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  Indagine congiunturale Industria Manifatturiera - 3° trimestre 2008

 

C o m u n i c a t o s t a m p a

 

Indagine congiunturale Unioncamere Toscana - Confindustria Toscana

Confermate le difficoltà per l'industria manifatturiera, si allontanano i segnali di recupero

 

 

Firenze, 2 dicembre 2008 L'intonazione del ciclo congiunturale dell'industria manifatturiera della Toscana è negativa per il terzo trimestre consecutivo. Secondo l'indagine condotta da Unioncamere Toscana e Confindustria Toscana la produzione industriale nel trimestre luglio-settembre arretra del 3,0%; l'andamento complessivo dei primi nove mesi dell'anno registra quindi una variazione rispetto allo stesso periodo del 2007 di -2,2%, valore leggermente migliore della media nazionale (-2,9%).

La riduzione della produzione fa scendere anche il fatturato, giù a fine trimestre del -2,3%, dato che, tenendo conto della variazione dei prezzi (+2,9%), segna una contrazione effettiva di -5,2%.

L'onda della recessione, diversamente da quanto registrato nella prima parte dell'anno, comincia a ripercuotersi anche sul mercato del lavoro: l'andamento degli occupati, su base annua, si è infatti riportato in territorio negativo (-0,1%) dopo sei trimestri favorevoli.

La preoccupante contrazione del portafoglio ordini delle imprese, -3,8% sul fronte interno e -3,1% su quello estero, annuncia risultati negativi anche per il trimestre in corso (come mostra del resto un netto peggioramento delle aspettative degli imprenditori), e lascia già intravedere una eredità pesante per l'inizio dell'anno prossimo.

All'interno di un quadro generale che è recessivo per l'industria nel suo insieme, nel terzo trimestre le grandi imprese si sono difese meglio; in questo caso, infatti, ha tenuto la produzione (+1,3%), grazie anche ad un contenimento dei prezzi e dei margini, tanto che il fatturato (+1,7%) cresce meno dei prezzi alla produzione (+2,9%). Più marcato lo stato di difficoltà per le imprese di piccole dimensioni (fino a 49 addetti), che vedono produzione e fatturato flettere rispettivamente del 4,0% e del 3,2%, e per le medie aziende (da 50 a 249 addetti) che registrano cali rispettivamente del 3,1% e del 2,4%. 

A livello settoriale l'impatto con la recessione varia tra la sostanziale tenuta dei prodotti in metallo e della meccanica (rispettivamente +0,0% e +0,1% la produzione rispetto allo stesso trimestre 2007) e la brusca caduta dei prodotti non metalliferi (-8,0%); tra questi due estremi, si collocano gli altri settori. Il sistema moda, con il -2,2% nella produzione di pelli, cuoio e calzature e soprattutto con il -6,0% del tessile e abbigliamento si colloca nella fascia bassa, insieme al legno e mobili (-7,0%).

Più contenute le flessioni dell'alimentare, bevande e tabacco (-1,7%), dell'elettronica e mezzi di trasporto (-2,1%) e della chimica, farmaceutica, gomma e plastica che, nonostante il rimbalzo del farmaceutico (+7,0%) si attesta complessivamente a -0,9%.

Le aspettative degli imprenditori per il IV trimestre continuano ad essere caratterizzate da diffuso pessimismo. L'analisi delle aspettative (perequate con una media mobile al fine di ridurre i fattori di stagionalità) mostra infatti un salto tra "ottimisti" e "pessimisti" che è passato da +11 punti percentuali del III trimestre 2008 a +7 del IV trimestre 2008.

In leggero peggioramento anche le aspettative relative alla domanda estera (saldo da +11 a +10), ma decisamente peggiori appaiono le prospettive per quella interna (saldo da +5 a +1). Si aggrava infine il segno "meno" relativo alle aspettative sull'occupazione (saldo da -3 a-5).


 

 

Logo di Unioncamere Toscana

Il punto di vista del Presidente Pierfrancesco Pacini

 

"Il terzo trimestre conferma i segnali di aggravamento della situazione congiunturale già registrati durante la prima parte del 2008. Tutti i principali indicatori di produzione e di mercato rilevati presso le imprese presentano infatti un peggioramento, con ripercussioni che cominciano a manifestarsi anche sui livelli occupazionali. La difficoltà dell'attuale situazione non può pertanto essere sottovalutata, anche se occorre evidenziare come si tratti di una fase critica che trova per lo più origine all'esterno del sistema economico regionale.

È importante, in questo momento, che le complesse problematiche che l'industria toscana si trova ad affrontare non interrompano quel processo di ristrutturazione organizzativa e di riposizionamento competitivo che abbiamo documentato con riferimento alla prima metà del decennio in corso, quando il rapido cambiamento dello scenario competitivo globale ha introdotto forti elementi di discontinuità e di selezione nei comportamenti imprenditoriali.

Guardando al futuro, crediamo pertanto che le istituzioni pubbliche possano svolgere un ruolo importante in questo contesto, consentendo alle imprese di attraversare indenni il tunnel che l'economia mondiale ha imboccato da circa un anno, e di farsi trovare pronte al momento in cui l'economia internazionale sarà in grado di ripartire. In tal senso, confidiamo non soltanto sulla capacità della Regione Toscana di predisporre strumenti adeguati: anche il Sistema Camerale si è infatti attivato mettendo a disposizione delle imprese opportunità per agevolarne l'accesso al credito, fattore particolarmente critico per le aziende nelle difficoltà attuali. Con le maggiori risorse stanziate a favore dei fondi di garanzia dei Consorzi Fidi e con quelle per l'abbattimento del costo del denaro preso a prestito, le Camere di Commercio, assieme alla Regione, propongono concreti aiuti al sistema produttivo, per evitare crisi di liquidità e costi finanziari non sopportabili".


NOTA SULLA RILEVAZIONE

L'indagine sulla congiuntura manifatturiera regionale Toscana relativa al III trimestre 2008 ha riguardato un campione di 1.595 unità locali manifatturiere con almeno dieci addetti.

         

 

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