Home

a cura di : franco.natali@tos.camcom.it
Newsletter n°  20 -  venerdì 30 maggio 2008 - anno  7
Attività Istituzionale
ITF - Luca Mantellassi confermato Presidente e Carlo Longo nominato Vice Presidente

Luca MantellassiCarlo LongoTutti toscani i vertici di Italian Texstyle Fashion - ITF per il prossimi triennio 2008-2011.

Luca Mantellassi - Presidente della Camera di Commercio di Firenze - è stato riconfermato Presidente e Carlo Longo - Presidente della Camera di Commercio di Prato - è stato invece nominato Vice Presidente. Li hanno eletti all'unanimità l'assemblea dei soci riunitasi a Roma per il rinnovo degli organi statutari.

ITF è l'Organismo intercamerale per la valorizzazione e la tutela della filiera della moda, costituito nel maggio del 2005 con l'adesione di 21, fra Camere di Commercio e Unioni Regionali.
Il sodalizio, che si propone di svolgere una funzione di coordinamento e promozione delle attività delle Camere di Commercio nel settore della moda, ha fra l'altro le finalità di coordinare e concorrere anche economicamente alle iniziative ritenute valide ai fini della valorizzazione economica e sociale della filiera della moda; coordinare le linee di intervento, in accordo con il mondo associativo, verso gli Organi governativi e parlamentari italiani ed europei al fine di migliorare l'assetto economico, fiscale e legislativo del settore; tutelare il consumatore attraverso la promozione e la gestione di marchi di qualità dei prodotti, strumenti di tracciabilità delle produzioni e di responsabilità sociale ed ambientale delle imprese; promuovere, attraverso la rete delle Camere di Commercio il monitoraggio del settore al fine di individuarne le criticità e proporre le possibili soluzioni; favorire l'attuazione di iniziative di carattere promozionale e formativo nonché la predisposizione di indagini e ricerche dirette a potenziare l'espansione delle vendite dei prodotti del settore moda.

Si amplia la comunità imprenditoriale femminile straniera in Toscana
Il commento del Presidente Pacini

Il Presidente PaciniIn occasione della presentazione dell'andamento dell'imprenditoria femminile toscana, effettuata dall'Osservatorio Regionale sulle Imprese Femminili, il Presidente di Unioncamere Toscana Pierfrancesco Pacini, ha commentato:

"Come nelle passate annualità, anche nel 2007 la demografia imprenditoriale femminile ha mostrato andamenti migliori rispetto alle imprese non femminili, addirittura con la differenza che nell'anno citato gli andamenti osservati, tra le due tipologie di impresa, hanno mostrato segno opposto (rispettivamente +0,7%, -0,3%). Diminuisce invece il numero di imprenditrici iscritte al Registro Imprese. In particolar modo sono le imprenditrici di origine "toscana" a diminuire, a fronte di un aumento delle imprenditrici straniere. Questa particolare situazione (imprese che aumentano ed imprenditrici che diminuiscono) non dovrebbe però destare particolari preoccupazioni; occorre infatti prestare attenzione nel tirare le conclusioni. Queste dinamiche non sempre sono strettamente connesse alla chiusura di una attività, ma sono invece determinate da una rimodulazione della formula imprenditoriale (tipo di impresa, cioè più società di capitali e meno di persone, con le imprese individuali stabili) e dal numero dei componenti del nucleo imprenditoriale.

Resta il fatto che le istituzioni, tra cui le Camere e la stessa Unioncamere Toscana, devono proseguire nelle iniziative di assistenza e di orientamento all'avvio imprenditoriale, nonché di consolidamento di imprese già avviate. A tal proposito sottolineo la proficua collaborazione volta a sostenere l'imprenditoria femminile, che Unioncamere Toscana ha intrapreso da anni con la Regione Toscana. Mi riferisco in particolare alle iniziative ricomprese nel Programma Regionale per la promozione delle Imprese femminili, tra cui cito il Mentoring e l'"Osservatorio sulle Imprese Femminili".

Presentato il rapporto 2002 - 2006 sui bilanci delle società di capitale
Il commento del Presidente Pacini
Il Presidente PaciniCommentando i dati emersi dall'Osservatorio sui bilanci delle società di capitale in Toscana, Pierfrancesco Pacini, Presidente di Unioncamere Toscana, ha detto:
"Con questa terza esperienza si consolida ulteriormente la collaborazione fra l'Ufficio Studi di Unioncamere Toscana ed il Dipartimento di Scienze Aziendali della Facoltà di Economia dell'Università di Firenze. Grazie a questo, l'indagine è stata quest'anno affinata sia metodologicamente che operativamente, consentendo di disporre di un "Osservatorio" non soltanto in grado di misurare le performance economico finanziarie delle imprese locali, ma anche di tracciare l'evoluzione di alcuni aspetti delle strategie organizzative e gestionali approfondendo peraltro il tema delle traiettorie tecnologiche e di innovazione dei vari settori economici.
L'analisi conferma per molti aspetti gli andamenti descritti dalla contabilità economica degli ultimi anni: nel periodo 2005-2006 il sistema delle imprese ha agganciato la ripresa del prodotto interno lordo regionale, realizzando buoni incrementi di fatturato (+6,1%) e valore aggiunto (+6,4%) ed intraprendendo processi di riposizionamento competitivo sui mercati. Lo testimonia una più elevata redditività degli investimenti, oltre che il buon incremento nel numero di società di capitali (+3,7%), indice del rafforzamento produttivo e patrimoniale delle aziende.
La realizzazione di rapporti di analisi sui bilanci delle imprese rappresenta un importante contributo conoscitivo nel tentativo di interpretare le dinamiche in atto nell'economia regionale, valorizzando il vasto patrimonio informativo contenuto negli archivi disponibili presso il Sistema Camerale, e costituisce una novità all'interno del panorama delle metodologie di indagine tradizionalmente utilizzate".

