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a cura di : franco.natali@tos.camcom.it
Newsletter n°  7 -  venerdì 17 luglio 2020 - anno  19

 

Attività Istituzionale
Digitale: al via l’Atlante i4.0 per le imprese - Il primo portale nazionale con la mappa delle 600 strutture per l’innovazione e la digitalizzazione
Aiutati dai Pid oltre 100mila imprenditori sul digitale avanzato

Atlante 4.0

Sono quasi 600 le strutture italiane che offrono servizi e tecnologie per l'innovazione e la digitalizzazione delle imprese. La mappa di questi soggetti è da oggi online su www.atlantei40.it, il primo portale nazionale nato dalla collaborazione tra Unioncamere e Ministero dello sviluppo economico per aiutare gli imprenditori ad orientarsi tra le principali strutture esistenti che supportano i processi di trasferimento tecnologico 4.0. Ma non solo. Per facilitare l'incontro tra domanda e offerta di figure altamente specializzate nelle tecnologie avanzate, l'Atlante digitale presenta anche la mappatura di tutti i 104 Istituti Tecnici Superiori (ITS) presenti in Italia.

La metà delle strutture censite si trova al Nord. Una su tre fornisce servizi per la stampa 3D. Ma ancora appena l'1% è in grado di sostenere le imprese nelle tecnologie di "frontiera" come la Blockchain e l'intelligenza artificiale.

Più in dettaglio l'Atlante fornisce informazioni su: 8 Competence Center (CC) - i Centri di Competenza ad alta specializzazione -, 263 Digital Innovation Hub (DIH) e Ecosistema Digitale per l'Innovazione (EDI) delle Associazioni di categoria, 88 Punti Impresa Digitale (PID) delle Camere di commercio, 27 Centri di Trasferimento Tecnologico (CTT) certificati da Unioncamere; 161 FabLAB per la manifattura additiva; 38 Incubatori Certificati per le startup innovative; 104 Istituti Tecnici Superiori (ITS).

 

"Oggi è arrivato il momento di lavorare affinché la tanta ricerca che nel nostro Paese viene effettuata nei centri specializzati, nelle università e al di fuori del mondo dell'impresa, possa trovare maggiore sbocco sul mercato. Domanda e offerta di sapere da un lato e tecnologia dall'altro devono incontrarsi in un percorso fondamentale di efficienza e di innovazione del nostro Paese". Lo dichiara il Ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, che spiega "l'Atlante da questo punto di vista è uno strumento molto utile per le imprese. Andiamo a mappare su tutto il territorio nazionale i soggetti per l'innovazione, per dare alle imprese un supporto importantissimo nel momento in cui vogliono fare trasferimento tecnologico e utilizzare la ricerca per azioni di mercato".

"Dopo la fase emergenziale - afferma il Presidente di Unioncamere , Carlo Sangalli - ora è vitale pianificare il rilancio del nostro Paese. In questo scenario giocano un ruolo centrale le nuove tecnologie e le competenze digitali. Le imprese più piccole sono quelle che mostrano maggiori difficoltà di fronte al cambiamento. E' soprattutto a loro che si rivolge l'Atlante, una bussola 4.0 per orientare gli imprenditori nella scelta dei compagni di viaggio più qualificati ed adatti per affrontare la sfida della digital transformation. I PID realizzati dalle Camere di commercio in modo capillare su tutto il territorio - aggiunge Sangalli- sono tra gli attori che possono accompagnare le imprese verso questo delicato passaggio. Hanno già aiutato oltre 100mila imprenditori nell'adozione delle tecnologie avanzate anche nei momenti più difficili. Nel periodo del lockdown hanno realizzato tutorial e webinar seguiti da più di 80mila imprese per assisterle, in particolare, materia di smartworking e ecommerce".

 

Il Nord fa il pieno delle "Università" per le imprese che puntano sul digitale 4.0

Più del 50% delle oltre 680 strutture censite si trova al Nord, seguito dal Sud (28%) e dal Centro (21%). Ed è ancora il Settentrione a polarizzare oltre il 60% dei Competence Center e degli Incubatori di impresa e quasi l'80% dei Centri di trasferimento tecnologico. Si tratta di strutture che costituiscono una sorta di "Università" per gli imprenditori che puntano a una digitalizzazione avanzata 4.0 della propria impresa. E forse è anche per questo che proprio al Nord risulta più elevata la presenza di attività di supporto ai progetti di ricerca e sviluppo sperimentale.

