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  Osservatorio sulle Imprese Femminili in Toscana - 1° Semestre 2009

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c o m u n i c a t o s t a m p a

 

 

Crescita del 2,3% per l'imprenditoria in rosa in Toscana
Una impresa su quattro è guidata da donne. Bilancio brillante anche per la performance negativa delle imprese non femminili
 

 

Firenze, 27 novembre 2009. Quasi una impresa su quattro in Toscana è condotta da donne o ha una forte presenza femminile. Dal 30 giugno 2008 al 30 giugno 2009 le aziende in rosa sono aumentate del 2,3% (+2.242 unità) ritornando ad un ritmo di crescita elevato rispetto agli ultimi quattro anni. Il bilancio appare ancora più brillante se messo a confronto con il risultato negativo delle imprese non femminili (-0,8%, in assoluto -2.544 unità). E' ciò che emerge dai dati elaborati dall'Osservatorio sulle Imprese Femminili di Unioncamere Toscana, in collaborazione con la Regione Toscana relativi al primo semestre 2009. Nella nostra regione le imprese guidate da donne ammontano a oltre 99 mila unità e rappresentano il 24,0% del totale.

Dal confronto con le altre regioni lo sviluppo dell'imprenditoria femminile in Toscana risulta decisamente maggiore a quello osservato a livello nazionale (+1,5%). La nostra regione è terza a livello italiano, dietro solo a Lazio e Lombardia, che registrano rispettivamente il +3,4% e il +3,1%.

In una classifica provinciale la prima a livello italiano è la provincia di Prato con il +5,3%, un dato riconducibile alla crescita dell'imprenditoria straniera, soprattutto cinese. Vanno bene anche Firenze e Massa Carrara (rispettivamente +3,2% e +3,0%) che registrano andamenti positivi, e si posizionano al decimo e dodicesimo posto nella classifica provinciale italiana. Da segnalare che tutte le province hanno registrato dati positivi contribuendo, anche se in misura diversa, alla buona performance dell'imprenditoria femminile toscana.

A trainare l'imprenditoria femminile della nostra regione è la crescita del numero delle imprenditrici straniere. Come detto assai significativa è la dinamica delle cinesi che crescono in assoluto di +353 e rappresentano il 36,5% delle extracomunitarie ed oltre il 24% delle straniere con cariche in imprese toscane. In aumento anche le donne provenienti dall'Albania (+46) e dal Marocco (+40). Diminuiscono invece le donne italiane (-1,1%), fra le quali anche le imprenditrici toscane, a cui corrisponde uno sviluppo al maschile ancora più negativo (-1,4%).

Entrando nello specifico dell'analisi la presenza femminile si rafforza non solo nei servizi, da sempre ambito privilegiato delle donne che lavorano, ma anche nell'edilizia e nel manifatturiero. A metà 2009 la crescita delle imprese femminili nel settore delle costruzioni registra un +8,6% rispetto all'anno precedente; assai positiva anche l'evoluzione delle attività immobiliari che hanno visto aumentare le imprese guidate da donne di 560 posizioni (in termini percentuali +8,8%), un dato in controtendenza rispetto all'ambito maschile dove queste aziende sono diminuite dell'1,9%.  Crescono, con 247 imprese "rosa" in più, i numeri delle imprese nel settore degli alberghi e ristoranti (+3,1%), in aumento di 162 unità anche il settore degli altri servizi pubblici, sociali e personali che risulta essere l'ambito a maggior tasso di femminilizzazione (quasi un impresa su due è a conduzione femminile), sia a livello regionale che nazionale. Le neo-imprenditrici pare abbiano ritrovato fiducia sulle opportunità offerte dal commercio (in un anno +202 aziende, +0,7%). L'unico settore in cui si contrae la presenza femminile è l'agricoltura (-125 imprese, -0,8%) che registra una diminuzione anche per quanto riguarda le aziende non femminili (-1,3%).

Il manifatturiero segnala una crescita in ambito femminile del 2,2%, pari a 301 unità in più. In dettaglio nel primo semestre 2009, il settore evidenzia un recupero, in controtendenza rispetto agli anni precedenti, di imprese femminili del comparto della moda, in particolare una crescita delle imprese delle confezioni (+141, +4,8%) e di quelle del cuoio-calzature (+37, +1,9%), il tessile, invece, segnala ancora una diminuzione (-63, -3,0%). Fra le attività a maggior tasso di femminilizzazione da registrare la crescita del numero di imprese "rosa" nel settore alimentare (+40, +2,4%) e in quello del mobile (+30, +1,9%).

 

 

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Il punto di vista di Pierfrancesco Pacini, Presidente di Unioncamere Toscana

 

 

 "Merita una riflessione anche la dinamica delle forme giuridiche di impresa. Questa analisi mette in evidenza come, le imprenditrici toscane nel momento di dar vita ad una impresa, si sono orientate verso una tipologia di impresa più strutturata. Il numero di aziende femminili costituite in società di capitali, infatti, è cresciuto del 18,1% (+2.407 unità) e contrasta la riduzione delle forme più strutturate di impresa in ambito non femminile.

Purtroppo essendo ancora molti gli ostacoli che limitano le donne nell'esprimere la propria creatività e professionalità nel mondo del lavoro, occorre mettere in campo interventi mirati volti a sostenere le migliaia di donne che ogni anno rischiano in proprio.

Il sistema camerale ha investito in questa direzione e continuerà a farlo, sia mantenendo accesi i fari sul fenomeno dell'Imprenditoria Femminile, sia sostenendo il lavoro dei Comitati in tutto il territorio con la rete degli sportelli per l'imprenditoria femminile. Ancor più realizzando corsi di formazione e meeting per le neoimprenditrici e per quelle già operanti".

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