Osservatorio sui bilanci delle società di capitale toscane
L'intervento di Enrico Ciabatti

Enrico CiabattiAprendo i lavori del convegno, nel corso del quale l'Osservatorio sui bilanci delle società di capitale ha presentato il Rapporto 2002 - 2006, Enrico Ciabatti - Vicesegretario di Unioncamere Toscana ha detto: 

"I risultati dell'indagine che oggi presentiamo, relativi all'andamento delle società di capitale toscane nel quinquennio 2002-2006, si inserisce nell'ambito dell'Osservatorio Regionale sui Bilanci, giunto ormai alla terza annualità. Si tratta di una iniziativa che, sotto il coordinamento dell'Unione Regionale, vede coinvolte le Camere di Commercio della Toscana, e che nel corso dei prossimi mesi vedrà la presentazione e la diffusione, in occasione di specifici eventi sul territorio, di rapporti dettagliati di analisi che approfondiranno le dinamiche locali.

Con questa terza esperienza si consolida ulteriormente la collaborazione, avviata a partire dal 2006, fra l'Ufficio Studi di Unioncamere Toscana ed il Dipartimento di Scienze Aziendali della Facoltà di Economia dell'Università di Firenze che, grazie alla costituzione di un gruppo di lavoro coordinato dal Prof. Francesco Giunta, ha contribuito alla impostazione metodologica ed alla realizzazione dell'Osservatorio. Anche in virtù dell'esperienza acquisita con le due precedenti annualità, l'indagine è stata pertanto affinata sia metodologicamente che operativamente, consentendo di disporre di un "Osservatorio" per molti versi originale ed in grado di "fotografare", ad un buon livello di dettaglio, non soltanto le performance, i punti di forza e le possibili criticità delle imprese locali, ma anche l'evoluzione di alcuni aspetti delle relative strategie organizzative e gestionali.
La realizzazione di rapporti di analisi sui bilanci delle imprese rappresenta un importante contributo conoscitivo nel tentativo di interpretare le dinamiche in atto nell'economia regionale e nel monitorare l'andamento economico-produttivo delle imprese, valorizzando a tal fine il vasto patrimonio informativo contenuto negli archivi disponibili presso il sistema camerale.
Si tratta inoltre di un giacimento di informazioni di non facile impiego: la semplice lettura dei documenti che costituiscono il bilancio d'esercizio, infatti, non è di per sé sufficiente, e gli analisti devono rielaborarne i dati e interpretarli preordinando un sistema di indicatori rilevanti. Occorre infine ricordare che, con l'introduzione dei nuovi accordi interbancari definiti di "Basilea 2", il valore informativo dei dati aziendali ha assunto un'importanza che fino a qualche anno fa non aveva, in conseguenza di un processo che comporta l'utilizzo di maggiore trasparenza e completezza nella comunicazione delle informazioni aziendali da parte delle imprese.
 
