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a cura di : franco.natali@tos.camcom.it
Newsletter n°  41 -  venerdì 7 dicembre 2007 - anno  6
Attività Istituzionale
L'Innovazione dei Processi nelle PMI
L'intervento di Enrico Ciabatti

" "L'innovazione dei processi è il principale asset strategico sul quale puntare per un incremento dell'efficienza ed una ripresa di competitività in azienda. Questo vale tanto più in un contesto di mercato globale, in cui la concorrenza supera i confini tradizionali e impone un continuo confronto con modelli diversi: solo attraverso un sapiente utilizzo della tecnologia, intesa come nuovo criterio organizzativo, le nostre aziende potranno attrezzarsi per essere pronte a competere.
Con queste premesse si è svolto convegno "l'Innovazione dei Processi nelle PMI: riduzione e razionalizzazione dei costi" organizzato il 29 novembre scorso da Assintel (Associazione Nazionale delle Imprese ICT) e Confcommercio Toscana.

Al convegno, che ha inteso presentare una panoramica dei principali elementi che costituiscono l'innovazione dei processi, con focus sulle PMI, ed uno spaccato aggiornato su alcuni fra i più avanzati sistemi per la gestione e l'ottimizzazione dei processi interni aziendali, ha partecipato Enrico Ciabatti - Vicesegretario Generale di Unioncamere Toscana - che ha detto fra l'altro:
"…nell'ambito del tema che dibattiamo oggi, come rappresentante del "Pubblico" ed in particolare delle Camere di Commercio, ritengo utile affrontare l'argomento dal nostro punto di vista, cioè cosa stiamo facendo per favorire questo processo di innovazione nei processi e quali soluzioni operative abbiamo realizzato a livello informatico/telematico… Semplificazione ed Innovazione tecnologica rappresentano oggi nella Pubblica amministrazione un'esigenza non più eludibile, necessaria anche se forse non sufficiente. Le Camere di Commercio sono state la prima P.a. ad informatizzare le proprie procedure ed a semplificare la vita degli imprenditori. Infatti, la disponibilità delle informazioni del Registro Imprese in tempo reale e su tutto il territorio nazionale, al di là del luogo di iscrizione, ha rappresentato un'innovazione ed una competenza che ci ha distinto negli anni e che ancor oggi non trova eguali nel resto d'Europa, rappresentando così un patrimonio di dati a carattere giuridico e statistico impareggiabile. Quest'attività innovativa è proseguita in questi ultimi anni con la realizzazione di numerose applicazioni, di cui ricordo solo le principali:
  • Impresa.gov
  • la firma digitale
  • Business Key 
  • la gestione documentale
  • Legal mail
  • la Carta Nazionale dei Servizi 
Anche il Decreto Bersani del febbraio scorso, poi convertito nella L. 40 dell'aprile successivo, all'art. 9), in tema di semplificazioni e promozione della concorrenza, ha attribuito alle Camere di Commercio un ruolo strategico riconoscendole destinatarie della "comunicazione unica per la nascita delle imprese" per via telematica. Un riconoscimento che è stato possibile grazie sicuramente al loro ruolo di gestori dei fatti amministrativi durante tutta la vita di un'impresa, ma anche al livello tecnologico raggiunto dalle Camere ed alla rete nazionale che queste hanno creato…"

 


Adiconsum: 20 dalla parte dei consumatori
l'intervento di Unioncamere Toscana

 

