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a cura di : franco.natali@tos.camcom.it
Newsletter n°  9 -  venerdì 9 marzo 2007 - anno  6
Attività Istituzionale
L’industria toscana riparte
Pierfrancesco Pacini ha introdotto la presentazione dei risultati della Congiuntura Industriale
Pierfrancesco Pacini e Filippo SalviSi è svolta l'8 marzo scorso, nella sede di Unioncamere Toscana, la presentazione alla stampa della "Congiuntura Manifatturiera in Toscana", l'indagine semestrale condotta con Confindustria regionale, che ha approfondito l'analisi dei dati consuntivi del IV trimestre e dell'intero anno 2006.
In apertura dei lavori ha preso la parola Pierfrancesco Pacini - Presidente di Unioncamere Toscana - che, oltre a fare gli onori di casa e ad illustrare le caratteristiche metodologiche dell'indagine, ha svolto alcune considerazioni sulla situazione del comparto manifatturiero nel corso del 2006.
"I risultati dell'indagine che oggi presentiamo, e che come vedremo fra breve evidenziano il consolidarsi di una fase di ripresa per l'industria toscana, sono il frutto di una collaborazione che ormai da circa tre anni vede Unioncamere Toscana e Confindustria Toscana monitorare congiuntamente le dinamiche economico-produttive delle imprese manifatturiere regionali con almeno 10 addetti. Si tratta certamente di una ripresa che si muove sullo sfondo di un contesto esterno nel complesso favorevole, ma che a nostro parere affonda le proprie radici anche in fattori "interni" all'evoluzione del sistema produttivo regionale, attraverso l'avvio di processi di ristrutturazione e riposizionamento mirati ad arrestare la perdità di competitività registrata durante gli ultimi anni.
Nel corso del 2006 l'economia mondiale ha infatti evidenziato il persistere di una congiuntura particolarmente positiva. Il Pil mondiale, secondo le più recenti stime del Fondo Monetario Internazionale, è cresciuto di circa il 5,1% nel 2006 dopo il +4,9% del 2005. Similmente, il commercio mondiale è stimato in crescita di quasi il 7% nel 2006, accelerando dunque nuovamente rispetto al 2005 (+6,0%).
Se nel recente passato l'economia globale aveva già mostrato una notevole dinamicità, grazie in particolare allo stimolo della crescita statunitense e dell'area asiatica, la vera novità del 2006 è tuttavia rappresentata dal risveglio dell'Area Euro. Quello appena trascorso è infatti stato per l'Europa una anno di ripresa consistente, con unl Pil che è stimato in crescita del +2,7% nel 2006 grazie in particolare alla Germania (+2,9% il relativo Pil), che ha fatto da volano all'intero apparato economico europeo.La ripresa della locomotiva tedesca ha contribuito a stimolare in maniera significativa la produzione manifatturiera italiana (+2,5% nel 2006, il miglior risultato dal 2000), svolgendo di riflesso un ruolo fondamentale anche come traino per l'intera economia italiana, il cui Pil, stagnante ormai da molti anni, è stato stimato da Istat in aumento del +1,9% nel 2006, anche in questo caso il miglior risultato dall'ormai lontano 2000 ed in ulteriore accelerazione nell'ultimo trimestre dell'anno (+2,9% rispetto all'analogo periodo del 2005).
Anche il comparto manifatturiero toscano è stato in grado di agganciarsi al ritrovato slancio dell'economia internazionale tanto che, dopo la stagnazione dell'export registrata nel 2005 (allorché l'Italia aveva invece realizzato un incremento del 5,5%), i primi nove mesi del 2006 vedono una crescita delle esportazioni pari al +9,6% (un tasso dunque superiore rispetto al +7,4% nazionale). Sull'onda di una rinnovata capacità di penetrazione sui mercati esteri da parte del sistema produttivo regionale, l'indagine sulla congiuntura manifatturiera da noi condotta testimonia così che la produzione industriale toscana ha registrato una nuova accelerazione nel 4° trimestre 2006 (+3,5%).
Dopo i 17 trimestri consecutivi di contrazione della produzione industriale intercorsi fra la metà del 2001 ed il terzo trimestre del 2005, il 2006 si è chiuso pertanto con il quinto trimestre di ripresa produttiva, accompagnata da un parallelo e più marcato incremento anche del volume d'affari (fatturato +5,1%). Gli ordini esteri hanno continuato a rappresentare la componente più dinamica della domanda (+3,9%), ma anche gli ordini provenienti dal mercato nazionale hanno manifestato una crescita non trascurabile, sebbene di più modesta entità (+1,7%).
La ripresa del "cuore" manifatturiero regionale, tuttavia, ha interessato in maniera differenziata i diversi comparti di attività e le varie tipologie di impresa di cui questo si compone. Per quanto riguarda l'aspetto dimensionale, infatti, occorre evidenziare come sia stata particolarmente vigorosa la dinamica delle imprese più grandi (+8,2% per quelle con almeno 250 addetti), mentre più contenuta, per quanto ancora positiva, si è rivelata la crescita delle pmi (+3,2% per quelle fra 50 e 249 addetti e +2,8% per quelle fra 10 e 49).
