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  Commercio al dettaglio della Toscana - 1° Trimestre 2006

Indagine congiunturale sulle imprese del commercio al dettaglio della Toscana
1° trimestre 2006
 
Firenze 25 luglio 2006 Le vendite commerciali toscane sono in ripresa da sei mesi. Nel primo trimestre 2006 l'andamento tendenziale delle vendite del commercio al dettaglio della Toscana risulta positivo (+0,4%), leggermente superiore a quello nazionale (+0,3%), di poco inferiore alla macroarea Centro (+0,6%).
A determinarlo è stata la buona performance della grande distribuzione (oltre 20 addetti) che ha registrato un +2,3%, uguagliando il dato nazionale e superando quello del Centro. Leggero recupero delle imprese di medie dimensioni (6-19 addetti) con un +0,1%, dopo un ciclo negativo per 14 trimestri; situazione difficile(-1,9%), anche se rallentata, per le strutture commerciali più piccole (1-5 addetti).
Lo rileva l'Osservatorio regionale sul Commercio, a conclusione dell'indagine condotta da Unioncamere Toscana su dati Istat, relativi al primo trimestre 2006.
Nel primo trimestre 2006, in Toscana è stata decisamente favorevole la dinamica delle grandi strutture commerciali (ipermercati, supermercati e grandi magazzini) che hanno registrato un incremento delle vendite del 2,6%, sullo stesso livello di quelle nazionali e superiore a quelle dell'Italia Centrale.
Fra gli esercizi specializzati, in controtendenza con l'andamento nazionale, sono aumentate le vendite di prodotti alimentari(0,6%), mentre risultano in contrazione quelle di prodotti non alimentari (-0,5%), con punte più basse nelle categorie "abbigliamento e accessori" e "prodotti per la casa ed elettrodomestici".
A livello territoriale, la ripresa dei consumi è significativa nelle province di Firenze (+1,3%) e Pisa (+1,2%), seguite da Siena (+0,8%), Grosseto (+0,5%). Qualche difficoltà a Livorno, Lucca, Pistoia, Prato, Arezzo ma, soprattutto, nella provincia di Massa Carrara (-2,5%).
In espansione risultano le vendite delle imprese plurilocalizzate, con almeno 2 unità operative in Toscana, (+1,4%) mentre registrano flessioni i punti vendita ubicati nei territori a vocazione turistica (-1,4%) e nei centri storici o nel centro città (-1,1%).
Scende la quota annuale delle imprese con scorte in esubero, anche se le piccole e medie strutture di vendita, e gli esercizi specializzati (alimentari e non), continuano comunque a denunciare un maggior accumulo di scorte rispetto alle grandi superfici.
Aspettative per il secondo trimestre 2006
Sul piano previsionale, le aspettative degli imprenditori al commercio sono ottimistiche, con un 48% di risposte orientate all'aumento, un 30% alla stabilità ed un 22% alla diminuzione.
Il clima positivo risulta generalizzato fra le diverse categorie, anche da parte della grande distribuzione e degli esercizi specializzati in generi alimentari, che pur esprimono saldi più contenuti rispetto alle medie e piccole imprese ed agli esercizi specializzati non alimentari.
I valori più elevati vengono dagli esercizi specializzati non alimentari, soprattutto dalle imprese del settore abbigliamento. Le attese sono maggiormente favorevoli nelle province di Prato, Arezzo, Grosseto e pessimiste a Livorno.
Il rasserenamento del clima di fiducia, rispetto all'andamento a breve del mercato, non sembra tuttavia tradursi per il momento in una corrispondente accelerazione degli ordini verso i fornitori.
 
