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a cura di : franco.natali@tos.camcom.it
Newsletter n°  2 -  lunedì 8 febbraio 2021 - anno  20

 

Attività Istituzionale
Eletto il nuovo Presidente di Unioncamere Toscana
E’ Massimo Guasconi, Presidente della Camera di Arezzo-Siena

Il Presidente Massimo Guasconi

Si è tenuto il 5 febbraio scorso a Firenze il Consiglio di Unioncamere Toscana nel corso del quale si sono svolte le operazione di voto per l'elezione del nuovo Presidente di Unioncamere Toscana.

 

Con voto unanime è stato eletto Massimo GUASCONI, Presidente della Camera di Commercio di Arezzo e Siena.

 

"Ringrazio i colleghi Presidenti e i Commissari della Camere di Commercio Toscane per la fiducia accordatami. Un ringraziamento particolare al collega Riccardo Breda, presidente uscente, per il prezioso lavoro svolto negli ultimi tre anni - ha dichiarato il Presidente subito dopo l'elezione - Assumo questo incarico in un momento estremamente complesso per il nostro sistema economico. Come Sistema camerale continueremo, come fatto fino ad oggi, a sostenere con il determinante apporto delle Associazioni regionali di categoria le migliaia di imprenditrici ed imprenditori toscani che, con coraggio e tenacia, stanno affrontando le rilevanti difficoltà economiche conseguenti all'emergenza Covid 19. Nei prossimi mesi vorrei concentrare l'azione dell'Unione su alcuni obbiettivi di immediata operatività: lo sviluppo del sistema a rete degli osservatori economici regionali che hanno un ruolo strategico per comprendere l'evoluzione economica della nostra regione, un impegno straordinario sul versante dell'internazionalizzazione delle imprese per recuperare il più possibile quanto perso nei mesi della pandemia ed il rafforzamento delle attività di comunicazione dei progetti di sistema e delle attività promozionali camerali , anche attraverso i network informativi già esistenti in ambito regionale."

 

"Come Sistema camerale - ha proseguito Guasconi - siamo inoltre pronti a dare anche in rappresentanza di tutto il sistema imprenditoriale, un contributo di idee e progetti per l'utilizzo delle risorse del Piano europee per la ripresa e la resilienza nell'ambito del "Next Generation UE". Si tratta di risorse che possono rivelarsi determinanti per il superamento di alcuni gap infrastrutturali esistenti nella nostra regione. Infine ritengo necessario che l'Unione Regionale contribuisca, nella attuale fase di trasformazione del Sistema camerale che vede ancora interessate alcune Camere toscane, a ricercare soluzioni in grado di armonizzare maggiormente i territori interessati dalle fusioni, evitando qualsiasi possibile penalizzazione delle realtà oggi esistenti. Un obbiettivo che necessita, come per tutti gli altri, di una collegialità della governance dell'Ente da realizzarsi con la fattiva collaborazione di tutti i Presidenti e Commissari delle Camere di Commercio toscane".

 

Laurea in Giurisprudenza, 60 anni, Massimo Guasconi ha unito, all'impegno imprenditoriale un'intensa attività nell'ambito delle Organizzazioni di rappresentanza datoriali. Ha ricoperto vari incarichi  nella CNA senese fino a diventarne nel 2001 Presidente, carica che ha mantenuto fino al 2009. Presidente del Consiglio di amministrazione di Dintec scrl nel 2010-2013 e dal 2014 consigliere; membro del Consiglio direttivo e del Comitato esecutivo di Accredia dal 2012 e Vice Presidente dal 2015; consigliere dal 2018 di Assocamerestero. Dal 1999 Consigliere della Camera di Commercio di Siena e Presidente dal 2009 al 2018. Dopo la procedura di fusione dell'Ente senese con la Camera di Commercio di Arezzo, prevista nella legge di riforma del 2016, dal novembre 2018 è Presidente della nuova Camera di Commercio di Arezzo-Siena. 