Fra i settori, invece, la crescita più sostenuta è stata registrata dalle aziende della meccanica (produzione +9,3%), dell'elettronica e mezzi di trasporto (+6,7%), della chimica-farmaceutica-gomma-plastica (+5,0%) e della lavorazione dei metalli (+3,5%). Il resto del manifatturiero, e specialmente quello afferente al sistema moda, è invece avanzato ad un passo più lento, fatto comunque che rappresenta di per sé un fenomeno positivo nella misura in cui evidenzia l'uscita dalla prolungata fase di contrazione dei livelli di attività degli ultimi anni.
La positiva chiusura del 2006 presenta caratteristiche tali da proiettare aspettative favorevoli anche sul 2007. L'anno che si è appena chiuso ha infatti consentito di rispondere affermativamente ad almeno due rilevanti domande concernenti le sorti del nostro sistema produttivo. Vorrei infatti ricordare come circa un anno fa, in occasione di una occasione analoga a quella odierna, ci chiedevamo se l'accenno di ripresa manifestatosi nell'ultimo trimestre del 2005 (produzione a +0,2% dopo 17 trimestri consecutivi di contrazione) fosse l'indizio di un effettivo punto di svolta del ciclo economico. La favorevole dinamica dei primi sei mesi del 2006 aveva consentito di rispondere positivamente a questo primo quesito, tanto che in occasione dell'incontro di sei mesi fa l'attenzione si volgeva a comprendere quanto di quella ripresa fosse frutto solo di fattori congiunturali, o non anche di quegli elementi di trasformazione strutturale che pur hanno interessato il nostro sistema economico-produttivo nel corso degli ultimi anni.
L'indagine che oggi presentiamo, e che verrà maggiormente approfondita fra breve, consente in effetti di evidenziare come dietro la ripresa in corso vi siano anche gli sforzi e le scelte che gli imprenditori hanno compiuto in questi anni per razionalizzare e riposizionare le proprie imprese, oltre alla inesorabile "mano invisibile" del mercato che ha duramente selezionato comportamenti ed orientamenti imprenditoriali. Se questo è vero, la domanda che oggi ci poniamo è se e quanto la "velocità del cambiamento" sia tale da consentirci di affrontare in maniera adeguata le impegnative sfide competitive con cui le nostre imprese devono continuare a confrontarsi, cercando in particolare di approfondire il modo in cui le trasformazioni in corso consentiranno al nostro sistema imprenditoriale di recuperare quei ritardi che ancora lo separano dalle regioni italiane europee maggiormente dinamiche e competitive sullo scenario internazionale.
Un motivo di preoccupazione proviene infatti dal distacco ancora esistente tra le performance produttive dell'Italia e quelle dei principali partner europei. La produzione manifatturiera dell'Area Euro è infatti cresciuta del +4,2% nel corso del 2006, e quella della Germania del +6,0% a fronte del +2,5% del nostro Paese. Purtroppo, anche in questa fase congiunturale che possiamo senz'altro archiviare come positiva, rileviamo una Italia e una Toscana che non riescono a tenere il passo.
Lo stesso exploit del Pil di fine anno (+2,9% nel quarto trimestre, rispetto all'analogo periodo del 2005) va del resto letto con cautela: se è infatti vero che la crescita dell'economia italiana è stata mediamente del +2,0% nel corso del 2006, resta pur sempre il fatto che si tratta di un ritmo di crescita inferiore a quello di Francia, Germania e Regno Unito, oltre che a quello medio dell'Area Euro (+2,7%).Anche sotto il profilo strutturale, non mancano infine le analisi che segnalano i divari che il nostro Paese deve ancora colmare in tal senso. Recente è, ad esempio, il rapporto pubblicato dal think-tank britannico Centre for European Reform (Cer), dove si evidenzia come l'Italia si collochi ancora al ventunesimo posto (su ventisette paesi) nella graduatoria che esprime il grado di realizzazione da parte delle diverse realtà nazionali degli obiettivi posti ad inizio millennio dalla strategia di Lisbona.
La definizione di "condizioni di contesto" favorevoli all'agire imprenditoriale sono, in tal senso, fondamentali nel consentire alle scelte ed ai comportamenti degli operatori economici di dispiegarsi in un ambiente maggiormente orientato alla crescita ed allo sviluppo. E non è certamente un caso se, come mostra l'analisi annualmente condotta dal World Economic Forum, l'indice di competitività dell'Italia è pari al 46% di quello statunitense, rendendo sempre più indispensabili quelle riforme in grado di diffondere concorrenza e innovazione nel sistema, di promuovere la realizzazione delle necessarie infrastrutture, di migliorare quantità e qualità dei servizi pubblici.
Bastano pochi dati, recentemente resi noti da una ricerca della Fondazione Nord-Est, a fotografare ad esempio il peso di una burocrazia che di certo non agevola il lavoro dei milioni di piccole e medie imprese oggi operanti in Italia, nella misura in cui ben il 32% di queste ha dichiarato di dedicare due o più giornate alla settimana agli adempimenti richiesti dalla pubblica amministrazione, ed un ulteriore 29% di dedicare una giornata, con un conseguente aggravio degli oneri gestionali ed una parallela sottrazione di risorse che dovrebbero essere invece destinate a tutte quelle attività in grado di incidere positivamente sul grado di competitività delle nostre imprese e sulla loro capacità di stare sui mercati".