Come detto, Unioncamere Toscana dedica quindi l'iniziativa odierna alla presentazione dei risultati della terza annualità dell'indagine condotta sui bilanci delle imprese toscane. In particolare, il rapporto che oggi presentiamo si è incentrato sull'analisi degli andamenti economico-finanziari risultanti dai bilanci di esercizio delle società di capitali che, nel periodo 2002-2006 (quelli relativi al 2007 sono infatti ancora in fase di deposito), hanno registrato ricavi superiori ai 500mila euro.
Dall'indagine sono escluse soltanto le attività del settore dell'intermediazione monetaria e finanziaria che, per la particolare natura dell'attività svolta e la struttura dei relativi schemi contabili, si è ritenuto opportuno tener fuori dall'analisi: dal punto di vista settoriale, pertanto, l'Osservatorio comprende i bilanci di società agricole, industriali e di servizi, assicurando una ampia copertura sotto il profilo in questione.
Al fine di realizzare un'analisi dell'andamento dei bilanci delle società di capitale che tenga conto anche delle diverse traiettorie tecnologiche settoriali, si è ripresa la nota proposta di classificazione settoriale di Pavitt (1984) in relazione alle caratteristiche tecnologiche dei settori di attività economica appartenenti all'industria, e dunque ai meccanismi di diffusione dell'innovazione sul territorio. Tale classificazione è stata inoltre estesa anche al terziario attraverso la tassonomia sviluppata da Van Ark et al. (2003), nell'ambito del progetto olandese SIID (Structural Provision of Information on Innovation and Services), successivamente ripresa ed adottata dalla Commissione Europea.
Sottolineo, tuttavia, che questo Osservatorio concentra la propria attenzione su un segmento particolarmente qualificato dell'imprenditoria regionale, quello delle società di capitale, nella misura in cui tale forma giuridica risulta di gran lunga la più dinamica all'interno del panorama imprenditoriale toscano. Nel periodo 2002-06, la numerosità delle società di capitale è infatti cresciuta di ben il 21,7%, a fronte di una dinamica imprenditoriale del +1,3% per le restanti forme giuridiche. Grazie a quasi 15 mila società di capitali aggiuntive, sul totale delle imprese registrate è quindi aumentata significativamente nel quinquennio, passando dal 17,2% del 2002 al 19,9% nel 2006.
Per quello che qui più interessa, soprattutto, la forte crescita delle società di capitale può essere interpretata come un segnale di come il nostro sistema economico-produttivo abbia cercato di reagire alle difficoltà attraversate nel corso degli ultimi anni, anche mediante processi di ristrutturazione organizzativa e gestionale in grado di mettere le imprese in condizione di fronteggiare le nuove sfide legate alle crescenti difficoltà provenienti dalla nuova concorrenza internazionale.
Degno di nota è del resto il fatto che la diffusione delle società di capitali sia avvenuta in un contesto di generalizzata stagnazione dell'economia toscana, oltre che per quella nazionale.
La ripresa cui abbiamo assistito nel corso del biennio 2006-07 pone infatti degli interrogativi in relazione ai fattori che ne sono alla base ed alla sua sostenibilità nel tempo. Se da un lato sembrano del tutto inappropriati toni trionfalistici, è altresì vero che il recupero attualmente osservato sembra avere spiegazioni più complesse rispetto a quelle di natura strettamente congiunturale, essendo riconducibili ai profondi processi di selezione e ristrutturazione organizzativa che, a seguito di una dura selezione competitiva, hanno interessato il tessuto imprenditoriale toscano nel corso degli ultimi anni.
Crescono infatti le analisi che mettono in luce come una più intensa adozione di innovazioni di prodotto e di processo richieda, prima ancora di una modificazione della specializzazione regionale verso settori a più alto contenuto tecnologico, un vero e proprio rinnovamento delle formule imprenditoriali fin qui adottate a livello nazionale e regionale.
La crisi che ha investito l'intero sistema economico nazionale dalla fine del 2001 alla metà del 2005 non ha risparmiato neanche i bilanci delle società di capitali toscane, che hanno visto ridursi a livello aggregato sia i ricavi che il valore aggiunto ed il ROI. Proprio a partire dal 2005 si è assistito però ad un recupero delle performance che si è poi consolidato durante il 2006, nel corso del quale il tasso di variazione dei ricavi ha segnato un +6,2%, il valore aggiunto è cresciuto del 6,4%, ed il ROI, ovvero il rendimento degli investimenti operativi, è passato al 7,3% dal 6,5% dell'anno precedente.
Del periodo di stagnazione hanno risentito soprattutto le micro imprese (ricavi compresi fra 500 mila e 2 milioni di Euro) che hanno mostrato pesanti perdite (ricavi -21% fra il 2001 e il 2005), mentre le grandi imprese (ricavi maggiori di 10 milioni di euro) sono state in grado, nonostante alcune lievi difficoltà rilevate nel 2003, di sviluppare la loro attività in termini di ricavi, cresciuti del 4% nel biennio 2004-2005 e passati poi ad un +8,1% nel 2006; un andamento similare si è rilevato per il valore aggiunto, anche se con tassi di crescita lievemente inferiori.
Un comportamento analogo ha caratterizzato le medie imprese (ricavi da 5 a 10 milioni di euro), che si sono collocate su livelli di sviluppo di poco inferiori a quelli delle grandi, mentre le piccole (ricavi da 2 a 5 milioni di euro) hanno sofferto maggiormente il periodo di crisi, mostrando successivamente una complessiva stabilità nei livelli di fatturato e valore aggiunto, per poi tornare a crescere nel corso del 2006. Tale andamento risulta infine accentuato per le micro imprese (ricavi da 500 mila a 2 milioni di euro), per le quali i risultati economici sono tornati in positivo soltanto a partire dal 2005.
Gli ultimi anni si confermano come un periodo nel quale il ruolo svolto dalla grande e dalla media impresa all'interno dell'economia toscana è uscito rafforzato: l'emergere di alcune difficoltà insite nella piccola dimensione hanno comunque determinato la necessità di ri-articolarne la struttura economica attorno ad una molteplicità e ad una maggiore varietà di forme organizzative.
A livello settoriale, l'analisi evidenzia inoltre come il periodo di difficoltà attraversato dall'economia regionale abbia interessato trasversalmente tutti i macrosettori economici. L'agricoltura, da un lato, ha risentito in maniera sensibile dell'altalenante andamento climatico del periodo, con oscillazioni annuali del valore aggiunto abbastanza evidenti ed una tendenziale diminuzione del rendimento dell'attività caratteristica, anch'esso peraltro altalenante. L'industria invece, pur vivendo una fase di più accentuata difficoltà nel periodo analizzato (valore aggiunto a -3,8% nel 2003), ha mostrato a partire dal 2004 un arresto nella caduta dei principali indicatori reddituali, per poi mostrare nel 2006 una buona crescita di ricavi delle vendite (+5,9%) e del valore aggiunto (+7,6%).
Anche il settore dei servizi ha mostrato segnali di difficoltà nel corso del biennio 2003-2004, con ricavi e valore aggiunto in graduale diminuzione nel periodo, per poi tornare a crescere significativamente nel 2005 e nel 2006 (ricavi +6,4%; v.a. +5,6%). La redditività delle vendite (ROS), invece, dopo aver toccato un minimo nel 2005 (6,2%), è tornata a crescere solamente nel corso del 2006 (7,0%). Il carattere trasversale delle difficoltà attraversate dai diversi settori economici, per quanto differenziate nell'intensità, avvalorano pertanto tutte quelle analisi che in misura crescente, nel corso degli ultimi anni, hanno teso a leggere in maniera "sistemica" la crisi di competitività che ha caratterizzato l'economia toscana, sottolineando come questa sia in sostanza riconducibile non soltanto alle attività manifatturiere, maggiormente esposte alla concorrenza internazionale, ma anche a quelle del terziario.
Queste, in breve, alcune linee guida emerse dalla ricerca, che fra breve il Prof. Giunta illustrerà comunque in maggior dettaglio. Mi auguro, per concludere, che questa indagine possa offrire elementi di riflessione e di spunto anche per la programmazione economica regionale, costituendo altresì un supporto all'attività che le Camere di Commercio svolgono a sostegno delle economie locali e per la promozione delle imprese del proprio territorio".

 

 


I marchi sui prodotti agroalimentari: approfondimenti e riflessioni su aspetti normativi e procedure di controllo

"" "Il 12 e 13 giugno 2008 la Camera di Commercio di Pisa, in collaborazione con l'Istituto per il Controllo della Qualità dei Prodotti Agroalimentari (ICQ) ed Unioncamere Toscana, organizza un seminario tecnico sugli aspetti normativi e le procedure di controllo riguardanti i marchi utilizzati per contraddistinguere i prodotti agroalimentari.

Si tratta di temi che negli ultimi tempi sono diventati di grande attualità per la proliferazione di marchi volontari "di qualità", utilizzati su prodotti agroalimentari, nonché di marchi DOP ed IGP regolamentati a livello comunitario.
D'altra parte, dall'esperienza sul campo dell'ICQ emerge una casistica variegata e complessa che pone problemi nell'individuazione ed applicazione delle diverse normative, che intervengono, dal livello regionale a quello comunitario, a regolamentare la materia.
Per fornire un contributo alla chiarificazione delle problematiche emerse, il seminario ruota intorno a due temi principali:
·" Marchi d'impresa e collettivi con indicazione geografica, marchi DOP ed IGP, De.Co.;
·" Affinità tra nomi di ditta, ragione sociale o denominazione e marchi registrati - compiti e responsabilità degli organi deputati alla registrazione di un'impresa".
La discussione, partendo da un inquadramento normativo e da casi pratici ed esperienze sul campo, cercherà di giungere, grazie al contributo di rappresentanti del modo accademico, ministeriale, della consulenza, agevolati da un moderatore esperto, ad un chiarimento sulla giurisprudenza vigente, e sulla competenza e priorità delle fonti di diritto tra le varie Istituzioni coinvolte (Comunità Europea, Stato, Regioni, Province…).
Il seminario è valido per il riconoscimento dei crediti formativi ai fini della formazione professionale obbligatoria.