Tab. 1) Andamento delle vendite del commercio al dettaglio per tipologia di esercizio.
Variazioni tendenziali
 
Piccola distribuzione
 
Media
distribuzione
 
Grande distribuzione
 
Totale
 
TOS
ITA
CEN
 
TOS
ITA
CEN
 
TOS
ITA
CEN
 
TOS
ITA
CEN
I-2005
-3,6
-3,1
-2,6
 
-2,1
-2,1
-2,5
 
2,5
1,8
2,0
 
-0,5
-0,9
-0,7
II-2005
-4,0
-3,2
-2,5
 
-2,5
-2,1
-1,0
 
1,0
1,0
0,7
 
-1,4
-1,3
-0,9
III-2005
-2,5
-2,2
-2,0
 
-2,2
-1,5
-1,9
 
0,3
0,7
0,2
 
-1,2
-0,9
-1,1
IV-2005
-1,3
-1,5
-1,6
 
-1,0
-0,6
-0,7
 
2,9
2,8
2,6
 
0,6
0,4
0,3
I-2006
-1,9
-1,4
-0,4
 
0,1
-0,3
0,1
 
2,3
2,3
1,9
 
0,4
0,3
0,6
 
 
Tab. 2) Andamento delle vendite del commercio al dettaglio per settore merceologico e tipologia distributiva.nella tabella, prima ipermercari e poi gli altri
Variazioni tendenziali
 
Alimentari
(specializzati)
 
Non alimentari
(specializzati)
 
Ipermercati, supermercati e grandi magazzini
 
Totale
 
TOS
ITA
CEN
 
TOS
ITA 
CEN
 
TOS
ITA
CEN
 
TOS
ITA
CEN
I-2005
-0,8
-1,0
-1,1
 
-1,8
-2,0
-1,5
 
3,7
2,7
2,7
 
-0,5
-0,9
-0,7
II-2005
-2,7
-1,6
-1,2
 
-2,0
-2,0
-1,2
 
1,7
1,3
0,6
 
-1,4
-1,3
-0,9
III-2005
-1,3
-1,7
-1,1
 
-1,9
-1,5
-1,7
 
1,4
1,7
0,8
 
-1,2
-0,9
-1,1
IV-2005
0,2
-0,8
0,4
 
0,0
-0,2
-0,5
 
3,6
3,2
2,5
 
0,6
0,4
0,3
I-2006
0,6
-1,0
0,3
 
-0,5
0,0
0,3
 
2,6
2,6
2,0
 
0,4
0,3
0,6
 
 
Tab. 3) Andamento delle vendite del commercio al dettaglio secondo la tipologia merceologica dei prodotti non alimentari.
Variazioni tendenziali
 
Abbigliamento ed accessori
 
Prodotti per la casa ed elettrodomestici
 
Altri prodotti non alimentari
 
Totale
Non alimentari
 
TOS
ITA
CEN
 
TOS
ITA
CEN
 
TOS
ITA
CEN
 
TOS
ITA
CEN
I-2005
-3,2
-3,5
-4,1
 
-1,7
-1,6
-3,0
 
-1,4
-1,6
0,1
 
-1,8
-2,0
-1,5
II-2005
-2,3
-3,3
-3,2
 
-1,7
-1,1
-0,1
 
-1,9
-1,9
-0,9
 
-2,0
-2,0
-1,2
III-2005
-0,6
-2,1
-3,2
 
-2,1
-0,5
-0,4
 
-2,3
-1,8
-1,7
 
-1,9
-1,5
-1,7
IV-2005
1,0
0,2
-1,0
 
-0,2
0,9
0,6
 
-0,3
-0,8
-0,8
 
0,0
-0,2
-0,5
I-2006
-1,1
-0,7
-0,4
 
-1,0
0,4
0,6
 
0,0
0,1
0,4
 
-0,5
0,0
0,3
 
Tab. 4) Andamento delle vendite del commercio al dettaglio per provincia.
Variazioni tendenziali
 
