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a cura di : franco.natali@tos.camcom.it
Newsletter n°  12 -  mercoledì 22 dicembre 2021 - anno  20

 Natale 2021

Capodanno 2022
 
 "Il futuro mi interessa perché è lí che ho deciso di trascorrere i prossimi anni!"
(frase scritta da uno studente sui muri del campus universitario di Berkeley)
 
Auguri dalla redazione di Unioncamere Toscana News

Attività Istituzionale
Firenze: Un patto per la svolta
Formazione, turismo, infrastrutture. Sono alcuni obiettivi del patto per lavoro e sviluppo siglato da area metropolitana e categorie economiche. Un piano che vede Firenze come motore del rilancio dell'intera Toscana

" "Firmato a Firenze il "Patto per il lavoro e per lo sviluppo. Completamento delle infrastrutture, realizzazione di un polo di alta formazione, strategia unitaria per il turismo e lo sviluppo dell'economia di prossimità nel centro storico di Firenze, marketplace con prodotti a marchio toscano, qualità del lavoro negli appalti pubblici. Questi i nodi principali del testo sottoscritto il 20 dicembre scorso nella Sala Luca Giordano di Palazzo Medici Riccardi da Comune e Città Metropolitana di Firenze, Regione Toscana e Camera di Commercio, Associazioni di categoria, Sindacati,  Fondazione Cassa di Risparmio Firenze, Università di Firenze,  Destination Florence Convention & Visitors Bureau.

 

A tal proposito Leonardo Bassilichi, Presidente dell'ente camerale fiorentino ha tenuto a ribadire che, "L'economia della Città metropolitana sta crescendo del 7,2%, più della media italiana anche se, a ben vedere, questa media non rappresenta lo specchio reale visto che al suo interno troviamo situazioni di aziende che vanno molto bene e situazioni di aziende che vanno molto male."

 

Tra i punti del patto, la costituzione di una cabina di regìa permanente sulla gestione dei fondi del Pnrr e degli altri fondi europei nazionali e regionali, oltre alla ricerca di strumenti e tavoli a tutela di occupazione (con uno sforzo per quella femminile), qualità del lavoro (anche negli appalti), legalità, turismo abbinato a lavoro di qualità, rigenerazione urbana, completamento delle infrastrutture, sicurezza sul lavoro, politiche attive del lavoro e sociosanitario, abitare sociale, digitalizzazione, formazione e cultura, innovazione, sostenibilità. Prevista anche l'apertura di un marketplace con prodotti a marchio toscano.

 

Vedi il servizio del TG Regionale


Imprese femminili: recupero lento ma più solido dopo la pandemia
Al via il Giro d’Italia delle donne che fanno impresa

" "

La nascita di imprese femminili mostra segnali di ripresa ma la pandemia continua a pesare sulla voglia di mettersi in proprio delle donne. La difficile congiuntura sta portando comunque a scelte aziendali più consapevoli e meditate, che potrebbero in parte essere legate anche alla crescente presenza femminile nelle funzioni di guida delle imprese, con 93mila donne amministratrici in più di 10 anni fa.

Come mostrano i dati dell'Osservatorio sull'Imprenditoria femminile di Unioncamere e InfoCamere, le iscrizioni di nuove attività femminili nei primi nove mesi del 2021 sono più numerose di quelle registrate nello stesso periodo del 2020 (+7mila - in Toscana +6cento) ma sono ancora circa 9.200 (560 in Toscana) in meno dello stesso periodo del 2019. Malgrado l'incremento delle iscrizioni tra 2020 e 2021, il peso delle nuove imprese femminili sul totale delle iscrizioni si è ridotto di quasi due punti percentuali, passando dal 27,1% di due anni fa, al 25,4% di settembre scorso. Quasi il 24% di queste nuove imprese guidate da donne, però, nasce come società di capitali, tipologia di azienda più strutturata e "robusta" sotto il profilo organizzativo e gestionale.

 

Questo scenario e le difficoltà che le aziende femminili stanno affrontando con l'emergenza sanitaria fanno da sfondo agli appuntamenti del Giro d'Italia delle donne che fanno impresa, l'iniziativa itinerante, promossa da Unioncamere con i Comitati per l'imprenditoria femminile delle Camere di Commercio, che è partito il 15 novembre scorso da Roma le cui tappe son state Chieti-Pescara e Verona (18 novembre), Milano (24 novembre), Arezzo-Siena (3 dicembre), Bergamo (10 dicembre), Torino (15 dicembre).

 

Nuove imprese: ripresa più lenta per le donne

Il Mezzogiorno è l'area del Paese che registra il maggior numero di nuove imprese femminili (22.500) nei primi 9 mesi del 2021. In queste regioni, inoltre, il peso percentuale delle iscrizioni di attività guidate da donne sul totale delle nuove imprese sfiora o supera il 26%. A seguire il Nord Ovest (oltre 16mila le attività nate nel periodo), ma con una incidenza percentuale minore (23,7%).

Le quasi 12mila nuove imprese femminili del Nord Est e le oltre 14mila del Centro rappresentano invece rispettivamente il 24,8 e il 26,3% del totale delle iscrizioni.

Rispetto all'era pre-Covid, al Sud sono venute a mancare quasi 3.300 nuove imprese, 2.300 al Centro, 1.900 nel Nord Ovest e 1.700 nel Nord Est.

Il confronto con i dati del 2020 mostra invece una ripresa della voglia di fare impresa delle donne più elevata nel Nord Ovest: in queste regioni le iscrizioni tra gennaio e settembre 2021 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno sono quasi 2.500 in più, mentre al Centro sono +1.700. Il Mezzogiorno (con +1.600 nuove imprese femminili) ed il Nord Est (+1.300) mostrano una ripresa un po' più lenta.