Più equamente distribuita su tutto il territorio italiano appare, invece, la rete dei Punti impresa digitale realizzata dalle Camere di commercio che rappresenta un riferimento per gli imprenditori che desiderano iniziare un percorso di digitalizzazione e che fa parte  del Network Impresa 4.0 insieme ai Competence Center, ai Digital Innovation Hub e all'Ecosistema Digitale per l'Innovazione (EDI).

Sostanzialmente allineata alla media la ripartizione geografica dei DIH, che offrono formazione avanzata su tecnologie e soluzioni specifiche per i settori di competenza, e dei FabLAB, una sorta di "istituti" professionali per la fabbricazione digitale del Made in Italy.

Piuttosto diffusi su tutto il territorio sono anche gli Istituti Tecnici Superiori (ITS), che costituiscono un importante punto di riferimento per le imprese in cerca di figure altamente specializzate a livello tecnologico, e che, anche per questo, sono stati censiti all'interno del portale con il duplice scopo di fornire competenze qualificate e avvicinare la domanda e l'offerta di lavoro 4.0 .

 

Più stampa 3D meno blockchain e intelligenza artificiale a supporto delle PMI

Quasi una struttura su tre fornisce servizi di supporto per la stampa 3D, la cosiddetta manifattura additiva. Ma non mancano centri in grado di affiancare le imprese nella gestione dei dati: 68 strutture si occupano di Cloud, 68 di big data e analitycs.

Ancora ampi sono invece i margini di miglioramento per supportare le imprese nelle tecnologie di "frontiera": solo 9 strutture forniscono assistenza su Blockchain e 16 sull'intelligenza artificiale. E proprio per questo il Mise ha già definito due tavoli di lavoro.


 


50mila euro alle imprese pisane per prove di analisi e certificazioni di prodotto per la riconversione o l’avvio della produzione di DPI e dispositivi medici
Risorse anche per acquisire sistemi di gestione certificati e l’accreditamento necessario per la partecipazione ad appalti pubblici di lavori

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La Camera di Commercio di Pisa, grazie alla collaborazione della Fondazione ISI, ha messo a disposizione delle aziende o consorzi che abbiano sede in provincia di Pisa 50mila euro per sostenere le aziende che si sono riconvertite, o vogliono farlo, alla produzione di DPI e/o medici a seguito dell'emergenza Covid-19 ma anche per acquisire sistemi di gestione certificati. Le imprese e i consorzi dovranno essere attive ed in regola con il pagamento del diritto annuale, non essere in stato di fallimento, liquidazione, amministrazione controllata, concordato preventivo e non abbiano forniture in essere con la Camera di Commercio di Pisa.

 

Il commento del Presidente della Camera di Commercio di Pisa, Valter Tamburini

"Con questo bando vogliamo sostenere le aziende pisane che, in questo difficile momento, si sono attivate per contrastare la pandemia e intendono migliorarsi grazie ad una certificazione di qualità. Si tratta di imprenditori coraggiosi, che puntano sulle loro attività acquisendo in modo concreto un vantaggio competitivo sui propri concorrenti. Lo sforzo che la Camera di Commercio sta compiendo sul fronte dei contributi è consistente, si tratta infatti del quarto bando che abbiamo messo in campo quest'anno attingendo alle riserve accumulate con lungimiranza nel passato. Quest'anno andremo in deficit, ma siamo più che convinti che sia una scelta giusta, un segnale di vicinanza al nostro sistema produttivo. Voglio fare un appello alle istituzioni, agli enti locali e alle fondazioni che volessero sostenere le imprese del territorio con proprie risorse sui bandi che abbiamo già aperti. Come Camera di Commercio, siamo disponibili a mettere a disposizione i nostri uffici per gestire queste risorse in modo gratuito."

 

Le spese coperte dal voucher

I voucher sono concessi in conto esercizio per chi introduce per la prima volta sistemi di gestione qualità con un occhio di riguardo per le realtà emergenti come i produttori di DPI e di dispositivi medici ma anche alle specificità economiche del territorio come l'alimentare, la chimica, il cuoio ma anche.

