di conflitti fra multinazionali o addirittura fra compagnie e Stati - ha detto Bassilichi -. Anche la nostra esperienza ci dice che la mediazione internazionale sta sempre di più rappresentando un'occasione per gestire i conflitti commerciali in modo appropriato e conveniente, alternativo alla giustizia civile tradizionale ancora troppo lenta e farraginosa. FIMC in meno di due anni di vita ha già risolto contenziosi per centinaia di milioni di dollari, liberando energie a favore della produttività invece che imbrigliarle in infinte battaglie legali. Questo mi sembra il miglior biglietto da visita da presentare agli imprenditori livornesi e grossetani per far conoscere questo servizio».

In particolare, d'ora in avanti le imprese che intendono utilizzare il servizio della FIMC potranno effettuare tutti i depositi degli atti inerenti le procedure di mediazione internazionale, nonché svolgere i relativi incontri, a loro scelta, sia negli uffici della Camera di Commercio di Firenze sia in quelli della Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno.

La convenzione agevola, in questo modo, l'utilizzo del servizio per tutte le imprese che caratterizzano l'economia della costa livornese e grossetana, quali le aziende che operano in ambito marittimo, della cantieristica navale, della crocieristica nonché nell'agroalimentare.

FIMC è il primo e unico istituto di mediazione specializzato per le multinazionali e Camera di Commercio di Firenze è la prima pubblica amministrazione in Italia ad aver creato una struttura dedicata solo alla mediazione internazionale. Tutti i mediatori FIMC sono accreditati da IMI (International Mediation Institute) che ne certifica l'alta qualità. Infine, FIMC ha siglato due memoranda of understanding con AAA/ICDR (American Arbitration Association/International Center for Dispute Resolution) e con SIMC (Singapore International Mediation Centre).

 


Lucca - I vantaggi della mediazione in materia di diritti reali immobiliari

Logo della Camera lucchese

Si è svolto lo scorso 14 dicembre, nella Sala Fanucchi della Camera di Commercio, un convegno sui vantaggi della mediazione in materia di diritti reali immobiliari.

 

Controversie in materia di divisioni, successioni, diritti di passo, gestione di parti comuni di edifici, usucapione di beni immobili: sono questi alcuni degli ambiti in cui la mediazione disciplinata dal decreto legislativo 28/2010 sembra produrre i migliori risultati.

Lo dimostrano il considerevole e crescente numero di procedure avviate, ma, soprattutto, il numero di quelle risolte positivamente. Presso l'Organismo di mediazione della camera di commercio di Lucca, laddove le parti entrino in mediazione per questo tipo di controversie, l'accordo si raggiunge in media nove volte su dieci.

 

Si tratta di una dato altamente positivo, che non trova uguale riscontro nelle altre materie che possono essere oggetto di mediazione.

E' da questi numeri che parte la riflessione che la Camera di Commercio di Lucca, attraverso il convegno ha voluto sottoporre ai professionisti della provincia.

Al tavolo dei relatori, moderati dal prof. Luiso, la Responsabile dell'Organismo di mediazione camerale dott.ssa Bruni, il magistrato di Cassazione dott. Terrusi, la prof.ssa Giovannucci Orlandi, docente di ADR all'Università di Bologna, il not. Vincenzo De Luca e la dott.ssa Giuseppina Grollino dell'Agenzia delle Entrate, che hanno analizzato i motivi per cui la procedura di mediazione sembra, per le sue caratteristiche, prestarsi particolarmente alla soluzione di controversie in materia di diritti reali. Saranno presentati a questo scopo casi reali di mediazione, approfondimenti, riflessioni e soluzioni tecniche.

