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  L'Imprenditoria femminile in Toscana nel III trimestre 2014

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OSSERVATORIO SULLE IMPRESE FEMMINILI - ANNO 2014

 

 

c o m u n i c a t o s t a m p a

 

 

Imprenditoria femminile in Toscana nel III trimestre 2014
Più iscrizioni che cessazioni. 16 nuove imprese femminili al giorno: 11 avviate da italiane e 5 da straniere.
Sono 500 le nuove imprese create da donne "giovani". Il maggior contributo proviene dai servizi, ma nel commercio il turnover è elevato
 
 

Firenze, 25 novembre 2014 - Positivo il contributo delle donne al sistema imprenditoriale toscano: da luglio a settembre si sono iscritte ai registri delle Camere di Commercio 1.507 imprese "rosa" (il 29% del totale iscrizioni del trimestre) mentre sono 1.179 quelle cessate nello stesso periodo: il saldo fra nuove iscrizioni e le cessazioni è quindi positivo e pari a +328 imprese.

Nell'estate appena trascorsa sono mediamente 16 le imprese femminili nate ogni giorno, di cui 11 capitanate da italiane, 4 da extra-comunitarie e 1 da donne provenienti dalla comunità europea. Nello stesso periodo hanno chiuso i battenti 13 imprese femminili al giorno (di cui 10 guidate da italiane e 2 da extracomunitarie).

La formula imprenditoriale preferita dalle donne per avviare la propria azienda risulta la ditta individuale (ne sono nate 1.165 in tre mesi, il 77%).

 

Questo, in sintesi, il ritratto del terzo trimestre 2014 del contributo delle donne al mondo dell'impresa, così come emerge dai dati dell'Osservatorio sull'Imprenditoria Femminile frutto della collaborazione tra l'Ufficio studi di Unioncamere Toscana e il Settore imprenditoria femminile e politiche di genere della Regione Toscana.

 

"I dati provenienti dal Registro delle imprese indicano il persistere di una fase di stagnazione generalizzata - commenta il Presidente di Unioncamere Toscana, Andrea Sereni - in questo contesto l'imprenditoria femminile continua, invece, ad andare controcorrente. Le donne si confermano essere una risorsa a cui il Paese non può rinunciare e che, anzi, deve valorizzare. E' proprio in questa fase, in cui si sta parlando di jobs act, che si dovranno ritagliare quelle risorse indispensabili per le imprese femminili, per le aspiranti imprenditrici e per tutte le donne che si trovano a dovere o volere riconvertire la propria vita professionale. Sarà importante pertanto mettere a punto interventi mirati, anche rafforzando il sostegno istituzionale che le Camere di Commercio hanno sempre assicurato fino ad oggi anche attraverso i Comitati Femminili, che sono anche i terminali informativi del Governo. Unioncamere Toscana e le Camere di Commercio toscane in questo senso continuano la propria azione di "prima linea" che le vedono protagoniste con la Regione Toscana, nella realizzazione di percorsi formativi sullo Startup d'impresa dedicati alle donne che intendono mettersi in proprio."

 

LA DINAMICA DEL TERZO TRIMESTRE: ALCUNI DETTAGLI

Alla crescita dell'imprenditoria femminile hanno contribuito, nel terzo trimestre, tutti i principali settori di attività, ad eccezione dell'agricoltura (-23 unità il saldo fra iscrizioni e cessazioni). Il maggior contributo, in termini assoluti, è pervenuto dai servizi, con un saldo positivo di 167 imprese che - in buona misura - si concentra nelle attività legate al turismo (ricettività e ristorazione +51) e negli "altri servizi" (+61), in particolare nei servizi sociali e alla persona.

Il maggior numero di iscrizioni interessa invece il commercio (448 nel III trimestre) e l'industria in senso stretto (221), che riportano tuttavia anche il maggior numero di cessazioni (commercio 439, industria 184). Nel caso del commercio, a causa dell'elevato turnover, il saldo fra ingressi ed uscite è dunque quasi nullo (+9).

Per quanto riguarda le forme giuridiche, un forte ricambio imprenditoriale interessa inoltre le imprese individuali: a fronte delle 1.165 iscrizioni di imprese a conduzione femminile si assiste infatti a 988 cessazioni, con un saldo che - per quanto positivo (+177) - è analogo a quello delle società di capitali (+179), le cui iscrizioni sono di gran lunga inferiori (244, ma con sole 65 cessazioni nel periodo in esame).

 

I SETTORI DI ATTIVITA' PIU' "ROSA"

Delle 93.400 aziende femminili con sede in Toscana, ben 61mila operano nel settore dei servizi: di queste, oltre 25mila sono attive nel commercio, e quasi 10mila nel turismo. Il settore dell'industria conta invece, in Toscana, quasi 12mila aziende femminili, di cui oltre la metà (circa 7mila) del sistema moda. Le imprese agricole guidate da donne sono infine 13mila, e quelle dell'edilizia poco più di 3mila.

Tutte le attività del terziario registrano alti tassi di femminilizzazione sotto il profilo imprenditoriale, soprattutto i servizi alla persona, sanità e assistenza sociale, dove la metà delle aziende è condotta da donne.

Tra i settori a maggior incidenza femminile anche agricoltura, turismo e istruzione, con un terzo delle aziende a conduzione femminile. Per le attività commerciali, il rapporto fra imprese «rosa» e totale imprese è di 1 a 4, mentre nell'industria è di 1 a 5. Costruzioni e trasporti i settori meno attrattivi per le donne: è femminile solo il 5% delle aziende edili e il 9% di quelle dei trasporti.

 

IMPRENDITORI UNDER 35 DELLA TOSCANA: 1 SU 3 È DONNA

In Toscana - a fine settembre 2014 - si contano 11.164 aziende rosa «giovanili», ovvero imprese guidate da donne con meno di 35 anni (il 12% dell'universo imprenditoriale femminile). I settori a maggior presenza di imprese giovanili femminili sono: commercio (3.300 imprese), turismo e industria (1.300 imprese ciascuno).

Su 38.500 imprese giovanili totali che a fine estate 2014 risultano sul territorio regionale, il 29% sono imprese femminili, in pratica quasi un terzo degli imprenditori under 35 della Toscana è donna.

Da luglio a settembre sono nate in Toscana 500 imprese femminili giovanili, in media sono state avviate da giovani donne 5 imprese al giorno.

 

IMPRENDITORI STRANIERI: 1 SU 4 E' DONNA

Le aziende guidate da «straniere» raggiungono quota 12.665, il 14% dell'universo imprenditoriale femminile della regione.

Il 26% delle imprese straniere è femminile, in pratica in Toscana un quarto degli imprenditori stranieri è donna.

Il tasso di femminilizzazione dell'imprenditoria straniera della Toscana è più alto rispetto alla media nazionale (23%) e vede la regione al nono posto nella classifica italiana (dopo le regioni del Sud, Umbria e Marche). La percentuale di imprese femminili fra le non straniere è più bassa, il 22% in Toscana e il 21% mediamente in tutto il Paese.

In questo contesto i settori preferiti dalle donne straniere per fare impresa in Toscana sono il manifatturiero (3.900 aziende), le attività commerciali (3.600) ed il turismo (1.000 fra alberghi e ristoranti).

Da luglio a settembre sono nate in Toscana quasi 200 ditte individuali cinesi, in pratica sono state avviate da donne di origine cinese due ditte al giorno (su una media giornaliera di 5 imprese straniere).

 

Info
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Ufficio Stampa
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