 

Nello specifico sono coperti dal bando camerale gli interventi per acquisire sistemi di gestione per la qualità UNI EN ISO 9001, sistemi di gestione della sicurezza e della salute dei lavoratori ISO 45001, sistemi di gestione per la Sicurezza delle Informazioni UNI EN ISO/IEC 27001, sistemi di gestione ambientale UNI EN ISO 14001, sistemi di gestione della responsabilità sociale S.A. 8000, sistemi di gestione dell'energia secondo la norma ISO 50001, Accreditamento S.O.A. (necessario per la partecipazione ad appalti pubblici di lavori), sistemi di gestione ambientale UNI ISO 14064:2019 e UNI ISO/TS 14067, implementazione della Marcatura CE, certificazione di conformità Regolamenti (CE) n. 303/2008, n. 304/2008, n.305/2008 e n. 306/2008 e DPR. 43/2012 (efficienza energetica, gas fluorurati ad effetto serra), Certificazione BRS (Global Standard for Food Safety), Certificazione IFS (International Food Standard), Certificazione UNI CEI 11352:2014 (gestione dell'energia), Certificazioni riconosciute dalla Fondazione ZDHC come indicatori di conformità alla ZDHC (sostanze chimiche) Manufacturing Restricted Substances List (ZDHC MRSL), Certificazione Leather Working Group (LWG) per le pelli così come le certificazioni per Dispositivi di Protezione Individuale, dispositivi medici e prove/analisi di laboratorio relative a dispositivi di protezione delle vie respiratorie, maschere facciali ad uso medico e valutazione biologica dei dispositivi medici.

 

Le agevolazioni sono concesse sotto forma di voucher a fondo perduto per coprire il 50% delle spese documentate con una serie di massimali indicati sul bando. Sono ammissibili le spese di consulenza, formazione del personale sostenute per la realizzazione degli interventi, e per il primo rilascio delle certificazioni e/o dell'attestazione S.O.A., rilasciate da soggetti accreditati (non sono quindi accettate le spese di rinnovo e adeguamento di certificazioni già acquisite).

 

Come e quando richiedere il contributo

Il bando è già aperto ed è' possibile inviare la domanda, esclusivamente in modalità telematica, fino al 31 ottobre 2020. I voucher sono concessi per interventi avviati dopo il 1 gennaio 2020, secondo l'ordine cronologico di arrivo delle domande e fino ad esaurimento fondi. Nell'ipotesi di investimento sia già completato al momento della presentazione della domanda, è possibile richiedere subito l'erogazione del voucher allegando i documenti di rendicontazione.

Tutte il bando e la modulistica sono disponibili sulla homepage della Camera di Commercio di Pisa (www.pi.camcom.it), soggetto attuatore dell'intervento è la Fondazione ISI (https://www.fondazioneisi.org). 


Dalla Maremma e Tirreno un nuovo bando per le imprese
PMI: voucher per sviluppo dell’export

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Il progetto è quello di aiutare le micro, piccole e medie imprese a sviluppare i loro rapporti con i mercati esteri, anche ricorrendo alle tecnologie digitali.

La Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno  ha varato, il 30 giugno scorso,  il terzo bando a sostegno dell'economia locale: riguarda l'internazionalizzazione delle imprese.

Il bando prevede la concessione di contributi a fondo perduto per le attività volte a rafforzare la presenza all'estero, oppure a sviluppare canali e strumenti di promozione all'estero, basati anche su tecnologie digitali.

 

Lo stanziamento che la Giunta camerale ha stabilito per ora assomma a 50mila euro: il bando, sulla base del gradimento che otterrà, potrà essere rifinanziato. Ogni impresa potrà usufruire di un voucher che copre il 70% delle spese ammissibili, fino a un contributo massimo di 2mila euro.

 

Come per gli altri bandi dell'Ente camerale, molto veloce l'iter per ottenere il contributo a fondo perduto: dalla presentazione della domanda, il procedimento si conclude entro 45 giorni. Le domande vengono acquisite in ordine cronologico fino al raggiungimento del limite delle disponibilità finanziarie. Bando e modulistica sono sul sito www.lg.camcom.it.

 

Le domande possono essere inviate via PEC dal 30 giugno al 15 dicembre 2020 salvo esaurimento risorse, utilizzando esclusivamente i modelli che si trovano sul sito.

 

Sono 3 i bandi che la Camera di commercio ha di recente proposto alle imprese: il primo riguarda l'utilizzo di tecnologie digitali per incentivare il ricorso allo smart working; il secondo riguarda l'acquisto di tutti quei dispositivi anticontagio che sono serviti e servono per garantire la messa in sicurezza degli ambienti in cui le imprese esercitano la loro attività. Ultimo in ordine di tempo, il bando "internazionalizzazione" che incentiva la presenza delle nostre imprese sui mercati esteri.

