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  Presentazione del 1° Rapporto sull’operatività dei Centri Commerciali Naturali

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c o m u n i c a t o s t a m p a

 

 

Presentazione del 1° Rapporto sull'operatività dei Centri Commerciali Naturali

 

 

Pistoia, 8 febbraio 2010 Si è svolto a Pistoia il Convegno di presentazione dei risultati del Progetto "Staff regionale di monitoraggio dei Centri Commerciali Naturali" finanziato da Unioncamere Toscana e realizzato dai Centri di Assistenza Tecnica di Confcommercio Toscana e Confesercenti Toscana.

Il progetto ha previsto la costituzione di un gruppo di lavoro a supporto dei Centri Commerciali Naturali toscani denominato "Staff di monitoraggio per i Centri Commerciali Naturali" e composto appunto dai due Centri di Assistenza Tecnica regionali di Confcommercio Toscana e Confesercenti Toscana e da alcuni consulenti esperti di marketing ed urbanistica.  Nel periodo compreso tra luglio e dicembre 2009 questo team ha incontrato tutti i responsabili dei CAT provinciali e i dirigenti di molti CCN toscani delle province toscane.

Lo scopo di questo "road show", a cui sono stati chiamati a partecipare anche gli uffici regionali, è stato quello di verificare la consistenza quantitativa e soprattutto il livello  qualitativo dei circa 150 CCN registrati dalla documentazione ufficiale della Regione, valutarne la qualità progettuale e il grado di organizzazione raggiunto. La Regione Toscana ha direttamente contribuito alla nascita dei Centri commerciali naturali sostenendo iniziative di comunicazione, promozione, eventi organizzati al loro interno e mediante azioni di co-finanaziamento destinate alla riqualificazione dei centri urbani. Un'azione concertata fra pubblica amministrazione e piccole realtà commerciali che ha inteso dunque proporsi come risposta innovativa per valorizzare il commercio nei centri storici e proiettarlo in una dimensione più competitiva. Tenendo conto degli importanti cambiamenti intervenuti nelle abitudini al consumo delle famiglie e ponendosi come obbiettivo lo sviluppo di una logica di rete, i CCN toscani rappresentano un importante strumento in grado di mettere in luce il valore delle piccole imprese e di favorire l' integrazione dell'offerta commerciale con la ristorazione, la ricettività turistica, l'agricoltura di qualità e l'artigianato.

Da questo punto di vista le riunioni provinciali hanno dunque rappresentato anche l'occasione per stimolare una riflessione critica sulle esperienze condotte nei sei anni trascorsi dal primo bando regionale, sollecitando tutti i partecipanti ad individuare i punti di forza e di debolezza del proprio CCN sotto il profilo organizzativo e operativo, mettendo così a fuoco le ragioni e le strategie operative delle azioni meglio riuscite. Un lavoro di monitoraggio che non si è peraltro limitato a creare una dimensione di reciproco ascolto, ma che ha altresì socializzato il patrimonio di esperienze dell'intero sistema regionale dei CCN e ha dedicato uno spazio specifico di ciascuna riunione all'analisi comparativa con alcune esperienze analoghe realizzate in Europa, come anche con i sistemi organizzativi e promozionali adottati dai Centri Commerciali della Grande Distribuzione.

Il bilancio di questa ricognizione è largamente positivo e lo si capisce bene scorrendo le cifre elaborate nel report presentato al convegno di Pistoia. I CCN sono ormai una realtà diffusa capillarmente sul territorio regionale, in grandissima parte dotati di una propria autonomia organizzativa e progettuale, guidati da gruppi dirigenti motivati, capaci e fortemente operativi sui fronti dell'autofinanziamento e del partenariato pubblico-privato: strutturati in forme consortili o associative, i CCN vedono in molti casi la partecipazione delle istituzioni locali e dei soggetti protagonisti della promozione turistica locale quali APT e pro-loco.

Questo è l'aspetto su cui ha posto l'accento Stefano Morandi, Presidente di Confcommercio Toscana, secondo il quale "Per gli imprenditori, la possibilità di programmare e gestire insieme l'attività ordinaria, le iniziative di promozione e la comunicazione - attraverso l'indispensabile supporto sindacale e organizzativo delle Associazioni di categoria del commercio e dei loro Centri di Assistenza Tecnica - ha determinato un deciso incremento della competitività, grazie alla capacità dei CCN di imporsi sul territorio".

Stando alle cifre del rapporto, il quale riporta nel dettaglio le caratteristiche e l'impatto delle specifiche iniziative intraprese dalle singole realtà, il trend di crescita del numero e delle tipologie di esercizi aderenti ai CCN delle varie province toscane è ampiamente positivo. I CCN sono ad oggi circa 150 e raccolgono al loro interno circa 15.000 attività commerciali: il range medio delle imprese associate a ciascun CCN vede un numero che oscilla da 80 a 100, con punte di 150 e addirittura di 200 per la provincia d'Arezzo, cifre queste che consentono di stimare mediamente intorno al 70%  il coinvolgimento sul totale delle imprese commerciali presenti in ciascuno dei distretti presi in esame.

Alla luce di quanto emerso dal capillare lavoro di monitoraggio condotto dallo Staff, si tratta ora di dare sostanza e visibilità ad una rete regionale che spezzi l'isolamento dei singoli CCN e che metta a sistema l'esperienza e l'elaborazione di tutti, sostenendo il coinvolgimento sistematico dei gruppi dirigenti in un processo di progettazione collettiva e favorendo lo sviluppo della consapevolezza di fare parte di un movimento largo e organizzato. Sulla base di ciò, la rete regionale dei CCN può pertanto proporsi e rappresentare un ulteriore elemento di caratterizzazione del commercio toscano, proprio perché capace di soddisfare in maniera coordinata le esigenze della domanda commerciale e perché in grado di contribuire in maniera efficace allo sviluppo regionale, in termini di riqualificazione tanto del commercio e quanto del turismo. 


Logo di Unioncamere Toscana

 

Il punto di vista di Norberto Ricci, Presidente della Camera di Commercio di Massa Carrara

 

"Elemento qualificante dell'iniziativa oggi presentata, ha sottolineato il Presidente Ricci, è il monitoraggio delle attività dei molti CCN sorti in questi anni, in modo da individuare i punti di eccellenza da proporre come possibili modelli di sviluppo, cercando anche integrazioni con altri progetti attuati dal Sistema camerale regionale, quale ad esempio "Vetrina Toscana a tavola".

Si sono ricercati, ha proseguito Ricci, i migliori esempi di azioni messe in campo dai diversi Centri Commerciali Naturali sulla base delle esperienze attuate, con lo scopo di offrire strumenti per cogliere nuove opportunità e potenzialità per valorizzare ulteriormente le innumerevoli iniziative che i CCN Toscani hanno ideato in questi anni.

Per quanto riguarda le potenzialità dei CCN, ha concluso il Presidente, i dati raccolti dall'Osservatorio Regionale sul Commercio evidenziano un loro positivo gradimento coinvolti anche in relazione ad esempio alle vendite del periodo natalizio 2009 per le quali le attese dei commercianti partecipanti ai C.C.N. sono state sensibilmente più ottimistiche rispetto a quelle di quanti operano al di fuori di un C.C.N.: il 15,0% degli operatori intervistati ha previsto un incremento degli affari, mentre al di fuori dei C.C.N solo il 6,7% ha aspettative positive".

 

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