Home
  L'Industria Toscana riparte - Presentati i dati della Congiuntura Manifatturiera del IV trimestre e dell'anno 2006

I loghi di Unioncamere e Confindustria Toscana
C O M U N I C A T O S T A M P A
 
Firenze, 8 marzo 2007 - Secondo l'indagine congiunturale di Unioncamere Toscana e Confindustria Toscana l'industria manifatturiera toscana chiude il 2006 con una performance decisamente positiva. La produzione industriale registra una variazione tendenziale di +3,5% nel IV trimestre, che porta a +2,7% la crescita sull'intero 2006.
Si tratta della quinta variazione positiva consecutiva e, soprattutto, della prima che fa base su un dato di crescita, pur lieve, nel trimestre di confronto (il IV trimestre 2005, infatti, si era chiuso con un +0,2% tendenziale) che esclude interpretazioni in termini di "rimbalzo tecnico" e supporta invece una lettura in termini di "trend". Tale crescita è diffusa, pur con intensità variabile, tra le diverse categorie dimensionali d'impresa e tra i diversi settori produttivi, privilegiando le imprese di maggiore dimensione e i settori a media ed elevata tecnologia come la meccanica, l'elettronica- mezzi di trasporto e la chimica-farmaceutica-gomma-plastica.
A mero titolo di confronto (le due rilevazioni sono in parte differenti), Istat stima per l'Italia una crescita della produzione manifatturiera (dati grezzi) del +3,8% nel periodo ottobre-dicembre e dell'1,9% su base annua.
La ripresa produttiva contribuisce anche ad innalzare il grado di utilizzo della capacità produttiva installata passata dal 75,7% del IV trimestre 2005 al 76,1% del IV 2006. Questo miglioramento, visibile anche nella media d'anno, non riesce tuttavia a riportare la capacità produttiva utilizzata alla media di lungo periodo (78,3% calcolata a partire dal 1998).
 
Brillante la dinamica del fatturato nominale ma risalgono i listini
Il miglioramento della congiuntura manifatturiera trova conferma nell'andamento a consuntivo degli altri indicatori più significativi. Negli ultimi tre mesi del 2006, il fatturato nominale è cresciuto del 5,1% rispetto allo stesso periodo del 2005: una variazione consistente, la sesta consecutiva, che come ordine di grandezza non si registrava ormai dal IV trimestre 2000. Questa variazione impatta positivamente sull'intero 2006 che vede una crescita media del fatturato del 3,3%.
La crescita è trasversale anche per quanto concerne i settori - con risultati di rilievo per meccanica, metalli e elettronica-mezzi di trasporto - e le dimensioni aziendali, con performance migliori al crescere del numero degli addetti (piccole imprese +3,1% nel trimestre, +2,0% nel 2006; medie imprese +4,1% nel trimestre e +3,8% nel 2006; grandi imprese +16,5% nel trimestre, +9,1% nel 2006).
Se si prende in considerazione la variazione dei prezzi alla produzione si evidenzia ancora un leggero ma costante processo di risalita in corso da alcuni trimestri (+3,0% nel IV 2006 pari ad una media annuale di +2,3%) che ridimensiona, almeno in parte, la dinamica del fatturato valutato in termini reali.
 
Vivace anche la dinamica degli ordini
Notizie positive anche dal lato degli ordinativi nel IV trimestre 2006 con quelli esteri (+3,9%) più dinamici di quelli interni (+1,7%), mentre su base annua le variazioni sono rispettivamente +2,9% e +1,3%. Anche per queste variabili il segno positivo è diffuso tanto per dimensione d'impresa quanto a livello settoriale.
Per dimensione d'impresa spicca la seconda variazione consecutiva a due cifre per la grande industria (+17,9% nel trimestre che porta la media 2006 al +8,0%) mentre si conferma che al salire della dimensione d'impresa, la variazione degli ordinativi diviene sempre più rilevante.
A livello settoriale, con riferimento al IV trimestre, le uniche eccezioni degne di nota sono il rallentamento della domanda interna del pelli-cuoio-calzature (-2,9%) e del tessile-abbigliamento (-1,0%), questo ultimo in arretramento dopo due trimestri in positivo. Di contro, meccanica (+6,9% interni, +12,5% esteri), elettronica e mezzi di trasporto (+2,9% interni, +15,5% esteri) e prodotti non metalliferi (+4,3% interni e +3,2% esteri) si segnalano per una dinamica degli ordini particolarmente vivace, sia sul fronte interno quanto su quello estero. Su base annua, l'unica situazione da annotare riguarda il comparto chimica-farmaceutica-gomma-plastica, con una flessione di ambedue le componenti della domanda, generatasi soprattutto nella parte centrale dell'anno, la cui entità, tuttavia, lascia pensare all'esaurirsi di qualche specifica commessa di una o più imprese particolarmente importanti per il settore, piuttosto che ad un problema strutturale.
 