Da neofita a digital leader: valuta le tue competenze con Digital Skill Voyager
Il nuovo strumento messo gratuitamente a disposizione dai PID

Le competenze digitali sono sempre più richieste nel mondo del lavoro: è importante, quindi, lavorare per ridurre il mismatch esistente tra gli skill disponibili e quelli necessari ad applicare efficacemente le nuove tecnologie. Per iniziare un percorso formativo occorre mettere a fuoco da dove si parte: per questo c'è Digital Skill Voyager (www.dskill.eu), il nuovo strumento per la valutazione delle competenze digitali di studenti e lavoratori offerto gratuitamente dai PID - Punti Impresa Digitale delle Camere di commercio (https://www.puntoimpresadigitale.camcom.it/).

 

La diffusione di conoscenze, competenze e strumenti relativi a innovazione, ricerca e trasferimento tecnologico è tra le mission istituzionali di Unioncamere e del sistema camerale nel suo complesso: un impegno costante, portato avanti tramite la rete dei PID. Digital Skill Voyager si rivolge a studenti, lavoratori e giovani manager e, più in generale, a tutti coloro che cercano uno strumento preliminare specifico per misurare le proprie competenze digitali. Si tratta di un test online accessibile dal portale www.dskill.eu, impostato con le tecniche della gamification: l'utente si troverà ad affrontare un viaggio nel tempo che porterà in 5 tappe dalla Preistoria all'era moderna, per poi fare un salto nel futuro. II tutto in chiave digitale. Pur essendo uno strumento efficace e rigoroso, la sua esecuzione è divertente e dinamica.  A ogni tappa o era, vengo no poste al cu ne do man de, ognuna corrispondente ad un'area di conoscenza specifica delle competenze digitali. Era Preistorica: Digitalizzazione di base. Era antica: Comunicazione e condivisione. Era medioevale: Pensiero computazionale e Coding. Era moderna: Tecnologie digitali. Era futura: Innovazione e Sostenibilità. Nel viaggio tra le ere si viene guidati da una "stella brillante", come unico riferimento, per trovare le domande nascoste e venire indirizzati ne lo scenario temporale ricostruito, rendendo il viaggio virtuale ancora più coinvolgente.

 

Alla fine del percorso, sul la base delle risposte fornite si ottiene una valutazione che consente di scoprire il proprio profilo digitale: neofita digitale, allievo digitale, coach digitale oppure digital leader. Grazie al diario si conoscerà il risultato ottenuto in ciascuna Era, e sarà possibile confrontarsi con altri viaggiatori di livello simile, attraverso una valutazione della proporzione tra hard skill e soft skill. Digital Skill Voyager fa par te de gli strumenti di assessment digitale dei PID e si va ad affiancare a SEL FI4.0 e ZOO M4.0, strumenti di valutazione specifici per le imprese. Il primo consiste in uno strumento di auto valutazione della maturità digitale disponibile online sul Portale nazionale dei PID (https://www.puntoimpresadigitale.camcom.it/paginainterna/digital-assessment-scopri-quanto-sei-digitale), con un set di oltre 40 domande che puntano a delineare una prima fotografia dell'impresa analizzando i principali ambiti di operatività per conoscere il livello di digitalizzazione e interazione dei processi. Il secondo prevede invece un assessment guidato in azienda, realizzato da parte di un Digital Promoter, ovvero personale del PID della Camera di Commercio di riferimento dell'impresa.

Tutti e tre gli strumenti sono stati inseriti nell'ambito dell'iniziativa Repubblica Digitale (https://repubblicadigitale.innovazione.gov.it/it/), il programma strategico nazionale promosso dal Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei ministri per sostenere l'inclusione di gitale e favorire l'educazione sulle tecnologie del futuro. Unioncamere figura tra i componenti del Comitato tecnico guida di Repubblica Digitale, che ha il compito di elaborare la strategia nazionale per le competenze digitali ed il suo piano di attuazione.  


Al via altri due bandi dedicati all’innovazione e al cicloturismo
Maremma&Tirreno, dalla Camera di Commercio una pioggia di contributi a fondo perduto

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Sono partiti da lunedì 8 febbraio i nuovi bandi camerali dedicati all'innovazione ed al cicloturismo.