Primo incontro degli Uffici "Prezzi"

" "Si è svolta il 22 maggio scorso una riunione con i referenti delle Camere di Commercio toscane addetti agli uffici prezzi per valutare l'impatto sul Sistema Camerale della norma della legge Finanziaria 2008 che prevede l'organizzazione presso le Camere di Commercio di un "ufficio prezzi", che riceva le segnalazioni e verifichi le dinamiche concernenti le variazioni dei prezzi di beni e servizi praticati ai consumatori finali (art. 2, comma 196, legge n. 244 del 24/12/2007). A cinque mesi dall'entrata in vigore della normativa quindi è stato ritenuto opportuno effettuare una ricognizione tra le Camere toscane per confrontare l'impostazione assunta e condividere problematiche comuni.

Dall'incontro è emerso che pressoché in tutte le Camere è sta costituito un Tavolo di Analisi, presieduto dal Presidente della Camera e generalmente composto, oltre che dal dirigente o funzionario dell'Ufficio Studi o Regolazione del Mercato, dalle Associazioni dei Consumatori e del Commercio, a volte integrato con rappresentanti delle Istituzioni locali (Comune, Prefettura). Il Tavolo di Analisi provvede ad esaminare le segnalazioni pervenute tramite il call center nazionale, stabilendo poi se inviare il caso all'attenzione del Garante dei prezzi oppure se archiviare la questione, nei casi di denuncia incompleta o eccessivamente generica.
I referenti camerali hanno rilevato che in tutte le Camere il Tavolo di Analisi, al di là della valutazione delle segnalazioni, costituisce un importante strumento per favorire il dialogo ed il confronto con le Associazioni, finalizzato alla instaurazione di buone pratiche e di azioni di correzione nelle pratiche commerciali scorrette. È stato inoltre generalmente rilevato che da marzo ad ora le segnalazioni si sono ridotte.
Al termine della riunione è stato deciso di continuare a riunirsi periodicamente (ogni 4-5 mesi), per confrontare l'evoluzione del servizio nelle singole realtà locali.

 


Attività Studi & Ricerche
Crescono le imprese rosa ma non sono di toscane

" "Nella Toscana 2007, prosegue la crescita delle imprese a maggioranza femminile, arrivando a segnare un +643 unità (+0,7%) contro un -943 (-0,3%) delle restanti, con un'incidenza del 23% sul tessuto imprenditoriale regionale, ma a questa crescita non corrisponde un altrettanto positivo sviluppo del numero di imprenditrici toscane (-0,8%).

Le donne sempre più ricoprono un ruolo di Amministratrice (+1,5% ,+0,3% i colleghi maschi), mente diminuiscono in veste di Socie (-2,2%, -3,9%), Titolari (-0,1%, +0,1%) o in Altre Cariche (-0,9%, -2,0%).
La conferma arriva dall'Osservatorio sulle Imprese Femminili di Unioncamere Toscana, in collaborazione con Regione Toscana, su dati forniti da Infocamere-Stockview relativi al Registro Imprese delle Camere di Commercio.
Nel confronto con le altre regioni benchmark, la Toscana rosa evidenzia una performance in linea con Piemonte e Veneto (entrambe +0,5%); superiore a Lombardia (+0,1%); inferiore a Emilia Romagna (+1,2%) e Marche (+1,3%).
Lo sviluppo della demografia imprenditoriale femminile ha avuto incrementi sia sulla costa che all'interno della nostra regione. Sono state particolarmente positive le performance di Prato (+3,4%) Pistoia e Pisa (entrambe +1,3%); non rilevanti quelle di Siena e Livorno (entrambe +0,9%), Arezzo e Grosseto (+0,4%), Lucca (+0,1%); negativi gli andamenti di Massa Carrara (-0,7%) e Firenze (-0,1%).
Nella classifica delle incidenze femminili, restano al primo posto Grosseto (28,8%) e all'ultimo  Firenze (21,4%). La provincia di Prato (23,0%), pur non essendo la più femminilizzata, ha mostrato, tra il 2003 e il 2007, la maggiore variazione (+2,0%) sorpassando, così, quelle di Pistoia, Lucca, Pisa.
In controtendenza con quanto verificatosi tra le imprese a maggioranza maschile, le imprenditrici toscane hanno preferito la forma giuridica di società di capitale (+6,3%, +766) e quella di cooperativa ( +5,1%,+53 contro +0,1%, +6). Una lieve flessione (-0,1%, in assoluto -63) nell'universo femminile per la voce ditta individuale, che rimane tuttavia la più diffusa (il 60% circa delle imprese femminili, il 52% per le altre imprese).
Le imprese guidate da donne sono particolarmente cresciute nei settori costruzioni (+7,6%, +244; rimanenti +3,4% e +2.080) e nei servizi alle imprese (+4%, +478), dove si osservano punte alte nelle attività immobiliari (+291, +4,9%), e di consulenza professionale e imprenditoriale (+171, +4,1%).
Diminuiscono, invece, nel settore dell'agricoltura (-146 imprese rosa, cioè -1,0%). Sono in leggera flessione, per la prima volta dal 2003, nel commercio (-0,5%, ossia -154 imprese), soprattutto in quello al dettaglio che perde 206 imprese (-1,0%); e nel manifatturiero (-0,2%, ossia -22 imprese), a causa del comparto moda (-99 imprese, -1,4%) dove scendono le imprese tessili femminili (-152, -6,5%), controbilanciate in parte dalla crescita del settore delle confezioni (+71, +2,5%).
Nonostante le performance non positive, comunque, i settori del commercio e dell'agricoltura continuano a raccogliere il maggior consenso da parte delle donne (il 29,0% e 15,3% delle imprese femminili operano rispettivamente nei due settori), seguono i settori manifatturiero (14,4%), altri servizi pubblici e alla persona (8,8%), alberghi e ristoranti (8,2%).
Crescono le imprenditrici straniere: +8,3% quelle comunitarie, soprattutto provenienti da Romania e Repubblica Ceca; +6,2%, le extra-comuntarie, grazie alle presenze cinesi, senegalesi e pachistane. D'altro canto diminuiscono le imprenditrici toscane (-1.184, -0,8%), sebbene il complesso femminile non toscano rimanga sostanzialmente stabile (+37, +0,1%), e la compagine maschile abbia segnato andamenti peggiori (rispettivamente -1,4% e -1,1%).

