Home
Regolazione Mercato

LA REGOLAZIONE DEL MERCATO

Normativa

La Legge 29 dicembre 1993, n. 580 ("Riordinamento delle Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura"), nel testo novellato dal D.Lgs. 15 ottobre 2010, n. 23, attribuisce alle Camere significative attribuzioni nell'ambito della regolazione del mercato. Tra i compiti attribuiti alle Camere di Commercio vi sono:

  • costituzione di commissioni arbitrali e conciliative per la risoluzione delle controversie tra imprese e tra imprese e consumatori e utenti;
  • predisposizione di contratti-tipo tra imprese, loro associazioni e associazioni di tutela degli interessi dei consumatori e degli utenti;
  • promozione di forme di controllo sulla presenza di clausole inique inserite nei contratti;
  • vigilanza e controllo sui prodotti e per la metrologia legale e rilascio dei certificati d'origine delle merci;
  • possibilità di costituirsi parte civile nei giudizi relativi ai delitti contro l'economia pubblica, l'industria e il commercio;
  • legittimazione ad agire in tema di repressione della concorrenza sleale.

Il Codice del Consumo (D.Lgs. n. 205/2006), inoltre, legittima le Camere di Commercio a convenire in giudizio il professionista o l'associazione di professionisti che utilizzano o che raccomandano l'utilizzo di condizioni generali di contratto, nonché a richiedere al giudice competente l'inibizione dell'uso delle condizioni di cui sia accertata l'abusività.

 

Compito delle Camere di Commercio

Compito delle Camere di Commercio è quello di accrescere l'efficacia della regolazione delle attività economiche. In particolare le Camere sono chiamate a tutelare, nell'interesse pubblico dell'economia, sia gli interessi del sistema imprenditoriale, sia quelli dei consumatori, assicurando ai mercati l'osservanza di regole di correttezza riconoscibili ed accettate, in modo da garantire un equilibrio di rapporti e di diritti tra le varie forze economiche e sociali.

La Camera di Commercio dispone di un proprio Ufficio di Conciliazione e di Arbitrato, a cui cittadini e imprese possono rivolgersi per la conciliazione di controversie in materia civile e commerciale vertenti su diritti disponibili.

I mezzi di risoluzione extragiudiziale delle controversie (in particolare conciliazione ed arbitrato) offrono numerosi vantaggi, tra cui l'economicità, la rapidità, la riservatezza, la specifica competenza dei conciliatori e degli arbitri, il mantenimento dei rapporti tra le parti anche dopo la risoluzione della lite, la garanzia di correttezza e trasparenza del procedimento.

 

Obiettivi dell'Unione Regionale

Al fine di garantire l'efficacia e l'efficienza dei servizi offerti dalle Camere di Commercio, gli obiettivi prioritari perseguiti dall'Unione Regionale sono:

  • assicurare una formazione continua del personale camerale preposto all'amministrazione dello sportello di conciliazione, arbitrato, nonché del più generale settore della regolazione del mercato;
  • promuovere il ricorso agli strumenti di risoluzione extragiudiziale delle controversie, nonché ad ogni mezzo preventivo e di controllo relativo ai vari settori inerenti la regolazione del mercato.

In tale ottica, l'Unione Regionale realizza le seguenti attività periodiche:

  1. a)  Attività di coordinamento generale, supporto, stimolo, monitoraggio e recepimento delle diverse esperienze maturate in seno ad ogni singolo ente camerale della Toscana, al fine di proporre, per quanto possibile e compatibilmente con il contesto nazionale e con le realtà economiche che ogni ente camerale rappresenta, linee guida per la regolazione e semplificazione dei rapporti economici.
  2. b)  Corsi di formazione in materia di conciliazione, arbitrato e regolazione del mercato, di livello base e avanzato, destinati ai dipendenti camerali addetti agli Uffici di Conciliazione, Arbitrato e Regolazione del Mercato;
  3. c)  Campagne regionali di comunicazione e promozione dei servizi offerti in materia dalle Camere di Commercio della Toscana:
  • seminari di presentazione dei servizi;
  • brochure, manifesti su circuiti comunali, pendoli su treni a percorrenza regionale;
  • annunci pubblicitari, articoli, servizi speciali su quotidiani locali e nazionali, nonché su riviste specialistiche; veicolazione brochure tramite quotidiani e riviste;
  • spot radiofonici e televisivi;
  • pagine web; promozione su siti di testate giornalistiche;
  • campagne di comunicazione dirette ad enti locali, ordini e collegi professionali, associazioni di consumatori, associazioni di categoria, operatori economici, associazioni di volontariato.

Contratti Tipo

Una banca dati di modelli contrattuali più ricorrenti nella pratica è disponibile sul sito internet http://www.contratti-tipo.camcom.it/

 Aggiornata al 10/10/2012