 

Il primo bando ha l'obiettivo di sostenere in modo concreto l'innovazione delle piccole e medie imprese delle province di Grosseto e Livorno attraverso l'assegnazione di voucher del valore massimo di 10 mila euro, che dovranno comprendere sia la fase di studio e progettazione (attraverso attività come studi di mercato, assessement tecnologici e analisi) che quella di realizzazione di progetti di innovazione o digitalizzazione dell'impresa. Partner dell'iniziativa il Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale dell'Università di Pisa, che realizzerà le fasi di analisi, checkup e progettazione personalizzate sull'esigenza di ciascuna impresa. A disposizione, un plafond di 200 mila euro. Il bando sarà attivo dall'8 febbraio fino al 1 dicembre del 2021, salvo esaurimento delle risorse.

 

La Camera di Commercio ha pensato anche però al settore del cicloturismo, segmento in forte crescita ed in linea con la tendenza, rafforzata dalla crisi pandemica, di turismo di prossimità e con mobilità slow: a questo è dedicato il bando per il potenziamento dei servizi connessi al cicloturismo. Sono 30 mila euro le risorse disponibili per le imprese turistiche (individuate con specifico codice Ateco) per effettuare interventi di vario tipo, dalla predisposizione di spazi idonei per le bici alla realizzazione di materiale cartaceo e/o digitale della struttura finalizzato alla promozione del cicloturismo. Le domande possono essere presentate fino al 1° dicembre 2021, salvo esaurimento risorse.

"Il pacchetto delle risorse disponibili per le imprese si arricchisce di due nuovi bandi - commenta il presidente Riccardo Breda - Il momento è complesso per tutto il mondo economico e per alcuni settori in particolar modo. Tuttavia proprio adesso dobbiamo sostenere le imprese nei processi di innovazione e ampliamento dei servizi, ormai indispensabili ad affrontare il "mondo che verrà" al termine della crisi sanitaria. Il mercato non si ferma ed è in continua evoluzione, spesso indotta proprio dalla situazione attuale. La Camera di Commercio scommette quindi sulle risorse che possono favorire il cambiamento".

 

È stato rifinanziato anche il bando camerali che eroga contributi a fondo perduto per l'internazionalizzazione. In questo caso il contributo andrà a favore di iniziative volte a rafforzare la presenza all'estero, a sviluppare canali e strumenti di promozione all'estero, basati anche su tecnologie digitali. La somma stanziata ammonta a 50mila euro. Ogni impresa potrà usufruire di un voucher che copre il 70% delle spese ammissibili, fino a un contributo massimo di 2mila euro.

 

Infine, ricordiamo che sono prorogati fino al 30 aprile i bandi camerali per contributi per lo smartworking e sulla sicurezza anticontagio. Il primo riguarda l'utilizzo di tecnologie digitali per incentivare il ricorso allo smart working; il secondo riguarda l'acquisto di tutti quei dispositivi anticontagio che sono serviti e servono per garantire la messa in sicurezza degli ambienti in cui le imprese esercitano la loro attività. Le domande possono essere presentate fino al 30 aprile 2021, salvo esaurimento risorse.   


Cerimonia di intitolazione del Polo Tecnologico Lucchese a Claudio Guerrieri

Polo Tecnologico lucchese

É stata scoperta il 5 febbraio scorso la targa per l'intitolazione del Polo Tecnologico Lucchese a Claudio Guerrieri nel corso di una cerimonia alla quale erano presenti Giorgio Bartoli, commissario straordinario della Camera di Commercio, Gianluigi Guidi, amministratore unico di Lucca In-tec, Alessandro Tambellini, sindaco del Comune di Lucca, Luca Menesini, presidente della Provincia di Lucca e la famiglia di Claudio Guerrieri.

Un riconoscimento doveroso, fatto dalla Giunta camerale per le scelte e per le iniziative strategiche assunte durante il suo lungo mandato di Presidente della Camera di Commercio di Lucca.

 

Un riconoscimento per rendere omaggio al dott. Claudio Guerrieri, figura di rilievo sia come imprenditore, sia come uomo delle istituzioni, che, con il proprio operato, ha per decenni rappresentato un punto di equilibrato riferimento per l'intero territorio provinciale, oltre a ricoprire cariche associative ed istituzionali, tra cui per sedici anni (dal 1998 al 2014) la carica di Presidente della Camera di Commercio di Lucca. Ha caratterizzato, inoltre, l'operato dell'ente, ponendolo al centro delle politiche di sviluppo territoriale, del dialogo e delle relazioni con gli enti locali, le categorie economiche, la Regione Toscana e l'articolato contesto degli stakeholder conservandone la neutralità politica e valorizzandone il ruolo di ente di mediazione e di costruzione del consenso per la realizzazione di una progettualità lungimirante e di ampio respiro.

