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  Indagine congiunturale sulle imprese del commercio al dettaglio della Toscana - 1° trimestre 2007

C O M U N I C A T O S T A M P A
 
Firenze, 6 luglio 2007
In linea con l'andamento nazionale, i consumi toscani crescono lentamente. L'andamento delle vendite del commercio al dettaglio toscano replica nei primi tre mesi dell'anno la modesta crescita del periodo ottobre-dicembre 2006. Il primo trimestre 2007 si chiude infatti con una variazione tendenziale delle vendite al dettaglio del +0,3%, leggermente inferiore a quella registrata a livello nazionale (+0,5%), migliore di quella del Centro (+0,1%). La conferma arriva dall'indagine dell'Osservatorio Regionale sul Commercio di Unioncamere Toscana e Regione Toscana, condotta sulla base dei dati Unioncamere Nazionale relativi al primo trimestre 2007.
A livello dimensionale, la Toscana si differenzia dal resto d'Italia. La grande distribuzione (oltre 20 addetti) mostra, di fatti, una variazione tendenziale delle vendite leggermente inferiore (+2,4%) al dato nazionale (+3,5%); si attenua la crisi pluriennale delle piccole imprese (1-5 addetti), che conseguono la diminuzione più contenuta degli ultimi 5 trimestri (-1,4%), mentre si accentua la contrazione delle vendite per la classe dimensionale con 6-19 addetti (-0,8%).
Nel primo trimestre 2007, la performance delle grandi strutture commerciali toscane - ipermercati supermercati e grandi magazzini - (+2,6%) è meno brillante di quelli delle altre regioni (+4,2%). Riguardo alle specializzazioni, la Toscana si caratterizza per una ripresa delle vendite del settore alimentare, che continua a beneficiare ampiamente della ripresa dei consumi, in netta controtendenza rispetto al dato nazionale, (+1,4%; Italia -1,2%) ed un calo dei prodotti non alimentari (-0,8%; Italia - 0,1%), sul quale incide la forte contrazione delle vendite per la tipologia merceologica altri prodotti non alimentari (-1,6%), mentre sono in lieve espansione le vendite dei prodotti per la casa ed elettrodomestici (+0,3%) e rallenta la contrazione dell'abbigliamento (-0,3%).
Aspettative per il secondo trimestre 2007
La modesta crescita delle vendite al dettaglio si riflette in un alleggerimento delle giacenze di merci, soprattutto nella piccola distribuzione, e in una flessione delle aspettative delle imprese toscane del commercio che, per il secondo trimestre 2007, sono meno ottimistiche rispetto a quelle formulate per il secondo trimestre 2006. Il saldo tra gli operatori che si aspettano un incremento delle vendite nel periodo aprile-giugno (35%) e coloro che sono pessimisti (27%) è pari a +8 punti percentuali, mentre era +27 nel 2006. Mostrano pessimismo soprattutto gli esercizi commerciali più grandi (saldo -10), che capovolgono le aspettative rispetto all'analogo periodo 2006 (saldo +19), mentre sono più fiduciosi gli operatori della piccola e media distribuzione (saldo rispettivamente +21 e +23).
A livello merceologico, sono positive le aspettative dei grandi magazzini (+13) e degli esercizi specializzati non alimentari, nonostante l'andamento negativo delle vendite del trimestre (+18 nel complesso, +28 per i prodotti per la casa ed elettrodomestici); negative quelle degli esercizi alimentari (-15).
Le previsioni relative agli ordinativi per il secondo trimestre confermano nel complesso le aspettative sulle vendite con una prevalenza di risposte orientate alla stabilità (48%), mentre il saldo tra quota di imprese che dichiarano ordinativi in aumento (33%) e quelle con ordinativi in diminuzione (19%) scende a 14 punti percentuali, condizionato dall'orientamento della grande distribuzione (+11, contro un +27 del primo trimestre 2006). Denota, invece, un'intonazione positiva, anche se con toni più sfumati rispetto allo stesso periodo 2006, il saldo delle previsioni relative agli ordini della piccola (+14) e della media (+19) impresa.
Per quanto riguarda i settori merceologici, anche questo indicatore come quello delle aspettative mostra un minore ottimismo per gli ordinativi dei prodotti alimentari (+3) e una più distesa fiducia per quelli dei prodotti non alimentari (+19).
 
NOTA INFORMATIVA
L'indagine congiunturale sulle imprese del commercio al dettaglio è una indagine trimestrale che ha come obiettivo l'analisi congiunturale, tendenziale e previsiva delle tendenze generali del settore (volume d'affari, giacenze di magazzino, ordinativi, aspettative degli imprenditori del settore). L'indagine si rivolge all'universo delle imprese commerciali con almeno un addetto dipendente e i dati di indagine vengono integrati, a livello campionario, con gli andamenti riferiti alle imprese di maggiori dimensioni tratti da dati aggregati di fonte Nielsen. La rilevazione è svolta su un campione regionale di circa 1.100 imprese e fornisce informazioni articolate per provincia, settore di attività, tipologia di esercizio e localizzazione dei punti vendita.
I domini di indagine sono costituiti da 5 settori di attività economica:
Ipermercati, supermercati e grandi magazzini (ATECO 52111, 52112, 52121)
Commercio al dettaglio di prodotti alimentari (ATECO 52113, 52114, 52115, 522)
Commercio al dettaglio di abbigliamento e accessori (ATECO 5241, 5242, 5243)
Commercio al dettaglio di prodotti per la casa (ATECO 5244, 5245, 5246)
Commercio al dettaglio di altri prodotti non alimentari (ATECO 52122, 523, 5247, 5248, 525, 526, 527)
e da tre classe dimensionali:
1-5 addetti (piccola distribuzione)
6-19 addetti (media distribuzione)
oltre 20 addetti (grande distribuzione)
 
 
Informazioni e chiarimenti:
UNIONCAMERE TOSCANA
Ufficio Studi
Firenze, Via Lorenzo Il Magnifico 24
Andrea Cardosi tel. 055 46.88.216 andrea.cardosi@tos.camcom.it
Silvia Rettori tel. 055 46.88.214 silvia.rettori@tos.camcom.it
 
Prossimo comunicato stampa sul II trimestre 2007: settembre 2007

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