Il Logo di Adiconsum ToscanaSi è svolto, il 30 novembre ed il 1 dicembre scorso, il Forum "20 anni dalla parte dei consumatori", organizzato per celebrare il ventennale dalla fondazione di Adiconsum Toscana, l'Associazione Difesa Consumatori e Ambiente promossa dalla CISL nel 1987.
Al Forum ha partecipato Unioncamere Toscana:
"La legge n. 580/93 di riforma delle Camere di Commercio ha decisamente aggiunto alle politiche a sostegno dei consumatori importanti strumenti di tutela, riconoscendo alle Camere di Commercio il ruolo di garanti del corretto funzionamento del mercato, mediante l'attribuzione alle stesse di rilevanti competenze in materia finalizzate all'eliminazione dei comportamenti che provocano turbative e distorsioni nelle transazioni commerciali.
Il sistema camerale dunque da molti anni è impegnato nella tutela dei consumatori sotto vari profili: dal controllo sulle clausole vessatorie dei contratti alla redazione di formulari contrattuali (in questi casi quindi fornendo una tutela al consumatore in via preventiva) alla messa a disposizione di servizi di risoluzione alternativa delle controversie (il che, invece, tutela il consumatore in via successiva rispetto al verificarsi dell'evento pregiudizievole).
Relativamente al controllo sulle clausole vessatorie dei contratti, la possibilità, riconosciuta dall'art. 37 del Codice del Consumo (D.Lgs. n. 206/2005), di esperire l'azione inibitoria, tramite la chiamata in giudizio del professionista o dell'associazione di professionisti che utilizzano, o raccomandano l'utilizzo, di condizioni generali di contratto, consente alle Camere di Commercio di effettuare verifiche sui contratti, affinché venga accertata l'eventuale presenza delle clausole in questione con la conseguente richiesta al giudice competente di inibire l'uso delle condizioni di cui sia accertata l'abusività. La quasi totalità delle Camere di Commercio toscane ha costituito al loro proprio interno organismi di controllo, nella maggior parte dei casi organizzati sotto forma di Commissioni, composti da professionisti e/o esperti, che hanno l'incarico di esaminare i contratti e di valutare, tramite l'emissione di un parere, l'eventuale presenza di clausole vessatorie. Da una ricognizione effettuata a livello regionale nell'anno 2006 è emerso che nel corso degli ultimi anni l'attività di accertamento dell'abusività delle clausole è aumentata. In particolare il Sistema Camerale toscano è stato impegnato nell'analisi di contratti del settore della mediazione immobiliare, della multiproprietà, della telefonia, del turismo, della formazione, dell'impiantistica, nonché del settore marittimo, bancario e quello delle imprese di auto-motoriparazione.
Nell'ambito degli strumenti di tutela preventiva del consumatore, l'Ente camerale inoltre può disporre la stesura di formulari contrattuali, di contratti-tipo e di clausole-tipo. Alla base di questa attività si trova la consapevolezza che il controllo da parte dell'ente camerale nella fase antecedente alla formazione dei contratti delle imprese potrebbe servire ad evitare il ricorso all'autorità giudiziaria.
Si fa presente inoltre che le Camere di Commercio toscane, anche su richiesta ed in collaborazione con le Associazioni di Categoria e con quelle dei Consumatori, stanno favorendo la nascita di sistemi di autoregolamentazione delle imprese. La finalità insita nella creazione di tali sistemi consiste nel fornire regole chiare di comportamento per le imprese e per i loro clienti, nel favorire la prevenzione dei conflitti nel settore e, qualora tali conflitti siano comunque insorti, a risolverli attraverso il ricorso al servizio di conciliazione delle Camere di Commercio. L'impresa dunque che aderisce a tali sistemi è tenuta ad assumere comportamenti chiari, trasparenti e corretti nei rapporti con i clienti. Dalle rilevazioni delle Camere di Commercio emerge che i settori che vedono le imprese rispondere in maniera più vitale, seppur con variazioni a livello provinciale, sono quelli delle imprese di tintolavanderia, di mediazione immobiliare, dei cosiddetti "lavori in casa" e di auto-motoriparazione.
È importante anche ricordare la possibilità per il consumatore, sempre rivolgendosi alle Camere di Commercio, di tutelarsi nei confronti dei messaggi pubblicitari ingannevoli. Al consumatore infatti è data la possibilità di segnalare agli uffici camerali un eventuale messaggio pubblicitario falso o ingannevole, ed in tal caso la Camera di Commercio provvede ad esaminarlo e a predisporre una eventuale denuncia all'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.
Passando invece ai sistemi di tutela successiva del consumatore, non si può non parlare dell'istituto della conciliazione. La conciliazione è una procedura di risoluzione alternativa delle controversie in cui un terzo neutrale, il conciliatore, aiuta le parti in conflitto a trovare una soluzione che sia di reciproca soddisfazione. In una fase in cui per le imprese la competitività è elevatissima, e per i consumatori la tutela dei propri diritti risulta sempre più di difficile acquisizione, anche a causa della complessità della "macchina" giudiziaria, la conciliazione può rappresentare uno strumento che permette la risoluzione delle controversie a costi contenuti ed in tempi brevi. Dalla legge di riforma del 1993 ad oggi, le Camere di Commercio toscane hanno registrato risultati incoraggianti in tema di conciliazione: il numero dei procedimenti è cresciuto, la loro durata si è ridotta, la tipologia delle controversie si è diversificata (anche se ancora nettamente prevalenti sono le controversie in materia di consumo). Da quest'ultimo punto di vista, è importante considerare il fatto che lo stesso Codice del Consumo, all'art. 141, individua, per la risoluzione delle controversie in materia di consumo, la facoltà per consumatore e professionista di avviare procedure di composizione extragiudiziale delle controversie, anche in via telematica. E che nell'elenco degli organi di composizione extra giudiziale delle controversie, di cui al comma 2 dello stesso articolo, le Camere di Commercio vi rientrano di diritto (comma 3).
Il Sistema Camerale toscano ha inoltre creato sportelli di conciliazione specializzati in settori specifici, ad esempio in materia di turismo, per la risoluzione delle controversie tra operatori turistici e loro clienti. Poiché infatti per i turisti che soggiornano in Toscana per un periodo di tempo più o meno limitato può essere difficile tornarvi per risolvere le eventuali controversie sorte durante il soggiorno, al fine di rendere il servizio alla portata di tutti, è stata istituita la figura del "rappresentante del turista", il quale, designato dalle Associazioni dei consumatori ed iscritto in un apposito elenco tenuto dalla Camera di Commercio, è un professionista al quale il turista, senza alcuna spesa aggiuntiva, dà mandato a conciliare. Altri servizi specializzati di conciliazione riguardano il settore della mediazione immobiliare, della pubblica amministrazione, dell'assicurazione, degli appalti e ambiente, delle imprese di tintolavanderia e automotoriparazione.
Inoltre l'impegno del Sistema Camerale toscano alla diffusione della conciliazione si sta sempre più rivolgendo nei confronti del settore dei servizi di pubblica utilità, quale acqua, gas, energia elettrica, trasporti locali ecc. È in corso di stipulazione infatti un protocollo d'intesa tra Unioncamere Toscana, Cispel Confservizi Toscana e tutte le Camere di Commercio toscane al fine di favorire l'inserimento nei contratti delle imprese aderenti al Cispel delle clausole arbitrali e conciliative.
Si segnala, infine, l'attenzione del Sistema Camerale toscano sul fronte della diffusione della conciliazione effettuata tramite l'utilizzo sistemi informatici e telematici "on line". Le Camere di Commercio toscane fin dal 2004 si sono dotate di un servizio di conciliazione on line ("Concilia on Line", realizzato da Firenze Tecnologia, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Firenze), che permette, tramite un sistema di video-conferenza, di risolvere i problemi legati alla distanza. Questo sia in conformità ai recenti sviluppi normativi e alle linee guida predisposte dall'Unione Italiana delle Camere di Commercio, sia in considerazione del fatto che l'istituto della conciliazione, quale processo di maturazione culturale, si debba tradurre in nuovi modelli comportamentali orientati alla collaborazione e alla volontà di perseguire obiettivi di reciproco soddisfacimento delle parti.
Il riconoscimento, infine, della facoltà attribuita alle Camere di Commercio di costituirsi parte civile nei giudizi relativi ai delitti contro l'economia pubblica, l'industria e il commercio (art. 4, comma 5 della Legge n. 580/93) nonché la facoltà per le stesse di formulare pareri e proposte alle Amministrazioni dello Stato, alle Regioni e agli Enti locali sulle questioni che comunque interessano le imprese della circoscrizione territoriale di competenza (art. 4, comma 6 della Legge n. 580/93) concludono il quadro delle attività svolte dalle Camere di Commercio nell'ottica della difesa dei consumatori quali soggetti deboli del rapporto contrattuale in relazione alla salvaguardia, in senso più generale, del mercato nei confronti della concorrenza sleale.
Da tale breve analisi emerge, dunque, come la tutela dei diritti dei consumatori passa non solo attraverso forme di tutela "preventiva " (l'attività normativa in senso stretto, attività di redazione di formulari contrattuali, di contratti-tipo e di clausole-tipo, sistemi di autoregolamentazione delle imprese), ma anche attraverso forme di tutela "successiva" (risoluzione delle controversie in via stragiudiziale), con la convinzione che la funzione equilibratrice svolta dalle Camere di Commercio nei confronti del mondo imprenditoriale divenga al tempo stesso funzione equilibratrice nei confronti dei consumatori, tramite il rapporto continuo, costante e sempre proficuo, con le Associazioni dei Consumatori, dal momento che ogni imprenditore è prima di tutto, a sua volta, un consumatore".