 

L'Organismo di mediazione della Camera di Commercio di Lucca, alcuni dati:

domande di mediazione depositate in totale dal 01/01/2015 ad oggi: 607

di cui in materia di diritti reali immobiliari: 133

percentuale delle parti entrate in mediazione dopo il primo incontro:

nel 2015: 30%

nel 2016: 37%

percentuale degli accordi raggiunti per le parti entrate in mediazione (anni 2015/2016): 91%

Per controversie in materia di diritti reali immobiliari, l'Organismo di mediazione camerale offre un servizio particolarmente qualificato, mettendo a disposizione due mediatori con diversità professionale e di genere, che lavorano in co-mediazione, integrando le rispettive competenze professionali ed effettuando sopralluoghi, qunado ritenuto opportuno.

Gli incontri di mediazione si svolgono in ambienti riservati e confortevoli, presso le sedi di Lucca e di Viareggio, al fine di consentire alle parti tutta la riservatezza ed il confort richiesti dalla particolare delicatezza delle questioni trattate. 


Arezzo - Presentato il Rapporto Excelsior 2016
Il 16,4% delle imprese dell'industria e dei servizi evidenzia la volontà di effettuare almeno un'assunzione

Logo della Camera di Arezzo

Presentati in Camera di Commercio, dal Presidente Andrea Sereni e dal Segretario Generale Giuseppe Salvini, i dati aggiornati, riferiti al territorio provinciale, del Sistema informativo Excelsior che offre informazioni sulla domanda di lavoro e sulle figure professionali richieste dalle imprese.

 

Il Rapporto Excelsior sui fabbisogni professionali e formativi delle imprese aretine dei settori industria e servizi nell'anno 2016 giunto alla sua ventesima edizione è promosso dal sistema camerale in accordo con il Ministero del Lavoro ed è inserito nel Programma Statistico Nazionale.

 

Nel corso del 2016 nella nostra provincia è prevista una variazione negativa dell'occupazione. Il "saldo" occupazionale atteso è infatti pari a - 210 unità, in miglioramento comunque rispetto alle - 520 di un anno prima. Il saldo atteso  è la sintesi tra 3.070 "entrate" di lavoratori, sia subordinati sia autonomi, e 3.280 "uscite" (dovute a scadenza di contratti, pensionamento o altri motivi).

 

 

"Mai come in questo momento -evidenzia il Presidente della Camera di Commercio Andrea Sereni - è importante conoscere le dinamiche evolutive dell'occupazione sia per poter fornire elementi utili all'impostazione di politiche di sostegno e stimolo che per offrire un quadro più chiaro per coloro che si stanno affacciando nel mondo del lavoro riguardo le figure professionali di cui le imprese hanno maggior necessità. I dati che presentiamo questa mattina, pur evidenziando alcun elementi positivi, mostrano una minor dinamicità del mercato del lavoro aretino rispetto alle altre province della regione. Arezzo infatti, con un tasso di assunzione ( rapporto tra le assunzioni previste ed il numero di lavoratori dell'anno precedente) del 4,6% si colloca all'ultimo posto della graduatoria regionale. Un dato quindi inferiore a quello medio toscano ( 6,6%) e a quello nazionale( 6,7%) che è pesantemente condizionato dalla bassa incidenza del turismo che, con numerose assunzioni stagionali fa , ad esempio, schizzare ai vertici della classifica le province della costa: Grosseto, Livorno e Lucca. Le assunzioni stabili , cioè con contratto a tempo indeterminato o con apprendistato, presentano una diminuzione del 7% in controtendenza sia rispetto alla media nazionale (+ 6%) che rispetto alla Toscana, dove il numero di assunzioni è in aumento del 5%. Ben più elevata è la flessione delle altre altre forme contrattuali non dipendenti che registrano una flessione del 24%. Come già evidenziato in altre occasioni, nonostante gli interventi attivati a favore del mondo del lavoro , la disoccupazione, sopratutto giovanile, continua ad essere il maggior problema irrisolto nel nostro paese. E questo frena se non addirittura blocca qualsiasi possibilità di crescita economica e sociale del nostro territorio."

