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A fine marzo 2015, le imprese femminili registrate in Toscana sono 93.514 e rappresentano il 22,8% del sistema imprenditoriale. Rispetto allo stesso periodo del 2014, le aziende capitanate da donne registrano un tasso di crescita dell'1,5% - equivalente ad un saldo positivo fra iscrizioni e cessazioni pari +1.400 imprese femminili nel corso dell'ultimo anno - che supera abbondantemente il +0,4% messo a segno dall'imprenditoria non femminile, risultando inoltre più alto della media italiana (+1,2% il dato nazionale relativo alle imprese femminili).
La Toscana risulta quarta nella classifica delle regioni italiane per crescita di imprese femminili, dopo Lazio (+2,2%), Lombardia (+2,1%) e Veneto (+1,8%), ma prima di Emilia Romagna (+0,9%), Piemonte e Marche (+0,3% e +0,2%).
Il contributo della componente straniera alla crescita della base imprenditoriale femminile è forte in tutto il Paese: la Toscana risulta l'ottava regione per sviluppo di imprese capitanate da donne straniere, con un +7,0% (uguale alla media nazionale) che corrisponde ad un incremento netto di +861 aziende femminili straniere nel corso dell'ultimo anno. In pratica lo sviluppo dell'imprenditoria «rosa» in Toscana è determinato per il 61% dalle aziende straniere. Al netto di tale contributo, la crescita dell'imprenditoria femminile toscana è pari al +0,2%.
Questo, in sintesi, il ritratto al primo trimestre 2015 del contributo delle donne al mondo dell'impresa, così come emerge dai dati dell'Osservatorio sull'Imprenditoria Femminile realizzato dall'Ufficio studi di Unioncamere Toscana e frutto della collaborazione con il Settore imprenditoria femminile e politiche di genere della Regione Toscana.
I SETTORI DI ATTIVITA' PIU' "FEMMINILI"
Delle 93.514 aziende che in Toscana sono guidate da donne, il 66% opera nel settore dei servizi: oltre 25mila nel commercio e altre 9.500 nel turismo.
Nei dodici mesi tra aprile 2014 e marzo 2015, gli ambiti in cui le imprese femminili si sono sviluppate maggiormente sono le attività turistiche di alloggio e ristorazione (+320 aziende), quelle industriali (+198), commerciali (+155) e immobiliari (+148).
L'industria femminile, che in Toscana conta quasi 12mila aziende, ha registrato una dinamica positiva trainata da sistema moda (+80 aziende), trasformazione alimentare (+30) e prodotti in metallo (+28). Rilevante, in tale ambito, è poi l'incremento delle imprese artigiane femminili (+1,7%), in controtendenza rispetto al più generale andamento dell'artigianato (-0,7%).
L'incremento numerico delle attività turistiche è collegato principalmente al contributo delle italiane (+210 aziende femminili italiane, +110 le straniere), e lo stesso vale per le costruzioni (+90 italiane e +21 straniere). Tutto riconducibile alle straniere, invece, l'aumento delle imprese «rosa» nell'industria (+223 straniere e -25 aziende italiane) e nel commercio (+251 straniere contro -96 italiane). Per l'agricoltura, unico settore femminile in negativo, diminuiscono solo le aziende italiane (-251 contro +21 straniere).
IMPRENDITORIA "GIOVANILE": IL 30% E' FEMMINILE
Sulle quasi 36mila imprese giovanili totali che, al 31 marzo 2015, risultano iscritte in Toscana al Registro delle Imprese, si contano 10.560 aziende "rosa" under 35 , ovvero imprese guidate da donne con meno di 35 anni (73 in più rispetto allo stesso periodo del 2014, per un incremento pari al +0,7%).
I settori a maggior presenza di imprese femminili giovanili sono: commercio (3mila imprese), turismo e industria (1.250 imprese ciascuno).
IMPRENDITTRICI STRANIERE
Le aziende guidate da imprenditrici straniere raggiungono quota 13mila, pari al 14% delle imprese femminili complessivamente presenti in Toscana. I settori preferiti dalle donne straniere per fare impresa in Toscana sono il manifatturiero (quasi 4mila aziende), le attività commerciali (3.700) ed il turismo (1.000 fra alberghi e ristoranti).
Rispetto a marzo 2014, le aziende guidate da straniere sono aumentate di 861 unità (+7,0%), più magro invece il bilancio delle imprese guidate da italiane: +548 (+0,2%). Il "tasso di imprenditorialità femminile" (rapporto fra imprese femminili ed totale imprese) è più elevato fra le straniere (25,9%) rispetto alle italiane (22,3%).