Statistica pubblica: scelta di conoscenza, opportunità di sviluppo
L'intervento di Unioncamere Toscana

Si è svolta il 5 dicembre scorso, promossa da Anci Toscana, la Conferenza Toscana di Statistica, arrivata al secondo appuntamento forte del successo riportato nella prima edizione tenutasi a Siena nel 2005. L'evento ha inteso offrire un'occasione di confronto e di conoscenza a tutto il mondo della statistica pubblica toscana chiamando a dibattere e a presentare lavori, esperienze, progetti i massimi rappresentanti nazionali della statistica ufficiale e accademica.

In quest'ambito si è svolta la Tavola rotonda dal titolo "Statistica e Istituzioni. Gli assetti organizzativi e istituzionali degli enti SISTAN, i sistemi statistici regionali, la Statistica nel Codice delle Autonomie Locali, lo sviluppo della gestione associata della funzione statistica", cui ha partecipato Unioncamere:

"Il Decreto Legislativo 322/89 che, come noto, ha istituito il SISTAN, ha costituito un momento innovativo e di sviluppo per la statistica pubblica in Italia. Anzitutto perché ha concepito l'attività di produzione e diffusione dell'informazione statistica come attività di un sistema di organismi e, inoltre, perché ha consentito a ciascuno di questi organismi un'ampia libertà di organizzazione e di sviluppo delle proprie funzioni.