 


In crescita le vendite all’estero per la provincia lucchese nel primo trimestre del 2020

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Nel territorio lucchese sono state registrate nei primi tre mesi del 2020, vendite all'estero di beni e servizi da parte delle imprese della provincia di Lucca per complessivi 874 milioni di euro, un valore superiore del 2,3% (+20 milioni circa) rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. La dinamica lucchese risulta migliore sia di quella toscana, cresciuta del +0,3%, sia di quella nazionale che è invece arretrata del -1,9%. 

 

Tra le regioni italiane gli andamenti sono stati differenziati: le regioni grandi esportatrici, concentrate nel Nord Italia e maggiormente colpite dalla pandemia Covid-19, le esportazioni della Lombardia si sono ridotte del 3,0 per cento, quelle del Veneto del 3,2 per cento, mentre in Piemonte la flessione ha raggiunto il 5,8 per cento e in Emilia-Romagna il 2,4 per cento. Si tratta di dati che fotografano solo in parte i primi effetti della pandemia, che si attende avranno un impatto maggiore nel secondo trimestre dell'anno, quando si vedranno gli effetti delle misure di lockdown predisposte dai diversi Paesi partner che hanno rallentato gli scambi commerciali.

 

Sono questi i principali risultati emersi dall'analisi dei dati ISTAT sul commercio estero da parte dell'Ufficio Studi, Statistica e Politiche economiche della Camera di Commercio di Lucca.

 

Le importazioni provinciali (463 milioni di euro) hanno segnato invece una caduta del -10,1% rispetto ai primi tre mesi del 2019. La dinamica regionale, seppur negativa, risulta migliore di quella lucchese, con un calo degli acquisti dall'estero del -4,4%, mentre a livello nazionale la contrazione ha toccato il -5,9%. 

 

A livello settoriale l'andamento risulta abbastanza eterogeneo: l'industria della carta si conferma primo settore provinciale per valore esportato con 245 milioni di euro nel trimestre e una crescita del +6,2% rispetto al 2019, grazie al deciso incremento delle vendite di articoli in carta e cartone (+9,4%), legato a politiche di scorta precauzionali per l'emergenza sanitaria, e al lieve aumento della pasta da carta, carta e cartone (+1,2%). Anche la meccanica (204 milioni) fa segnare un rimbalzo mettendo a segno un +23,3%, recuperando la flessione registrata nei primi tre mesi del 2019 quando aveva ceduto il -14,5%; all'interno del comparto le vendite di macchine per impieghi speciali hanno segnato un +27,6%. Prosegue la crescita delle esportazioni della fabbricazione di materiale elettrico e meccanica di precisione, che ha venduto all'estero beni per 75 milioni di euro (+6,0%).

 

Risultano invece in calo le vendite all'estero dell'industria metallurgica (67 milioni), che ha ceduto il -3,7%, e dell'industria alimentare (quasi 66 milioni) che presenta invece una contrazione del -7,1% per la flessione delle vendite di olio di oliva, semi etc. (-13,7%). La flessione risulta particolarmente pesante per l'industria del cuoio e calzature (42 milioni) che perde 15 milioni di export (-26,2%) rispetto al primo trimestre 2019, per la cantieristica nautica (33 milioni) che segna un -26,5% (-11 milioni), legato però presumibilmente a sfasature temporali nella contabilizzazione delle vendite di nuovi natanti nel periodo, e dell'industria chimica e farmaceutica (31 milioni) che cede il -25,4% per 10 milioni di vendite all'estero in meno (farmaceutica: -37,7%). In calo anche il tessile e abbigliamento (14 milioni) che ha visto diminuire le vendite all'estero del -6,5% nei primi tre mesi dell'anno.

 

Hanno segnato una crescita delle esportazioni l'industria lapidea, del vetro e delle pietre estratte (39 milioni; +10,6%) con una crescita del lapideo (+20,1%), e la gomma e plastica (28 milioni) che ha registrato una +27,6% per 6 milioni di euro in più. 

