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a cura di : franco.natali@tos.camcom.it
Newsletter n°  4 -  venerdì 20 aprile 2018 - anno  17
Attività Istituzionale
Alternanza Day - Conferenza Stampa di presentazione

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Camere di Commercio: parte online il test di maturità digitale delle aziende

" "Esordiente, apprendista, specialista, esperto o campione del digitale: per scoprire il livello di maturità digitale della propria impresa è online SELFI4.0, il test di autovalutazione messo a punto dalle Camere di commercio. Attraverso un semplice questionario accessibile dal portale www.puntoimpresadigitale.camcom.it ciascuna impresa potrà ottenere non solo una fotografia del suo grado di maturità 4.0 ma anche utili indicazioni delle aree prioritarie sui cui intervenire per elevarlo.

 

L'iniziativa rientra tra i servizi offerti dalla rete dei 77 Punti impresa digitale (Pid) che il Sistema camerale sta realizzando per supportare i processi di digitalizzazione del nostro tessuto imprenditoriale nell'ambito del piano nazionale Impresa 4.0.

 

Per procedere al test è sufficiente compilare online un questionario, articolato su 8 aree tematiche, e ricevere il report completo comprensivo delle indicazioni sintetiche per migliorare il proprio livello di maturità digitale. A seguito di questa prima fotografia, l'azienda potrà decidere di contattare direttamente gli uffici Pid della propria Camera di commercio per prenotare un assessment guidato con un digital promoter, una figura professionale qualificata che il Sistema camerale sta formando attraverso un percorso di studi partito lo scorso 21 marzo.

 

"I Pid sono il primo livello di contatto delle aziende nell'ambito del network nazionale Impresa 4.0. Gli strumenti di assessment che mettiamo a loro disposizione permettono di capire quali sono i punti di forza e debolezza del loro stato digitale. Dopo questo step l'impresa potrà decidere su cosa investire per migliorare la propria competitività puntando sulle nuove tecnologie". E' quanto sottolinea il segretario generale di Unioncamere, Giuseppe Tripoli.

 

Sono già 86 i digital promoter formati, selezionati da 36 Camere di commercio per "evangelizzare" le imprese sulle nuove tecnologie 4.0. I nuovi evangelizzatori della digitalizzazione, che a regime saranno oltre 200, si recheranno direttamente presso le imprese eseguire l'assessment e definire il loro stato di maturità digitale con l'obiettivo di migliorarlo mediante: l'individuazione delle tecnologie più idonee alla singola realtà produttiva; l'indirizzamento verso i servizi tecnologici offerti dalle Camere di commercio e dagli altri partner del Network Industria 4.0 (Digital Innovation Hub e i Competence Center). 


Un protocollo tra Regione e Camere di Commercio per il distretto rurale della Toscana sud
Un nuovo importante accordo che offre opportunità di finanziamento e crescita

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La Regione Toscana e la Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno, in qualità di capofila del distretto rurale della Toscana sud, insieme alle Camere di 

"Con questa firma vogliamo dare una spinta al futuro di queste aree - cosi il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha commentato la firma del protocollo per il distretto della Toscana Sud. Siamo infatti convinti - ha aggiunto - che i prodotti che possono fregiarsi del marchio Toscana e che appartengono a un contesto culturale, paesaggistico, agricolo, come il nostro hanno tutte le caratteristiche per imporsi sempre di più nei mercati mondiali. Per questo quando le Camere di Commercio ci hanno fatto la proposta di creare un distretto rurale della Toscana del sud abbiamo condiviso la loro intuizione e l'abbiamo subito supportata concretamente con un finanziamento di 15 milioni su un investimento di 40. Un impegno forte per un'iniziativa che può dare slancio a questi territorio creando lavoro e sviluppo."

 

La Regione inoltre si impegna a supportare in ogni modo possibile il percorso di crescita del distretto: tra le facilitazioni che segnalano una convinta attenzione da parte dei vertici regionali, l'impegno a dare ogni supporto tecnico-amministrativo alla Camera di Commercio per il buon fine delle domande di agevolazione presentate; ad interagire con il MIPAAF per ogni possibile soluzione ad eventuali problemi o difficoltà procedurali; ma soprattutto a valutare la possibilità di destinare risorse al cofinanziamento regionale delle progettualità del Distretto Rurale Toscana del Sud a valere sulle risorse  PSR 2014-2020 e POR FESR 2014-2020.