Si è riunito il Gruppo di lavoro "Innovazione"
Si è svolta il 23 febbraio u.s. la riunione del Gruppo di lavoro "Innovazione e Distretti Industriali" di Unioncamere Toscana, coordinato da Cristiana Bruni - Segretario Generale della Camera di Commercio di Pisa.
In attuazione di quanto emerso nel corso del workshop di Presidenti e Segretari Generali delle Camere di Commercio toscane che si è tenuto nel novembre scorso a Tirrenia, che aveva per oggetto: "Ruolo delle Camere di Commercio in materia di innovazione e focalizzazione delle strategie di intervento sul territorio", è stata approfondita la possibilità di coordinare le attività di Sistema nella materia. 

Attività Studi & Ricerche
Presentata l'indagine congiunturale dell'industria manifatturiera toscana
Il 2006 si è chiuso in rialzo e le previsioni per il 2007 lasciano ben sperare

I loghi di Unioncamere e Confindustria ToscanaSecondo l'indagine congiunturale di Unioncamere Toscana e Confindustria Toscana l'industria manifatturiera toscana chiude il 2006 con una performance decisamente positiva. La produzione industriale registra una variazione tendenziale di +3,5% nel IV trimestre, che porta a +2,7% la crescita sull'intero 2006. Si tratta della quinta variazione positiva consecutiva e, soprattutto, della prima che fa base su un dato di crescita, pur lieve, nel trimestre di confronto (il IV trimestre 2005, infatti, si era chiuso con un +0,2% tendenziale) che esclude interpretazioni in termini di "rimbalzo tecnico" e supporta invece una lettura in termini di "trend". Tale crescita è diffusa, pur con intensità variabile, tra le diverse categorie dimensionali d'impresa e tra i diversi settori produttivi, privilegiando le imprese di maggiore dimensione e i settori a media ed elevata tecnologia come la meccanica, l'elettronica- mezzi di trasporto e la chimica-farmaceutica-gomma-plastica. 

A mero titolo di confronto (le due rilevazioni sono in parte differenti), Istat stima per l'Italia una crescita della produzione manifatturiera (dati grezzi) del +3,8% nel periodo ottobre-dicembre e dell'1,9% su base annua.