 

"Le assunzioni previste per il 2016 - commenta il Segretario Generale della Camera di Commercio di Arezzo, Dott. Giuseppe Salvini - saranno costituite da circa 770 assunzioni "stabili" (ossia a tempo indeterminato o con contratto di apprendistato), circa 1566 assunzioni a tempo determinato (o altre modalità a termine, quali i contratti a chiamata) e 737 contratti atipici (somministrazione, collaborazioni a progetto e altri contratti di lavoro indipendente). Per quanto concerne le opportunità di assunzioni per i giovani, ad essi sarà riservato il 24,3 % delle assunzioni programmate delle imprese della provincia, mentre  le imprese che   hanno dichiarato una preferenza esplicita per le donne  sono il 17% del totale. Fino al 2014  i bassi livelli della domanda di lavoro e gli alti livelli dell'offerta hanno portato ad una rilevante riduzione della percentuale delle assunzioni che le aziende reputano di difficile reperimento, Con la ripresa della domanda, nell'ultimo biennio, torna a crescere la difficoltà di reperimento che quest'anno quest'anno rappresenta il 16% delle assunzioni previste mentre nel 2015 la quota si attestava al 9 %."

 

 

"Guardando più in dettaglio alle professioni richieste - continua Salvini - dalle imprese provinciali, si rileva che il 54% delle assunzioni programmate è concentrata su sei sole figure. Scorrendo la graduatoria si trovano le professioni qualificate nelle attività ricettive e della ristorazione, cioè cuochi, camerieri, baristi e professioni simili (580 unità), le professioni qualificate nelle attività commerciali, tipicamente commessi e personale di vendita (300 unità), gli artigiani e operai specializzati nell'industria alimentare, legno, tessile-abbigliamento-cuoio (250 unità) le professioni non qualificate nel commercio e nei servizi (210 unità), gli artigiani e operai metalmeccanici specializzati nell'installazione e manutenzione di attrezzature elettriche ed elettroniche (170 unità)   gli artigiani e operai specializzati di meccanica di precisione, artigianato artistico e stampa (160 unità)."Delle 3070 assunzioni programmate nel 2016 in provincia di Arezzo 300 saranno rivolte a laureati, 1.310 a diplomati della scuola secondaria superiore, 600 a persone in possesso della qualifica professionale e 850 riguarderanno figure per le quali non verrà richiesta una formazione scolastica specifica. I laureati e i diplomati nel loro insieme detengono quindi il 53% delle assunzioni programmate nella provincia per il 2015, quota superiore di 5 punti alla media regionale e di 1 a quella nazionale. Per quanto concerne gli indirizzo di studio più richiesti nel mondo del lavoro, tra le qualifiche professionali la più ricercata è quella della ristorazione, tra gli Istituti secondari l'indirizzo amministrazione, finanza e marketing e , a livello universitario, l'indirizzo economico."

  


Siena - L’andamento dell’economia locale nel 2° trimestre 2016: positivi gli indicatori del settore manifatturiero

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Il report trimestrale aprile/giugno 2016 dell'OSSERVATORIO ECONOMICO PROVINCIALE della Camera di Commercio Siena illustra come nei primi sei mesi del 2016 i principali indicatori del comparto manifatturiero, produzione e fatturato, siano in crescita. In particolare, nei due trimestri in esame, la provincia di Siena registra sia la produzione che il fatturato in miglioramento, riportando variazioni positive rispettivamente dll'8,4% e del 4,3% per la produzione e del 6,1% e dello 0,7% per il fatturato.

 

Nel primo trimestre i settori maggiormente vitali sono stati la meccanica (+14,8% per la produzione e +3,8% per il fatturato), la chimica farmaceutica (+0,9% e +12,6%) e il comparto alimentare (+7,5% e +3,1%). Nel secondo trimestre solo la meccanica ha registrato produzione e fatturato in sostanziale crescita: +10,3% per la produzione e +11,3% per il fatturato.