 

L'obbiettivo è la piena condivisione, come ribadito dagli impegni ulteriori dei sottoscrittori, finalizzati a realizzare azioni coordinate e sinergiche, a comunicare  ogni  informazione  e   prendere  ogni  iniziativa necessaria per il coordinamento e l'attuazione delle azioni comuni, fino al coinvolgimento di ogni soggetto  pubblico o privato utile all'implementazione delle progettualità per le quali è presentata domanda di finanziamento.

 

Sono stati presenti ed hanno sottoscritto l'accordo Riccardo Breda, presidente della Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno; Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, Marco Remaschi, assessore all'agricoltura della Regione Toscana, Giuseppe Salvini, segretario generale della Camera di Commercio di Arezzo, Massimo Guasconi, presidente della Camera di Commercio di Siena.   

 

 


La Corte Permanente di Arbitrato conclude un accordo ...
... per facilitare lo svolgimento di udienze a Firenze

 Il segretario generale della PCA, Hugo Siblesz, e il presidente della Camera di Commercio di Firenze, Leonardo Bassilichi,Le udienze amministrate dalla Corte permanente di arbitrato dell'Aja potranno ora avere luogo a Firenze. E' questo il cuore dell'accordo di cooperazione che è stato firmato questa mattina da Hugo H. Siblesz, segretario generale della Corte Permanente di Arbitrato (PCA, Permanent Court of Arbitration) e Leonardo Bassilichi, presidente della Camera di Commercio di Firenze alla presenza degli assessori del Comune di Firenze Federico Gianassi e Anna Paola Concia, della presidente del Tribunale di Firenze Marilena Rizzo e del presidente di Unioncamere Ivan Lo Bello.


L'accordo ha lo scopo di facilitare lo svolgimento dei procedimenti amministrati dalla Corte per la risoluzione di controversie tra Stati e Stati ed enti privati in Italia. Grazie a questo accordo, Firenze viene a far parte di un network globale dell'arbitrato e si aggiunge ad altre 27 località di tutti i continenti dove la PCA ha siglato accordi di cooperazione.


In base all'intesa, la Camera di Commercio di Firenze ospiterà le udienze arbitrali amministrate dalla PCA nella propria sede in Piazza dei Giudici. In questo modo, le parti coinvolte in un procedimento avranno la possibilità di adoperare i servizi della PCA in Italia.


«La risoluzione delle controversie internazionali è uno sforzo inerentemente globale», ha sottolineato Hugo H. Siblesz. «Come organizzazione internazionale, la PCA mira ad essere in grado di condurre udienze in qualunque parte del mondo. Gli accordi di cooperazione, come quello siglato oggi, sono cruciali nel consentire alla PCA di portare avanti la sua missione. L'Italia è sempre stata amica e sostenitrice della PCA fin dal principio, più di cent'anni fa, ed è perfettamente opportuno che la PCA possa oggi prontamente condurre udienze in Italia».


«Siamo davvero grati di poter offrire un servizio così importante, attraverso il quale qualunque istituzione o impresa può richiedere di svolgere udienze arbitrali a Firenze - ha detto Leonardo Bassilichi -. E' uno splendido modo di utilizzare la nuova area digitale della sede WorkinFlorence a disposizione di tutte le imprese italiane e internazionali e allo stesso tempo mettiamo un tassello significativo nel nostro impegno per la risoluzione alternativa delle controversie che ha come scopo finale anche quello di abbattere i tempi di giustizia».


«Ospitare a Firenze, unica città in Italia, la Corte permanente di arbitrato dell'Aja è per noi motivo di orgoglio perché dimostra ancora una volta come la nostra città sia luogo di sinergie e di incontro. Entrare nel grande network globale dell'arbitrato insieme ad altri 27 paesi di ogni parte del mondo è un risultato importante che dimostra quanto a Firenze si lavori per gettare ponti sul futuro», ha aggiunto l'assessore del Comune di Firenze, Federico Gianassi.