La ripresa produttiva contribuisce anche ad innalzare il grado di utilizzo della capacità produttiva installata passata dal 75,7% del IV trimestre 2005 al 76,1% del IV 2006. Questo miglioramento, visibile anche nella media d'anno, non riesce tuttavia a riportare la capacità produttiva utilizzata alla media di lungo periodo (78,3% calcolata a partire dal 1998).
Brillante la dinamica del fatturato nominale ma risalgono i listini
Il miglioramento della congiuntura manifatturiera trova conferma nell'andamento a consuntivo degli altri indicatori più significativi. Negli ultimi tre mesi del 2006, il fatturato nominale è cresciuto del 5,1% rispetto allo stesso periodo del 2005: una variazione consistente, la sesta consecutiva, che come ordine di grandezza non si registrava ormai dal IV trimestre 2000. Questa variazione impatta positivamente sull'intero 2006 che vede una crescita media del fatturato del 3,3%.
La crescita è trasversale anche per quanto concerne i settori - con risultati di rilievo per meccanica, metalli e elettronica-mezzi di trasporto - e le dimensioni aziendali, con performance migliori al crescere del numero degli addetti (piccole imprese +3,1% nel trimestre, +2,0% nel 2006; medie imprese +4,1% nel trimestre e +3,8% nel 2006; grandi imprese +16,5% nel trimestre, +9,1% nel 2006).
Se si prende in considerazione la variazione dei prezzi alla produzione si evidenzia ancora un leggero ma costante processo di risalita in corso da alcuni trimestri (+3,0% nel IV 2006 pari ad una media annuale di +2,3%) che ridimensiona, almeno in parte, la dinamica del fatturato valutato in termini reali.
Vivace anche la dinamica degli ordini
Notizie positive anche dal lato degli ordinativi nel IV trimestre 2006 con quelli esteri (+3,9%) più dinamici di quelli interni (+1,7%), mentre su base annua le variazioni sono rispettivamente +2,9% e +1,3%. Anche per queste variabili il segno positivo è diffuso tanto per dimensione d'impresa quanto a livello settoriale.
Per dimensione d'impresa spicca la seconda variazione consecutiva a due cifre per la grande industria (+17,9% nel trimestre che porta la media 2006 al +8,0%) mentre si conferma che al salire della dimensione d'impresa, la variazione degli ordinativi diviene sempre più rilevante.
A livello settoriale, con riferimento al IV trimestre, le uniche eccezioni degne di nota sono il rallentamento della domanda interna del pelli-cuoio-calzature (-2,9%) e del tessile-abbigliamento (-1,0%), questo ultimo in arretramento dopo due trimestri in positivo. Di contro, meccanica (+6,9% interni, +12,5% esteri), elettronica e mezzi di trasporto (+2,9% interni, +15,5% esteri) e prodotti non metalliferi (+4,3% interni e +3,2% esteri) si segnalano per una dinamica degli ordini particolarmente vivace, sia sul fronte interno quanto su quello estero. Su base annua, l'unica situazione da annotare riguarda il comparto chimica-farmaceutica-gomma-plastica, con una flessione di ambedue le componenti della domanda, generatasi soprattutto nella parte centrale dell'anno, la cui entità, tuttavia, lascia pensare all'esaurirsi di qualche specifica commessa di una o più imprese particolarmente importanti per il settore, piuttosto che ad un problema strutturale.
Crescita record della spesa per investimenti nel 2006
Di particolare importanza la crescita per il terzo anno consecutivo, e storicamente molto elevata, della spesa per investimenti: +6,3% rispetto al 2005.
Contribuiscono al dato complessivo sia le piccole che le medie industrie (+5,2% e +7,7% rispettivamente, dopo un certo ristagno nel 2005), ma soprattutto le grandi imprese (+8,9%, in linea con i dati rilevati nel biennio 2004-2005) e tutte le articolazioni settoriali, con punte nei metalli e nella meccanica (intorno all'8% in entrambe i settori, dopo le flessioni del 2005) e nell'elettronica-mezzi di trasporto (+7,3%), ma anche nel sistema-moda, con incrementi del +10,0% nel tessile-abbigliamento e del +5,6% nel pelli-cuoio-calzature.
Il versante occupazionale
Nel IV trimestre si registra ancora una variazione negativa dell'andamento occupazionale (-0,3% tendenziale, la quinta consecutiva) che, a livello annuale, evidenzia un -0,4%.
Per dimensione d'impresa, si nota come gli incrementi occupazionali delle imprese medio-grandi, in atto da diversi trimestri, continuino ad essere controbilanciati dalla "scrematura" degli organici del più vasto insieme delle piccole aziende (-2,0% nel IV trimestre, -1,3% nell'anno).
Nell'ultima parte del 2006, molti settori hanno proseguito i trend del resto dell'anno: in sostanza, sono la forte crescita dell'alimentare, la tenuta dell'occupazione nell'elettronica e mezzi di trasporto ed il rimbalzo nel concia-pelli-calzature (dopo molti trimestri di "emorragia") ad aver garantito la stabilità complessiva degli organici, a fronte di flessioni più o meno consistenti negli altri comparti.
Bene le imprese medio-grandi, in progresso sensibile anche le piccole
Tanto il consuntivo trimestrale che quello annuale risultano incoraggianti per tutte le dimensioni d'impresa.
Per la piccola impresa (10-49 addetti), la crescita della produzione industriale nel IV trimestre 2006 si è assestata al +2,8%, portando il risultato annuale a +1,7%.
I corrispondenti dati per la media impresa (50-249 addetti) sono +3,2% su base trimestrale e +3,6% su base annuale, mentre per la grande impresa (250 addetti ed oltre) le variazioni sono +8,2% sul trimestre e +5,8% su base annuale. Si segnala che la media impresa registra il sesto incremento consecutivo, la piccola il quinto consecutivo, con valori in crescendo.
Il dettaglio settoriale evidenzia una ripresa estesa del manifatturiero
La posizione ciclica complessiva sembra indicare come il IV trimestre 2006 sia stato, per il manifatturiero toscano, un periodo di sostanziale ripresa determinato da una innegabile evoluzione positiva della domanda estera.
A livello settoriale risultano in espansione la meccanica,  l'elettronica e mezzi di trasporto, la  chimica-farmaceutica-gomma-plastica, l'alimentare, la lavorazione dei metalli, il legno e mobili, mentre sono in ripresa i minerali non metalliferi, il pelli-cuoio-calzature, il tessile-abbigliamento e le altre manifatture (principalmente orafo, cartotecnica e raffinazione).
Nel dettaglio settoriale, i risultati trimestrali meno brillanti in termini di produzione si registrano nel tessile-abbigliamento (+1,6%), nel legno e mobili (+1,9%), nel comparto residuale delle altre manifatture (+1,5%).
Tutti gli altri settori segnano incrementi della produzione industriale più consistenti con menzione di riguardo per quelli ad elevato valore aggiunto e con un buon contenuto tecnologico come la meccanica (+9,3%), l'elettronica e mezzi di trasporto (+6,7%), la chimica-farmaceutica-gomma-plastica (+5,0%).
Apprezzabile anche le performance della lavorazione dei metalli (+3,5%), del pelli-cuoio-calzature (+3,0%) e dell'alimentare (+3,1%) così come il recupero della lavorazione dei minerali non metalliferi (+2,5%).
Su base annuale sono da rilevare, rispetto a quanto registrato nel 2005, decisi miglioramenti in tutti i comparti.
Il peggior risultato del 2006 è quello delle altre manifatture (invariato), mentre i risultati più vistosi riguardano ancora i settori richiamati più sopra: l'elettronica-mezzi di trasporto (+6,3%), la meccanica (+5,5%) e la lavorazione dei metalli (+4,9%) e la chimica-farmaceutica-gomma-plastica (+4,5%). Nella media del 2006 la performance del sistema-moda risulta ridimensionata rispetto al trimestre e caratterizzata comunque da un incremento dell'1,9% del pelli-cuoio-calzature e da una sostanziale stabilità del tessile-abbigliamento (+0,6%). Positive le performance del legno-mobili (+1,4%), dei minerali non metalliferi (+1,5%) e dell'alimentare (+1,7%).
Le aspettative per il I trimestre 2007
Le aspettative degli imprenditori, relative all'andamento atteso della produzione industriale per i primi tre mesi del 2007, indicano una situazione in leggero miglioramento. Infatti, un 22% di risposte prevede un aumento della produzione (nel periodo gennaio-marzo 2007 rispetto al periodo gennaio-marzo 2006) mentre un 8% prevede una diminuzione, per un saldo complessivo pari a +14 punti percentuali. Questo risultato è migliore rispetto alle previsioni formulate un anno fa che vedevano un saldo positivo di 12 punti fra "ottimisti" e "pessimisti". In particolare, rispetto alla previsione formulata per il I trimestre 2006, è la quota dei pessimisti che si riduce di più (erano il 14%) rispetto alla riduzione, che pur si evidenzia, tra gli "ottimisti" (erano il 26%).