Societa’ di capitale. in ripresa fatturato valore aggiunto e produttivita’ del lavoro

" "I dati di bilancio delle società di capitale in Toscana segnalano, fra il 2005 e il 2006, una ripresa del fatturato (+6,1%), del valore aggiunto (+6,4%) e della redditività degli investimenti (il ROI operativo passa dal 6,5% del 2005 al 7,3% del 2006) grazie anche a buoni incrementi della produttività del lavoro. La struttura finanziaria si irrobustisce, nonostante cresca il peso degli oneri finanziari e delle imposte.

Il quadro emerge dai risultati dell'Osservatorio sui bilanci delle società di capitale in Toscana - presentato il 30 maggio 2008 da Unioncamere Toscana e Università di Firenze - che, giunto alla III edizione, rispetto alle precedenti presenta affinamenti metodologici e un focus di analisi su industria e servizi in relazione alle traiettorie tecnologiche e d'innovazione dei singoli settori.
L'Osservatorio rileva, per il 2006, una crescita nel numero delle società di capitale (+3,7% rispetto all'anno precedente), a dimostrazione che, come nel resto del paese, gli imprenditori tendono a dotare le loro aziende di vesti giuridiche più strutturate. La società di capitali può essere, di fatto, uno strumento per un rafforzamento produttivo e patrimoniale delle aziende, necessario ad affrontare le sfide organizzative e finanziarie determinate dall'accresciuta competizione.
Dal confronto dei principali risultati, conseguiti dall'imprenditoria toscana, con quelli mediani di un campione di imprese delle regioni del nord Italia, dove si concentra l'imprenditoria più vitale del nostro Paese, emerge come oltre il 30% delle società toscane presenti risultati migliori in termini di capacità di crescita del fatturato e di efficienza economica. Tra queste, le piccole imprese risultano le più brillanti. Riescono a sostenere la redditività beneficiando, da un lato, dei processi di esternalizzazione realizzati dalle aziende di maggiori dimensioni e, dall'altro, della loro flessibilità produttiva e di strategie di nicchia. Non altrettanto bene, invece, si comportano le aziende più grandi, nonostante proprio in queste si registrino i più decisi incrementi di fatturato e valore aggiunto.
Con riferimento ai principali risultati reddituali e finanziari, nel 2006 l'industria ottiene dati superiori alla media toscana su crescita e redditività (+5,9% il fatturato, +7,6% il valore aggiunto 7,7% il ROI operativo).
All'interno dell'aggregato industriale, si muovono settori e comparti che ottengono risultati molto diversi fra loro. Bene si comportano estrazione di minerali, trattamento metalli e meccanico, quest'ultimo da sempre uno dei punti di forza del sistema produttivo regionale. Positivo il settore delle costruzioni che, alle buone prestazioni sul piano della redditività già evidenziate nel 2005, aggiunge ora una crescita dei volumi di produzione superiore alla mediana regionale. Deciso rilancio del fatturato per il settore della chimica anche se continua a mostrare debolezza sui margini. In affanno, invece, appaiono lavorazioni minerali, carta ed editoria, legno e mobili, alimentare e sistema moda.
Anche se il divario con l'industria resta sensibile in termini di valore aggiunto, non sono poi così distanti quando si parla di prestazioni di servizi (+6,4% il fatturato e +5,6% il valore aggiunto nel 2006). Il quadro che offrono è nel complesso positivo, con punte sopra la media per quanto riguarda la produttività del lavoro e del capitale, e il livello di capitalizzazione.
Guardando ai singoli settori, bene turistico-ricettivo e trasporti. In forte ripresa il settore poste e telecomunicazioni. Ambigua è, invece, la posizione del commercio: in crescita quello all'ingrosso anche se riduce i margini rispetto al 2005, in arretramento quello al dettaglio. Difendono i margini ma non riescono a crescere, infine, i servizi a maggiore contenuto tecnologico e più alto valore aggiunto: informatica e ricerca. Il dato non è incoraggiante, tenuto conto che lo sviluppo di queste attività costituisce il necessario presupposto e supporto per lo sviluppo di un sistema produttivo evoluto, capace di sostenere le nuove forme di competizione. A considerazioni analoghe si presta l'arretramento dei servizi sociali e alla persona.

Notizie dal mondo camerale
Pisa - La Camera di Commercio all’Exposanità di Biologna per promuovere le giovani imprese del settore biomedicale

I logo della Camera pisana

L'interesse dimostrato dalla Camera di Commercio per il settore del biomedicale trova un suo significativo momento operativo nella partecipazione all'Exposanità, mostra internazionale al servizio della sanità e della salute che si terrà a Bologna dal 28 al 31 maggio prossimo.
Giunta alla sua sedicesima edizione, l'Exposanità costituisce uno degli appuntamenti di maggiore importanza per questo settore con una presenza di visitatori che raggiunge le 25 mila unità, e una importante presenza di realtà straniere visitatori: si tratta di una vera e propria rassegna di saloni, ognuno con una specificità propria, all'interno del comune contenitore " sanità": Salone delle tecnologie e prodotti per ospedali, Salone delle apparecchiature e prodotti per la diagnosi, Salone dell'informatica sanitaria e della telemedicina, Salone dell'emergenza sanitaria, Handicap, Ortopedia, Riabilitazione, Umanizzazione Sanitaria, Rassegna dei progetti e delle realizzazioni per la qualità del Servizio Sanitario, Idee, prodotti e servizi per la terza età, Organizzazione, tecnologie, soluzioni per la sanità animale, Medical Innovation & Technology, Prodotti, tecnologie e soluzioni per la salute dentale.
La presenza di uno stand della Camera di Commercio di Pisa che ospita alcune giovani aziende intende ribadire l'impegno dell'ente camerale nella promozione delle realtà economiche territoriali per offrire loro quel grado di visibilità necessario per consolidare e incrementare la loro posizione nei mercati nazionali e internazionali.