Istituita nel 1899 per facilitare l'arbitrato e le altre forme di risoluzione delle controversie tra Stati, la PCA è oggi un'istituzione moderna che conta con 121 Stati membri. L'Italia e parti italiane sono spesso coinvolte in controversie arbitrali o in altri procedimenti amministrati dalla PCA.


L'accordo prevede che la Camera di Commercio di Firenze potrà organizzare incontri di mediazione della Florence International Mediation Chamber (FIMC) nella sede della PCA all'Aja. Infine, le due istituzioni si impegnano a promuovere e diffondere i metodi di risoluzione alternativa delle controversie internazionali, come la mediazione e l'arbitrato, attraverso l'organizzazione di iniziative congiunte.


 


“Terre di Pisa” approda alla Borsa Mediterranea del Turismo
Dodici imprese con la Camera di Commercio alla ventiduesima edizione della manifestazione fieristica leader nel settore B to B

" "Vele spiegate per "Terre di Pisa", il nuovo brand nato su iniziativa della Camera di Commercio di Pisa per identificare le peculiarità agroalimentari, artistiche, storiche, naturali e l'offerta turistica dell'entroterra pisano.

 

L'approdo, questa volta Napoli, nel cuore del Mediterraneo crocevia di storia e culture, per la ventiduesima edizione della Borsa Mediterranea del Turismo che si è svolta dal 23 al 25 marzo.

 

La manifestazione, tra le principali fiere turistiche in Italia ed evento leader nel settore B to B, ha fatto registrare la presenza di oltre 22.000 visitatori, 6000 agenzie, 500 espositori distribuiti su un'area espositiva di 20.000 mq e divisi in due principali aree, una dedicata alle destinazioni Outgoing e l'altra a quelle Incoming.

 

Una vetrina, quella partenopea, da non perdere e che ha visto la presenza di dodici imprenditori pisani del settore turistico accompagnati dalla Camera di Commercio di Pisa che per l'occasione ha allestito uno stand collettivo griffato "Terre di Pisa".

 

Molti ed interessanti i contatti con i buyer nazionali ed esteri presenti in fiera ed anche in occasione dei vari workshop tematici che hanno spaziato dal turismo termale e del benessere al turismo congressuale e sociale.

 

Ecco le imprese partecipanti

  • Tenuta di Ghizzano Società Agricola  Ghizzano di Peccioli
  • Albergo Montechiari  Forcoli
  • Badia di Morrona -S.A.F.T. Terricciola
  • Terme di Casciana  Casciana Terme Lari
  • Villa Borri Casciana Terme Lari
  • Resort Casale Le Torri di Francesca Bagagli Ponsacco
  • Azienda Agrituristica Castello di Bucignano  Castelnuovo Val di Cecina
  • Serraspina Società Agricola  Volterra
  • Consorzio Turistico Volterra Valdicecina Valdera Volterra
  • Rete imprese Vivere Pisa  Pisa
  • Agenzia Viaggio My Tuscany Travel Casciana Terme Lari
  • DMC Montepisano in Toscana  San Giuliano Terme

 

Il commento del Presidente della Camera di Commercio di Pisa, Valter Tamburini

"Dopo il debutto istituzionale alla BIT, Terre di Pisa, natura toscana, è giunto alla prova del mercato: le principali aziende del turismo verde del territorio insieme alle agenzie incoming si presentano per la prima volta sotto il brand "Terre di Pisa" nella competizione con le altre destinazioni turistiche - afferma il Presidente della Camera di Commercio di Pisa, Valter Tamburini-. Proporre un'offerta distintiva, che faccia emergere le peculiarità delle Terre di Pisa nel panorama dell'offerta toscana e delle mete del turismo enogastronomico, culturale e attivo di qualità è la sfida che abbiamo raccolto supportando le aziende pisane in questo progetto. E' un impegno di ampio respiro che vede coinvolti tutti: dai Comuni alla Regione Toscana, dagli operatori economici alle associazioni di categoria. Con l'impegno, la convinzione e l'interesse di tutti gli attori della filiera turistica a fare massa critica seppure nella ricchezza della diversità, Terre di Pisa potrà diventare una marca di richiamo internazionale: la Camera di Commercio di Pisa ci crede e ci sta investendo molto" 


Il consuntivo annuale dell’export aretino

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Le esportazioni della provincia di Arezzo nell'anno 2017 si sono attestate a poco più di 6,5 miliardi di euro, in diminuzione del 2,5% rispetto al 2016. Le importazioni sono rimaste pressoché invariate (+0,2%) ed il saldo commerciale si è ridotto del 6,5%, attestandosi a circa 2,6 miliardi di euro.