AR
FI
GR
LI
LU
MS
PI
PT
PO
SI
TOS
I-2005
-1,2
0,2
-1,1
-0,8
-1,3
-0,9
0,2
-0,2
-1,5
-1,0
-0,5
II-2005
-1,4
-0,9
-2,1
-2,1
-1,6
-1,0
-1,2
-1,8
-2,3
-1,8
-1,4
III-2005
-2,4
-0,5
-0,8
-2,8
-1,4
-2,7
-0,6
-0,9
-1,7
-1,3
-1,2
IV-2005
-0,7
1,7
0,1
-0,1
0,1
-1,5
1,9
-0,3
-0,5
0,5
0,6
I-2006
-0,7
1,3
0,5
-0,1
-0,1
-2,5
1,2
-0,3
-0,4
0,8
0,4
 
Tab. 6) Consistenza delle giacenze per tipologia di esercizio e settore merceologico.
Saldo % fra imprese che dichiarano gacienze esuberanti e scarse (alla fine del trimestre di riferimento)
 
Totale
 
di cui:
 
 
 
Piccola distrib.
Media distrib.
Grande distrib.
 
Iper, super, grandi mag.
Alimentari (specializz.)
Non alim. (specializz.)
I-2005
10
 
16
17
2
 
0
3
16
II-2005
8
 
12
14
2
 
0
1
13
III-2005
6
 
9
9
2
 
0
1
10
IV-2005
7
 
13
13
0
 
1
2
11
I-2006
7
 
11
12
2
 
0
0
12
 
Tab. 8) Previsioni relative agli ordinativi rivolti ai fornitori nel secondo trimestre 2006.
Saldo % fra imprese che dichiarano aumento e diminuzione
 
Totale
 
di cui:
 
 
 
Piccola distrib.
Media distrib.
Grande distrib.
 
Iper, super e grandi mag.
Alimentari (specializz.)
Non alim. (specializz.)
II-2005
24
 
-5
-2
55
 
62
33
6
III-2005
12
 
-17
-13
43
 
64
-6
1
IV-2005
21
 
13
25
26
 
29
9
25
I-2006
-10
 
-22
-15
3
 
20
-15
-15
II-2006
23
 
18
23
27
 
22
22
24
 
 
NOTA INFORMATIVA
L'indagine congiunturale sulle imprese del commercio al dettaglio è una indagine trimestrale che ha come obiettivo l'analisi congiunturale, tendenziale e previsiva delle tendenze generali del settore (volume d'affari, giacenze di magazzino, ordinativi, aspettative degli imprenditori del settore). L'indagine si rivolge all'universo delle imprese commerciali con almeno un addetto dipendente e i dati di indagine vengono integrati, a livello campionario, con gli andamenti riferiti alle imprese di maggiori dimensioni tratti da dati aggregati di fonte Nielsen. La rilevazione è svolta su un campione regionale di circa 1.100 imprese e fornisce informazioni articolate per provincia, settore di attività, tipologia di esercizio e localizzazione dei punti vendita.
I domini di indagine sono costituiti da 5 settori di attività economica:
  • Ipermercati, supermercati e grandi magazzini (ATECO 52111, 52112, 52121)
  • Commercio al dettaglio di prodotti alimentari (ATECO 52113, 52114, 52115, 522)
  • Commercio al dettaglio di abbigliamento e accessori (ATECO 5241, 5242, 5243)
  • Commercio al dettaglio di prodotti per la casa (ATECO 5244, 5245, 5246)
  • Commercio al dettaglio di altri prodotti non alimentari (ATECO 52122, 523, 5247, 5248, 525, 526, 527)
  • e da tre classe dimensionali:
  • 1-5 addetti (piccola distribuzione)
  • 6-19 addetti (media distribuzione)
  • oltre 20 addetti (grande distribuzione)
 
Informazioni e chiarimenti:
UNIONCAMERE TOSCANA
Ufficio Studi
Firenze, Via della Scala 85 - 50123
Lauretta Ermini tel. 055 27.72.214 lauretta.ermini@tos.camcom.it
Andrea Cardosi tel. 055 27.72.216 andrea.cardosi@tos.camcom.it

 
 
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