Notizie da Bruxelles
Bruxelles - Un seminario di aggiornamento a per funzionari delle Camere di Commercio Toscane
L'ufficio di Bruxelles di Unioncamere Toscana ha organizzato nei giorni 26 e 27 febbraio scorsi un seminario di aggiornamento sulle politiche ed i programmi della Commissione europea per i funzionari delle Camere di Commercio e delle Aziende speciali toscane.
Obiettivo del seminario è stato quello  di permettere un approfondimento prevalentemente tecnico sulla nuova programmazione 2007/2013 della Commissione europea, relativo, in particolare, ad alcune tematiche di interesse per il Sistema camerale ed economico toscano, che possa in seguito tradursi in azioni progettuali.
L'iniziativa, alla quale hanno partecipato funzionari delle Camere di Commercio di Arezzo, Livorno, Lucca, Pisa, Prato e di Promofirenze, ha permesso - tramite gli interventi dei vari funzionari della Commissione europea invitati quali relatori - di approfondire tra l'altro il nuovo Programma Competitività ed Innovazione per le imprese, il 7° Programma quadro di Ricerca.

Notizie dal mondo camerale
Pistoia - Gli ultimi dati sulla natimortalità delle imprese

Logo della Camera di Pistoia

Sono 34.392 le imprese iscritte al 31 dicembre 2006 al registro imprese della Camera di Commercio di Pistoia, di queste 29.607 sono le attive.
A fronte di 2.115 cessazioni si sono iscritte 2.526 imprese con un saldo positivo di 411 unità e un tasso di crescita rispetto alla fine del 2005 di +1,2% (+1,6 se non si considerano le imprese agricole).
Nella graduatoria regionale dell' indicatore di crescita imprenditoriale Pistoia si colloca al 4° posto dopo le province di Pisa (+1,7%) Prato (+1,5%) e Massa Carrara (+1,3%). Il tasso medio regionale si è attestato a + 0,6%. Da segnalare la presenza di tre province nelle quali il tasso di crescita è negativo e cioè Arezzo, Livorno e Siena. In queste province le cessazioni hanno superato le iscrizioni in alcuni casi oltre le 600 unità.
Analizzando la distribuzione settoriale della crescita provinciale, si può notare ancora una volta come a Pistoia i valori positivi si concentrano nell'edilizia (+3,8%) e nei servizi alle imprese: +1,3% nell'intermediazione monetaria e finanziaria e +1,7% nelle attività immobiliari e nell'informatica.
Ancora in calo l'agricoltura (-2,0%), il commercio (-0,9%), i settori legati al turismo (-0,8%) e l'intero settore dell'industria manifatturiera (-2,9%) a parte l'attività legata alle lavorazioni del metalliche che aumenta del 2,0%,
Un importante contributo al valore positivo della crescita è dato dalle imprese "non classificate" , le quali rappresentano quelle imprese che si sono iscritte al registro imprese nel corso del 2006, ma sono ancora in attesa di dichiarare l'attività che svolgono. Esse quindi, pur essendo a tutti gli effetti nuove imprese, non possono essere ancora inserite nel settore economico al quale apparterranno una volta dichiarata l'attività,
Anche l'andamento demografico per natura giuridica, non presenta variazioni. C'è uno sviluppo consistente delle società di capitale, ma fra queste è da rilevare il dato negativo delle società per azioni, che calano di 5 unità con un tasso negativo e pari a -1,9%, mentre aumentano in modo consistente le SRL (255 imprese e un tasso di +4,5%); leggeri aumenti per tutte le altre forme.
I dati per settore sono disponibili nella sezione dedicata sul sito internet della Camera di Commercio: www.pt.camcom.it

 