Si tratta quindi di un impianto legislativo sostanzialmente moderno che oggi però, a distanza di 18 anni, deve essere adeguato alla luce non soltanto dell'evoluzione in senso federale dell'ordinamento costituzionale e amministrativo, che richiede un'informazione statistica dettagliata e disaggregata a diversi livelli territoriali (regionali, sub-regionali, provinciali e comunali), ma anche dei recenti sviluppi normativi a seguito dello schema di disegno di legge (approvato dal Consiglio dei Ministri del 16 marzo scorso, che dà attuazione agli articoli 114, 117 e 118 della Costituzione (nella versione modificata già dalla riforma del 2001) e che conferisce al Governo la delega, da un lato, a individuare e ripartire le funzioni amministrative che spettano a Comuni, Province, Città metropolitane, Regioni e Stato, e dall'altro ad adeguare l'ordinamento degli enti locali (attraverso l'eventuale approvazione del codice delle autonomie locali).
A nostro parere, nel contesto delineato, è necessario in particolare tener conto dei principi di sussidarietà, differenziazione, specializzazione e flessibilità dei modelli istituzionali. Per quanto riguarda in particolare il criterio della sussidarietà, che deve ispirare anche la costruzione del sistema statistico, si deve così far intervenire nel servizio pubblico l'Ente più prossimo al bisogno, affermando un principio di prossimità, cioè di vicinanza al cittadino ed alle imprese, che deve valere non soltanto in senso territoriale ma anche in senso funzionale. Per il mondo delle imprese, ad esempio, l'ente più vicino è rappresentato sicuramente dalla Camera di Commercio, la quale è un "ente pubblico locale dotato di autonomia funzionale", come ha sancito la Corte costituzionale nella Sentenza 477 del 2000, precisando anche che tale ente "entra a pieno titolo, formandone parte costitutiva, nel sistema dei poteri locali". La Camera di Commercio, infatti, svolge "funzioni di interesse generale per il sistema delle imprese curandone lo sviluppo nell'ambito delle economie locali" (art. 1 Legge 580/93).
La sussidiarietà, già riconosciuta sin dal Trattato di Maastricht quale principio regolatore dei rapporti tra Stato/Ente pubblico e comunità di riferimento (cittadini, imprese, etc.), porta inoltre con sé il concetto di governance, concetto che alle Camere di Commercio si applica compiutamente. Le Camere coinvolgono infatti nei meccanismi decisionali riguardanti il territorio molteplici soggetti, tanto da rappresentare nel proprio Consiglio, formato da componenti designati o eletti dalle organizzazioni delle imprese, dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori e dalle associazioni di tutela degli interessi dei consumatori e degli utenti, la struttura dell'economia locale (art. 10 e 12 Legge 580/93; Corte Costituzionale Sentenza 477/2000).
I cambiamenti introdotti dalla legge 580/93 e dalle successive normative dotano dunque le Camere di Commercio di autonomia e di una posizione formale di pari dignità istituzionale rispetto agli enti locali, tanto da essere soggetti capaci di governare in modo autonomo i processi economici del territorio su cui insistono. In quest'ottica, come visto, fondamentale è il loro ruolo a favore dello sviluppo territoriale, nella misura in cui la Camera di Commercio è un interlocutore forte nell'ambito dei processi di sviluppo, non solo un'istituzione che supporta e assiste i propri iscritti, ma anche un'istituzione che diventa soggetto progettuale per la valorizzazione economica del territorio.
D'altra parte, per rientrare nell'ambito della statistica, è evidente come il confine dell'impresa difficilmente coincida con il confine territoriale della circoscrizione amministrativa (comunale, provinciale o regionale) in cui ha formalmente sede. Basti pensare ai distretti industriali, alle filiere produttive, alle imprese a rete (formalizzate in gruppi o meno), ai fenomeni di outsourcing e di delocalizzazione. Soprattutto pensiamo all'internazionalizzazione dell'economia. Seguire i bisogni informativi della comunità delle imprese e fare rilevazioni statistiche sulle imprese nell'epoca della globalizzazione implica necessariamente l'impegno delle istituzioni funzionali oltre che di quelle territoriali. Questo conferisce pieno significato a termini come pluralismo, policentrismo, sussidiarietà.
In tale contesto si inserisce dunque lo schema di disegno di legge già citato in materia di riorganizzazione degli enti locali. Nelle intenzioni del legislatore, infatti, il (futuro) Codice delle Autonomie Locali è strutturato in modo tale che la definizione puntuale di compiti e funzioni degli enti locali sia volta ad evitare duplicazioni e sprechi tramite la riduzione degli organi esistenti e teso a favorire la diminuzione dei costi degli stessi enti. Questo impone dunque una riflessione sul rapporto che tali enti locali potranno instaurare con il sistema delle Camere di Commercio, anche con riferimento alla funzione statistica.
Infatti, la previsione del principio che le forme associative tra gli enti locali debbano assicurare una semplificazione strutturale ed organizzativa, apre la strada ad uno scenario di possibile collaborazione tra uffici statistica delle Camere di Commercio e medesimi uffici all'interno di Comuni e Province, nella misura in cui l'Ente camerale, per sua natura di ente super-partes, è chiamato come visto ad amalgamare le diverse anime economiche che compongono il territorio, senza per questo che si generino sovrapposizioni di competenze con gli altri enti locali. Proprio per questo riteniamo che lo svolgimento della gestione associata tra enti locali e Camere di Commercio di tutta una serie di funzioni, fra cui quelle statistiche, possa rivelarsi particolarmente proficua, anche in virtù delle competenze che storicamente le Camere hanno maturato in tale ambito.
La delega inoltre prevede, all'art. 2, comma 1, lettera h), la valorizzazione dei principi di sussidiarietà, di adeguatezza, di semplificazione, di concentrazione e di differenziazione nella individuazione delle condizioni e delle modalità di esercizio delle funzioni fondamentali. Ciò al fine di assicurare l'esercizio unitario delle stesse funzioni da parte dell'ente locale che, per le caratteristiche dimensionali e strutturali, ne garantisca l'ottimale gestione, anche mediante Sportelli Unici, di regola istituiti presso i Comuni (anche in forma associata), competenti per tutti gli adempimenti inerenti ciascuna funzione o servizio. Fra l'altro, occorre ricordare che già le leggi Bassanini prevedevano la possibilità per i Comuni di costituire i Suap stipulando convenzioni o protocolli d'intesa con le stesse Camere di Commercio, ampliando in questo senso quanto previsto dal Codice delle autonomie locali attualmente in approvazione, e va sottolineato come ciò consentirebbe di ottimizzare l'utilizzo e la diffusione del patrimonio informativo e statistico in possesso del sistema camerale con riferimento al mondo delle imprese.
Seguendo l'orientamento della Legge Regionale Toscana 11 agosto 1999 n. 49 in tema di concertazione, in base alla quale il concorso e la partecipazione dei soggetti istituzionali e delle parti sociali alla programmazione regionale si realizza tramite procedure di confronto sulla base di specifici protocolli, il Sistema Camerale toscano sta cercando di individuare forme di collaborazione con Anci Toscana, ed è infatti proprio dei giorni scorsi la stipula di uno specifico protocollo d'intesa fra Unioncamere Toscana e Anci Toscana.
I temi di integrazione e collaborazione riguarderanno principalmente la partecipazione del Sistema Camerale Toscano alle attività dei Comuni toscani su materie di reciproco interesse, con particolare riferimento ad iniziative congiunte riguardanti la promozione economica locale ed il sostegno dell'attività comunale diretta alla programmazione, progettazione e realizzazione di infrastrutture materiali ed immateriali, direttamente a servizio dei sistemi produttivi locali, anche attraverso gli strumenti offerti dal project financing, per i quali verranno individuate ed attivate modalità congiunte di valutazione ex ante e di monitoraggio delle iniziative avviate.
In aggiunta a quanto appena menzionato, la collaborazione fra gli enti si propone di individuare inoltre forme di collaborazione anche in tema di realizzazione di studi e ricerche per l'analisi delle dinamiche socio-economiche a livello territoriale, finalizzate in particolare al supporto della programmazione comunale delle attività economiche.
Tra gli obiettivi del protocollo d'intesa si segnala infine la promozione dei processi di informatizzazione delle procedure amministrative e di condivisione del patrimonio informativo dei singoli enti, in una vera e propria ottica di Sistema. A tal proposito, l'impegno potrà vertere sull'integrazione ed interoperabilità degli archivi del Registro Imprese con quelli gestiti dai Comuni, come ad esempio quelli attinenti alle persone fisiche e alla toponomastica, secondo metodi e strumenti da individuare in piani di lavoro condivisi.
Un altro tema di notevole importanza in tema di sviluppo della gestione associata della funzione statistica può ritrovarsi nell'integrazione delle basi informative amministrative e statistiche fra enti pubblici. A tal proposito voglio qui ricordare che l'Unione Regionale ha messo in cantiere la realizzazione dell'Annuario Statistico regionale, in collaborazione con il Settore Sistema Statistico della Regione Toscana e con l'Istat regionale.
Si tratta di uno strumento di conoscenza del territorio, dell'ambiente sociale e dello stato economico della regione che riveste una grande importanza sia per la pubblica amministrazione, in termini di programmazione degli interventi e valutazione dei loro effetti, sia per tutti gli operatori economici, sociali e culturali. L'Annuario statistico permette infatti di aggiornare la conoscenza della nostra realtà economica e sociale, di valutare la sua evoluzione nel tempo, di soddisfare un'esigenza crescente di informazione statistica, espressa dalle sempre più numerose richieste degli utenti pubblici e privati, in particolare cittadini ed imprese.