 

"Il dato complessivo del 2017 - sottolinea il Presidente della Camera di Commercio di Arezzo, Andrea Sereni - conferma il grado di  apertura ai mercati esteri del nostro sistema imprenditoriale, grado che, è bene ricordare, colloca la nostra provincia, per valori assoluti, tra le prime 20 in Italia, al quarto post se si rapporta l'export al numero delle imprese ed al primo posto nazionale per il rapporto export/abitanti. Se depurato dalle componenti relative ai metalli preziosi e agli oggetti di oreficeria, il dato annuale evidenzia una brillante crescita del 14% confermando che le aziende aretine hanno saputo cogliere la crescita evidenziata dalla maggior parte delle economie mondiali negli scorsi mesi."

 

" In particolare- prosegue Sereni- il terzo aggregato dell'export provinciale, quello dei prodotti della moda, arriva a sfiorare il miliardo di euro con una crescita del 28,6%: il risultato va però rapportato alla quasi equivalente flessione (-28,5%) osservata nel 2016 e che era in buona parte anche imputabile a fenomeni organizzativi che avevano spostato il luogo di partenza delle merci e quindi la provincia di attribuzione dei flussi. Nel 2017 il fenomeno si è quasi esaurito per cui le esportazioni sono tornate vicine ai livelli di due anni fa (1,086 miliardi nel 2015 e 0,998 miliardi nel 2017). Analizzando le diverse tipologie di produzioni e facendo un confronto con i dati 2015, hanno ormai recuperato le perdite subite lo scorso anno il tessile (+2,4%), l'abbigliamento (+7,7%) e le calzature (+25,8%), mentre al contrario per la pelletteria il recupero del 2017 ha bilanciato solo in parte le perdite subite nel 2016, e facendo segnare un -30% rispetto al 2015. Fra le altre tipologie merceologiche, risultano in crescita le vendite all'estero delle bevande (+3,9%), dei prodotti chimici (+2,3%), dei prodotti farmaceutici (+65,1%), altri prodotti della lavorazione dei minerali non metalliferi (+22,6%), prodotti in metallo (+21,8%), prodotti dell'elettronica (+6,3%), macchinari (+13,9%), autoveicoli e mezzi di trasporto (+23%) e mobili (+14,7%).Al contrario, in flessione agricoltura (-8,1%), prodotti alimentari (-6,6%), legno e prodotti in legno (-8,9%), carta e prodotti di carta (-2,9%), articoli in gomma e materie plastiche (-1,1%) e apparecchiature elettriche (-6,4%)."

 

" Il trend sostanzialmente positivo dell'export aretino -evidenzia  il Segretario Generale dell'Ente Giuseppe Salvini  - è indubbiamente collegato alla crescente domanda mondiale che , nel corso del 2017 , ha fatto segnare un + 4,8% (dati OCSE) accanto ad una sostenuta accelerazione del PIL mondiale (+ 3,6%). Segnali positivi che si sono riverberati, sia pur in tono minore, nell'economia nazionale e quindi in quella aretina. La  notevole ripresa del commercio mondiale ha interessato sia i paesi avanzati che quelli emergenti, anche se la tendenza, secondo proiezioni OCSE per il 2018, dovrebbe lievemente ridursi al 4,1 per cento. Un sostegno significativo alla crescita è giunto dalla ripresa dei prezzi delle materie prime, ripresa che non ha però interessato le quotazioni dell'oro che, nel corso del 2017, sono diminuite in media del'1,4% "

 