 

Anche in questo trimestre è opportuno evidenziare che il saldo della bilancia commerciale rimane in attivo per 188 milioni di euro, pur registrando cali sia per le esportazioni (-2,7%) che per le importazioni (-17,4%) su base annua. La performance dell'intera provincia per i flussi in uscita continua ad essere condizionata da una minore esportazione di prodotti e articoli farmaceutici che registrano una flessione del 63,4% rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente.

Per quanto attiene il tessuto imprenditoriale, rileviamo l'aumento di 78 unità in termini assoluti rispetto al 31 marzo 2016 e le imprese senesi iscritte al Registro delle Imprese raggiungono quota 29.026.

 

Sono stabili gli indicatori occupazionali su base annua: si registra, infatti, un aumento sul fronte degli addetti che ammontano, sul territorio provinciale, a 113.403 (più 217 unità rispetto all'anno precedente). Il dato è il risultato di un incrocio tra i dati Inps e Registro Imprese (InfoCamere-Stockview).

 

Sul fronte creditizio, registriamo il calo degli impieghi bancari dell'1,5% e la crescita dei depositi bancari dello 0,5% su base annua; mentre le sofferenze bancarie aumentano del 2,8%, ma in misura minore rispetto al recente passato tanto che su base trimestrale calano dello 0,3%.

Nell'edizione attuale è stato inserito un particolare "focus" sul settore del legno e arredo in provincia di Siena. 


Pisa - Nuovi Maestri Artigiani: un riconoscimento alla tradizione e alla professionalità

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Con la cerimonia di consegna di 19 attestati che si è svolta il 5 dicembre scorso presso la Camera di Commercio di Pisa, alla presenza del Presidente Valter Tamburini e del Presidente di Artex, Alessandro Vittorio Sorani, sale a 28 il numero complessivo degli imprenditori della provincia di Pisa che possono vantare la qualifica di Maestro Artigiano.

 

Istituito con la legge regionale n. 53 dell'ottobre 2008, il riconoscimento viene attribuito ai titolari di impresa artigiana ai quali un'apposita commissione abbia riconosciuto una elevata professionalità ed una spiccata attitudine all'insegnamento del mestiere. Un tema, quello dell'insegnamento del "mestiere", di fondamentale importanza soprattutto per l'artigianato artistico-tradizionale che sopravvive tramandando conoscenza, tecnica ed abilità antiche. Esperienze che in Toscana, da qualche anno, sono trasmesse dalle Botteghe Scuola: imprese del settore dell'artigianato artistico e tradizionale dirette da un maestro artigiano che, come spiegato da Elisa Guidi Coordinatore generale Artex nel corso della cerimonia, possono svolgere specifiche attività formative.

 

La parte del leone, con sei artigiani premiati, è andata alla nobile lavorazione volterrana dell'alabastro, che in questi anni è stata riscoperta a livello internazionale, anche grazie al successo che ha riscosso la riproduzione della Torre Pendente realizzata dai maestri alabastrai dell'Associazione Arte in Bottega di Volterra, portata negli Stati Uniti, negli Emirati Arabi ed ora a Tokyo, dove rimarrà esposta fino al 19 febbraio 2017 nell'ambito di un'iniziativa che vede la Camera di Commercio di Pisa tra i protagonisti. Ma sono anche altri i settori interessati: dalla tappezzeria alla lavorazione artistica dei metalli, dalla produzione di gioielli alla pelletteria-abbigliamento, fino ai distillati e liquori e la cura della persona con i laboratori di estetica, benessere e parrucchiere.

 

Il commento di Valter Tamburini, Presidente della Camera di Commercio di Pisa

"Il Maestro Artigiano - afferma il Presidente della Camera di Commercio di Pisa Valter Tamburini - riveste da sempre un ruolo fondamentale nel tessuto socio-economico, in primo luogo perché la sua attività e l'eccellenza della sua produzione contribuiscono all'immagine positiva del territorio, ma anche e soprattutto per la sua capacità di insegnare un'arte che per i giovani può tradursi in opportunità di impresa. La qualifica di maestro artigiano, dunque, non è solo il giusto riconoscimento al valore professionale, ma è anche assunzione di responsabilità, quella di tramandare tecniche e abilità altrimenti destinate a scomparire. L'auspicio - conclude Tamburini-  è che altri artigiani vogliano intraprendere questo percorso a sostegno del quale la disponibilità della Camera di Commercio è piena."

