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  Economia toscana: si apre un nuovo biennio di difficoltà

C o m u n i c a t o S t a m p a

 
Il 2007, caratterizzato da una crescita del PIL dell'1,4%, si è concluso con avvisaglie di un ciclo che si inverte; per il biennio 2008-2009 il PIL toscano, infatti, dovrebbe rimanere al di sotto di quella della media italiana con appena lo 0,5% nel 2008 e l'1,1% nel 2009.
 
Firenze, 17 giugno 2008 - PIL +1,4%, esportazioni ed importazioni +3,6%, spesa delle famiglie +1,4%: questi, alcuni dei numeri che descrivono la situazione dell'economia toscana nel 2007 secondo il rapporto IRPET - Unioncamere Toscana presentato oggi.
Se i risultati suddetti appaiono positivi occorre però anche ricordare che nel corso degli ultimi mesi lo scenario è radicalmente cambiato, con una chiara inversione del ciclo già nella seconda parte del 2007. Lo scenario internazionale ha subito un evidente mutamento, a causa della crisi dei mutui sub-prime statunitensi, con prospettive che permangono tutt'altro che positive anche per i prossimi mesi. Le conseguenze saranno più gravi per le regioni, come la Toscana, aperte agli scambi internazionali: il rafforzamento dell'euro associato al rallentamento della domanda proveniente dal nord America influirà in modo rilevante sulle esportazioni toscane che aumenteranno (in termini reali) nel 2008 appena dell'1,8% (meno dell'Italia), e del 2,6% nel 2009; crescite queste non particolarmente soddisfacenti.
Una dinamica lenta, dunque, quella che si evidenzia per il prossimo futuro regionale, che porterà ad una crescita del PIL toscano nel biennio 2008-2009 (appena lo 0,5% e l'1,1% rispettivamente nei due anni) inferiore, anche se di poco, a quella media italiana. Al rallentamento della dinamica delle esportazioni si accompagnerà un comportamento cauto anche da parte delle famiglie la cui spesa potrebbe aumentare non più dell'1%. Inoltre, date le aspettative tutt'altro che positive, gli investimenti fissi lordi saranno in lenta espansione (lo 0,6% nel 2008 e l'1,5% nell'anno successivo). Dal punto di vista settoriale, ancora una volta i risultati migliori proverranno dalla chimica e farmaceutica e dai settori della metalmeccanica. Rallenterà, invece, la crescita del settore delle costruzioni, mentre l'evoluzione del terziario saràmodesta nel 2008 e in lieve ripresa nel 2009.
Anche l'input di lavoro continua ad aumentare, nonostante la bassa crescita; così anche nel biennio 2008-2009 avremo un aumento complessivo di circa 20 mila unità di lavoro, quasi integralmente concentrate nel terziario. Si tratta di una crescita modesta (lo 0,3% medio annuo), ma che può apparire persino sorprendente in un periodo di stagnazione dell'economia.
Nel complesso, dunque, per la Toscana si prevede un nuovo periodo di difficoltà concentrate soprattutto nell'anno in corso.
I risultati dipendono tuttavia da come e quando verrà superata la fase di rallentamento osservata a livello internazionale (in particolare la crisi USA); non mancano infatti previsioni più scoraggianti, specie per l'economia italiana, come ad esempio quelle proposte dal Fondo Monetario Internazionale che pone la crescita dell'Italia allo 0,3% sia per il 2008 che per il 2009. Considerando che la Toscana dovrebbe risentire maggiormente degli effetti negativi del ciclo, ciò significherebbe che nel prossimo biennio ci allontaneremmo poco dalla crescita zero.
 
 
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