In campo ambientale il sistema camerale attua molteplici iniziative sia nel rispetto della vigente normative sia per promuovere presso il sistema produttivo locale i principi del decreto Ronchi per la migliore gestione dei rifiuti prodotti (recupero e riciclaggio).
Come ormai noto, la legge 70 del 1994 individua infatti nelle Camere di Commercio il soggetto istituzionale per la presentazione del Modello Unico di Dichiarazione Ambientale, il cosiddetto MUD.
Le conseguenti attività di competenza delle Camere di Commercio sono molteplici e non si esauriscono nel solo periodo della ricezione del documento. Le Camere di Commercio provvedono a mettere a disposizione la documentazione necessaria alla presentazione, assistono nella compilazione i vari soggetti interessati ed operano sul dato, protocollo – informatizzazione – gestione, fino a dare ad ARPAT gli archivi completi delle dichiarazioni che tecnici specializzati utilizzano, dopo attente bonifiche, per fini statistici.
In questo contesto Unioncamere Toscana attua una serie di azioni per fare si che il ruolo del sistema non si limiti alle sole attività previste per legge ma supporti le imprese nella quotidiana e corretta gestione delle problematiche ambientali non più legate a situazioni di emergenza contingenti.
Nel dettaglio Unioncamere Toscana realizza:
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un'accurata formazione del personale camerale che fornisce sul territorio l'assistenza necessaria agli operatori del settore
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organizza numerosi incontri in ogni provincia con lo scopo di aggiornare gli stessi operatori sulle eventuali novità legislative
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coordina tutte le iniziative locali attraverso un ufficio regionale che ha il compito di risolvere problemi di carattere più complesso e chiarire situazioni di dubbia interpretazione della norma
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fissa annualmente degli obiettivi di sistema nell’ottica del miglioramento continuo
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collabora durante le fasi di protocollo con i vari sportelli camerali per effettuare un accurato controllo sulla correttezza formale delle dichiarazioni presentate contribuendo in maniera efficace alla qualità del dato ottenuto e diminuendo considerevolmente il rischio per le imprese di incorrere in sanzioni amministrative.
Tutto questo ha consentito alla regione Toscana di ottenere un eccellente livello di omogeneità degli archivi fornendo al tempo stesso un ottimo servizio alle imprese coinvolte.
Per aiutare le imprese nella gestione dei loro scarti di produzione, in particolare favorendo l’incontro tra aziende detentrici di tali scarti e aziende che possono recuperarli in nuovi processi produttivi, le Camere di Commercio hanno inoltre reso disponibile gratuitamente il servizio borsa del recupero.
Operando in rete sarà infatti possibile cercare in tempo reale possibili fornitori o acquirenti di determinati residui di lavorazione che potranno così essere commercializzati favorendo lo sviluppo e la trasparenza di un mercato con potenzialità economiche ed ambientali di sicuro interesse.
L’iniziativa coinvolge un gran numero di imprese se si pensa che solo in Toscana nel 2002 hanno presentato il MUD 34.261 aziende interessate dalla normativa che esclude peraltro da tale obbligo numerosi soggetti, piccoli artigiani e piccole imprese agricole, che sono comunque tenuti ad una corretta gestione dei loro rifiuti.
Il servizio è già attivo dai primi mesi del 2000 ma, da una semplice vetrina telematica, ha assunto recentemente identità di una vera e propria BORSA grazie anche all’interesse ed al coinvolgimento del Ministero dell’Ambiente, del Ministero delle Attività Produttive, dell’Agenzia Nazionale per la Protezione dell’Ambiente, delle Associazioni di Categoria Nazionali, dei maggiori Consorzi per il riciclaggio, dell’Albo Nazionale dei Gestori, dell’Osservatorio Nazionale sui Rifiuti, ecc..
Nel sito inoltre, oltre all’ormai tradizionale area scambi, è possibile trovare riferimenti legislativi ed interagire per via telematica con i massimi esperti del settore per chiarire dubbi o semplicemente avere informazioni sul tema.