 

Tra questi l'esecuzione di progetti innovativi tra cui il Polo Tecnologico Lucchese, una realtà affermata non solo del territorio provinciale, ma dell'intero panorama regionale. Si tratta infatti del secondo Polo per dimensione degli ambienti destinati ad ospitare imprese innovative, per il numero di imprese insediate e per l'occupazione qualificata che vi opera, nonché per l'assoluta originalità delle attività di alcune imprese sorte in stretta relazione con le Università.

 

"Con l'intitolazione a Claudio Guerrieri del Polo Tecnologico Lucchese al dott. Guerrieri - ha dichiarato Giorgio Bartoli - si è voluto ricordarne l'alto profilo umano ed istituzionale, la lungimiranza innovativa, le intuizioni, le qualità diplomatiche e relazionali ed il sostanziale contributo dato per la realizzazione del Polo".

 

"L'incarico che mi è stato assegnato nel 2017 dalla Giunta camerale - aggiunge Gianluigi Guidi, amministratore unico del Polo Tecnologico Lucchese - mi ha permesso di conoscere una realtà dinamica fatta di giovani imprenditori, start-up, imprese più strutturate e mature che, grazie allo scambio continuo di informazioni, intuizioni creative e tecnologiche, sviluppano nuovi progetti e collaborazioni".

 

Il Polo Tecnologico Lucchese è oggi sia un Incubatore di imprese innovative accreditato dalla Regione Toscana che un Acceleratore di imprese, a disposizione di coloro che intendono sviluppare la propria attività sulla base di un progetto innovativo tecnologicamente valido ed economicamente sostenibile.

 

Il primo nucleo di aziende incubate risale al 2011: erano 5 e tutte insediate nel primo edificio del Polo, dove attualmente si trova la sede di LUCENSE. Oggi il Polo Tecnologico Lucchese è composto anche da un altro edificio, al cui interno sono insediate 22 imprese, di cui 4 arrivate con la fine del primo lockdown del 2020.

 

"In un periodo storico difficile come quello che stiamo attraversando, durante il quale una crisi pandemica ha allargato e potenziato una crisi economica già esistente, che aggrava il carico delle imprese in termini di liquidità, sbocchi commerciali e, più in generale, di opportunità di crescita, il Polo Tecnologico Lucchese ha visto crescere il numero delle aziende insediate e questo ci lascia ben sperare", conclude Gianluigi Guidi.

 

 

FOCUS - DATI OTTOBRE 2019 (ULTIMA RILEVAZIONE)

NUMERO IMPRESE INSEDIATE 23 + LUCENSE
NUMERO ADDETTI (Soci, dipendenti, co-worker ecc.) 229 + 34 DI LUCENSE
ETA' MEDIA ADDETTI 35 ANNI
FATTURATO DEL "SISTEMA POLO", ESCLUSA LUCENSE € 15.089.772,00 + € 2.450.571 DI LUCENSE

 

 

 

 

 

 

 


Firenze: nuove risorse per l’economia
6 milioni su digitalizzazione, messa in sicurezza dei luoghi di lavoro e internazionalizzazione. Prorogata la mediazione gratuita sugli affitti commerciali

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La Giunta della Camera di commercio di Firenze, presieduta da Leonardo Bassilichi, in continuità con le misure adottate lo scorso anno, ha varato un'altra serie d'interventi a favore dell'economia messa a dura prova dall'emergenza covid.

 

La dote di questa prima tranche di risorse per il 2021 è di 1,6 milioni e riguarda tre filoni d'intervento: la digitalizzazione delle imprese, la sanificazione e messa in sicurezza dei luoghi di lavoro, e il sostegno alla crescita internazionale delle aziende.