"Tornando all'analisi del nostro export -continua il Segretario Generale della Camera di Commercio di Arezzo- la nota più negativa, che condiziona significativamente il risultato complessivo, è quella riferita all'andamento dei metalli preziosi (cioè lingotti, verghe,ecc...): nel 2017 i flussi verso l'estero sono stati pari a poco più di 2 miliardi di euro ed hanno presentato una flessione del 22% rispetto al 2016. Una flessione causata all'estrema debolezza della domanda mondiale di oro che è scesa al livello più basso dal 2009. Se si considera il ruolo svolto dal metallo giallo come bene rifugio in tempi di crisi, la flessione potrebbe anche essere una conferma indiretta di un clima più positivo per l'economia mondiale. Infatti la maggior parte del calo è ascrivibile alle flessione delle richieste degli operatori del settore finanziario e dalle banche centrali, non sufficientemente bilanciata dall'aumento del 4% della domanda mondiale di gioielleria, che ha coinvolto tutti e tre i principali mercati: Cina, India e Stati Uniti (fonte: World Gold Council). Le esportazioni aretine di oreficeria e gioielleria hanno beneficiato del miglioramento appena evidenziato mettendo a segno nel 2017 un incremento del 5,5% delle vendite all'estero e avvicinandosi alla soglia dei due miliardi di euro. Poiché, come già detto, tale risultato non beneficia in questa occasione dell'aumento del prezzo dell'oro si potrebbe ipotizzare una crescita effettiva dell'export della gioielleria ancora maggiore di quella evidenziata. "

 

"Per quanto riguarda i mercati di sbocco- conclude Salvini- continua la flessione della domanda proveniente dagli Emirati Arabi (-5,1%), anche si intravede un allentamento delle difficoltà rispetto agli anni precedenti. Al contrario forniscono un deciso supporto positivo Hong Kong (+21,6%), Turchia (+22,8%), Stati Uniti (+7,7%) e Francia (+4,1%) .Per quanto riguarda in particolare il mercato statunitense, il 2017 è stato un anno particolarmente positivo per le esportazioni orafe italiane: le vendite sono infatti aumentate del 22,5%, toccando quasi il miliardo di dollari e ponendo l'Italia al terzo posto fra gli importatori di settore con una quota di mercato del 10,9%, in deciso recupero rispetto agli anni precedenti (Fonte: United States International Trade Commission). La speranza è che questa fase positiva non venga pregiudicata dalle recenti tensioni commerciali emerse fra USA e UE a seguito delle politiche di inasprimento dei dazi doganali da parte dell'Amministrazione Trump. " 


Notizie dal mondo camerale
Pisa - Credito in stallo per le imprese
Cresce il credito alle famiglie (+3,5%), cala quello alle imprese (-0,9%). Tra i settori avanza solo il manifatturiero (+2,9%).

Logo della Camera pisana Alla fine del 2017 i prestiti alla clientela residente in provincia di Pisa sono leggermente cresciuti rispetto a dodici mesi prima (+1,4%): un valore che risulta non solo in linea rispetto a quanto registrato nello stesso periodo del 2016 (+1,5%) ma anche superiore rispetto alla media toscana che si ferma al +0,8%.  Anche nel 2017 l'evoluzione dei prestiti sintetizza due andamenti diametralmente opposti: gli impieghi alle famiglie consumatrici continuano ad aumentare (+3,5%, grazie ai mutui per l'acquisto dell'abitazione e al credito al consumo), a ritmi che pongono Pisa al di sopra rispetto alla media Toscana (+3,2%) mentre i prestiti alle imprese, dopo un paio di trimestri passati sulla linea di galleggiamento, calano leggermente (-0,9%). La crescita del credito erogato è accompagnata da un miglioramento della sua qualità: la difficoltà di rimborso dei crediti ricevuti registra infatti un rasserenamento soprattutto sul fronte delle imprese. Tuttavia il gap rispetto ad altri territori rimane ancora ampio tanto che i tassi di interesse, che misurano la rischiosità dei progetti d'impresa, rimangono più elevati rispetto alla media regionale e nazionale. Questi, in sintesi, i risultati dell'analisi condotta dalla Camera di Commercio di Pisa su dati della sede fiorentina della Banca d'Italia.

                                         

Il punto di vista di Valter Tamburini, Presidente della Camera di Commercio di Pisa

"Il miglioramento della congiuntura economica non è riuscito a ribaltare il clima di incertezza che attraversa il nostro sistema economico. Una situazione che sta frenando le politiche di investimento delle nostre imprese determinando, a cascata, una crescita molto stentata del credito erogato dal sistema bancario. Se a questo fenomeno aggiungiamo un elevato stock di crediti deteriorati ed un più elevato livello dei tassi di interesse applicati, è del tutto evidente come la provincia di Pisa stia vivendo una situazione difficile che solo una ripresa economica più forte potrà ribaltare."