 

Nuove imprese femminili più solide e in crescita nei settori performanti

Se la pandemia ha rallentato i ritmi di crescita tipici dell'impresa femminile, ha dato il destro, però, alla nascita di attività più solide e strutturate nella forma di società di capitali. Queste ultime, infatti, rappresentano il 23,6% del totale delle iscrizioni femminili a fronte del 23% del 2021 e del 22,6% del 2020 e risultano particolarmente presenti (e percentualmente più consistenti) soprattutto al Centro, dove sono circa 4.300 e rappresentano quasi il 30% delle nuove imprese guidate da donne.

Una conferma del lento ma progressivo rafforzamento organizzativo in corso nel mondo produttivo femminile proviene anche dalla crescita della quota di aziende guidate da donne che oggi operano nei cinque settori di attività più performanti in termini di rapporto valore aggiunto/occupati (industria manifatturiera, altre industrie in senso stretto, servizi di informazione e comunicazione, attività finanziarie e assicurative, attività immobiliari). Questa quota è passata dal 16,3% del 2014 al 16,9% del 2021, con differenze significative tra Centro-Nord (dove le donne hanno una maggiore tendenza ad operare in questi settori) e Mezzogiorno (dove invece si opera in settori più tradizionali).

 

Donne al vertice in aumento. Ma più della metà è over 50

Di fatto il crescente rafforzamento strutturale e di mercato del fare impresa al femminile, visibile sia nel breve che nel medio periodo, sembra andare di pari passo con la diffusione della presenza delle donne nei posti di comando delle aziende. Tra il 2011 e il 2020 le donne amministratici sono infatti aumentate di 93mila unità e sono cresciute anche in termini percentuali, passando dal 23,2 a 24,4%. Le cariche di amministratore ricoperte da donne sono così oggi poco meno di un milione e 140mila a fronte del milione e 50mila di 10 anni fa.

Cresce però l'età media delle donne che sono oggi nella "stanza dei bottoni" delle imprese: se nel 2011 il 43% delle amministratrici aveva più di 50 anni, a fine 2020 le over 50 sono il 58%.

 

Iscrizioni di imprese femminili e incidenza sul totale imprese registrate

Dati per regioni nei primi tre trimestri degli anni 2019-2021

 

Iscrizioni di imprese femminili

% Iscrizioni di imprese femminili

 

2019

2020

2021

2019

2020

2021

Piemonte

5.532

4.141

4.749

27,1

26,0

24,8

Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste

155

112

109

27,4

24,6

23,3

Lombardia

10.575

8.265

9.906

23,9

23,5

23,0

Provincia aut. di Bolzano/Bozen

704

595

598

24,6

24,8

23,0

Provincia autonoma di Trento

536

457

515

23,8

25,2

24,1

Veneto

5.501

4.318

4.865

26,6

26,0

25,0

Friuli-Venezia Giulia

1.153

854

976

28,4

25,7

24,8

Liguria

2.055

1.431

1.653

27,6

25,2

25,6

Emilia-Romagna

5.345

4.044

4.622

26,7

25,8

24,8

Toscana

5.325

4.154

4.762

28,2

27,5

28,1

Umbria

1.064

873

902

28,2

28,3

26,8

Marche

1.929

1.433

1.727

28,1

27,7

27,0

Lazio

8.414

6.237

7.023

27,7

26,1

25,0

Abruzzo

1.952

1.571

1.546

29,8

28,8

26,6

Molise

418

362

370

28,9

30,0

29,0

Campania

7.727

6.282

6.771

28,2

26,6

25,8

Puglia

4.998

3.952

4.587

27,0

26,6

27,0

Basilicata

644

584

609

28,8

28,8

27,9

Calabria

2.322

1.713

1.867

29,8

26,9

26,4

Sicilia

5.747

4.860

4.856

28,8

28,1

27,2

Sardegna

1.959

1.584

1.863

28,3

27,2

27,0

 

 

 

 

 

 

 

Nord-Ovest

18.317

13.949

16.417

25,2

24,4

23,7

Nord-Est

13.239

10.268

11.576

26,6

25,8

24,8

Centro

16.732

12.697

14.414

27,9

26,9

26,3

Sud e Isole

25.767

20.908

22.469

28,4

27,3

26,7

Italia

74.055

57.822

64.876

27,1

26,2

25,4

Elaborazioni Centro studi Tagliacarne -Sicamera su Osservatorio per l imprenditoria femminile Unioncamere -InfoCamere 

 

 

Iscrizioni di imprese femminili in forma di società di capitali

Dati per regioni nei primi tre trimestri degli anni 2019-2021

 

Iscrizioni di imprese femminili in forma di società di capitali

% iscrizioni di imprese femminili in forma di società capitali su totale iscrizioni di imprese femminili

 

2019

2020

2021

2019

2020

2021

Piemonte

718

516

632

13,0

12,5

13,3

Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste

11

6

11

7,1

5,4

10,1

Lombardia

2.542

2.033

2.472

24,0

24,6

25,0

Provincia autonoma di Bolzano/Bozen

48

47

70

6,8

7,9

11,7

Provincia autonoma di Trento

84

54

71

15,7

11,8

13,8

Veneto

1.046

869

913

19,0

20,1

18,8

Friuli-Venezia Giulia

163

126

155

14,1

14,8

15,9

Liguria

303

205

245

14,7

14,3

14,8

Emilia-Romagna

977

758

868

18,3

18,7

18,8

Toscana

927

758

909

17,4

18,2

19,1

Umbria

216

175

190

20,3

20,0

21,1

Marche

353

272

308

18,3

19,0

17,8

Lazio

3.296

2.400

2.878

39,2

38,5

41,0

Abruzzo

440

349

369

22,5

22,2

23,9

Molise

106

92

80

25,4

25,4

21,6

Campania

2.318

1.851

2.039

30,0

29,5

30,1

Puglia

1.172

848

1.047

23,4

21,5

22,8

Basilicata

145

108

136

22,5

18,5

22,3

Calabria

432

348

367

18,6

20,3

19,7

Sicilia

1.330

942

1.142

23,1

19,4

23,5

Sardegna

394

310

399

20,1

19,6

21,4

 