Il governo della Camera ha anche prorogato a tutto il 2021 la gratuità del servizio di mediazione sugli affitti commerciali, uno strumento che si sta dimostrando particolarmente efficace con una percentuale del 75% di esiti positivi delle mediazioni svolte (una quarantina) e una riduzione sensibile dei canoni per le attività coinvolte nei lockdown di questi mesi. Sono stati inoltre confermati tutti servizi ad alto valore aggiunto, tra cui ExportHub per accompagnare le imprese sui mercati più dinamici; la task force per accedere ai finanziamenti agevolati e le attività di orientamento sul digitale. 

 

"L'impegno della Camera punta in modo particolare ad aiutare la crescita digitale delle imprese e il loro sviluppo internazionale, due requisiti fondamentali per agganciare la ripresa quando arriverà", dice Leonardo Bassilichi, presidente della Camera di commercio di Firenze.

 

"A questa prima tranche di risorse, nel corso dell'anno seguiranno altri interventi mirati in un'ottica di rafforzamento del sistema economico locale. Il momento è difficile per tutti e anche i nostri bilanci risentono della situazione generale, ma continueremo a fare il possibile per confermare il ruolo della Camera come "casa delle imprese", sia con i contributi a fondo perduto che con i servizi specialistici per la ripartenza delle attività economiche", sottolinea Giuseppe Salvini, segretario generale della Camera di commercio di Firenze. 


Pisa: 2.159 iscrizioni e 2.175 cessazioni di impresa nel 2020: è il minimo storico
Prosegue la stagnazione sia sul fronte delle iscrizioni che delle cessazioni d’impresa. Non ancora visibili gli effetti della pandemia sulla dinamica d’impresa. In flessione le aziende del commercio al dettaglio, crescono quelle che operano nell’on line. I bonus spingono le aziende edili

Per la provincia di Pisa il 2020 si chiude, per il secondo anno consecutivo, con una contrazione della dinamica imprenditoriale. Il tasso di crescita segna infatti un -0,04% pari, in valore assoluto, ad un saldo di -16 aziende: un dato migliore rispetto al 2019 quando il saldo fu negativo per -54 unità. Nel confronto con altri territori, Pisa mette a segno un risultato lievemente migliore rispetto alla Toscana (che arretra del -0,1%) mentre l'Italia segna un modesto +0,3%: un risultato raggiunto, anche quest'anno, grazie alla spinta proveniente dalle regioni meridionali.

La flessione nel numero di imprese registrate in provincia di Pisa è frutto della contrazione dell'iscrizione di nuove imprese che porta il dato 2020 a quota 2.159. A questo valore si associa addirittura una maggiore contrazione delle chiusure di impresa) che portano il totale delle cessazioni (al netto delle cessate d'ufficio) a 2.175 unità.

 

Il punto di vista di Valter Tamburini, Commissario straordinario della Camera di Commercio di Pisa

"I dati sulla dinamica d'impresa confermano l'impressione di un'economia provinciale che, almeno su questo fronte, stenta a ritrovare vivacità. La pandemia ha infatti solo acutizzato una stagnazione che era già in atto mentre, al momento, i suoi effetti sul tessuto imprenditoriale sono ancora limitati. In prospettiva, con la fine del blocco dei licenziamenti prevista a marzo e la fine dei sostegni, ci aspettiamo che molte persone proveranno a mettersi in proprio o a riavviare un'impresa. La Camera di Commercio e la Fondazione ISI, per quanto di loro competenza, sono pronte a supportarle con attività formative e consulenziali per approcciare la decisione di avviare un'attività in modo consapevole e programmato evitando così crisi ulteriori."

 

Per comprendere la situazione che sta vivendo il tessuto economico provinciale è utile analizzare gli andamenti su di un arco temporale più lungo. Se infatti fino al 2014 erano oltre 3mila le imprese che annualmente si iscrivevano al Registro Imprese della Camera di Commercio di Pisa, successivamente tale numero si è complessivamente ridotto tanto che tra il 2014 e il 2020 mancano all'appello quasi mille iscritte. Stesso ragionamento per le imprese espulse dal sistema produttivo: anche il loro numero, nel corso degli anni, tende progressivamente a calare.

al netto delle cessate d'ufficio

 

I dati sulle cessate e iscritte del 2020 portano il tasso di mortalità (5,0%) a toccare  il suo minimo storico superando, seppur di poco, quello di natalità (sceso al 4,9%).