 

Ecco l'elenco completo dei nuovi 

Maestre Artigiano

 

 

 

  1. Bazzoli Andrea: Lavorazione tappezzerie - Cascina
  2. Begliomini Piero: Produzione sciroppi, distillati e liquori - Pisa
  3. Buti Amerigo: Produzione di articoli di pelletteria - Buti
  4. Campinoti Edi : Estetista - Montopoli Val d'Arno
  5. Cionini Angela: Barbiere e parrucchiere - San Giuliano Terme
  6. Famiglietti Giuseppe: lavorazione Alabastro - Volterra
  7. Fariello Elena: Estetista - Montopoli Val d'Arno
  8. Gazzarri Maria Grazia: Lavorazione Alabastro - Volterra
  9. Giunti Lucia: Estetista - Montopoli Val d'Arno
  10. Lucchese Federico: Barbiere e parrucchiere - Cascina
  11. Meini Manuela: Barbiere e parrucchiere - Casciana terme Lari
  12. Peretti Daniele: Lavorazione Alabastro - Volterra
  13. Romagnoli Piero: Fabbricazione di gioielleria - Pisa
  14. Romagnoli Romano: Fabbricazione di gioielleria - Pisa
  15. Sereni Marco: Confezioni di abbigliamento ed accessori - San Miniato
  16. Simoncini Stefano: Alabastraio - Volterra
  17. Repole Donato Luciano: lavorazione artistica alabastro, mosaico e intarsi - Volterra
  18. Simoncini Paolo: lavorazione artistica di metalli -Volterra
  19. Carusotto Luigi - Panificatore - Pontedera                             

  


Firenze - 5mila imprese digitalizzate in tre anni
I numeri dei progetti con ministero del Lavoro e Google Italia presentati a #BTO2016

Logo della Camera fiorentinaSi chiama Allegra Tori, ha 28 anni ed è la prima tirocinante del progetto Crescere in Digitale a essere stata assunta a Firenze come specialista del web dal market place fiorentino Buru Buru, nato nell'incubatore Nana Bianca e specializzato in artigianato artistico. Allegra ha raccontato la sua storia a #BTO2016, Buy Tourism Online, durante il panel curato da Camera di Commercio di Firenze e PromoFirenze, intitolato Innovazione per competere: digitalizzazione in corso.

«E' stata un'esperienza di formazione interessante e gratuita, l'accoppiamento con l'azienda in Camera di Commercio per il tirocinio è andato benissimo e adesso sono davvero felice di poter continuare quello che è diventato un lavoro contrattualizzato vero e proprio», ha commentato Allegra, prima di venti tirocinanti fiorentini ad aver finito il percorso di Crescere in Digitale, progetto in collaborazione con ministero del Lavoro, Unioncamere e Google che in Italia ha fatto entrare in azienda 850 giovani che prima non studiavano, né lavoravano.

Se le nuove competenze digitali si stanno formando, chi è già esperto - il team di sei digitalizzatori formati da Google per il progetto Eccellenze in Digitale e chiamati da Camera di Commercio di Firenze - solo nell'ultimo anno è entrato in 395 imprese e organizzato 40 workshop. Dal 2014 sono state 754 le aziende che hanno migliorato la loro presenza sul web grazie al progetto e più di 4mila gli imprenditori che hanno seguito 106 corsi gratuiti.