Siena - Torna “Mestieri d’autore“ 2008 Al via le domande degli artigiani

Logo della Camera pratese

Con Mestieri d'Autore la Camera di Commercio ricompensa, con premi in denaro, le  opere più pregiate del nostro artigianato artistico.
"La scelta - dice il Presidente Vittorio Galgani - è sostenuta dal successo della prima edizione, con la partecipazione di 40 aziende dei diversi settori e un ampio pubblico che ha visitato la mostra. Il Concorso avvicina la produzione di qualità del terzo millennio all' antica tradizione senese: ricorda orafi, maestri del ferro, legno, cotto, altri materiali, entrati nella storia dell'arte italiana. La nostra provincia conferma la vocazione alI'artigianato artistico: alimenta reddito e lavoro e, per le caratteristiche dell'offerta e l'importante indotto, emerge in Regione. L'ampio interesse per le opere premiate dei nostri artigiani, esposte in mostre internazionali, ha offerto importanti verifiche dalla positiva risposta del vasto mercato agli oggetti di qualità del nostro tipico artigiano".
Centinaia gli artigiani, decine le botteghe artistiche in provincia dove si lavorano opere di elevato valore estetico facendo tesoro di tecniche che premiano il lavoro manuale rispetto ad avanzate tecnologie.
Mestieri d'Autore nasce dalla sinergia attivata dalla Camera di Commercio con le Associazioni di categoria e con il Patrocinio della Provincia e del Comune di Siena, e "tende a privilegiare - precisa il Segretario Generale Lorenzo Bolgi, iniziative coordinate e globali per valorizzare i prodotti dell'artigianato senese. La formula del Concorso dà ulteriore visibilità agli artigiani e incentiva a realizzare oggetti esclusivi di pregio". Quest'anno saranno premiate otto opere inedite. Si vogliono coinvolgere, inoltre, le giovani generazioni, valorizzando le loro capacità e stimolando a concretizzare la loro vocazione artistica con efficienti iniziative imprenditoriali: due premi sono riservati agli studenti dell'Istituto d'Arte "Duccio di Boninsegna".
Il bando del concorso, le cui domande dovranno essere presentate entro il 3 luglio 2008, è consultabile nel sito della Camera di Commercio www.si.camcom.it.
Le opere saranno valutate da un'apposita giuria, composta da esperti e nominata dalla Giunta Camerale.
I prodotti selezionati saranno esposti negli spazi recentemente ristrutturati delle Sale della Sapienza (Via delle Terme s.n. sotto al n. c. 101) che, con Mestieri d'Autore, la Camera di Commercio apre al grande pubblico.

Firenze Tecnologia - Seminario "Dal Penetration Testing alla Risk Analysis"

Logo di Firenze Tecnologia

Firenze Tecnologia, in collaborazione con il Clusit, organizza il seminario "Dal Penetration Testing alla Risk Analysis, la metodologia OSSTMM 3.0, lo standard ISO 27001 ed i punti di incontro". L'incontro si tiene giovedì prossimo 5 giugno, dalle 13.30 alle 18.00, al Florence Learning Center, Via dei Perfetti Ricasoli 78, Firenze. La partecipazione al seminario è gratuita, previa registrazione on line
Uno dei maggiori problemi esistenti nella Risk Analysis dei rischi informatici e', da sempre, la mancanza di riscontri reali rispetto a quanto affermato dai responsabili aziendali, quanto esistente "sulla carta" ed in via teorica e quanto effettivamente riscontrabile sul campo. Lo standard BS7799 prima e la ISO27001 poi hanno certamente aiutato le aziende nella creazione di un corretto ISMS (Information Security Management System), trascurando pero', molto spesso, analisi obiettive su quanto effettivamente presente nelle configurazioni dei sistemi informativi e, soprattutto, delle relative falle di sicurezza.
La metodologia OSSTMM dell'ISECOM, divenuta oramai uno standard internazionale e spesso richiesta esplicitamente nelle gare e nei RFQ di penetration test aziendali, e' riuscita nell'obiettivo di analizzare nel profondo la sicurezza di un'infrastruttura informatica, ma permette ben di piu'. Questo seminario vuole portare le esperienze dei relatori, provenienti da background totalmente differenti quali quello del penetration tester e quello del security auditor, illustrando come l'OSSTMM e la ISO 27001 possano e debbano parlarsi, integrarsi e scambiarsi le informazioni necessarie per il raggiungimento di un vero e soddisfacente livello di sicurezza delle informazioni.
 
Programma:
  • La Risk Analysis oggi e le diverse metodologie esistenti
  • Lo standard ISO 27001
  • La metodologia OSSTMM ed i RAV
  • I problemi
  • I punti di incontro
  • Security ROI: e' possibile applicarlo ?
  • Conclusioni
  • Q&A
 
Relatori:
  • Raoul Chiesa - Direttivo e CTS CLUSIT, ISECOM, TSTF.net, ISO IUG Italian Chapter, OWASP Italian Chapter
  • Dr. Fabio Guasconi - Socio CLUSIT, ISO IUG Italian Chapter

Pisa - “Istruzione tecnica tra realtà e prospettive di sviluppo”