Crescita record della spesa per investimenti nel 2006
Di particolare importanza la crescita per il terzo anno consecutivo, e storicamente molto elevata, della spesa per investimenti: +6,3% rispetto al 2005.
Contribuiscono al dato complessivo sia le piccole che le medie industrie (+5,2% e +7,7% rispettivamente, dopo un certo ristagno nel 2005), ma soprattutto le grandi imprese (+8,9%, in linea con i dati rilevati nel biennio 2004-2005) e tutte le articolazioni settoriali, con punte nei metalli e nella meccanica (intorno all'8% in entrambe i settori, dopo le flessioni del 2005) e nell'elettronica-mezzi di trasporto (+7,3%), ma anche nel sistema-moda, con incrementi del +10,0% nel tessile-abbigliamento e del +5,6% nel pelli-cuoio-calzature.
 
Il versante occupazionale
Nel IV trimestre si registra ancora una variazione negativa dell'andamento occupazionale (-0,3% tendenziale, la quinta consecutiva) che, a livello annuale, evidenzia un -0,4%.
Per dimensione d'impresa, si nota come gli incrementi occupazionali delle imprese medio-grandi, in atto da diversi trimestri, continuino ad essere controbilanciati dalla "scrematura" degli organici del più vasto insieme delle piccole aziende (-2,0% nel IV trimestre, -1,3% nell'anno).
Nell'ultima parte del 2006, molti settori hanno proseguito i trend del resto dell'anno: in sostanza, sono la forte crescita dell'alimentare, la tenuta dell'occupazione nell'elettronica e mezzi di trasporto ed il rimbalzo nel concia-pelli-calzature (dopo molti trimestri di "emorragia") ad aver garantito la stabilità complessiva degli organici, a fronte di flessioni più o meno consistenti negli altri comparti.
 
Bene le imprese medio-grandi, in progresso sensibile anche le piccole
Tanto il consuntivo trimestrale che quello annuale risultano incoraggianti per tutte le dimensioni d'impresa.
Per la piccola impresa (10-49 addetti), la crescita della produzione industriale nel IV trimestre 2006 si è assestata al +2,8%, portando il risultato annuale a +1,7%.
I corrispondenti dati per la media impresa (50-249 addetti) sono +3,2% su base trimestrale e +3,6% su base annuale, mentre per la grande impresa (250 addetti ed oltre) le variazioni sono +8,2% sul trimestre e +5,8% su base annuale. Si segnala che la media impresa registra il sesto incremento consecutivo, la piccola il quinto consecutivo, con valori in crescendo.
 