 

Il credito cresce solo nel manifatturiero

Per il settore produttivo, il lieve calo dei prestiti di fine 2017 (-0,9%) è il frutto di andamenti divergenti delle imprese della manifattura (+2,9%, anche se in rallentamento rispetto al recente passato) rispetto al terziario (-0,1%) e soprattutto del comparto edile (-2,8%). Considerando la classe dimensionale d'impresa, la dinamica del credito è contraddistinta da una contrazione sia delle piccole imprese (-0,9% nel quarto trimestre 2017) che delle medio-grandi le quali, dopo la crescita dei trimestri centrali del 2017, chiudono l'anno con un -1,0%.

Nel complesso, la domanda è stata indirizzata al sostegno del capitale circolante e, in parte, al finanziamento degli investimenti mentre le richieste per la ristrutturazione dei debiti pregressi si sono sostanzialmente esaurite. Per le famiglie è cresciuta sia domanda di mutui che le richieste di credito al consumo.

 

Calano i nuovi crediti in sofferenza ma rimane elevata la quota di quelli deteriorati

Il rasserenamento della situazione economica porta ad una diminuzione dell'incidenza delle nuove sofferenze bancarie sullo stock dei prestiti concessi (il cosiddetto tasso di decadimento). A Pisa il tasso di decadimento passa infatti dal 4,4% di fine 2016 al 2,4% di fine 2017: un valore tutto sommato in linea rispetto alla media regionale che si assesta al 2,6%. La situazione dei crediti di difficile esigibilità rimane preoccupante soprattutto sul fronte delle imprese, dove il decadimento a fine 2017 risulta essere del 3,4%.

Lo stock di crediti bancari deteriorati (vale a dire lo stock dei crediti scaduti, incagliati o ristrutturati in rapporto al totale dei crediti) rimane invece piuttosto elevato anche se la sua incidenza rispetto al credito concesso si è leggermente ridotta rispetto ad un anno fa. A dicembre 2017 esso era pari al 21,7 per cento del complesso dei finanziamenti, in diminuzione di 2,5 punti percentuali rispetto alla fine del 2016. Diversa è invece l'incidenza del settore produttivo dove si tocca il 34,7% mentre tra le famiglie consumatrici risulta essere di appena il 7,9%. Netta è la differenza anche tra le imprese pisane (34,7%) e la media di quelle toscane (30,8%).

Il risultato di una peggiore qualità del credito concesso in provincia di Pisa si riverbera sui tassi applicati alle imprese per i finanziamenti che, a fine 2017, risultano pari al 6,6%. Pur all'interno di un progressiva riduzione, a fronte delle politiche espansive della BCE, i tassi di interesse sui finanziamenti per cassa (qui troviamo le aperture di credito in conto corrente) per le imprese risultano costantemente superiori tanto alla media nazionale (5,7%) che regionale (6,3%).

 

La presenza delle banche si assottiglia

Il processo di razionalizzazione degli sportelli bancari che sta interessando l'Italia, colpisce anche Pisa: il numero di sportelli bancari attivi in provincia passa infatti da 270 (2016) a 264 unità (2017): un risultato che, tuttavia, pone Pisa (-2,2%) al di sopra rispetto alla media regionale che invece registra un -4,2% (-92 sportelli in un anno). I dipendenti delle banche in provincia di Pisa continuano a calare arrivando, a fine 2017, a quota 2.215 contro i 2.299 del 2016.


Lucca - Riprende il risparmio bancario delle famiglie
Se ne parla mercoledì 11 aprile alla Camera di Commercio di Lucca

Logo della Camera lucchese

Dopo anni di debolezza, nel 2017 si assiste a una ripresa del risparmio bancario in provincia di Lucca, maggiore di tutte le altre province toscane e della media italiana. Il valore pro-capite del risparmio complessivo ha raggiunto i 29.300 euro pro capite, superata soltanto da Firenze e Siena e sopra Pisa e tutte le rimanenti province toscane.

 

Per quanto riguarda l'indebitamento, le famiglie lucchesi restano ancora prudenti, con una bassa propensione al ricorso al credito, solitamente finalizzato all'acquisto dell'abitazione.