Uno degli obiettivi del Sistema Camerale è infatti quello di garantire alla cittadinanza, ed in particolare al mondo imprenditoriale, una informazione quanto più possibile completa, corretta e tempestiva: soltanto in questo modo gli operatori economici possono prendere decisioni efficaci, agire con sicurezza e tempestività ed accrescere la propria competitività per affrontare al meglio la concorrenza nazionale ed internazionale. E proprio strumenti come questo consentono di misurare le criticità e i punti di forza che, come Sistema, si devono rispettivamente affrontare e promuovere.
In una ottica più ampia di sistema, inoltre, desidero qui esprimere il mio apprezzamento per la proposta, recentemente elaborata dalla Regione Toscana, volta alla costituzione di un Sistema Statistico Regionale (SISTAR). Si tratta di un documento certamente da approfondire nel prossimo futuro nei contenuti specifici, e che inquadra la costituzione del SISTAR, nelle sue linee essenziali, all'interno del tema più generale rappresentato dallo sviluppo della Società dell'Informazione (N.B.: il documento in questione si chiama "Primi elementi per una Legge di settore su Società dell'Informazione e della Conoscenza, sistema informativo e statistico regionale, amministrazione digitale").
Qui vorrei soffermarmi soltanto su un punto relativo alla proposta in questione, ritenendo in particolare positivo il fatto che, già in prima battuta, la proposta preveda la possibilità di accreditare quali soggetti del SISTAR anche enti non appartenenti al Sistema Statistico Nazionale (SISTAN, del quale peraltro fanno già parte gli Uffici di Statistica delle Camere di Commercio), in modo tale da rispecchiare più fedelmente la realtà regionale sotto il profilo degli attori che, a livello locale, sono realmente in grado di offrire un valore aggiunto specifico per una migliore conoscenza e comprensione della realtà toscana.
Al tempo stesso, nella formulazione attuale, il documento proposto fa espresso riferimento sotto tale profilo agli "uffici preposti all'attività statistica degli enti e delle agenzie regionali, degli enti e delle aziende sanitarie pubbliche, nonché dei circondari istituiti ai sensi della legislazione regionale vigente". Ritengo dunque opportuno evidenziare come tale previsione debba essere estesa anche ad altri enti, e nello specifico, per quel che ci riguarda più direttamente come sistema camerale, anche all'Unione Regionale delle Camere di Commercio ed al relativo Ufficio Studi.
È infatti da più parti riconosciuto come Unioncamere Toscana abbia particolarmente rafforzato, negli ultimi anni, la propria funzione di analisi statistica ed economica del territorio, investendo in maniera significativa sia in termini di risorse umane che finanziarie nello sviluppo di tali attività. Al riguardo, basti qui ricordare le importanti iniziative di ricerca intraprese con il Settore Statistica della Regione Toscana ed altri Istituti attivi sul territorio regionale, fra cui l'Irpet. Da diversi anni, ormai, l'Unione Regionale ha inoltre promosso, non solo finanziariamente ma anche attraverso una partecipazione attiva sia sotto il profilo istituzionale che sotto quello più strettamente metodologico, una serie di Osservatori (sull'Artigianato, sulla Cooperazione, sul Commercio, sul Turismo) che coinvolgono, oltre al sistema delle Camere di Commercio ed alla Regione, le stesse Associazioni imprenditoriali di categoria e le Organizzazioni Sindacali, anche in questo caso nell'ottica di migliorare la governance dell'intero sistema di produzione dell'informazione statistica rilevante per le politiche pubbliche.
Merita infatti ricordare che la creazione di questi Osservatori ha rappresentato una intuizione importante non soltanto sotto il profilo meramente tecnico-statistico, ma anche sotto quello più propriamente istituzionale, perché si è cercato di mettere insieme i soggetti maggiormente significativi sul territorio fra quelli chiamati a formulare e a definire le politiche locali. Intuizione inoltre importante anche dal punto di vista organizzativo, perché l'informazione statistica, in quanto bene pubblico, chiede un coinvolgimento diretto dei soggetti chiamati ad utilizzarla, che in questo modo sono messi in grado di condividerne impostazione e metodologie. I vantaggi del mettere insieme più soggetti ed agire su scala più locale sono infatti molteplici: si evitano duplicazioni di indagini risparmiando tempo e risorse, si condividono le metodologie utilizzate dando più valore ai dati statistici prodotti, si facilitano scambi informativi fra le diverse fonti amministrative.
Dal modello di tipo "modulare" e relativamente disaggregato degli Osservatori di settore si è inoltre passati, successivamente, a verificare la coerenza degli stessi attraverso un modello macroeconomico in grado di evidenziarne eventuali incongruenze. Si deve a questo proposito ricordare come, negli ultimi anni, l'Unione Regionale abbia avviato una proficua collaborazione con Irpet, rafforzando il proprio ruolo sul tema dell'analisi congiunturale del sistema economico toscano e mettendo a disposizione della comunità regionale valutazioni più affidabili sui percorsi di sviluppo intrapresi dal nostro territorio. Ciò ha inoltre consentito di realizzare in maniera congiunta il Rapporto annuale sulla situazione economica della Toscana e una serie di aggiornamenti trimestrali sulla congiuntura, consentendo di dare concretezza ad un rapporto che rappresenta un valido esempio di collaborazione e sinergia fra Enti diversi.
Vorrei infine ricordare il ruolo che l'Unione Regionale riveste quale soggetto promotore e coordinatore di numerose attività di ricerca "di sistema", condotte cioè insieme alle dieci Camere di Commercio presenti sul nostro territorio. È infatti l'intera rete delle Camere di Commercio a svolgere una funzione di importanza primaria a supporto dell'informazione statistica ed economica territoriale, sfruttando a pieno la profonda conoscenza delle economie locali che deriva loro anche dagli archivi amministrativi di cui le stesse Camere di Commercio dispongono.
A quest'ultimo riguardo vorrei qui citare soltanto una iniziativa, fra le tante che abbiamo in corso, avviata nel corso degli ultimi due anni in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Aziendali dell'Università di Firenze, e volta ad utilizzare in maniera più approfondita ed intensiva il giacimento informativo disponibile presso le strutture camerali. Si tratta dell'Osservatorio sui Bilanci delle Società di Capitali che, dal 2006, fornisce informazioni dettagliate sui conti economici e patrimoniali delle imprese toscane secondo una metodologia che consente confronti omogenei fra i diversi settori e i diversi territori provinciali analizzati, consentendo di interpretare, al di là di un'ottica strettamente congiunturale, i processi di trasformazione che le nostre imprese stanno perseguendo alla luce dei mutamenti nel contesto competitivo
In ultimo, desidero sottolineare come un obiettivo che la pubblica amministrazione, in quanto produttrice di "statistica ufficiale", deve porsi è sicuramente quello di un ulteriore incremento della diffusione della cultura statistica. Si tratta di un obiettivo strategico, perseguito dagli enti appartenenti al Sistan già da molti anni, e che rappresenta la condizione necessaria per un maggiore utilizzo della statistica e per la creazione di un clima di maggiore fiducia nella stessa.
L'informazione statistica ufficiale risulta infatti indispensabile per permettere sia ai policy-maker che agli operatori economici di poter basare le proprie decisioni su dati certi e certificati, ma anche per consentire ai ricercatori ed ai singoli cittadini di poter accedere gratuitamente a tale informazione. In tale ottica, la crescita dell'utilizzo dell'informazione statistica anche da parte degli utilizzatori non professionali, indotta anche dalla crescente diffusione sul web della produzione statistica stessa, impone l'adozione di strumenti e linguaggi differenziati per le varie tipologie di utenza, rendendo d'obbligo per i "produttori di statistica" l'adozione di nuove forme di comunicazione che, pur nel rispetto del rigore scientifico necessario per la corretta comunicazione dell'informazione, risultino di facile comprensione ed in grado di non escludere l'utente dalla loro fruizione.
Anche in questo caso vorrei ricordare come il sistema camerale abbia mostrato per tempo la capacità nel ricorrere alle opportunità offerte dalle nuove tecnologie, attraverso la creazione, ormai già da diversi anni, del portale Starnet, dove vengono inserite on-line tutte le informazioni prodotte dagli Uffici Studi e Statistica camerali, consentendo un diffuso ed agevole accesso da parte del pubblico interessato ad un'ampia batteria di indicatori sui sistemi locali di impresa. Uno strumento informativo che rappresenta, inoltre, un segno tangibile della capacità del sistema camerale di agire "a rete", come già in precedenza abbiamo cercato di argomentare.
In definitiva, ritengo che il compito di noi tutti sia quello di lavorare per una statistica autorevole, indipendente, affidabile, imparziale, trasparente, accessibile, ma anche quello di produrre statistiche uniformi, armonizzate e comparabili. Ribadisco che il nostro intento come sistema delle Camere di Commercio è quello di lavorare alla formazione di un sistema a rete, unitario ma policentrico, fondato sulla cooperazione dei soggetti che a vario titolo gestiscono informazioni statistiche pubbliche o di interesse pubblico. Siamo favorevoli alla costruzione di sistemi informativi territoriali ed, in particolare, del Sistema Statistico Regionale, oltre che alla definizione di programmi di rilevazioni statistiche specifici per il territorio, nel rispetto dell'autonomia dei singoli enti, dei principi di specializzazione per area di competenza e della cooperazione istituzionale sulla base della pari dignità. Se queste sono, come credo, le giuste premesse per la definizione dell'assetto istituzionale che deve regolare il rapporto fra i diversi enti partecipanti, il contributo del sistema camerale regionale sarà certamente ampio e senza riserve". 