 

 

 

 

 

 

Nord-Ovest

3.574

2.760

3.360

19,5

19,8

20,5

Nord-Est

2.318

1.854

2.077

17,5

18,1

17,9

Centro

4.792

3.605

4.285

28,6

28,4

29,7

Sud e Isole

6.337

4.848

5.579

24,6

23,2

24,8

Italia

17.021

13.067

15.301

23,0

22,6

23,6

Elaborazioni Centro studi Tagliacarne -Sicamera su Osservatorio per l imprenditoria femminile Unioncamere -InfoCamere

 

Cariche femminili nelle imprese per regione e provincia autonoma

Dati a dicembre 2020

Regioni

2011

2020

Amministratrici

% sul totale amministratori

Amministratrici

% sul totale amministratori

Piemonte

93.321

26,4

91.124

26,9

Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste

3.692

27,6

3.309

29,0

Lombardia

219.522

22,3

227.432

23,2

Provincia autonoma di Bolzano/Bozen

8.313

18,6

9.364

19,3

Provincia autonoma di Trento

6.201

17,9

7.080

19,9

Veneto

78.076

21,0

85.663

22,6

Friuli-Venezia Giulia

23.737

23,5

23.652

24,9

Liguria

31.898

25,5

31.581

26,0

Emilia-Romagna

109.834

24,3

109.944

25,3

Toscana

77.953

24,9

82.078

25,9

Umbria

16.700

24,3

18.019

26,1

Marche

24.260

22,5

26.162

23,9

Lazio

102.974

23,3

121.426

24,7

Abruzzo

21.284

24,0

23.031

25,0

Molise

3.847

23,0

4.784

25,2

Campania

73.143

22,1

86.778

23,3

Puglia

39.940

21,1

49.657

23,1

Basilicata

5.763

21,6

7.890

24,3

Calabria

17.721

21,5

22.238

23,6

Sicilia

61.744

23,5

77.004

25,8

Sardegna

26.400

25,1

31.163

27,1

 

     

 

Nord-Ovest

348.433

23,6

353.446

24,4

Nord-Est

226.161

22,5

235.703

23,8

Centro

221.887

23,8

247.685

25,1

Sud e Isole

249.842

22,7

302.545

24,4

Italia

1.046.323

23,2

1.139.379

24,4

Elaborazioni Centro studi Tagliacarne -Sicamera su Osservatorio per l imprenditoria femminile Unioncamere -InfoCamere

 

 


Firenze: “Dopo Bto, bilancio straordinario”

Giuseppe SalviniLa Camera di Commercio di Firenze, attraverso il suo Segretario Generale - Giuseppe Salvini . ha tracciato il bilancio dei cinque giorni di BTO 2021 e racconta le altre iniziative in serbo per il rilancio di Firenze e della Toscana sulla mappa del turismo internazionale.

 

"Il bilancio è straordinariamente positivo grazie agli stakeholder del turismo non solo nazionale ma anche internazionali, grandi testimonial che in queste giornate sono stati ospiti della camera di commercio, di Nana Bianca, di Palazzo Vecchio, Firenze è ritornata al centro dell'attenzione per quanto riguarda il turismo internazionale. È stato fatto «un passo importante: aver rimesso al centro una città straordinariamente turistica come Firenze di questa riflessione e confronto sul turismo del futuro".

E il turismo del futuro sembra sorridere, con numeri in crescita e importanti prospettive di ripartenza. "Noi abbiamo chiuso il 2020 con un calo verticale di quasi l'80% di turisti, il 2021 dovrebbe chiudersi con il +61 per cento e un incremento per quanto riguarda il turismo domestico dell'11 per cento. Quindi il turismo è in ripartenza, anche se, ovviamente, non siamo ancora ai livelli del 2019".

 

E parlando di turismo e di Bto non si può certamente dimenticare la dimensione digitale. "L'online sarà la parola d'ordine del turismo del futuro - spiega il segretario generale - Moltiplicatori di turismo saranno anche le grandi eccellenze enogastronomiche, non solo arte, cultura, paesaggio".

 

Il food e il wine, per Salvini, non sono solo segmenti di offerta che possono intercettare l'interesse del turismo internazionale, ma sono veri e propri "moltiplicatori di presenza turistica" se è vero che "il 71 per cento dei turisti stranieri che sceglie la Toscana e Firenze lo fa anche per la grande attrattività delle nostre eccellenze gastronomiche".

 

Sul fronte delle iniziative per il prossimo futuro, Salvini svela che saranno proprio questi i temi su cui la Camera di Commercio di Firenze sta focalizzando gli impegni. "La Camera di Commercio di Firenze è molto attiva su questi filoni - spiega -. Un mese fa abbiamo organizzato il BuyFood, un salone online e in presenza dedicato alle grandi eccellenze dop e igp. Proseguiremo a febbraio con il BuyWine e con le anteprime del vino"

 

Guarda il Video

 

 


Excelsior: entro il 2025, 6 lavoratori su 10 dovranno avere competenze green o digitali

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Entro il 2025, 6 lavoratori su 10 dovranno avere competenze green o digitali. Nei prossimi cinque anni, infatti, il mercato del lavoro avrà bisogno di almeno 2,2 milioni di nuovi lavoratori in grado di gestire soluzioni e sviluppare strategie ecosostenibili (il 63% del fabbisogno del quinquennio che include anche il turnover) e di 2,0 milioni di lavoratori in grado di saper utilizzare il digitale (il 57%). Come mostrano le previsioni a medio termine (2021-2025) del Sistema informativo Excelsior di Unioncamere - presentate oggi nell'ambito della trentesima edizione di Job&Orienta, il salone dell'orientamento, la scuola, la formazione e il lavoro 2021 - ecosostenibilità e digitalizzazione sono infatti tra i principali fattori di trasformazione per il mercato del lavoro. E a partire dal 2022 un ulteriore impulso arriverà grazie all'attuazione delle misure previste nel PNRR.