 

È quindi migliorata la situazione reddituale delle famiglie lucchesi oppure sono state rimandate ancora le decisioni di spesa?

 

Se ne parlerà mercoledì 11 aprile 2018 alle ore 11:00 nel corso del consueto appuntamento della Camera di Commercio sull'andamento del credito in provincia, presso la sede camerale in Corte Campana.

 

L'incontro fornirà un importante contributo per la conoscenza dell'economia provinciale: dopo i saluti del Presidente della Camera di Commercio di Lucca, dott. Giorgio Bartoli, il dott. Giuliano Dini, già direttore della filiale di Lucca della Banca d'Italia, presenterà l'analisi dei principali andamenti degli aggregati creditizi nell'anno 2017, desumibili dalle informazioni statistiche ufficiali della Banca d'Italia.

 

Programma

Ore 10.45 - Registrazione dei partecipanti

Ore 11.00 - Introduzione di Giorgio Bartoli, Presidente della Camera di Commercio di Lucca
Ore 11.15 - Relazione di Giuliano Dini, già Direttore della Banca d'Italia filiale di Lucca
Ore 12.00 - Dibattito

Ore 12.30 - Chiusura lavori 


Firenze - Oltre le criptovalute, ecco la rivoluzione del blockchain

Logo della Camera fiorentina

Si chiama blockchain ed è una tecnologia digitale potenzialmente così rivoluzionaria che potrà avere un impatto su cittadini e imprese paragonabile all'arrivo di Internet, portando nuove opportunità e problematiche.

Conosciuto come strumento abilitante per la creazione delle criptovalute, in realtà il blockchain è un registro aperto e distribuito che può censire transazioni e passaggi tra due parti in modo sicuro, verificabile e permanente. Per questo, può rappresentare una rivoluzione nelle filiere produttive, nei rapporti con i fornitori, nella tracciatura di un prodotto, etc.

Alcuni dei protagonisti di questa rivoluzione ancora agli albori si sono incontrati alla Camera di Commercio di Firenze lo scorso 28 marzo in un workshop moderato dal presidente Leonardo Bassilichi dal titolo "Blockchain e impresa. Oltre le criptovalute, come la tecnologia del blockchain rivoluzionerà l'impresa europea", realizzato insieme a PID (Punto impresa digitale), PromoFirenze e EEN (Enterprise Europe Network).

Fra i relatori partecipanti Carlo Ferrarini di IBM, Giorgio Angiolini di Exprivia/Italtel, Antonio Iannone di Food Chain, Stefano Sardelli di Invest Banca, Fabrizio Lipani e Angelisa Castronovo di Tutelio, il consulente Roberto Garavaglia e Andrea Taborelli di Tessitura Serica affronteranno le applicazioni del blockchain nei campi di logistica, sanità, alimentare, finanziario, tessile, turistico, cultura e design.


Arezzo - Riscontri molto positivi dal Vinitaly di Verona per le etichette aretine

Logo della Camera di Arezzo

Nel corso della loro visita al Vinitaly 2018 del 17 aprile scorso, Andrea Sereni e Giuseppe Salvini, Presidente e Segretario Generale della Camera di Commercio di Arezzo, si sono soffermati a lungo nell stand che Camera di Commercio, in collaborazione con l'Associazione Strada del Vino Terre di Arezzo, ha messo a disposizione di alcune delle più importanti imprese vitivinicole del territorio aretino.

 

I vertici dell'Ente camerale hanno registrato un elevato livello di soddisfazione tra gli espositori aretini che hanno presentato a Verona le migliori etichette prodotte  ricevendo riscontri molto positivi da buyer ed esperti del settore. 

Il settore vitivinicolo aretino si conferma quindi come uno dei comparti produttivi più vivaci ed attivi del sistema economico locale in grado di conquistare, sopratutto in questi ultimi anni, ampi consensi ed interessanti spazi di mercato sia a livello nazionale che internazionale.

Un ruolo chiave a tutela delle produzioni vitivinicole di qualità spetta senz'altro all'Ente Camerale che ha favorito lo sviluppo e la conoscenza dei prodotti agroalimentari certificati, con l'obiettivo di tutelare e proteggere il consumatore sulla garanzia di tracciabilità dei prodotti locali.