Pisa - consegnati i "Manuali di tracciabilità"
I logo della Camera pisanaIl 5 marzo scorso alla Camera di Commercio di Pisa (Sala Ricci - 3°piano) sono stati consegnati i manuali di tracciabilità, documento divenuto dal gennaio 2006 strumento gestionale centrale in campo di sicurezza alimentare.
La qualità della vita dipende da quella dell'alimentazione. Mentre ci si interroga su sanità , salubrità e valore organolettico degli alimenti derivanti da modelli produttivi agricoli intensivi, cresce la richiesta di prodotti agro alimentari di qualità accertata e garantita. Questa necessità è stata recepita dai recenti indirizzi della politica agricola comunitaria, miranti alla promozione di un'agricoltura multifunzionale per fornire sia produzioni di qualità nel rispetto dell'ambiente sia servizi accessori tesi alla salvaguardia e valorizzazione del territorio rurale.
La valorizzazione delle produzioni agro alimentari di qualità (ad esempio prodotti dell'agricoltura integrata, dell'agricoltura biologica, prodotti tipici e prodotti tradizionali) rappresenta una importante opportunità economica per gli imprenditori che operano lungo tutta la filiera agro alimentare dell'Italia, che è vocata per cultura e per tradizione alla qualità e tipicità delle produzioni. In questo ambito, la diffusione dei sistemi di certificazione (che garantiscono sia i consumatori sulla effettiva qualità dei prodotti agroalimentari, che gli operatori che possono così competere con strumenti qualitativamente riconosciuti.
Dopo la consegna dei manuali alle aziende
  • Az. Agr. San Gervasio,
  • Fattoria Sorbaiano,
  • Fattoria Uccelliera,
  • Az. Agr. Il Frantoio di Vicopisano,
  • Oleificio Sociale dei Monti Pisani,
  • Cooperativa Oleificio Sociale di Buti,
  • Società Cooperativa Agricola Le Macine;
è stato presentato il sistema di contrattazione della Borsa Merci Telematica quale strumento di commercializzazione e di promozione verso altre regioni del territorio nazionale ed europeo dei prodotti agroalimentari ed in particolare quelli tipici della provincia di Pisa.

Firenze - Graduatoria unica con Prato per le assunzioni

Logo della Camera fiorentinaLa Camera di Commercio di Firenze ha approvato nei giorni scorsi una convenzione che le permetterà di utilizzare, per far fronte alle eventuali esigenze di personale nella categoria C del contratto del Pubblico Impiego, la graduatoria relativa al concorso pubblico per titoli ed esami per n. 2 posti predisposta a suo tempo dalla Camera di Commercio di Prato.


Pisa - Premiati i partecipanti al corso per Conciliatori

I logo della Camera pisana

Presso la Camera di Commercio di Pisa, alla presenza del Presidente Dott. Pierfrancesco Pacini, si è svolta la cerimonia di consegna degli attestati di partecipazione e superamento del "Corso base per Conciliatori delle Camere di Commercio" organizzato recentemente dall'Ente Camerale.
Il corso, che ha visto la partecipazione di qualificati consulenti e professionisti in materia giuridico-commerciale, è stato organizzato dall'Ente Camerale pisano in collaborazione con il Centro Interdisciplinare di Scienze per la Pace e l'Istituto di Diritto Pubblico della Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Pisa e, in base a quanto previsto dall'Unioncamere relativamente agli standard uniformi per la formazione dei conciliatori delle Camere di Commercio, ha avuto la durata di 32 ore (di cui almeno 16 ore di pratica) oltre a 4 ore di valutazione finale.
Obiettivo del corso, il cui superamento è requisito essenziale per l'iscrizione nell'elenco dei conciliatori tenuto dalla Camera di Commercio, è stato quello, oltre che di fornire le conoscenze teorico-giuridico di base sulla conciliazione, anche di sviluppare le abilità nell'applicazione pratica delle tecniche e delle strategie di conciliazione attraverso la partecipazione degli aspiranti conciliatori a sessioni simulate di conciliazione.
Si riportano di seguito i nominativi dei premiati:
  • ACCOSSATO Roberto,
  • BALLERINI Adriano,
  • BISORI Luciano,
  • BONISTALLI Alberto,
  • CACCIUTTOLO Massimo,
  • CASSANDRA Antonio,
  • CATARSI Massimo,
  • DE FRANCO Denise,
  • DI SANTO Leonardo,
  • FALORNI Cinzia,
  • FOCOSI Gabriele,
  • FRANGIOLI Mario,
  • GHEZZI Emanuele,
  • GRONCHI Marco,
  • LIBERATORE Laura,
  • LIMBERTI Lorenzo,
  • LONGO Giovanni,
  • LUPETTI Andrea,
  • MEDAGLIA Marianna,
  • PALLA Tiziano,
  • PIDONE Francesca,
  • PIERINI Michela,
  • REDINI Paolo,
  • ROSSI Riccardo,
  • SALOTTI Pietro,
  • SALVADORI Gabriele,
  • SALVADORI Maurizio,
  • SALVINI Patrizia,
  • STAFFA Pino,
  • TERROSI Piero.   