 

Già nell'ultima parte del 2021, come emerge dalle informazioni Excelsior sul IV trimestre, le imprese hanno intrapreso la caccia alle competenze per il green e il digitale per dare slancio alla ripresa. Le competenze green sono ritenute strategiche principalmente per i profili legati all'edilizia e alla riqualificazione abitativa (tecnici e ingegneri civili e installatori di impianti), per ingegneri elettronici e delle telecomunicazioni, tecnici e gestori di reti e sistemi telematici e tecnici chimici. Le competenze digitali sono state richieste invece prevalentemente ai profili professionali ICT, quali analisti e progettisti di software, progettisti e amministratori di sistemi ma anche a ingegneri energetici e meccanici e a disegnatori industriali.

 

In questa fase sono i percorsi formativi STEM, soprattutto le diverse lauree in ingegneria, quelli che accomunano le ricerche delle imprese per sostenere le due grandi transizioni. Tra gli indirizzi più specifici per la domanda di competenze green emergono il diploma di tecnico superiore (ITS) in tecnologie innovative per i beni e le attività culturali, il diploma secondario in produzione e manutenzione industriale e la qualifica professionale nell'ambito agricoltura. Sul fronte delle competenze digitali sono tra i più richiesti il diploma di tecnico superiore (ITS) in tecnologie della informazione e della comunicazione, il diploma secondario in informatica e telecomunicazioni e la qualifica professionale nell'ambito elettronico.

 

Questa trasformazione del sistema imprenditoriale in chiave di sostenibilità e l'accelerazione per l'adozione delle tecnologie digitali investirà il mercato del lavoro di tutto il quinquennio. Le previsioni a medio termine mostrano infatti che la domanda di competenze green riguarderà in maniera trasversale tanto le professioni ad elevata specializzazione e tecniche, che gli impiegati come gli addetti ai servizi commerciali e turistici, gli addetti ai servizi alle persone come gli operai e gli artigiani. La spinta verso la transizione verde farà emergere, inoltre, la necessità di specifiche professioni green in alcuni settori come il progettista in edilizia sostenibile, lo specialista in domotica, i tecnici e gli operai specializzati nell'efficientamento energetico nelle costruzioni; il certificatore di prodotti biologici nell'agroalimentare; il progettista meccanico per la mobilità elettrica.

 

Questo fenomeno sempre più pervasivo in tutti i settori dell'economia interesserà non solo nuovi green jobs ma anche occupazioni esistenti. Per esempio, anche per i cuochi saranno sempre più importanti le competenze legate alla ecosostenibilità richieste dai consumatori e vantaggiose per le imprese, come l'attenzione alla riduzione degli sprechi, all'uso efficiente delle risorse alimentari e all'impiego di produzioni di qualità e legate al territorio (a chilometro zero). 

 

Altrettanto ricercate saranno le competenze digitali, considerate una competenza di base per la maggior parte dei lavoratori. Queste saranno rilevanti non solo per tecnici informatici, telematici e delle telecomunicazioni, specialisti in scienze matematiche, informatiche, chimiche e fisiche, ma anche per professori, specialisti in scienze sociali, impiegati addetti alla segreteria e all'accoglienza, addetti alla contabilità.

 

Del resto, il processo di digitalizzazione si sta diffondendo in due principali direttrici: da un lato il passaggio al digitale di sistemi di lavoro e attività produttive (smart working, commercio on line, digitalizzazione delle procedure in molti servizi alle imprese e alle persone) e dall'altro una forte spinta all'innalzamento delle competenze digitali sia dei lavoratori, ma anche di un'ampia fascia della popolazione, con particolare riferimento agli studenti e ai professori di tutte le scuole di ogni ordine e grado. 

 

 

 

 

 

FABBISOGNI DI PROFESSIONI CON COMPETENZE GREEN NEL PERIODO 2021-2025

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FABBISOGNI DI PROFESSIONI CON COMPETENZE DIGITALI NEL PERIODO 2021-2025

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: Unioncamere - ANPAL, Sistema Informativo Excelsior


L'Export traina l'economia senese
Le esportazioni dello scorso anno raggiunte in nove mesi

" "

L'export della provincia di Siena, sulla base dei dati pubblicati dall'ISTAT, si sono attestate nei primi nove mesi del 2021 a 2 miliardi di euro, raggiungendo così in anticipo di tre mesi il valore delle esportazioni dello scorso anno.

 

Nel periodo gennaio-settembre 2021 -  sottolinea Massimo Guasconi, Presidente della Camera di Commercio di Arezzo-Siena - il fatturato estero delle imprese senesi ha superato abbondantemente quello dello stesso periodo del 2020 (+42,2%) con un passo superiore a quello medio regionale (+22,4%). Se analizziamo la variazione rispetto allo stesso intervallo del 2019, in epoca pre - Covid, la crescita in percentuale è addirittura superiore: +54%. Un risultato che conferma la crescita dell'importanza del nostro export che rappresenta il 6% sul totale regionale (era il 4,9% nel 2020) e che ci permette di superare la provincia di Prato nella classifica delle province toscane (nel 2020 avevamo già superato Livorno e Massa Carrara). Allargando l'ambito territoriale, se sommiamo ai 2 miliardi di Siena i quasi 8 miliardi di Arezzo, possiamo oggi affermare che le imprese iscritte alla nostra Camera di Commercio contribuiscono quindi a quasi un terzo del totale delle esportazioni della Toscana. "  

 

"Una crescita significativa    - prosegue il Presidente Massimo Guasconi - che vede come settore di punta quello dei prodotti farmaceutici le cui vendite all'estero aumentano del 58,8% rispetto al 2020 e del 125,9% rispetto al 2019, attestandosi a circa 596 milioni di euro.  La Polonia si conferma di gran lunga il primo mercato di riferimento con oltre 200 milioni di esportazioni anche se il secondo mercato di riferimento, gli Stati Uniti, sono cresciuti ad un passo decisamente più veloce. Positivi anche i risultati di Spagna e Paesi Bassi. Il dato senese è particolarmente positivo: basti pensare che l'export farmaceutico italiano nell'intervallo 2018-2020 è cresciuto in media, ogni anno, "solo" del 41,2%. Ma è soprattutto importante perché realizzato anche grazie a continui investimenti tecnologici e digitali, il che ne fanno un esempio da seguire anche per tutti gli altri settori produttivi provinciali".