 

Tuttavia, gli effetti del covid-19 sulla dinamica d'impresa sono in buona parte ancora da quantificare a causa di una serie di fattori tra loro correlati. Tra questi vi sono l'attesa degli incentivi che debbono ancora essere riscossi (dalle sole imprese che saranno attive) ed elementi di carattere amministrativo come le cessazioni delle ditte individuali che possono essere effettuate entro gennaio dell'anno successivo. Anche i fallimenti depositati al Registro delle Imprese si vedranno dopo qualche tempo così come, più avanti, emergeranno gli effetti sulla dinamica d'impresa della fine del blocco ai licenziamenti.

 

Pisa si conferma la seconda provincia della Toscana

Nel 2020 il numero di aziende iscritte al Registro Imprese della Camera di Commercio di Pisa scende a 43.674 (per toccare quota 53.814 prendendo in considerazione anche le unità locali), confermando il secondo posto a livello regionale della provincia rispetto alle altre province toscane tanto sul fronte delle imprese che delle unità locali.

 

Crescono le Srl semplificate. Ditte individuali e società di persone in calo

Se si eccettuano le società di capitali, il 2020 segna per Pisa un ridimensionamento delle aziende costituite in tutte le forme giuridiche. L'impresa individuale, la più semplice e più diffusa forma d'azienda, segna un -0,7% (-162 aziende) mentre le società di persone arretrano del -1,6% (-136 unità). In flessione anche le altre forme giuridiche (-0,5%, -5) tra le quali sono ricomprese le Cooperative (-2%, -10). Il comparto Artigiano continua nel 2020 perde il -0,2%, corrispondente ad un calo di 16 unità.

Continua la crescita, invece, delle società di capitali (+2,3%, +287 aziende) all'internio delle quali spiccano le Srl (+72, +0,7%). Questo raggruppamento vede un aumento molto consistente del sottogruppo delle Srls (le Srl semplificate), che segnano in un solo anno un aumento del 13,7% pari a 218 unità, mentre le SpA continuano a perdere terreno: -1,3% (-3 aziende). Il successo delle Srls è legato al regime di vantaggio non solo per quanto riguarda il capitale sociale necessario alla sua costituzione, che tuttavia rappresenta un limite nel momento in cui si fa una richiesta di finanziamento, ma anche per le formalità e costi di costituzione anche se, in virtù del limitato apporto di capitale necessario per avviarle, non pare indicata per progetti imprenditoriali particolarmente complessi.

 

Continua l'ascesa delle imprese gestite da stranieri, in calo le femminili. L'invecchiamento della popolazione "colpisce" le imprese giovanili

Nel 2020 continuano a crescere in maniera rilevante le imprese a maggioranza straniera (imprese la cui partecipazione del controllo e della proprietà è detenuta in prevalenza da persone non nate in Italia) che con 5.717 unità rappresentano il 13,1% del tessuto imprenditoriale provinciale.

Cala invece il numero delle imprese a conduzione femminile (imprese partecipate in prevalenza da donne) che si assestano a quota 9.634, con una incidenza percentuale sul totale che tocca il 22,1% delle imprese complessivamente presenti in provincia. Continua la contrazione delle imprese giovanili (imprese la cui partecipazione del controllo e della proprietà è detenuta in prevalenza da persone di età inferiore ai 35 anni) che a causa della stagnazione complessiva della dinamica imprenditoriale cui si unisce il progressivo aumento dell'età degli imprenditori già presenti in azienda, scendono a quota 3.368 unità: quasi mille imprese under 35 in meno rispetto al 2015.

 

Battuta d'arresto per il commercio al dettaglio, cresce quello on-line. Gli incentivi fiscali spingono le imprese edili

Nel 2020 tra i diversi macro-settori, gli unici che mettono a segno una crescita sono le costruzioni (+77 aziende, +1,2%), che beneficiano dei numerosi interventi pubblici di agevolazione come bonus e sgravi fiscali per interventi di riqualificazione edilizia, e in misura più contenuta le utilities (+5, +3,5%). Arretrano invece l'industria in senso stretto (-57, -1,1%), i servizi (-15, -0,1%) e l'agricoltura (-21, -0,6%) settore quest'ultimo che continua il suo pluridecennale percorso di ridimensionamento.