Lucca - Un corso base per il Controllo di Gestione

Logo della Camera lucchese

Controllo di gestione è il titolo del prossimo corso di formazione, organizzato dalla Camera di Commercio di Lucca, nell'ambito dei corsi di formazione FORMAPER, che si terrà nei giorni 20 e 27 marzo prossimi presso la sede camerale.
Il corso si propone di far acquisire ai partecipanti logiche e strumenti per valutare, interpretare ed impostare l'andamento economico-finanziario della propria realtà e gli strumenti di base per garantire un'efficace controllo della gestione aziendale. La lettura del bilancio e una prima analisi dei costi permettono di cogliere in modo sintetico e chiaro l'evolversi delle capacità dell'impresa di creare profitto, piuttosto che della propria situazione finanziaria.
Le tecniche didattiche utilizzate saranno di carattere interattivo e mireranno a favorire il coinvolgimento e la partecipazione dei corsisti. Teoria e pratica saranno integrate attraverso la realizzazione di lavori di gruppo, di simulazioni e di role-paying.
Per esigenze didattiche il corso è limitato ad un numero massimo di 15 partecipanti.
Il programma è disponibile sul sito camerale dove è possibile anche fare l'iscrizione on-line alla voce Fai da te - iscrizione corsi e seminari.

Pistoia - "Premio per Tesi di Laurea per il governo dei fenomeni metropolitani"

Logo della Camera di Pistoia

Si tratta della prima edizione del concorso nazionale per tre premi da assegnare ad altrettante tesi di Laurea Specialistica su temi relativi alle aree metropolitane. L'argomento specifico da trattare è quello dei "processi di ottimizzazione, in area vasta, di attività a rilevanza locale".
Il premio prenderà in considerazione sia gli elaborati che tratteranno specificamente delle problematiche riferite al sistema metropolitano della Toscana centrale (Area Firenze-Prato-Pistoia) sia le tesi che avranno per oggetto i problemi connessi alla identificazione, delimitazione, regolazione, gestione e finanziamento delle aree metropolitane.
Il premio è diviso in tre categorie, distinte sulla base della diversa angolazione teorica di trattazione degli argomenti (Giuridica; Economica; Territoriale).
Per ogni Categoria del concorso è prevista l'assegnazione di un premio che verrà assegnato all'elaborato più meritevole, il cui importo è pari ad € 2.500,00 (al netto delle ritenute di legge).
Sono ammessi a partecipare al concorso i laureati delle Facoltà di Architettura, Pianificazione, Economia, Giurisprudenza, Informatica, Ingegneria, Scienze Politiche di tutti gli Atenei italiani, che abbiano conseguito la Laurea Specialistica (o titolo equipollente) tra il 1 gennaio 2005 e il 30 giugno 2007 con una votazione non inferiore a 100/110, le cui tesi risultino inedite, originali ed in lingua italiana.
Sono esclusi coloro che abbiano partecipato con successo ad analoghi premi banditi da altre istituzioni e organizzazioni.
L'assegnazione del premio avverrà a giudizio di tre commissioni di esperti (una per ogni categoria) nominate dalla Camera di Commercio di Pistoia.
La domanda di partecipazione al concorso, redatta sull'apposito modulo, dovrà essere inviata alla Camera di Commercio I.A.A. di Pistoia in C.so S. Fedi n. 36, entro e non oltre le ore 12 del giorno 30 luglio 2007, in una busta chiusa e controfirmata sui lembi di chiusura recante l'indicazione della categoria a cui si intende partecipare.
La busta dovrà contenere al suo interno tre buste che non dovranno riportare elementi di identificazione (Busta A contenente la domanda di partecipazione; Busta B contenente il testo integrale della tesi in duplice copia (una cartacea e una su supporto informatico - floppy disk, CD-ROM, DVD in formato .pdf; Busta C contenente la sintesi dei contenuti della tesi).
La premiazione dei tre vincitori verrà effettuata entro il 15 ottobre 2007 presso la prestigiosa Villa di Groppoli, sede dell'Associazione Amici di Groppoli.
All'Ente camerale è riservato il diritto di poter divulgare il testo della sintesi nelle forme e nei modi che riterrà opportuni senza che l'autore possa pretendere alcun compenso sebbene i diritti di autore restino di esclusiva proprietà dell'autore stesso.
Una volta concluse le operazioni di premiazione, l'Istituto Regionale per la Programmazione Economica della Toscana - IRPET selezionerà uno fra i tre vincitori al quale sarà offerta la possibilità di effettuare uno stage di collaborazione.

Lucca - “Come fare un’indagine di mercato”, un corso sulle problematiche del marketing

Logo della Camera lucchese

La Camera di Commercio di Lucca organizza un corso di formazione finalizzato a far capire le modalità di raccolta, conservazione e analisi dei dati relativi a problemi connessi al marketing nei mercati internazionali.
Le ricerche di mercato si occupano dello studio dei comportamenti dei consumatori in un'economia di mercato e sono una fonte di informazione per chi all'interno di un'azienda che produce beni o servizi deve prendere decisioni di marketing.
Il corso "Come fare un'indagine di mercato" si terrà il 23 marzo prossimo presso la sede camerale a Lucca (Corte Campana, 10), a partire dalle ore 9,00 e proseguirà per tutta la giornata.
Le tecniche didattiche utilizzate saranno di carattere interattivo e mireranno a favorire il coinvolgimento e la partecipazione dei corsisti. Teoria e pratica saranno integrate attraverso la realizzazione di lavori di gruppo, di simulazioni e di role-paying.
Per esigenze didattiche il corso è limitato ad un numero massimo di 15 partecipanti.
Il programma è disponibile sul sito web camerale dove è possibile anche fare l'iscrizione on-line alla voce Fai da te - iscrizione corsi e seminari