 

"Il Covid in questi ultimi due anni -commenta il Segretario Generale della Camera di Commercio Marco Randellini - ha spinto molte famiglie, anche in Europa, a cercare tipologie di vacanze che si caratterizzassero per un più stretto contatto con la natura, magari attraverso l'utilizzo del camper, giudicato più sicuro e più libero rispetto alle tradizionali strutture recettive. Un comportamento che appare confermato anche dall'andamento del nostro comparto della camperistica che risulta essere il secondo settore di specializzazione dell'export senese: il parziale dei primi nove mesi si attesta ad oltre 523 milioni di euro ed è in crescita sia rispetto allo scorso anno (+48,4%) che rispetto al pre-pandemia (+50,5%).  La Germania resta di gran lunga il primo mercato di sbocco con oltre 225 milioni di euro e presenta una crescita sensibile, così come anche tutti gli altri principali partner commerciali."

 

"Al record nelle esportazioni, con il superamento che, quasi sicuramente stabilirà nel 2021 l'agroalimentare italiano, superando i 50 miliardi annui, - prosegue Marco Randellini - contribuiranno anche le esportazioni senesi. Per il settore delle bevande, in cui il vino rappresenta sicuramente la voce dominante, nei primi nove mesi del 2021 si registra un export complessivo di circa 312 milioni di euro, in crescita del 31,1% rispetto al 2020 e del 32,5% rispetto al 2019. Tutti positivi i primi tre mercati di sbocco: Stati Uniti, Germania e Canada. Le esportazioni di prodotti alimentari si attestano invece a 98 milioni di euro, in aumento del +2,4% rispetto allo scorso anno e del 42% rispetto al 2019. Particolarmente positivi i risultati dei mercati statunitense, svizzero, polacco ed ungherese. In difficoltà, invece, quelli francese e britannico." 

 

 


Le “Terre di Pisa” protagoniste alla “Borsa Internazionale del Turismo Esperienziale”
La Camera di Commercio di Pisa insieme a 8 operatori turistici ha raccontato la Toscana autentica

" "Uno stand virtuale interattivo, presidiato digitalmente dalla Camera di Commercio di Pisa, ha consentito di presentare le bellezze del territorio pisano e della sua offerta turistica. Come in una fiera dal vivo, i visitatori web, accedendo alla piattaforma digitale, hanno potuto visionare le proposte turistiche con il supporto di strumenti multimediali per ottenere informazioni, vedere video, fotogallery, inviare mail e fissare incontri live. Al contempo 8 imprese pisane aderenti al marchio "Terre di Pisa" hanno partecipato, con il supporto della Camera, avendo a diposizione un'agenda di 36 appuntamenti b2b con buyers italiani e stranieri e, novità di quest'anno, la possibilità di b2c tra visitatori e destinazioni.

 

"Il turismo sta vivendo una fase di ripresa, - ha dichiarato Valter Tamburini, Presidente della Camera di Commercio ma anche di profondo cambiamento indotto da una crisi sanitaria imprevista che ha modificato flussi orientamenti, sensibilità e preferenze del turista. Abbiamo la consapevolezza che il territorio pisano, per le sue risorse paesaggistiche, naturalistiche, storiche, culturali, urbanistiche abbia un potenziale elevato nel campo del "turismo emozionale" ma al contempo non vogliamo perdere di vista i cambiamenti del mercato in atto e la conseguente necessità che l'offerta turistica si adegui a nuove esigenze. Per questo motivo sosteniamo la partecipazione delle nostre imprese ad eventi, come la Bitesp, non soltanto per far conoscere la qualità della loro offerta turistica ma anche per metterle a confronto diretto con gli operatori aiutandole a capire come raffinarla. "L'unica regola del viaggio è: non tornare come sei partito. Torna diverso", scriveva la poetessa canadese Anne Carson: in piena coerenza a questa filosofia, è proprio questo il risultato per il quale si fanno progetti e si lavora nelle Terre di Pisa".

 

Le aziende partecipanti:

  • Arianna & Friends  - Terricciola
  • BellaItaliaTour di Emilia Marroni - Pisa
  • Rete Imprese Vivere Pisa - Pisa
  • TuscanTaste di Claudia Rossi - Crespina Lorenzana  

 

 


A Grosseto un Protocollo contro l’abusivismo immobiliare

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E' stato sottoscritto a Grosseto, il "Protocollo di Intesa per il contrasto dell'abusivismo e dello svolgimento irregolare dell'attività di intermediazione immobiliare nelle province di Livorno e Grosseto".

 

La firma congiunta arriva al termine di un intenso percorso di lavoro e coordinamento. Il fenomeno dell'abusivismo ha infatti assunto negli ultimi anni dimensioni preoccupanti, tali da creare gravi turbative al mercato in generale, oltre che danni rilevanti sia al consumatore che all'immagine professionale dell'agente immobiliare. Inoltre, l'esercizio abusivo della professione di agente immobiliare genera evasione erariale, previdenziale ed assicurativa, nei casi in cui il rapporto di lavoro sia completamente sconosciuto al fisco ed agli Enti previdenziali.