Scendendo nel dettaglio dei settori, variazioni positive interessano trasversalmente l'economia provinciale. All'interno di un manifatturiero che continua a contrarsi (-56, -1,1%), crescono le aziende della meccanica (+3, +16%) mentre arretrano quelle della filiera moda come la concia (-28, -3%) e le calzature (-8, -1,3%). A registrare una flessione, troviamo anche i metalli (-12, -2,1%) ed i mobili (-2, -0,4%).

Tra i servizi, una pesante battuta d'arresto si registra nel commercio al dettaglio (-108, -1,7%) con punte significative per quello ambulante (-52, -2,5%). Sempre nel commercio al dettaglio, crescono le aziende che operano via internet (+36, +23,4%): un comparto già in crescita nel 2019 ma che nel 2020 ha beneficiato del lungo periodo di lockdown indotto dalla pandemia. Nel 2020 crescono anche le aziende operanti nel commercio e riparazione di autoveicoli (+24, +2,3%).

Nel terziario continuano a crescere le realtà imprenditoriali legate al turismo come i ristoranti (+42, +2,4%) mentre si riduce il numero dei bar (-27, -2,4%) e delle attività di alloggio (-5, +0,9%).

In crescita, nel 2020, l'immobiliare (+45, +2%), le attività professionali (+24, +1,6%) comparto all'interno del quale sono ricomprese le attività di direzione aziendale, comunicazione, consulenza, ricerche di mercato, fotografia, design, interpretariato, pubblicità, veterinari, ecc. ma anche le attività artistiche, sportive e di intrattenimento quali palestre, parchi divertimento, sale giochi, discoteche, ecc. (+12, +1,9%).

In diminuzione invece i servizi più direttamente dedicati alla persona come lavanderie, estetiste, parrucchieri, centri benessere, ecc.  (-6, -0,4%) ma anche il trasporto merci su strada (-8, -1,5%).

 

Cresce l'Area pisana e la Val di Cecina, in calo la Valdera e il Valdarno inferiore

La micro-contrazione della dinamica d'impresa interessa soprattutto la Val d'Era (-0,3%, -33 aziende) e il Valdarno Inferiore (-0,2%, -20 aziende).  

In controtendenza troviamo invece l'Area pisana, con 32 aziende in più rispetto all'anno precedente ed una crescita dello 0,2%. Cresce, pur a tassi molto contenuti, anche un territorio che negli ultimi anni si era sempre ridimensionato come la Val di Cecina (+0,1%, pari a 5 aziende in più).

 

Nel 2020 anche il bilancio nella dinamica d'impresa analizzato a livello comunale non evidenzia fenomeni di particolare rilevanza. Il comune che nel corso del 2020 ha segnato il risultato migliore è San Giuliano Terme (+33 imprese il saldo, pari ad un +1,5%) seguito da Cascina (+31, +0,9%) e Ponsacco (+20, +1,2%). Valori positivi si registrano anche per Castelfranco di Sotto (+11, +0,7%), Buti (+9, +2,1%), Volterra (+8, +0,7%), Calcinaia (+5, +0,4%) e Calci (+4, +1,1%).

Flessioni, anche queste di modesta entità, per tre "poli" dell'economia provinciale come Pisa (-31, -0,3%), Santa Croce sull'Arno (-22, -0,9%) e Pontedera (-19, -0,5%). 


Agenda degli Appuntamenti
DataDove/ChiEvento
9 febbraio Google Meet c/o Camera di Commercio Pistoia&Prato Webinar “Dai ChatBot agli assistenti virtuali: l'AI al servizio del cliente”
10 febbraio Camera di Commercio Pistoia e Prato Eccellenze in Digitale - Pubblicità sui social, come funziona e come sfruttarla al meglio
2 marzo Camera di Commercio Massa-Carrara Transizione 4.0 - Webinar
3 marzo Camera di Commercio Firenze Instagram e Facebook Ads - Webinar gratuito
15 marzo Camera di Commercio Pistoia & Prato Intelligenza emotiva per momenti difficili: nel lavoro e nella vita - Webinar


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