 


Agenda degli Appuntamenti
DataDove/ChiEvento
16 febbraio - 30 marzo Camera di Commercio Lucca Corso di Formazione"L’arbitrato: fondamenti e tecniche"
9 marzo Unioncamere Toscana Comitato dei Segretari Generali
9 marzo Camera di Commercio Firenze La DOP dello Zafferano delle Colline di Firenze
12 marzo Unioncamere Toscana Gruppo di lavoro "Agriturismo"
12 marzo Camera di Commercio Prato Premi Daniele Biffoni - 2a edizione
13 marzo Unioncamere Toscana Riunione della Commissione logistica Valdichiana
14 marzo Camera di Commercio Prato Conferenza Stampa di presentazione missione a Shangai
14 marzo Unioncamere Toscana Gruppo di lavoro "Conservatori del Registro delle Imprese"
14 marzo Unioncamere Toscana Gruppo di lavoro "Innovazione e Distretti industriali"
15 marzo Unioncamere Toscana Riunione Osservatorio Regionale sulla Cooperazione
15 marzo C.R.A.T. Riunione della Commissiore Regionale per l'Artigianato toscano
18 marzo Camera di Commercio Pisa Pisa - Cerimonia di premiazione della "Fedeltà al Lavoro e del Progresso economico"
19 marzo Camera di Commercio Prato Documentario “C’era una volta il capitalismo italiano”
20 marzo Promofirenze Seminario "Quali finanziamenti per il settore energia"
20 marzo Camera di Commercio Pistoia Conferenza Stampa "Progetto Marchio di Qualità"
20 marzo Camera di Commercio Siena Conferenza Stampa “Mestieri d’autore”
20 marzo Unioncamere Toscana Corso di formazione "Progetto Innovazione" a valere sul Fondo Nazionele di Perequazione 2004
20 - 27 marzo Camera di Commercio Lucca Corso di formazione “Controllo di Gestione”
21 marzo Camera di Commercio Massa-Carrara Premiazione Marchio di Qualità di Isnart
21 marzo Camera di Commercio Pistoia Conferenza Stampa "IMMAGINE ITALIA & CO"
21 marzo Unioncamere Toscana Riunione Newsletter "Net Economy"
23 marzo Camera di Commercio Lucca Corso “Come fare un’indagine di mercato”
23 marzo Promofirenze - Promosiena Country Presentation “Bulgaria”
26 marzo Unioncamere Toscana Presentazione della Ricerca "I fabbisogni formativi delle imprese artigiane calzaturiere"
26 - 30 marzo Unioncamere Toscana Percorso formativo sui "brevetti"
27 marzo Unioncamere Toscana Gruppo di lavoro "Artigianato"
30 marzo Camera di Commercio Lucca Convegno “Il credito alle imprese e le politiche regionali di sostegno: strumenti e opportunità”
30 marzo Unioncamere Toscana Gruppo di lavoro "Subfornitura artigiana nel comparto moda"
30 marzo Unioncamere Toscana Riunione del Comitato di Coordinamento dell’Osservatorio Regionale sull’Artigianato
2 aprile Camera di Commercio Prato “Istantanee dal mondo del lavoro” - Ultima serata
3 aprile Unioncamere Toscana Riunione degli "Scenari Macroeconomici"
4 aprile Camera di Commercio Siena Conferenza Stampa sui contributi concessi alle imprenditrici madri per le spese sostenute per asili nido
4 aprile Unioncame Toscana Riunione dei Referenti Camerali "Vetrina Toscana"
13 aprile Unioncamere Toscana "Country Presentation" sulle opportunità di investimento in Romania
16 aprile Camera di commercio Lucca Seminario “E-commerce: aspetti legali e contrattuali”
16 aprile Logistica Toscana Assemblea dei Soci
16 aprile Unioncamere Toscana Consiglio di Amministrazione
16 - 20 aprile Lucca Promos Architetti Russi in delegazione
17 aprile Camera di Commercio Arezzo Presentazione del Rapporto “Il terzo settore in provincia di Arezzo”
17 aprile Unioncamere Toscana Talk Show "Artigianato tra Arte, Design e Architettura"
18 aprile Camera di Commercio Massa-Carrara Evento Conviviale a Strasburgo
19 aprile C.R.A.T. Riunione della Commissione Regionale per l'Artigianato Toscano
20 aprile Unioncamere Toscana Convegno “Quali strategie per la promozione e lo sviluppo della filiera agro - alimentare toscana"
20 aprile - 1 maggio Camera di Commercio Livorno Trofeo Accademia Navale
4 maggio Camera di Commercio Arezzo Convegno “E78 E45, Le vie dello sviluppo”
7 maggio Camera di Commercio Lucca Corso “Impariamo a degustare l’olio”
8 maggio Unioncamere Toscana Riunione del Gruppo di lavoro "Agroalimentare"
8 maggio Comprensorio del cuoio Convegno “Sportello unico alle attività produttive; Semplificazione amministrativa e innovazione tecnologica; Disegno di legge Bersani e legislazioni regionali”


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