I logo della Camera pisana

Presso l'auditorium della Camera di Commercio di Pisa, si è svolto un convegno su "Istruzione tecnica tra realtà e prospettive di sviluppo". Organizzato dall'Istituto "Fermi" di Pontedera, l'evento ha visto la partecipazione di esperti nel campo della politica scolastica e della pedagogia, amministratori, rappresentanti del mondo del lavoro, chiamati a confrontarsi sul ruolo che rivestono oggi gli Istituti tecnici, per cogliere da questa riflessione possibili linee di sviluppo futuro
Dopo il boom degli istituti tecnici a partire dagli anni '60 l'istruzione tecnica è stata investita da un calo graduale ma continuo, che ne ha assottigliato la popolazione scolastica, a tutto vantaggio dei licei; ciò, nonostante che ancora oggi un diploma commerciale o di geometri consenta immediati sbocchi lavoratori per chi lo desidera oltre che l'inserimento nei percorsi universitari.
Di qui la domanda: occorre per il futuro prevedere una licealizzazione degli istituti tecnici, con un ridimensionamento delle discipline professionalizzanti (economia aziendale, costruzioni, estimo…), oppure puntare ancora su una scuola di impianto "vocazionale" in virtù del carattere formativo delle discipline tecnico-scientifiche?.
Il mondo del lavoro ci chiede cultura, ha detto Mario Fierli (per molto tempo direttore generale del Ministero dell'istruzione e recentemente componente della Commissione per la riorganizzazione degli Istituti tecnici e professionali istituita dal ministro Fioroni), e le discipline tecnologiche sono in grado di darla, quanto le discipline di tradizione "liceale". Se mai occorre chiedere alla scuola una maggiore capacità di aggiornamento, in modo da far conoscere e comprendere la realtà che muta.
Una scuola duttile, con percorsi opzionali, capace di motivare e di supportare le diverse vocazioni degli studenti - come sottolineato dalle parole dell'ispettrice Marta De Vita - ma che sa rapportarsi alle famiglie e al territorio e investe anche nella formazione.
Ecco perché è importante dare risalto ad alcune iniziative innovative di cui ha riferito la prof. Marlina Saba, docente di economia aziendale al Fermi, che da anni coinvolge studenti e scuole in attività di impresa promosse da Junior Achievement Italia: si tratta di progetti che innalzano la qualità della scuola, attivando competenze disciplinari e di cittadinanza, ma in modo nuovo, operativo e coinvolgente.
L'ultima parte del convegno è stata dedicata al rapporto tra formazione tecnica e mondo del lavoro: l'argomento è stato affrontato in modo puntuale dalla dott Marzia Guardati, responsabile operativo di Assefi (Azienda Speciale della Camera di Commercio di Pisa) e dalla dott.ssa Monica Forconi del Polo Tecnologico di Navacchio. Il lavoro che cambia, le nuove richieste che provengono dalle aziende mettono in evidenza come accanto ad un buon livello di cultura di carattere generale è necessario che la scuola formi competenze relazionali, impostazione critica, spirito di iniziativa e flessibilità ovvero capacità di aggiornamento continuo. Ed è questo che si chiede alla scuola e agli istituti tecnici in particolare: preparare uomini e donne che siano in grado di affrontare quella complessità e quella variabilità che era impensabile cinquanta anni fa ma che caratterizza la realtà odierna e che dobbiamo saper comprendere anche criticamente per non esserne schiacciati

Firenze - Rapporto dell'Osservatorio Bilanci delle Società di Capitale

Logo della Camera fiorentina

La Camera di Commercio di Firenze presenta, il 5 giugno prossimo, il primo rapporto dell'Osservatorio Bilanci delle società di capitali, riferito alle annualità 2002/2006, documento essenziale per conoscere e capire l'evoluzione della struttura economica e degli assetti patrimoniali e finanziari delle società di capitali della provincia fiorentina.
Il Rapporto è il frutto della collaborazione con il Dipartimento di Scienze Aziendali della Facoltà di Economia dell'Università degli Studi di Firenze, che, sotto il coordinamento del prof. Francesco Giunta, ha analizzato i dati con rigorosa metodologia, condivisa anche a livello di Unioncamere Toscana, e valorizzato il vasto patrimonio informativo contenuto negli archivi del Registro delle Imprese, presso il quale le imprese di capitale hanno l'obbligo di depositare i bilanci.

Lucca - Agevolazioni per aspiranti imprenditori

Logo della Camera lucchese

Si è svolto il 26 maggio scorso, organizzato dalla Camera di Commercio di Lucca, un seminario al quale sono intervenuti i funzionari di Sviluppo Italia Toscana s.c.p.a. che hanno presentato gli elementi essenziali delle misure, le eventuali novità e le modalità di accesso alle agevolazioni. "Lavoro autonomo", "Microimpresa" e "Franchising", sono le misure previste dal decreto legislativo 185/00 tit. II gestite dall'Agenzia nazionale per l'attrazione d'investimenti e lo sviluppo d'impresa SpA (già Sviluppo Italia) attraverso le quali è possibile avviare delle attività in forma individuale (lavoro autonomo e franchising) o di società di persone (microimpresa e franchising) con un finanziamento pubblico che può arrivare a coprire, con un mix di contributi a fondo perduto e finanziamenti a tasso agevolato, fino al 100% delle spese in progetto.
L'accesso alle agevolazioni rimane subordinato alla condizione che, all'atto della presentazione della domanda, l'aspirante imprenditore sia residente nei Comuni di applicazione delle misure (nella nostra provincia sono esclusi solo i comuni di Lucca ed Altopascio) da almeno 6 mesi e risulti non occupato.

Firenze - Olio D.O.P. colline di firenze. un esclusivo "club del gusto"

Logo della Camera fiorentina

In vista della prossima campagna di produzione olivicoltori, molitori e imbottigliatori, interessati a partecipare alla filiera produttiva dell'olio extravergine di oliva D.O.P. "Colline di Firenze", devono iscriversi in un apposito elenco, tenuto dalla Camera di Commercio di Firenze in qualità di autorità pubblica di controllo, designata dal Ministero per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali.
Le domande di iscrizione, anche se presentate tramite associazioni di categoria o comitato promotore, dovranno pervenire alla Camera di Commercio di Firenze entro il 30 giugno 2008 corredate dei documenti e versamenti richiesti.

Maggiori informazioni sulle modalità di iscrizione e di pagamento sono disponibili sul sito camerale www.fi.camcom.it nella sezione "servizi agricoltura - olio - olio extravergine di oliva D.O.P. Colline di Firenze" oppure rivolgendosi all'Ufficio Certificazione Olio d'Oliva e Altri Prodotti Tipici, Volta dei Mercanti, 1 - Firenze, Tel.055/2795.567-507-539 Fax. 055/2795.522.


Pistoia - Progetto PROMUOVE ED ACCOGLIERE

Logo della Camera di Pistoia

Si è svolta il 27 maggio scorso, la presentazione alla stampa del Progetto PROMUOVE ED ACCOGLIERE giunto all'ultima annualità, gestito dal Consorzio Turistico perla città di Pistoia si è proposto di promuovere, qualificare ed incrementare ilflusso turistico nella città di Pistoia attraverso una serie di interventi che hanno spaziato dall'organizzazione di servizi di accoglienza ed informazioni turistiche (attraverso Infopoint alla Vergine),alla promozione di strutture turistico-ricettive e della ristorazione, e di eventi, iniziative culturali,sportive e artistiche in genere, organizzate nel territorio pistoiese (attraverso realizzazione di materiale cartaceo, guide turistiche,portale internet).