 

Guardando alle aree di destinazione, le vendite verso il continente europeo hanno segnato una flessione del -2,2% con un incremento dell'Area Ue27 post-Brexit (+4,7%) mentre i paesi non UE27 hanno segnato un calo del -22,9%. In lieve diminuzione anche le vendite verso il continente americano (-0,7%), sostenute dall'area settentrionale (+21,6%) mentre per quella centro-meridionale si è registrato un -59,4%. Sono cresciute invece le vendite verso l'Asia (116 milioni; +28,7%), l'Africa (34 milioni; +27,2%) e l'Oceania (+1,2%).

 

La flessione delle importazioni provinciali (-10,1%) ha risentito principalmente del forte calo degli acquisti dall'estero dell'industria della carta (-28,4%), in particolare della pasta da carta, carta e cartone, che ha diminuito il valore delle importazioni di 53 milioni di euro (-29,9%) per il ridimensionamento del prezzo delle cellulose, e dell'industria alimentare (-23,2%) che ha ridotto gli acquisti di 14 milioni di euro. In contrazione anche le importazioni dell'industria del cuoio e calzature (-11,0%), della fabbricazione di materiale elettrico e meccanica di precisione (-9,2%), del tessile e abbigliamento (-11,2%) e la gomma e plastica (-41,4%), dei prodotti agricoli (-14,7%) e della cantieristica nautica.

 

Sono invece cresciuti gli acquisti dall'estero dell'industria chimica e farmaceutica (83 milioni; +16,1%) che ha rilevato un forte incremento della farmaceutica (+44,5%), della meccanica (50 milioni; +21,8%), dell'industria metallurgica (49 milioni; +7,3%) e del lapideo (10 milioni) che ha fatto segnare un +80,6% rispetto al periodo gennaio-marzo 2019.

 

In relazione alla provenienza geografica degli acquisti effettuati all'estero dalle imprese lucchesi, si osservano significative diminuzioni per quelli provenienti dall'Europa (-12,0%) e dall'America (-13,1%), mentre per Asia (-0,5%) e Africa (+2,3%) le variazioni risultano contenute. 


Lavoro: 200mila assunzioni previste in Italia dalle imprese ad agosto
Segnali di ripresa per le costruzioni

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Sono circa 200 mila le assunzioni previste dalle imprese nel prossimo mese di agosto. Rispetto allo stesso periodo del 2019 la riduzione delle entrate programmate sarebbe pari a -17,7%, ma la tendenza si presenta in miglioramento se confrontata con quanto osservato nel mese di luglio appena trascorso (quando la caduta tendenziale dei flussi ha raggiunto il valore di -38,6%). Per l'autunno tuttavia predomina ancora un clima di incertezza: sono infatti poco più di 798mila al momento le assunzioni programmate dalle imprese considerando l'intero trimestre agosto-ottobre, con una flessione del -25,5% rispetto all'analogo trimestre 2019. A pesare anche l'impatto nella gestione operativa aziendale dei possibili problemi di liquidità, messi in conto da quasi 6 imprese su 10 nei prossimi sei mesi.

 

A delineare questo scenario è il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, che elabora le previsioni occupazionali di agosto.

Sono circa 99mila le imprese che programmano assunzioni (il 7% delle imprese con dipendenti dell'industria e dei servizi, in riduzione rispetto all'11% di agosto 2019). Interessanti segnali di ripresa sono evidenziati dal settore delle costruzioni, sia nel numero di imprese che assumono sia nelle entrate programmate (quasi 21mila, in crescita tendenziale rispetto alle 18 mila previste ad agosto 2019).

 

Fanno capo proprio alle costruzioni, infatti, alcune delle professioni più richieste tra gli operai specializzati, come quelli addetti alle rifiniture nelle costruzioni (8.200 assunzioni, nel 43,1% dei casi anche difficili da reperire) e quelli specializzati nel mantenimento delle strutture edili (5.300 entrate previste).

 

Più del 20% delle figure professionali (circa 43mila) richieste per il mese di agosto appartengono alla filiera del turismo, tra i profili ricercati emergono gli addetti nelle attività di ristorazione (35mila) e gli addetti all'accoglienza e assistenza alla clientela (5mila).

 

Meglio della media nazionale si prospettano le assunzioni di agosto per le regioni del Centro (grazie al calo contenuto registrato nel Lazio -13,4% rispetto al 2019) e per quelle del Nord-est (con il Trentino Alto-Adige che perde solo il -9,2% su base annua, la riduzione più contenuta tra tutte le regioni). Nel Sud e Isole la flessione tendenziale delle entrate previste è del 17,6%, mentre nel Nord-ovest è atteso un calo del -20,0% rispetto al 2019. 

 

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