 


Attività Studi & Ricerche
Si è riunito l'Osservatorio sul Credito

 

" "Lo scorso 29 novembre si è svolto presso la Regione Toscana il secondo incontro del Comitato tecnico per le attività di studio, ricerca e monitoraggio del credito in Toscana. Nel corso della riunione, a cui hanno partecipato anche i rappresentanti designati da Unioncamere Toscana, i presenti si sono confrontati sulle prime linee per l'impostazione delle attività 2008, in particolare rispetto alla predisposizione del rapporto annuale a cura di Irpet e per la realizzazione di una specifica indagine campionaria mirata ad approfondire il rapporto tra banche ed imprese.

Notizie dal mondo camerale
Siena - Oltre 2.393 mila euro a favore dell’economia senese

Logo della Camera pratese

2.393.123 euro le risorse chela Camera di Commercio di Siena investirà nel prossimo anno per lo sviluppo, promozione dell'economia senese, imprese e settori. Valori e movimenti sono spiegati nel budget 2008, approvato da consiglio e giunta. Un'importante iniezione a favore del territorio, dice il Presidente Vittorio Galgani: "dimostra il nostro sostegno al mercato. Le scelte conciliano continuità e nuovi target, ottimizzazione degli interventi; selezionano azioni che garantiscono maggiori margini, attivano indotto".
Cresce il bilancio della Camera di Commercio con un incremento di quasi il 12% rispetto al precedente anno. La tendenza conferma il ruolo di partner della nostra economia, tanto maggiormente in un periodo in cui, ricorda Galgani, "da un lato, aumentano certe sollecitazioni e, d'altro lato, tagli e minori trasferimenti riducono i fondi nazionali e impongono di valorizzare le risorse locali".
La Camera di Commercio senese destina 380mila euro alla promozione del territorio, manifestazioni e altro: per iniziative realizzate direttamente o attivate con Promosiena, impegnata per la promozione del made in Siena a 360°. Una scelta "motivata dalla necessità di sostenere la nostra offerta, le imprese ed i prodotti nel vasto mercato; la strategia è giustificata dalle sfide dell'aperta concorrenza e dalla convinzione che, in un momento in cui la ripresa della domanda è essenziale per stimolare l'offerta senese, l'apertura di nuovi canali è l'efficiente alternativa".Altri 200mila euro sono destinati a favore dell'export provinciale.
Aumentano le risorse per agricoltura e agro-alimentare, manifatturiero-industria e artigianato, terziario-turismo e servizi: i motori, continua il SegretarioGenerale Lorenzo Bolgi, "della nostra economia. "Le risorse raggiungono 969mila euro articolati con una destinazione paritaria di 323mila euro per ciascun comparto: lo sviluppo di lungo termine della nostra provincia deve contare sulla crescita delle aziende, dei mercati che garantiscono reddito e lavoro, assicurano i prodotti e le occasioni".
La Camera di Commercio assegna 331mila euro ai Consorzi Fidi che, interlocutori fra mondo imprenditoriale e banche, assicurano garanzie, mobilitano credito a favore delle nostre aziende, commenta Galgani: "consentono investimenti e ristrutturazioni. Il loro ruolo sarà essenziale con Basilea 2 per permettere a molte imprese di raggiungere i necessari tassi di patrimonializzazione, scoring, rating".
La Camera di Commercio assegna 190.500 euro alle iniziative consolidate nel territorio; poi 152.623 euro per contributi a organismi in cui è coinvolta la Camera e fanno riferimento ai settori e realtà che alimentano reddito.
Nel budget 2008 le voci imprenditoria femminile, tutela del consumatore, convegni e altro. La Camera di Commercio investe 50.000 euro in studi e ricerche; sostiene il settore no profit e la cooperazione con 40mila euro. 

