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  Avviato in Toscana il censimento delle imprese high-tech

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Avviato in Toscana il censimento delle imprese high-tech
La fotografia dell'Alta Tecnologia in Toscana. Primo Rapporto 2009

 

 

Sono quasi 900 le imprese ad alta tecnologia che, in Toscana, rispettano requisiti di eccellenza in termini di attività innovativa ed investimenti in ricerca, per un fatturato complessivo pari nel 2009 a circa 3,5 miliardi di euro ed un'occupazione di circa 15.000 addetti. Il 48,4% appartiene all'area dell'Information Technology, il 12,9% al settore dell'automazione industriale, il 4,6% opera nel biomedicale e il 2,7% nelle biotecnologie. Il 58% si colloca nelle province di Firenze e Pisa, evidenziando una forte concentrazione dal punto di vista territoriale.

Sono alcuni dei dati che emergono dal Primo Rapporto 2009 sull'Alta Tecnologia in Toscana presentato stamani a Firenze, e condotto congiuntamente dall'Ufficio Studi di Unioncamere Toscana e dal laboratorio MAIN della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, nell'ambito di una convenzione siglata nel 2009 per la realizzazione dell'"Osservatorio sulle imprese high-tech della Toscana".

Obiettivo primario dell'attività di ricerca è stata la progressiva ricostruzione ed il monitoraggio dell'universo delle imprese ad alta tecnologia localizzate in Toscana, attraverso l'individuazione e l'applicazione di criteri per la qualificazione dell'attività tecnologica delle imprese in grado di andare oltre alle analisi settoriali condotte attraverso le fonti amministrative ufficiali: si tratta di requisiti di natura qualitativa (tipologia di ricerca svolta, partecipazione a progetti europei, propensione ai brevetti) e quantitativa (peso degli addetti e quota media di spesa in R&S, % di addetti laureati in materie tecnico-scientifiche).

All'interno delle quasi 10.000 unità locali di imprese attive appartenenti, secondo le classificazioni internazionali, ai settori high-tech, è stata realizzata una prima verifica su un insieme di 932 imprese con attività economica a medio-alto contenuto tecnologico, indagandone le caratteristiche di prodotto, le performance economiche, i principali mercati di riferimento. Si tratta in prevalenza di imprese di piccole dimensioni, sia in termini di fatturato medio (nel 2009 pari a circa 3.600.000 euro) che in termini di numero di addetti (in media 17,3 addetti per impresa), ma che risultano comunque più strutturate della media regionale.

Il 43,7% del campione ha registrato un incremento del fatturato nel triennio 2007-2009: tale percentuale sale a oltre il 50% per le imprese delle telecomunicazioni e dei settori legati all'energia e all'ambiente, e performance positive si registrano per quote non trascurabili di imprese anche nei settori dell'informatica e del biomedicale. Nello stesso periodo, a livello aggregato, il fatturato è tuttavia diminuito del 9,3% in conseguenza, principalmente, della tendenza negativa registrata da un numero ridotto di grandi imprese.

I dati evidenziano inoltre una più spiccata propensione alla creazione di nuova occupazione (con una crescita media del numero di addetti negli ultimi tre anni pari al +4,5%), oltre che una maggiore attitudine alla creazione di una nuova occupazione qualificata rispetto alle imprese a medio-alto contenuto tecnologico prive dei requisiti di eccellenza individuati dall'indagine.

Una parte rilevante del campione oggetto di indagine è costituito da imprese avviate prima del 1990, ma un nuovo significativo impulso in questo settore è stato registrato anche fra il 1996 e il 2005: attualmente l'imprenditorialità high tech mostra segnali di stabilità, mentre emergono nuovi settori legati alle life sciences (tra il 2001 e il 2005 compare in Toscana il settore biotech).


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Il commento di Pierfrancesco Pacini, Presidente di Unioncamere Toscana

 

"La convenzione con la Scuola Superiore Sant'Anna per la realizzazione dell'Osservatorio nasce dall'esigenza di valutare le reali dimensioni del fenomeno high-tech in Toscana: indagando l'attività tecnologica delle singole imprese in termini di tipologia di prodotto e intensità di ricerca e innovazione, dsponiamo infatti di informazioni aggiornate e complete che vanno ben oltre le consuete statistiche settoriali, sulle quali intendiamo impostare azioni di politica industriale, marketing territoriale ed internazionalizzazione. Le nostre attività di studio su innovazione e trasferimento tecnologico in Toscana si completano dunque dopo le indagini già svolte sui settori della ricerca pubblica e sui centri di trasferimento tecnologico con l'avvio del censimento dell'alta tecnologia in Toscana: il progressivo ampliamento della banca dati delle imprese high tech della Toscana è lo strumento che ci consentirà di pianificare interventi in grado di innescare meccanismi di collaborazione concreta tra imprese e tra imprese e i centri di ricerca. Vorremmo sfatare il mito che le nostre imprese non investono in ricerca e sviluppo e non fatto quindi innovazione tecnologica. Crediamo viceversa che le imprese ad alta tecnologia siano lo stimolo più forte per la crescita economica ed occupazionale del nostro sistema produttivo."

 

 

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