 

Da questa situazione è nata l'esigenza di una maggior tutela del settore, avvertita da tutti i soggetti coinvolti: dalle associazioni che riuniscono i rappresentanti della categoria professionale alle associazioni dei consumatori, dai livelli istituzionali di controllo a quelli di coordinamento del settore.

 

La Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno si è fatta dunque promotrice di un tavolo di lavoro con i soggetti coinvolti nella prevenzione e nel contrasto del fenomeno dell'abusivismo e dell'irregolare svolgimento dell'attività di intermediazione immobiliare, con l'obiettivo di creare un efficace coordinamento delle attività.

 

"Il Protocollo contro l'abusivismo immobiliare è un ottimo esempio di come la collaborazione tra i vari attori protagonisti di un settore economico, se ben indirizzata, può generare vantaggi per tutta la comunità - ha spiegato il Presidente Riccardo Breda - tra le funzioni della Camera di Commercio vi è proprio il ruolo di "regista" nella regolamentazione del mercato, un compito che la Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno svolge con particolare attenzione e proattività. Non dobbiamo mai dimenticare poi che un mercato sano è in primo luogo una tutela per i consumatori."

 

"Si tratta di un protocollo molto interessante - è stato l'intervento del Direttore provinciale di Grosseto di INPS - Istituto Nazionale Previdenza Sociale Carlo Gianni -che darà sicuramente risultati positivi: rientra tra i nostri compiti fondamentali contrastare i fenomeni dell'abusivismo a tutti i livelli e ambiti"

 

Marco Festelli, presidente di Confconsumatori Toscana A.P.S. ha sottolineato i pericoli dell'abusivismo per gli utenti: "Il consumatore deve sapere che ricorrendo ad un intermediario abusivo non fruisce delle garanzie offerte invece da chi esercita la professione avendone titolo, e che l'abusivismo ha varie forme, anche attraverso il mercato online"

"Questo protocollo è un'operazione di trasparenza - ha commentato Serena Badiali, presidente neoeletta di F.I.M.A.A. - Federazione italiana Mediatori Agenti d'Affari - che va a tutela di tutti, dei consumatori prima di tutto. Devo ringraziare la Camera di Commercio per questa iniziativa, che ci impegnamo a promuovere il più possibile"

 "Il nostro messaggio è a tutto tondo - ha concluso il Segretario Generale della CCIAA Pierluigi Giuntoli - non solo abusivismo quindi ma anche contrasto dell'attività irregolare nella professione. All'interno di questo protocollo ci sono degli strumenti che vanno a favore proprio dei consumatori: per questo è fondamentale favorirne la diffusione e la conoscenza."

 

Dopo la firma con le associazioni grossetane, nelle prossime settimane il Protocollo sarà sottoscritto anche a Livorno.

 

L'iniziativa rientra nell'ambito delle funzioni di tutela del consumatore e della fede pubblica, assegnate alle Camere di Commercio dall'art. 2 comma 2, lett. C, della L. 29.123.1993, n. 580 e ssmmii e confermate dall'art. 1 comma 1 del DM 7 marzo 2019 (Ridefinizione dei servizi camerali).

 

Tra i firmatari di oggi nella sede di Grosseto:

Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno, rappresentata dal presidente Riccardo Breda; INPS - Istituto Nazionale Previdenza Sociale - Direzione provinciale di Grosseto, rappresentato dal Direttore Carlo Gianni; F.I.AI.P - Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali - Collegio Provinciale di Grosseto, rappresentata dal presidente Serena Badiali; F.I.M.A.A. - Federazione italiana Mediatori Agenti d'Affari - Collegio Provinciale di Grosseto, rappresentata dal presidente Luciano Bianchi e Confconsumatori Toscana A.P.S., rappresentata dal presidente Marco Festelli. 


DOCUMENTI ALLEGATI
Lavoro: a novembre le imprese lucchesi prevedono quasi 2.600 entrate

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Sono 2.580 le assunzioni programmate dalle imprese lucchesi nel mese di novembre 2021, e salgono a 8.750 nell'intero trimestre novembre 2021-gennaio 2022.

La domanda di lavoro prevista dalle imprese risulta in recupero, superando sia i livelli di novembre 2019 (1.700 nel mese e 6.030 nel trimestre) che di novembre 2020 (1.280 nel mese e 4.660 nel trimestre), quando l'incertezza legata alle prospettive autunnali di recrudescenza della pandemia aveva inciso sui programmi occupazionali delle imprese.

Un'impresa lucchese su dieci ha in programma di assumere personale nel corso del mese di novembre.

Le entrate previste si concentreranno per metà nel settore dell'industria (costruzioni incluse) e per il 76% nelle imprese con meno di 50 dipendenti. In 38 casi su 100 le imprese prevedono difficoltà nel reperimento dei profili professionali richiesti, pertanto la domanda di lavoro delle imprese potrebbe non venire del tutto soddisfatta.

Sono queste le previsioni per la provincia di Lucca rilevate dal Sistema Informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere in collaborazione con ANPAL, ed elaborate dalla Camera di Commercio di Lucca.

 

A novembre la difficoltà delle imprese lucchesi a reperire i profili ricercati riguarda il 37,6% delle entrate programmate, un valore in crescita rispetto al 29,9% di novembre 2019. La mancanza di candidati è la motivazione prevalente segnalata dalle imprese (21,4%), seguita dall'inadeguata preparazione degli stessi (14,2%). Per la metà delle assunzioni viene richiesto di aver maturato esperienza nel settore, mentre per il 20,6% di aver avuto una precedente esperienza nella professione.

Le maggiori difficoltà di reperimento si riscontrano nella ricerca di profili dirigenziali e tecnici con elevata specializzazione (57,6%) e di operai specializzati (39,8%), mentre per impiegati, professioni commerciali e dei servizi (28,7%) e per le professioni non qualificate (18,5%) le difficoltà risultano inferiori.

