c o m u n i c a t o s t a m p a
-3,7%. Ancora saldo negativo per il commercio toscano, ma va meglio che nel resto d'Italia
Permane la crisi nel terzo trimestre 2009 ma gli operatori del commercio recuperano fiducia
Firenze, 10 dicembre 2009 E' ancora negativo il quadro delle vendite del commercio al dettaglio in Toscana (-3,7%) nel terzo trimestre 2009, una discesa che rallenta rispetto ai mesi precedenti (-5,3% nel primo trimestre e -4,0% nel secondo trimestre dell'anno). Nella nostra regione si registra una situazione migliore rispetto al resto dell'Italia dove la contrazione delle vendite è ancora forte (-4,8%) e in peggioramento rispetto al trimestre precedente. Sono alcuni dei dati che emergono dall'indagine congiunturale sull'andamento del commercio in Toscana nel terzo trimestre 2009 e sulle aspettative dell'ultimo trimestre dell'anno condotta da Unioncamere Toscana e Regione Toscana.
Le vendite di prodotti alimentari restano in terreno negativo (-1,7%) ma la perdita è più contenuta rispetto ai due trimestri precedenti. Tra luglio e settembre 2009 a registrare un calo pesante è il commercio di prodotti non alimentari (-4,7%), un dato che però si ridimensiona rispetto alla prima parte dell'anno. Nel settore non alimentare, abbigliamento e accessori soffrono più degli altri con un -6,3%, un risultato peggiore rispetto a quello già molto negativo del terzo trimestre 2008 (-3,8%). Rallenta, rispetto al -9,4% del primo trimestre 2009, il calo del giro d'affari dei prodotti per le casa e gli elettrodomestici che registra nel III trimestre 2009 un -5,3%.
In Toscana le famiglie tagliano meno le spese per i beni alimentari rispetto al valore medio italiano: -1,7% in Toscana contro il -5,9% in Italia. Resta consistente la flessione delle vendite dei piccoli negozi (-4,9%) nel terzo trimestre 2009, un decremento comunque ridotto rispetto ai due trimestri precedenti. Le medie strutture invece non riescono a recuperare terreno (-5,3%). La crisi non risparmia neppure la grande distribuzione che indietreggia del - 0,9% dopo la sostanziale tenuta registrata % nel secondo trimestre 2009 (-0,1%).
Sul fronte delle previsioni una parte degli operatori commerciali apre ad un cauto clima di fiducia, le aspettative a breve termine relative agli acquisti di Natale presso i grandi punti vendita oppure di prodotti alimentari, evidenziano una sottile tendenza a recuperare quella fiducia che si era persa a partire dal 2008. L'indicatore di fiducia dei commercianti della piccola e media distribuzione ha arrestato la sua discesa, anche se l'orientamento resta improntato al pessimismo.