Firenze Tecnologia - Finanziamenti alla ricerca: il VII Programma Quadro

Logo di Firenze Tecnologia

Firenze Tecnologia, con lo Sportello APRE, organizza un corso sulle opportunità di finanziamento e le modalità di partecipazione al Settimo Programma Quadro europeo.
Il corso, che si svolgerà il 13 ed il 14 dicembre prossimi in Volta dei Mercanti 1 a Firenze ed offrirà ai partecipanti nozioni teoriche e conoscenze operative per partecipare in modo vincente ai bandi europei per la ricerca.
Il 7° Programma Quadro, con un budget di 50.521 milioni di euro, è lo strumento finanziario comunitario per incentivare la ricerca e lo sviluppo tecnologico in Europa nei prossimi sette anni e rappresenta un'importante fonte di finanziamento per sviluppare proposte progettuali e un'ottima opportunità per entrare in ambienti caratterizzati da una forte collaborazione transnazionale su idee innovative e di grande attualità.
Ha una struttura composta da quattro programmi specifici (Cooperazione, Idee, Persone, Capacità), a loro volta composti da diversi temi, che offre il vantaggio di aprirsi a soggetti operanti in molteplici settori (salute, ICT, ambiente, scienze socio-economiche e tanti altri). Inoltre, permette a chiunque di partecipare: PMI, grandi imprese, università centri di ricerca, enti pubblici, ecc. possono presentare idee progettuali.

 


Coap - Conferenza Stampa "Progetto ICT&Security@Recital.it"

 Logo di COAP

Si svolge oggi, 7 dicembre 2007 nella Sala Riunioni del Coap di Grosseto,  a cura del  Consorzio Pisa Ricerche, della Camera di Commercio di Pisa e del Coap - Azienda Speciale della Camera di Commercio di Grosseto - la presentazione alla stampa dei risultati del progetto ICT&SECURITY@RECITAL.IT. La realizzazione del progetto è avvenuta attraverso la creazione di un database programmato per essere di supporto al monitoraggio continuo delle competenze e dei fabbisogni del distretto tecnologico ICT&SECURITY delle aree obiettivo 2 della Toscana. Tale strumento integrerà le imprese coinvolte in una importante rete che permetterà di operare e svilupparsi in un contesto internazionale. 

Intervengono Cinzia Giachetti - Direttore del Consorzio Pisa Ricerche e Luca Bilotti - Ddirettore operativo del Coap, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Grosseto

 


Pistoia - Un convegno sulla compravendita degli immobili

 

Logo della Camera di Pistoia Scrivere qui il testo Si svolgerà  il prossimo11 dicembre nella Sala Auditorium - Biblioteca San Giorgio di Pistoia, il convegno "Vendere e comprare casa: Stime e Certificazioni" moderato dal Giornalista del quotidiano La Nazione Patrizio Ceccarelli ed organizzato fra gli altri dalla Camera di Commercio di Pistoia e dall'Azienda di Sistema "Borsa Mercato Immobiliare".
L'evento vedrà Agenti immobiliari e Geometri insieme per confrontarsi e discutere su argomenti primari inerenti il mercato immobiliare quali le stime e le certificazioni. Sarà l'occasione per approfondire quindi i temi inerenti  il valore commerciale, l'importanza di valutare equamente un immobile rispettando parametri oggettivi, la differenza fra zone della città, l'iingresso dell'immobile sul mercato con la documentazione completa e le verifiche di conformità urbanistica e quant'altro possa essere utile per avviare e concludere correttamente ed efficacemente una trattativa con la massima trasparenza.

Firenze - Registro dei produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE)

Logo della Camera fiorentina

Entro il 18 febbraio 2008, le imprese che producono, trasformano o commercializzano apparecchiature elettriche ed elettroniche devono iscriversi nel Registro di nuova istituzione chiamato in sigla RAEE.
Per facilitare la conoscenza dei problemi del settore e del Registro stesso, la Camera di Commercio di Firenze organizza per martedì 11 dicembre nel suo Auditorium, dalle 15.00 alle 18.00, un incontro formativo gratuito tenuto dal dottor Marco Botteri di Ecocerved.
L'obbligo di iscrizione nel nuovo Registro vige per chi fabbrica e vende apparecchiature elettriche ed elettroniche recanti il proprio marchio; per chi rivende con il proprio marchio apparecchiature prodotte da terzi; per chi le importa e le commercializza anche mediante vendita a distanza; per chi produce le stesse anche se destinate esclusivamente all'esportazione. Il Registro prevede inoltre una sezione per la registrazione dei Sistemi collettivi istituiti per finanziare la gestione dei RAEE storici (domestici e professionali).
Per ragioni di spazio nell'Auditorium, saranno accolte solo le prime 80 richieste di partecipazione. E' necessario quindi comunicare l'adesione quanto prima all' Ufficio Albi e Ruoli della Camera fiorentina..

