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  Indice del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio della Toscana - 3° trimestre 2005

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Osservatorio Regionale sul Commercio
Comunicato Stampa
 
Indice del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio della Toscana
3° trimestre 2005
 
 
Firenze, 10 gennaio 2006   Aumentano le vendite del commercio fisso in Toscana, terzo trimestre 2005, secondo i dati elaborati dall'Osservatorio Regionale sul Commercio. E' un +0,8% che diventa ancora più significativo se confrontato con il dato delle vendite a livello nazionale (+0,3%) e della macroarea Centro (+0,1%).
Si tratta di una ripresa già annunciata dall'andamento del primo trimestre dell'anno (+0,5%), che seguiva due anni con un ritmo di crescita rallentato, ed un secondo semestre 2004 negativo, e che porta in positivo il valore relativo ai primi nove mesi del 2005 (+0,2%). 
 
Analisi per forma distributiva e settore merceologico
Se confrontate con lo stesso trimestre 2004, le vendite del terzo trimestre 2005 hanno mostrato un'inversione di tendenza, segnando un +1,1%, contro un -0,2% del 2004, nei prodotti non alimentari ed un+0,4%. (-0,3%, anno precedente) per i prodotti alimentari.
L'aumento delle vendite della grande distribuzione (+3,8%) è risultato molto sostenuto (è dal 2003 che non si registrava una performance di questo livello) mentre la piccola distribuzione (-0,3%) ha registrato ancora una diminuzione, ma più lieve rispetto allo stesso trimestre del 2004.
Le imprese della grande distribuzione hanno evidenziato un incremento sia nelle vendite di prodotti alimentari (+ 2,3% contro un +0,6% del terzo trimestre 2004), sia in quelle dei prodotti non alimentari che, con un aumento del +6,7%, hanno raddoppiato la prestazione del terzo trimestre 2004.
Il comparto alimentare della distribuzione tradizionale evidenzia ancora una volta una situazione di crisi registrando una flessione dell'1,5%. In fase di stallo invece le vendite di prodotti non alimentari (+0,1%),che comunque recuperano rispetto al risultato negativo del terzo trimestre 2004 (-0,8%).
Nel periodo gennaio-settembre 2005 le vendite della grande distribuzione sono aumentate dell'1,9%, mentre quelle delle imprese operanti su piccole superfici sono diminuite dello 0,6%. Il comparto alimentare è risultato nel complesso in diminuzione (-0,6%) a causa del risultato negativo della distribuzione tradizionale (-2,1%). Le vendite di prodotti no food hanno invece segnato un incremento dello 0,6%, soprattutto grazie alla buona performance della grande distribuzione (+4,1%).
Analisi per dimensione delle imprese
L'estate del 2005 ha registrato un andamento delle vendite nelle imprese di dimensioni minori leggermente negativo: -0,6% nelle piccole imprese (fino a due addetti) e -0,5% nelle medie imprese (da 3 a 5 addetti). Le grandi imprese (con almeno 6 addetti) nel complesso segnalano un trimestre decisamente positivo (+2,2%), soprattutto grazie al forte incremento (+3,7%) delle vendite registrato dalle imprese più strutturate (con almeno 20 addetti). In aumento anche le vendite delle imprese con 10-19 addetti (+0,9%) mentre persiste la fase negativa di quelle da 6 a 9 addetti (-0,7%), che risultano in calo da sette trimestri.
Dal confronto con il terzo trimestre del 2004 appare evidente l'accelerazione del ritmo di crescita delle vendite nelle aziende più grandi, che passano dal +1,2% al +2,2%, e un andamento negativo più contenuto delle vendite nelle piccole e medie aziende.
I valori medi dei primi nove mesi dell'anno evidenziano una flessione delle vendite nelle piccole e nelle medie imprese (-0,9% in entrambe) ed un aumento nelle grandi imprese (+1,1%) determinato esclusivamente dalla buona performance delle aziende con almeno 20 addetti, che hanno registrato una crescita del +2,5%.
 