Tra i profili più difficili da reperire il "Borsino Excelsior delle professioni" di novembre 2021 segnala: tra gli operai specializzati quelli addetti all'industria del legno e della carta (57,7%), alle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche (54,4%) e quelli specializzati nell'edilizia (49,4%). Nei servizi risultano difficili da reperire cuochi, camerieri e addetti ai servizi turistici (52,9%). Tra i tecnici con elevata specializzazione le maggiori difficoltà di reperimento riguardano i tecnici delle vendite, del marketing e della distribuzione commerciale (64,4%), quelli in campo informatico, ingegneristico e della produzione (58,8%), e i tecnici della sanità, dei servizi sociali e dell'istruzione (57,4%).

 

Oltre la metà delle assunzioni previste nel mese di novembre (57%) sarà con contratto a tempo determinato, mentre il ricorso al tempo indeterminato si ferma al 20%. Le imprese prevedono invece un minore ricorso ai contratti di somministrazione (8%), di apprendistato (6%) e alle altre tipologie contrattuali dipendenti (4%) e non dipendenti (4%).

 

Il comparto industriale provinciale programma di effettuare 1.300 assunzioni nel mese di novembre e 4.020 nell'intero trimestre novembre 2021-gennaio 2022: nel dettaglio, per l'industria manifatturiera e public utilities la previsione è di 950 assunzioni a novembre e 2.970 nel trimestre, mentre per le costruzioni sono in programma 340 entrate a novembre e 1.050 nei tre mesi.

Nel settore dei servizi le entrate programmate sono pari a 1.280 a novembre e 4.730 nell'intero trimestre novembre 2021-gennaio 2022. Nel dettaglio, nel mese di novembre 2021 sono previste 460 assunzioni nei servizi alle imprese, 290 nell'alloggio, ristorazione e servizi turistici, 280 nel commercio e 250 nei servizi alle persone.

Rispetto a novembre 2019, quando le previsioni non erano influenzate dal contesto pandemico, la domanda di lavoro dei servizi risulta in aumento grazie ai servizi alle imprese e alle persone, dove le assunzioni previste crescono rispettivamente di 170 e di 70 unità, mentre la domanda dell'alloggio, ristorazione e servizi turistici (-20) e del commercio (-10) risulta in calo. In forte aumento invece le assunzioni previste dalle imprese manifatturiere con 460 unità in più, e dalle costruzioni con 190 entrate in più.

 

Tra le figure professionali maggiormente richieste dalle imprese nel mese di novembre si trovano gli operai specializzati nell'edilizia (310 entrate previste nel mese), seguiti dagli operai metalmeccanici ed elettromeccanici (260), dai cuochi, camerieri e altre professioni dei servizi turistici e dai tecnici in campo informatico, ingegneristico e della produzione (170 per entrambi), dal personale non qualificato nei servizi di pulizia (160), i commessi e altro personale in esercizi al minuto e a all'ingrosso (130), il personale addetto all'amministrazione e alla segreteria (120), gli operai specializzati del legno e della carta (120), i conduttori di mezzi di trasporto (100) e i tecnici delle vendite, del marketing e della distribuzione commerciale (90).

L'11,3% delle entrate previste sarà destinato a personale laureato, per 290 assunzioni. Fra le lauree più ricercate le imprese segnalano l'indirizzo economico (50), ingegneria industriale, chimico-farmaceutico, sanitario e paramedico (40 entrate previste per ciascuno).

Per i diplomi secondari si contano 890 previsioni di assunzione (34,4% del totale) mentre per gli ITS la domanda si ferma allo 0,9% (20 unità). Tra i più richiesti si segnalano gli indirizzi in amministrazione, finanza e marketing (190), meccanica, meccatronica ed energia (130), il sistema moda (120), turismo, enogastronomia e ospitalità (90).

Tra i diplomi/qualifiche professionali (520 entrate; 20,1%) gli indirizzi più richiesti sono il meccanico (90), l'elettrico e il legno (60 ingressi per entrambi), seguiti da ristorazione, impianti termoidraulici ed edile (40 per ognuno).

Per il 33,3% delle assunzioni previste non viene richiesto un titolo di studio specifico.

Il 26,3% delle assunzioni programmate interesserà giovani (under 30), mentre per il 19,7% le imprese non ritengono l'età un fattore rilevante.

 

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Contributi della Camera di Commercio di Arezzo&Siena per la partecipazione alle manifestazioni fieristiche internazionali
Sostegno anche alle imprese femminili nella conciliazione dei tempi vita-lavoro e dei servizi di cura

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Dallo scorso mese di novembre è operativo il bando della Camera di Commercio di Arezzo - Siena per sostenere la partecipazione delle MPMI senesi a manifestazioni fieristiche internazionali.

 

Nel 2020 il valore complessivo delle esportazioni della provincia di Siena è cresciuto complessivamente di circa 173 milioni di euro (+9,4% in termini percentuali) rispetto al 2019, attestandosi a poco più di 2 miliardi di euro. Siena ha ottenuto una delle migliori performance a livello regionale ed è una delle due sole province (l'altra è Arezzo) ad aver incrementato le vendite all'estero rispetto al periodo pre-covid, cioè al 2019. Una tendenza che è proseguita anche nei primi sei mesi del 2021 con una ulteriore crescita del + 57,6% rispetto al 2020.

 

Ed una ulteriore spinta all'export provinciale potrebbe venire dalla ripresa delle fiere in presenza: la ripartenza da settembre 2021, dopo un anno e mezzo di chiusura, sta confermando la loro importanza nel favorire la crescita dei contati e  del volume degli  ordini  per le imprese partecipanti.

Quindi una riacquisita rilevanza delle manifestazioni fieristiche nelle strategie di internazionalizzazione che ha spinto la Camera di Commercio ha riproporre, anche per l'anno in corso, il bando "Interventi promozionali in favore dell'Export provinciale".