 


Grosseto - Business Key e Comunicazione unica

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Martedì 11 dicembre la Camera di Commercio di Grosseto organizza un seminario dal titolo "Business Key e Comunicazione unica: la rivoluzione digitale velocizza la nascita delle imprese". L'evento riguarderà l'applicazione delle nuove normative introdotte dal decreto Bersani sulla semplificazione amministrativa per le imprese. In particolare sarà approfondito l'utilizzo della Business Key e della Comunicazione unica.  
La Business Key, una chiave USB evoluta, realizzata da Infocamere, ha all'interno molteplici funzionalità ed applicazioni: firma digitale con valore legale, accesso al Registro Imprese (visure, bilanci, statuto, ecc.), gestione del PIN e memorizzazione password per i servizi on line (come ad es. home banking); accesso ai servizi delle Pubbliche Amministrazioni, salvataggio di documenti, il tutto nella massima riservatezza e sicurezza.
La Comunicazione unica, che entrerà in vigore dai primi mesi dell'anno 2008, è il nuovo strumento che permette l'avvio, la modifica o la cessazione dell'attività d'impresa. L'imprenditore invia telematicamente al Registro delle Imprese una comunicazione unica che vale quale assolvimento degli adempimenti previsti per l'iscrizione al registro ed ha effetto anche ai fini previdenziali, assistenziali, fiscali e per l'ottenimento del codice fiscale e della partita IVA (Imps, Inail, Agenzia delle Entrate). La gestione in formato elettronico di tutta la documentazione porterà al "definitivo abbandono della carta".

Agenda degli Appuntamenti
DataDove/ChiEvento
7 dicembre Coap - Grosseto Progetto ICT&Security@Recital.it
11 dicembre Unioncamere Toscana Registro dei produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE)
11 dicembre Camera di Commercio Grosseto Business Key e Comunicazione unica
11 dicembre Camera di Commercio Pistoia Convegno Vendere e comprare casa: Stime e Certificazioni
11 dicembre Camera di Commercio Firenze Registro dei produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE)
12 dicembre - 28 febbraio Camera di Commercio Lucca “Trasformare idee originali in imprese di successo”
13 - 14 dicembre Firenze Tecnologia Finanziamenti alla ricerca: il VII Programma Quadro
14 dicembre Camera di Commercio Lucca La Marcatura CE nel Mercato unico europeo
17 dicembre Camera di Commercio Pisa Convegno: “Le eccellenze del distretto toscano ict&security e le opportunità nel VII programma quadro”
17 dicembre Unioncamere Toscana - Bruxelles Kick off meeting del « Workshop Stand-odr »
17 dicembre Camera di Commercio Lucca Internet per promuovere il business turistico: aspetti marketing e legali
20 dicembre Unioncamere Toscana Consiglio di Amministrazione
20 dicembre Unioncamere Toscana Assemblea
10 gennaio Camera di Commercio Livorno Conferenza Stampa
15 - 14 gennaio Camera di Commercio Pistoia Conferenza Stampa “L’internazionalizzazione a portata di impresa”
15 gennaio Camera di Comercio Pistoia Conferenza Stampa “L’internazionalizzazione a portata di impresa”
16 gennaio C/O camera di Commercio Firenze Gruppo di lavoro "Bilancio Contabilità Diritto Annuale"
18 gennaio Commissione Regionale per l'Artigianato Toscano Coordinamento delle segreterie delle CPA
21 gennaio Camera di Commercio Grosseto Convegno "La Maremma Rinnova le sue energie: esperienze ed opportunità sulle fonti alternative"
22 gennaio Unioncamere Toscana Gruppo di lavoro "Conservatori Registro delle Imprese"
23 gennaio Camera di Commercio Prato Conferenza Stampa di presentazione dei nuovi disciplinari per i contributi alle imprese
23 gennaio - 20 febbraio Unioncamere Toscana Corso di formazione “Diritto Fallimentare”
24 gennaio Camera di Commercio Livorno Convegno “Comprendere l’India: opportunita’ e strumenti di business per le aziende italiane”
24 gennaio Camera di Commercio Massa-Carrara Comitato dei Segretari Generali di Unioncamere Toscana
25 gennaio Firenze Tecnologia Seminario 7° PQ: le opportunità di finanziamento per i ricercatori
25 gennaio C/O Camera di Commercio Firenze Gruppo di lavoro "Personale"
26 gennaio Camera di Commercio Grosseto Conferenza Stampa di presentazione del "Giro della provincia di Grosseto"
29 gennaio Camera di Commercio Firenze Convegno “Come difendersi dalla contraffazione - strumenti contrattuali e giudiziari”
29 gennaio Unioncamere Toscana Consiglio di Amministrazione
31 gennaio Camera di Commercio Livorno Presentazione della Borsa Nautica Europea “Eumarex”
31 gennaio Commissione Regionale per l'Artigianato Toscano Riunione della Commissione Regionale per l'Artigianato
31 gennaio Camera di Commercio Pisa Corso di Formazione per Conciliatori - Primo Modulo
31 gennaio Unioncamere Toscana Gruppo di lavoro "Regolazione del Mercato"
31 gennaio Uniocamere Toscana Riunione Gruppo di lavoro "Subfornitura mezzi di trasporto"
1 febbraio Camera di Commercio Pisa Convegno "Politiche di sviluppo del settore Hi-tech e ruolo degli Enti locali"
4 febbraio Camera di Commercio Livorno Stipula Convenzione in materia di Conciliazione
4 febbraio Camera di Commercio Massa-Carrara Seminario "Le novità fiscali 2008"
4 febbraio Borsa Immobiliare Pisana Seminario sull'iscrizione al Registro nazionale dei produttori di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (AEE)
5 febbraio Camera di Commercio Pistoia Conferenza Stampa - Osservatorio provinciale dei bilanci delle società di capitale - Presentazione rapporto
5 febbraio Camera di Commercio Pistoia Cerimonia di Premiazione prima edizione del Concorso Nazionale per Tesi di Laurea “per il Governo dei Fenomeni Metropolitani”


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