Analisi secondo la tipologia merceologica dei prodotti non alimentari
La particolarità del trimestre è rappresentata dalle vendite di libri, giornali e articoli di cartoleria (+2,7%) che non segnavano un risultato così positivo dal primo trimestre del 2002.
In aumento anche le vendite del gruppo mobili, articoli per la casa, elettrodomestici, radio-tv e ferramenta (+1,0%) che segnalano così un'inversione di tendenza.
Sono in calo, le vendite di tessili, abbigliamento, calzature e articoli di cuoio (-2,0%) e quelle di farmaceutici, medicali cosmetici e articoli di profumeria (-1,9%), che registrano una pesante battuta d'arresto sia rispetto al terzo trimestre del 2004, quando crescevano del +2,4%, che rispetto al trend molto positivo registrato negli ultimi anni.
Nei primi nove mesi del 2005, rispetto al medesimo periodo dell'anno precedente, crescono le vendite di prodotti farmaceutici-articoli di profumeria (+1,5%) e in maniera più contenuta quelle del gruppo libri-giornali (+0,5%). Le vendite di mobili-elettrodomestici registrano una diminuzione dell'1,5% ed il bilancio è leggermente negativo anche per il comparto moda che registra un -0,5%.
 
NOTA INFORMATIVA
La rilevazione sulle vendite al dettaglio viene condotta mensilmente dall'Istat sia a livello nazionale che per la Toscana e si riferisce alle imprese commerciali operanti tramite punti di vendita al minuto in sede fissa, autorizzati alla vendita di prodotti nuovi, con esclusione dei generi di monopolio, delle rivendite di autoveicoli e combustibili e delle riparazioni. Sono altresì fuori del campo di osservazione i punti vendita di beni usati, gli ambulanti, i mercati e ogni altra vendita al dettaglio realizzata attraverso canali di vendita diversi da quelli tradizionali (vendite telematiche, via Internet, ecc.), mentre vengono rilevate le imprese che effettuano vendite per corrispondenza (Ateco 52610), come previsto dal Regolamento delle Statistiche Congiunturali (Regolamento (CE) n.1165/98)
La rilevazione sulle vendite al dettaglio ha come dominio di riferimento le imprese commerciali aventi sede legale all'interno della regione Toscana, che operano tramite punti vendita al minuto in sede fissa. Ciò implica che sono fuori del dominio di osservazione tutti i punti vendita al minuto che, pur situati all'interno della regione, fanno capo ad imprese aventi sede legale al di fuori della regione; di contro, la dinamica del valore delle vendite tiene conto del fatturato realizzato, anche al di là dei confini regionali, da punti vendita afferenti ad imprese aventi sede legale in Toscana. Ciò è conseguenza dell'approccio "per impresa", seguito nella rilevazione delle vendite al dettaglio sulla base dei vincoli imposti dal Regolamento dell'Eurostat sulle Statistiche Congiunturali
Gli indici sono calcolati su base 2000=100, e sono a prezzi correnti, cioè si riferiscono al valore corrente delle vendite e quindi riflettono sia la dinamica delle quantità che quella dei prezzi. Gli indici trimestrali sono calcolati come media semplice degli indici mensili.
In questa indagine le imprese vengono classificate in base a tre criteri: la dimensione (numero di addetti), la forma distributiva (imprese operanti con punti di vendita propri della grande distribuzione ed imprese operanti su piccole superfici) e la tipologia merceologica (alimentari, non alimentari, specializzati, non specializzati).
 
Legenda:
Indice generale del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio: è ottenuto dalla sintesi degli indici della grande distribuzione e delle imprese della piccola distribuzione.
Grande distribuzione: è identificata dalle imprese che possiedono punti vendita operanti nella forma di supermercato, ipermercato, hard discount, grande magazzino, altra grande superficie specializzata.
Impresa operante su piccola superficie: punto di vendita specializzato, non appartenente alla grande distribuzione, caratterizzato da una superficie inferiore ai 400 mq per gli esercizi che attuano in prevalenza vendita di prodotti non alimentari, o ai 250 mq per gli esercizi che attuano in prevalenza vendita di prodotti alimentari.
 
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Informazioni e chiarimenti:
UNIONCAMERE TOSCANA
50123 - Firenze, Via della Scala 85
Tel. 055 27.72.1
 
Ufficio Studi
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andrea.cardosi@tos,camcom.it
 
Ufficio Stampa
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Prossimo comunicato su gli indici del IV trimestre 2005: marzo 2006

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