L'impegno a promuovere, con un approccio integrato, la qualità, l'innovazione e la produttività nella filiera agroalimentare costituisce infatti una delle principali direttrici d'intervento delle strategie pluriennali della Camera di Commercio che da oltre 45 anni opera a favore della certificazione dei vini a denominazione d'origine .

 

Vini che, per essere commercializzati, devono essere appunto sottoposti ad un esame da parte della Commissione di degustazione istituita presso la stessa Camera di Commercio. Ad oggi sono presenti nel nostro territorio 5 DOC provinciali (Colli dell'Etruria Centrale, Cortona, Valdichiana, Vinsanto del Chianti e Val d'Arno di Sopra) la DOCG Chianti e 2 IGP.

Nella Provincia di Arezzo, però non sono presenti solo le produzioni vitivinicole, sono infatti 125 prodotti i agro‑alimentari connotati da una specifica identità locale e quindi classificabili come "tipici", prodotti che sono preparati da 433 imprese aretine operanti nei settori della conservazione delle carni, nella trasformazione della frutta e degli ortaggi, negli oli e conserve alimentari. Il filo conduttore che lega tutte queste produzioni è quello della ricerca della elevata qualità, anche attraverso un costante legame col territorio 


Agenda degli Appuntamenti
DataDove/ChiEvento
23 aprile Mostra Artigianato Firenze Maestro Artigiano: una ricchezza per la Toscana - Firenze, 23 apr. 2018
27 aprile PromoFirenze Giornata Paese Moldova: un nuovo mercato per le imprese italiane
7 maggio Unioncamere Toscana Conferenza Stampa - Scuole, Imprese, Associazioni e no profit si incontrano nelle Camere di Commercio - Firenze, 7 mag. 2018
11 maggio Camera di Commercio Firenze Efficientamento energetico delle imprese
22 maggio Camera di Commercio Siena “Il digitale fa crescere la tua impresa”
23 maggio Camera di Commercio Pisa Impresa in azione Finale Regionale Toscana - Pisa, 23 mag. 2018
23 maggio Camera di Commercio Arezzo Alternanza Scuola-Lavoro - Bando per l'erogazione dei voucher
24 maggio Camera di Commercio Massa-Carrara Google Digital Training
24 maggio Camera di Commercio Lucca PID - Il piano impresa 4.0 e le misure a favore dell'innovazione
25 maggio Camera di Commercio Maremma & Tirreno Convegno - “Le Società tra Professionisti”
28 maggio Unioncamere Toscana Gruppo di lavoro "Cultura, Turismo, Studi e Ricerche"
28 maggio Camera di Commercio Pisa "Terre di Pisa | Terre del Vino"
29 maggio Camera di Commercio Pistoia Vuoi avere successo sul web ?
30 maggio Camera di Commercio Maremma & Tirreno Premio Storie di Alternanza: il Liceo Carducci Volta Pacinotti di Piombino vola alla finale nazionale
1 giugno Camera di Commercio Massa-Carrara La Blockchain e i suoi effetti sulle filiera di settore - Seminario
4 - 28 giugno IF - Comitati Impreditoria Femminile delle Camere di Commercio "Giro d'Italia delle donne che fanno impresa" con tappa a Siena
7 giugno Camera di Commercio Maremma & Tirreno La nuova Dogana: innovazione tecnologica per coniugare la tutela e la competitività dei mercati
7 giugno Camera di Commercio Prato L'Imprenditoria Straniera a Prato
7 giugno Camera di Commercio Maremma & Tirreno Premiazione delle imprenditrici maremmane vincitrici del premio “Anna Maria Briganti” 2018
8 giugno Camera di Commercio Arezzo Rapporto “Stato dell'economia aretina 2018”
8 giugno Camera di Commercio Lucca Al MuSA una serata dedicata ai racconti di cave e cavatori
8 giugno Camera di Commercio Firenze Turismo, si svelano i progetti del bando per delocalizzare e destagionalizzare le presenze
12 giugno - 2 luglio Camera di Commercio Firenze Percorsi informativi gratuiti per i tutor aziendali dell’Alternanza Scuola-Lavoro - Firenze, 21 giugno 2018


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