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  Imprenditoria Femminile in Toscana nel 2016

 

 

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OSSERVATORIO SULLE IMPRESE FEMMINILI - ANNO 2015

 

c o m u n i c a t o s t a m p a 

 

Imprenditoria toscana 2016:
Calo di nuove iscrizioni ma continua a salire il numero d'imprese femminili
Corre l'imprenditoria femminile del turismo
 

 

Firenze, 7 marzo 2017 - Nel 2016, si sono iscritte al Registro Imprese della Toscana 7.495 imprese femminili (il 30% del totale iscrizioni annuali). Rispetto al 2015, le iscrizioni di aziende femminili in Toscana sono diminuite dell'8,3%, un calo molto accelerato rispetto a quanto avvenuto mediamente in Italia (-1,3%) per l'imprenditoria in «rosa» e rispetto anche all'andamento medio delle iscrizioni complessive della regione (-7,2%).

La diminuzione delle iscrizioni di nuove imprese femminili (-676) ha riguardato tutte le forme giuridiche di impresa, ma in particolare le ditte individuali (-522 iscrizioni rispetto al 2015).

Per quanto riguarda i settori di attività, l'unico che nel 2016 ha registrato un aumento delle iscrizioni al femminile è stato quello del credito e assicurazioni (+1,6%). In tutti gli altri settori le donne hanno trovato poco spazio per creare un'impresa in Toscana: commercio (-167 iscrizioni rispetto al 2015), agricoltura (-156) e attività industriali (-128).

Il numero di imprese "rosa" della regione è comunque aumentato dello 0,8%, anche se ad un ritmo più lento rispetto al 2015.

 

 

Questo, in sintesi, il ritratto complessivo dell'anno 2016 del contributo delle donne al mondo dell'impresa, così come emerge dai dati dell'Osservatorio sull'Imprenditoria Femminile realizzato dall'Ufficio studi di Unioncamere Toscana e frutto della collaborazione con il Settore imprenditoria femminile e politiche di genere della Regione Toscana.

 

 

 

"Nonostante la frenata registrata in questo ultimo periodo - sottolinea il Presidente di Unioncamere Toscana, Andrea Sereni - l'imprenditoria femminile continua a rappresentare una solida realtà, un comparto produttivo a se stante che ha ben resistito in questo lungo periodo di crisi.  E' per questo che i segnali di vitalità che comunque si intravedono, lasciano ben sperare e confermano la necessità di proseguire negli sforzi volti ad avvicinare le donne al mondo dell'impresa, facilitandone così l'avvio ed il consolidamento delle imprese a conduzione femminile. Certo è che oltre agli aspetti puramente quantitativi, è importante mettere in risalto il contributo anche qualitativo che le imprese femminili offrono all'economia toscana, la loro voglia di affermazione. Sono molte le giovani donne d'impresa toscane che ormai 'contendono il posto' agli uomini in settori solitamente appannaggio della componente maschile. Quello delle attività immobiliari con 5.800 imprese per esempio.  L'universo dell'impresa al femminile continua dunque ad essere una risorsa straordinaria che, nonostante la frenata, immaginiamo possa mantenere il trend  fin qui dimostrato, rimanendo una risposta concreta alle molte giovani donne, creative e intraprendenti, alla ricerca di occupazione".

 

  

 

LE IMPRESE ROSA RAPPRESENTANO UN QUARTO DEL TOTALE

 

 

 

In Toscana, su un totale di 414.900 imprese registrate al 31 dicembre 2016, le aziende capitanate da donne salgono a quota 95.466 e rappresentano il 23,0% del sistema imprenditoriale regionale.

 

Rispetto alla fine del 2015, l'imprenditoria femminile registra un tasso di crescita dello 0,8%, equivalente ad un saldo positivo di 792 imprese.

 

Il tasso di crescita messo a segno dall'imprenditoria femminile nel corso del 2016, supera quello relativo all'imprenditoria non femminile (+0,4%), sostenendo la crescita del tessuto imprenditoriale regionale.

Tuttavia, dal confronto con l'anno precedente, l'espansione delle imprese femminili appare in rallentamento (tasso sceso dal +1,7% nel 2015 al +0,8% nel 2016). La causa principale di questa frenata è riconducibile soprattutto alla decisa contrazione delle nuove iscrizioni, aiutata in piccola parte anche dalle cessazioni, che nel corso dell'anno sono aumentate del 2%.

 

  

 

IMPRENDITORIA "GIOVANILE", "STRANIERA" e "ARTIGIANA"

 

 

 

A fine dicembre 2016, si contano in Toscana 11.340 aziende femminili giovanili, quelle guidate da donne con meno di 35 anni, che rappresentano il 12% del sistema imprenditoriale femminile. Nell'ultimo anno le imprese femminili giovanili sono diminuite del 3,3%, pari a -390 aziende, mentre le non giovanili sono cresciute di 1.182 unità (+1,4%).

 

Le aziende toscane capitanate da donne straniere sono 14.272 (il 15% di tutte le imprese femminili), nel 2016 sono aumentate di 707 unità (+5,2%), mentre quelle guidate da italiane di appena lo 0,1% (+85).

 

Le imprese artigiane a guida femminile iscritte nel Registro delle imprese a fine 2016 sono 19.202 (il 20% del sistema imprenditoriale femminile). Rispetto a fine dicembre 2015, le artigiane femminili sono rimaste sostanzialmente stabili (-7 unità), mentre le non artigiane sono aumentate dell'1,1% (+799 imprese).

  

 

I SETTORI DI ATTIVITA'

 

 

 

Delle 95.466 aziende femminili con sede in Toscana, due su tre operano nel settore dei servizi: oltre 25mila nel commercio e 10mila nel turismo. Fra i restanti comparti del terziario, particolarmente diffuse sono le attività immobiliari (5.800) e dei servizi alle imprese (3.500).

Una su tre è invece attiva nei settori produttori di beni: la quota più rilevante è occupata dalle imprese agricole (13mila), seguita dall'industria (12mila) e - con una quota «residuale» - dall'edilizia (3.400).

L'incidenza delle imprese femminili risulta più marcata nei servizi sociali e alla persona (dove oltre il 40% delle aziende è a conduzione femminile), nell'agricoltura (32%) e nel turismo (30%), seguono i servizi alle imprese (27%) e il commercio con un tasso di femminilizzazione del 25%.

 

Gli ambiti in cui le imprese femminili si sono sviluppate maggiormente nel 2016 sono le attività turistiche (alloggio e ristorazione: +266 aziende, +2,7%) ed i servizi alla persona e alle imprese (+300, +2,1%). Anche industria e costruzioni hanno registrato un aumento d'imprese femminili (+100 aziende complessive), mentre agricoltura e commercio hanno perso attrattiva.

L'espansione delle attività turistiche è legata principalmente al contributo delle italiane (+181 contro +85 straniere), lo stesso vale per i servizi alla persona e alle imprese (+142 italiane e +68 straniere) e in generale per ciascuna delle attività dei servizi.

Tutto legato all'imprenditoria straniera, invece, l'aumento delle imprese «rosa» di industria (+166 straniere, -108 italiane) e costruzioni (+44 straniere contro +4 italiane).

 

 

 

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