Pisa - “Vendere sfruttando internet: possibilità, strumenti e limiti giuridici”

I logo della Camera pisana

ASSEFI, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Pisa, sta organizzando un corso di formazione per imprenditori o aspiranti tali, interessati a vendere o ad aumentare la propria clientela utilizzando gli strumenti che il WEB mette oggi a loro disposizione nel rispetto della normativa sulla privacy e sul divieto di spamming (sito internet, e commerce, invio offerte a mailing list, campagne pubblicitarie su internet).
Il corso, che si svolgerà nella seconda settimana di Giugno, sarà suddiviso in tre moduli didattici, frequentabili anche singolarmente, ed è riservato ad un massimo di 15 partecipanti.
Il costo di iscrizione per ogni modulo è di euro 150 (iva esclusa). Per chi si iscrive all'intero corso il costo complessivo è di euro 350 (iva esclusa).

Agenda degli Appuntamenti
DataDove/ChiEvento
17 marzo - 15 settembre Camera di Commercio Lucca "Si scrive impresa, si legge innovazione" - Incontri informativi sull'e-Business
26 maggio - 14 luglio Laboratori Chimico Merceologico di Firenze Corso per 25 Assaggiatori d'olio Extra-Vergine di Oliva
30 maggio Consorzio Pisa Ricerche Conferenza Stampa
30 maggio Camera di Commercio Pisa Relazione sull’andamento dell’economia pisana nel 2007
30 maggio Unioncamere Toscana Convegno "Osservatorio sui Bilanci delle Società di capitale toscane"
4 giugno Camera di Commercio Massa-Carrara Seminario sulla contraffazione dei prodotti
4 - 5 giugno camera di Commercio Lucca Corso "Promuovere i propri prodotti: le fiere, gli workshop e gli eventi"
5 giugno Camera di Commercio Livorno Premiazione del Concorso “Donna e Impresa”
5 giugno Firenze Tecnologia Firenze Tecnologia, in collaborazione con il Clusit, organizza il seminario "Dal Penetration Testing alla Risk Analysis, la metodologia OSSTMM 3.0, lo standard ISO 27001 ed i punti di incontro"
5 giugno Unioncamere Toscana Assemblea
5 giugno Camera di Commercio Firenze Osservatorio Bilanci Società di Capitale
5 giugno Unioncamere Toscana Consiglio di Amministrazione
6 giugno Camera di Commercio Firenze Seminario "Contrasto alla contraffazione e tutela del mercato: il ruolo delle Camere di Commercio in materia di sicurezza dei prodotti"
6 giugno Unioncamere Toscana Gruppo di lavoro "Internazionalizzazione"
10 giugno Camera di Commercio Arezzo Seminario per l’internazionalizzazione
10 giugno Unioncamere Italiana Assemblea di Unioncamere Italiana
10 - 18 giugno Camera di Commercio Lucca Corso di formazione per scegliere i collaboratori e le imprese in start up
11 giugno Camera di Commercio Massa-Carrara Seminario sulle Dogane
12 - 13 giugno Unioncamere Toscana Seminario Tecnico sui Marchi dei prodotti alimentari
13 giugno Camera di Commercio Lucca Seminario “Doing Business” - fare affari - nella Repubblica Dominicana
16 - 30 giugno Camera di Commercio Pistoia Mostra-mercato AF l’artigiano in Fiera - richiesta contributi
17 giugno Unioncamere Toscana Rapporto annuale sull'economia toscana
18 giugno Unioncamere Toscana Seminario sugli Aiuti di Stato
19 giugno Camera di Commercio Pistoia Presentazione Studio di fattibilità
19 giugno Unioncamere Toscana Tavola Rotonda "Sostenere l’Imprenditoria femminile, promuovere lo sviluppo locale"
26 giugno Camera di Commercio Pistoia La Camera di Pistoia presenta il "Bilancio Sociale"
28 giugno Camera di Commercio Massa-Carrara La Camera di Massa-Carrara inaugura la nuova "vecchia" sede
1 luglio Camera di Commercio Lucca Un seminario sulla finanza innovativa
2 - 3 luglio Camera di Commercio Lucca Minimaster sulla gestione e la promozione del prodotto
3 luglio Camera di Commercio Pisa Convegno “La Sfida del Mercato Indiano: opportunità di business per le imprese pisane”
4 luglio Auditorium del Consiglio Regionale Toscano Turismo & Toscana
4 luglio C.R.A.T. - Commissione Regionale per l'Artigianato Toscano Riunione di coordinamento dei Presidenti e dei Segretari delle C.P.A.
4 - 11 luglio Camera di Commercio Lucca 3 incontri sullaa gestione moderna di un’azienda nel settore lapideo
7 luglio Camera di Commercio Lucca Seminario E-commerce
7 luglio Camera di Commercio Lucca Relazione sulla situazione economica della provincia di Lucca
9 luglio Unioncamere Toscana Comitato dei Segretari Generali
9 - 11 luglio Firenze Tecnologia Nuova edizione del Corso per gestire e rendicontare i progetti comunitari
14 - 15 luglio Promofirenze Business Opportunities
15 luglio Unioncamere Toscana La gestione dei rifiuti urbani in Toscana
15 luglio Camera di Commercio Pordenone Osservatorio Subfornitura 2008 - Settori Tecnici
15 luglio Unioncamere Toscana Riunione del Gruppo di lavoro "Agroalimentare"
15 - 16 luglio Camera di Commercio Lucca Corso di formazione "Parlare in pubblico"
16 luglio Camera di Commercio Arezzo Riunione del nuovo Consiglio Camerale
16 - 18 luglio Unioncamere Toscana - Bruxelles Premio Scuola - Impresa: visita a Bruxelles dei vincitori
17 - 23 luglio Camera di Commercio Lucca Corso "La valutazione di impresa: criteri e metodi per migliorare i rapporti con le banche nel settore della nautica"
18 luglio Unioncamere Toscana Riunione Osservatorio Regionale sulla Cooperazione
18 luglio Unioncamere Toscana Consiglio di Amministrazione
24 luglio Camera di Commercio Pistoia Conferenza Stampa "Improving Energy"
24 luglio C.R.A.T. - Commissione Regionale per l'Artigianato Toscano Esame dei ricorsi presentati
25 luglio Camera di Commercio Lucca Convegno "La performance delle Imprese lucchesi attraverso l'analisi dei bilanci"
29 luglio Unioncamere Toscana Riunione del Comitato di Coordinamento dell’Osservatorio Regionale sull’Artigianato
29 luglio Camera di Commercio Pistoia Conferenza Stampa "BOLDINI mon amur"


Logo Sincert


Stampa