 

Il bando prevede un contributo, dall'ammontare massimo di 1.000 euro, per favorire la presenza delle imprese senesi a manifestazioni fieristiche internazionali,(in Italia o all'estero), preferibilmente presenti nel calendario ICE e con svolgimento  in presenza o in modalità virtuale.

IL contributo è previsto nella forma di rimborso parziale dei costi sostenuti dalle imprese  e le spese ammesse sono, ad esempio quelle per il trasferimento del campionario, per la locazione e l'allestimento dello spazio espositivo, per la pubblicità e, nel caso di fiere in modalità virtuale, quelle  per i costi di iscrizione o per l'utilizzo di piattaforme digitali dedicate.

 

Le domande potranno essere presentate, via PEC ,fino al 15/12/2021 ed i contributi saranno concessi fino all'esaurimento dell'apposito fondo previsto nel bilancio camerale ed in base all'ordine cronologico di presentazione delle domande.

Scadrà invece il prossimo 15 novembre il termine per la presentazione delle domande per beneficiare dei  contributi previsti dal Bando "FAMILY CARE",  rivolto alle imprese femminili per favorire la conciliazione dei tempi vita-lavoro e dei servizi di cura.

Una misura che nasce dalla collaborazione tra la Camera di Commercio di Arezzo - Siena, ed il Comitato per l'Imprenditoria Femminile (IF) con l'obbiettivo di sostenere il sistema imprenditoriale femminile del territorio aretino e senese in una fase in cui la conciliazione tra le esigenze lavorative e l'impegno familiare è stata resa ancor più complessa dalla situazione emergenziale causata dal Covid-19.

 

Il bando prevede il rimborso parziale delle spese sostenute dalle imprenditrici per servizi rivolti ai minori fino a 14 anni come la frequenza di asili nidi o scuole dell'infanzia, per baby-sitting o baby-parking, per servizi socio-educativi assistenziali o per  servizi scolastici (ad esempio servizio mensa, trasporto scolastico, servizio pre-scuola e doposcuola, attività ludiche come campi estivi e vacanze studio).

 

La misura del rimborso coprirà fino al 50% delle spese ammissibili (sostenute nel corso del 2021) ed ogni imprenditrice potrà ottenere un contributo massimo di € 600,00 per domanda.

Anche in questo caso i contributi saranno concessi fino all'esaurimento dell'apposito fondo previsto nel bilancio camerale ed in base all'ordine cronologico di presentazione delle domande.

 

Modulistica ed informazioni più dettagliate sui due bandi sono disponibili sul sito istituzionale www.as.camcom.it . 


In Toscana tecnologia 4.0 contro i reati ambientali
Convenzione tra la Sezione regionale Albo Gestori ambientali presso la Camera di Commercio di Firenze ed il Comando della Regione Carabinieri Forestale “Toscana”. Bassilichi: “vitale condividere strumenti e obiettivi”; Marinelli “uniformità di controlli a livello regionale”.

" "Una semplice foto della targa per controllare la legalità del mezzo di trasporto dei rifiuti e le autorizzazioni rilasciate all'impresa titolare. E' l'applicazione per smartphone con la quale, da oggi, le pattuglie del Comando della Regione Carabinieri Forestale della Toscana potranno svolgere - direttamente sul territorio e praticamente in tempo reale - la prevenzione di reati ambientali.

 

Un fenomeno, quello del trasporto illegale di rifiuti, che causa danni gravi all'ambiente, alle comunità che vi abitano e alle imprese che vi operano, minando l'integrità del tessuto economico e sociale.

 

Attraverso il protocollo firmato in Camera di Commercio di Firenze - dal presidente Leonardo Bassilichi, dal Gen. B. Marina Marinelli Comandante della Regione Carabinieri Forestale "Toscana", dal Presidente dell'Albo nazionale gestori ambientali (Ministero Transizione Ecologica) Daniele Gizzi e da Enrico Bocci, presidente della Sezione Toscana dell'Albo - i Carabinieri forestali potranno accedere direttamente alla Banca dati dell'Albo contenente le autorizzazioni rilasciate per il trasporto dei rifiuti, l'intermediazione e le bonifiche dei siti e dei beni contenenti amianto attraverso lo strumento reso disponibile dall'Albo alle forze dell'ordine, ottenendo in tempo reale tutte le informazioni relative alle autorizzazioni rilasciate con evidenza dei mezzi autorizzati e dei rispettivi codici rifiuto.

 

Le imprese iscritte all'Albo gestori ambientali in Italia sono più 161mila. Dopo la Lombardia (oltre 37mila iscrizioni) è la Toscana la regione con più imprese iscritte (oltre 15mila) che gestiscono oltre 43mila mezzi per il trasporto rifiuti.

 

 "Due importanti temi dell'agenda europea come la transizione digitale e la salvaguardia dell'ambiente sono declinati a livello locale in questa intesa strategica sulla legalità. Come Camera siamo orgogliosi di esserne parte come attuatori a fianco dell'Albo nazionale gestori ambientali" ha commentato Bassilichi.

 

"Questo nuovo protocollo d'intesa è un importante traguardo raggiunto perché permette di uniformare l'applicazione dei controlli su tutto il territorio regionale" ha sottolineato Marinelli.

Per Gizzi il protocollo costituisce "una sinergia tra l'Albo e le forze dell'ordine per semplificare le attività di controllo che favorisce le imprese che operano nella legalità stimolando positivamente l'economia del settore 


Agenda degli Appuntamenti
DataDove/ChiEvento
23 settembre - 21 aprile Camera di Commercio Firenze Pid Impresa Digitale Firenze
19 ottobre - 5 aprile Camera di Commercio Pistoia & Prato Programma sostenibilità ambientale
21 gennaio CIF - Camera Commercio di Pisa Opportunità di finanziamento e rilancio dell’occupazione femminile nel PNRR
28 gennaio PromoFirenze Progetto Smart Export - Webinar di presentazione
11 - 12 febbraio PromoFirenze #buywinetoscana


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