«Tante storie ci dimostrano che la strada della digitalizzazione è l'unica possibile per restare competitivi e valorizzare le nostre eccellenze - ha rilevato Leonardo Bassilichi, presidente della Camera di Commercio di Firenze -, siamo soddisfatti che in tre anni quasi 5mila imprenditori abbiano ricevuto una qualche azione di formazione in quest'ambito, dall'aver frequentato un corso alla presenza in azienda dei nostri digitalizzatori, siamo ora stimolati a fare ancora di più. Nei prossimi anni faremo in modo di moltiplicare questi numeri e di accompagnare sempre meglio le aziende in questo percorso».

Simone Marioni, amministratore unico di Marioni srl, azienda operante nell'arredamento d'alta gamma, è l'esempio vivente di come il web possa trasformare i destini di un'impresa: «I digitalizzatori che sono venuti da me hanno cambiato l'azienda - ha detto durante il panel di Camera di Commercio di Firenze alla BTO -, mi sono convinto a ottimizzare il sito, a investire nella pubblicità online adatta alle nostre esigenze, così in nove mesi il nostro fatturato export è cresciuto del 45%. Merito delle nuove collezioni ma sicuramente anche del lavoro svolto sull'indicizzazione del sito che ci ha permesso di avere maggiore visibilità e aprire canali di vendita interessanti come è accaduto negli Emirati e in Bahrain».

Una svolta nelle vendite online è stata testimoniata al panel di BTO anche da Elena Boschini, titolare dell'azienda agricola Poggio al Bosco: «Il nostro sito e-commerce non stava funzionando, appena accolti i suggerimenti dei digitalizzatori tutto è cambiato. Abbiamo integrato il sito con i social, creato una nuova newsletter e una live chat per garantire assistenza in tempo reale ai clienti. Con queste modifiche, il commercio online è diventato una fonte di guadagno e non di preoccupazione».

Crescere in Digitale, che si rivolge a ragazzi dai 15 ai 29 anni iscritti a Garanzia Giovani, consente di seguire un percorso formativo on line di 50 ore su piattaforma di Google. Superato il test online, Camera di Commercio di Firenze organizza, per i residenti sul territorio, prima un'attività di formazione specialistica e di orientamento, poi l'incontro con aziende che hanno richiesto profili di digitalizzatori. Il tirocinio in azienda dura sei mesi ed è retribuito con 500 euro al mese dai fondi di Garanzia Giovani. Il programma resta aperto sia per le imprese che richiedono queste figure, sia per i giovani alla ricerca di nuove competenze.

Eccellenze in Digitale, che si rivolge alle imprese desiderose di migliorare la loro visibilità web e social, permette di collaborare con digitalizzatori esperti formati da Google all'interno di un progetto di Camera di Commercio di Firenze per le imprese del territorio. Gli specialisti proporranno alle aziende piani personalizzati di rilancio.

 


Agenda degli Appuntamenti
DataDove/ChiEvento
10 febbraio Camera di Commercio Massa-Carrara convegno Industria 4.0
11 febbraio Camera di Commercio Pistoia 10 IMMAGINE ITALIA & Co. - Cerimonia di inaugurazione
11 febbraio Promofirenze Anteprime di Toscana 2017
16 febbraio Sala Confidi - Firenze Innovazione, Internazionalizzazione e Finanza: scenari e prospettiva per le imprese - Firenze 16 febb. 2017
23 febbraio Regione & UnioncamereToscana Promozione economica - Firma Protocollo d'Intesa con la Regione Toscana
24 febbraio Camera di Commercio Arezzo Conferenza Stampa "Scuola Lavoro, progetto di sistema per gli Istituti Scolastici aretini"
28 febbraio Unioncamere Toscana Riunione di Giunta
10 marzo Camera di Commercio Pisa Le sfide dell'agroalimentare 4.0
13 marzo Camera di Commercio Pisa Una nuova offerta turistica: regole e risorse - terzo incontro
23 marzo Unioncamere Toscana "Impresa in Azione" - Conferenza Stampa 23 mar 2017
27 marzo Camera di Commercio Prato Seminario sui "Marchi Storici"


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