Il dettaglio settoriale evidenzia una ripresa estesa del manifatturiero
La posizione ciclica complessiva sembra indicare come il IV trimestre 2006 sia stato, per il manifatturiero toscano, un periodo di sostanziale ripresa determinato da una innegabile evoluzione positiva della domanda estera.
A livello settoriale risultano in espansione la meccanica,  l'elettronica e mezzi di trasporto, la  chimica-farmaceutica-gomma-plastica, l'alimentare, la lavorazione dei metalli, il legno e mobili, mentre sono in ripresa i minerali non metalliferi, il pelli-cuoio-calzature, il tessile-abbigliamento e le altre manifatture (principalmente orafo, cartotecnica e raffinazione).
Nel dettaglio settoriale, i risultati trimestrali meno brillanti in termini di produzione si registrano nel tessile-abbigliamento (+1,6%), nel legno e mobili (+1,9%), nel comparto residuale delle altre manifatture (+1,5%).
Tutti gli altri settori segnano incrementi della produzione industriale più consistenti con menzione di riguardo per quelli ad elevato valore aggiunto e con un buon contenuto tecnologico come la meccanica (+9,3%), l'elettronica e mezzi di trasporto (+6,7%), la chimica-farmaceutica-gomma-plastica (+5,0%).
Apprezzabile anche le performance della lavorazione dei metalli (+3,5%), del pelli-cuoio-calzature (+3,0%) e dell'alimentare (+3,1%) così come il recupero della lavorazione dei minerali non metalliferi (+2,5%).
Su base annuale sono da rilevare, rispetto a quanto registrato nel 2005, decisi miglioramenti in tutti i comparti.
Il peggior risultato del 2006 è quello delle altre manifatture (invariato), mentre i risultati più vistosi riguardano ancora i settori richiamati più sopra: l'elettronica-mezzi di trasporto (+6,3%), la meccanica (+5,5%) e la lavorazione dei metalli (+4,9%) e la chimica-farmaceutica-gomma-plastica (+4,5%). Nella media del 2006 la performance del sistema-moda risulta ridimensionata rispetto al trimestre e caratterizzata comunque da un incremento dell'1,9% del pelli-cuoio-calzature e da una sostanziale stabilità del tessile-abbigliamento (+0,6%). Positive le performance del legno-mobili (+1,4%), dei minerali non metalliferi (+1,5%) e dell'alimentare (+1,7%).
 
Le aspettative per il I trimestre 2007
Le aspettative degli imprenditori, relative all'andamento atteso della produzione industriale per i primi tre mesi del 2007, indicano una situazione in leggero miglioramento. Infatti, un 22% di risposte prevede un aumento della produzione (nel periodo gennaio-marzo 2007 rispetto al periodo gennaio-marzo 2006) mentre un 8% prevede una diminuzione, per un saldo complessivo pari a +14 punti percentuali. Questo risultato è migliore rispetto alle previsioni formulate un anno fa che vedevano un saldo positivo di 12 punti fra "ottimisti" e "pessimisti". In particolare, rispetto alla previsione formulata per il I trimestre 2006, è la quota dei pessimisti che si riduce di più (erano il 14%) rispetto alla riduzione, che pur si evidenzia, tra gli "ottimisti" (erano il 26%).
 
NOTA SULLA RILEVAZIONE
L'indagine sulla congiuntura manifatturiera regionale Toscana relativa al IV trimestre 2006 si è svolta nel periodo 11 dicembre 2006 - 23 gennaio 2007. La rilevazione ha riguardato un campione di 1.598 unità locali manifatturiere con almeno dieci addetti.
 
 
Il punto di vista di Pierfrancesco Pacini - Presidente di Unioncamere Toscana
 
"I risultati dell'indagine che oggi presentiamo evidenziano il consolidarsi di una fase di ripresa per la produzione manifatturiera toscana (+2,7% nella media del 2006 e cinque trimestri consecutivi di crescita), che si manifesta sullo sfondo di un contesto esterno complessivamente favorevole. Tuttavia, a nostro parere, questo risultato positivo affonda le proprie radici anche in fattori "interni" al sistema produttivo regionale, che ha dato l'avvio a processi di ristrutturazione e riposizionamento mirati ad arrestare la perdita di competitività registrata durante gli ultimi anni".
"La principale preoccupazione, a questo proposito, riguarda soprattutto la velocità con cui le imprese toscane sapranno muoversi in questa direzione. Una velocità che consenta di affrontare in maniera adeguata le impegnative sfide competitive con cui le nostre imprese devono continuare a confrontarsi, e che permetta al nostro sistema economico-produttivo di recuperare quei ritardi che ancora ci separano dalle regioni europee maggiormente dinamiche e competitive sullo scenario internazionale".
 
 
Uffici Stampa
studio.torricelli@flashnet.it - 055 211828
franco.natali@tos.camcom.it - 055 4688.205
l.bandinelli@confindustria.toscana.it - 055 2707.423

Stampa