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  La Congiuntura manifatturiera in Toscana - IV trimestre 2009 e aspettative I trimetre 2010

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c o m u n i c a t o s t a m p a

 

INDAGINE CONGIUNTURALE UNIONCAMERE TOSCANA - CONFINDUSTRIA TOSCANA

Continua nel quarto trimestre 2009 la flessione dell'attività produttiva,ma si attenuano i segnali negativi. La grande industria torna a crescere

 

 Firenze, 23 febbraio 2010

Quadro generale

In linea con quanto rilevato nel corso della precedente indagine, gli indicatori di consuntivo del IV trimestre 2009 riferiti alle aziende manifatturiere della Toscana (con almeno dieci addetti), pur collocandosi ancora all'interno di una fase che resta molto negativa, evidenziano un graduale processo di attenuazione.

Sulla base dei risultati dell'indagine condotta da Unioncamere Toscana e Confindustria Toscana, la produzione manifatturiera tendenziale si attesta infatti, nel periodo ottobre-dicembre, a -11,3% dopo aver toccato il -15% nel terzo trimestre 2009 ed il -20% nel secondo. Si arresta quindi, dopo un biennio, la fase di continuo peggioramento registrata dalla produzione tendenziale. Tuttavia, in linea con la situazione nazionale (che nel medesimo periodo, sulla base dei dati Istat, evidenzia un calo produttivo del 9,1%), la flessione resta profonda.

Nella media d'anno la variazione della produzione manifatturiere tocca, in Toscana, il -16,5% contro il -17,9% dell'Italia nel suo complesso.

La crisi si legge, ovviamente, anche dal versante della domanda. Resta infatti pesante anche la caduta del fatturato che, dopo il -15,9% del III trimestre, si attesta nel quarto, a -11,0%. Prosegue inoltre il calo degli ordinativi, con quelli provenienti dall'estero (-4,7%) che si dimostrano meno in difficoltà rispetto a quelli interni (-8,2%).

Gli stessi prezzi alla produzione continuano a flettere, anche se con il riaffacciarsi del recupero dei costi di base (materie prime ed energia) fanno registrare la riduzione più contenuta fra i quattro trimestri del 2009 (-2,1% in termini tendenziali nel IV trimestre).

Al calo della domanda e dell'attività produttiva corrisponde poi un basso livello del grado di utilizzo degli impianti (70,7%) che, tuttavia, risale leggermente dai minimi storici toccati nel corso dei primi nove mesi del 2009.

La fase critica del sistema manifatturiero regionale trova conferma dalla continua riduzione dell'occupazione che, nel IV 2009, tocca i -5,4 punti percentuali portando la media annuale al -5,0%. I dati INPS sulle ore di cassa integrazione guadagni (ordinaria e straordinaria) concesse ai settori del manifatturiero (+480,1% tendenziale, circa 7,8 milioni di ore autorizzate nel quarto trimestre 2009), oltre a confermare la profondità dell'attuale fase recessiva, evidenziano il contributo offerto dagli ammortizzatori sociali nel contenere il calo occupazionale e nel mitigare gli effetti negativi della crisi sulla produttività del lavoro.

Secondo la banca dati Infocamere-Stockview continua comunque a crescere il numero di imprese manifatturiere non artigiane registrate presso le Camere di Commercio della Toscana. Al 31/12/2009, al netto delle "cancellazioni d'ufficio", il numero delle imprese registrate cresce di 142 unità (+0,5%) rispetto al 2008 (lo stock di imprese al 31/12/2009 è di 27.213 unità).

Le dimensioni d'impresa

Rispetto alle diverse categorie dimensionali, le grandi unità produttive (oltre 250 addetti) evidenziano una performance nettamente migliore e, soprattutto, decisamente positiva. Dopo che, già dal III trimestre, l'andamento degli ordinativi era stato di segno positivo (con una ulteriore accelerazione nel IV che ha portato la crescita di quelli interni e di quelli esteri rispettivamente al +18,2% ed al +17,1%), l'ultimo scorcio del 2009 segnala il passaggio in positivo anche di produzione (+6,8%) e fatturato (+7,1%). Balzo in avanti anche del grado di utilizzo degli impianti che, da un minimo di 67,1% (II trimestre), è passato al 73,3% del quarto.

Pur in miglioramento, prosegue la flessione di tutti gli indicatori delle medie unità produttive (da 50 a 249 addetti) con produzione e fatturato ancora in decisa flessione (-9,7% e -9,9%). Negative anche le performance degli ordinativi, (-8,6% gli interni e -7,7% gli esteri).

Ancora molto complessa infine la situazione delle piccole (fino a 49 addetti) che, pur migliorando rispetto al trimestre precedente, registrano flessioni di produzione e fatturato a due cifre (-15,6% e -14,5% rispettivamente). Molto negativa anche l'evoluzione degli ordini con la componente interna (-12,8%) decisamente più in difficoltà rispetto a quella estera (-7,6%).

I settori di attività

Pur all'interno di un quadro recessivo, la maggior parte dei settori evidenzia un miglioramento rispetto al trimestre precedente, con una forte attenuazione delle flessioni nella meccanica allargata che, da una perdita produttiva del 22,3% del III 2009, passa al -10,5% del IV 2009: nel dettaglio dei singoli comparti di questo aggregato, la meccanica riporta una variazione del -13,8%, l'elettronica del -11,5%, i mezzi di trasporto del -9,3%, i metalli del -8,4%. Si tratta di un alleggerimento che risulta tanto più significativo se consideriamo che proprio quelle considerate sono state le articolazioni produttive più colpite dalla recessione, in quanto costituite essenzialmente di comparti produttori di beni strumentali, beni intermedi e beni di consumo durevole.

Se la meccanica registra quantomeno l'affievolirsi del tasso di caduta, accelerano invece le flessioni del sistema moda che dopo il -14,9% nel terzo trimestre perdono il 15,3% nel quarto. Questo perché l'abbigliamento (-16,9%) e il pelli-cuoio (-14,9%) hanno fatto registrare un peggioramento rispetto al terzo trimestre anche se, nel secondo caso, si registra una timidissima ripresa degli ordini sia interni (+0,3%) che esteri (+1,2 %). All'interno del comparto moda continuano le difficoltà del tessile (-13,8% le produzione tendenziale) e delle calzature (-17,2%).

A livello settoriale soltanto per la farmaceutica si registrano ancora dinamiche positive con produzione e fatturato in forte crescita (+35,0% e +51,2%). Da segnalare, in particolare, l'influenza degli ordini esteri (+10,8%), mentre quelli interni registrano un lieve decremento (-0,9%). Sempre negativa (-7,3%), invece, la produzione della chimica-gomma-plastica. Tra i rimanenti settori migliorano il legno e mobilio (-13,4%), mentre l'alimentare (-5,2%) ed i minerali non metalliferi (-16,0%) confermano la caduta registrata negli scorsi trimestri.

La spesa per investimenti nel 2009

All'interno di un quadro congiunturale che è stato molto negativo per tutto il 2009, cui si aggiunge come visto un elevato stock di capacità produttiva inutilizzata, il dato annuale della spesa nominale per gli investimenti non poteva che non segnare una variazione decisamente negativa (-4,0%). Sono, in particolare, il settore dei metalli (-13,0%) e quello dei mezzi di trasporto (-9,7%) ad aver registrato le contrazioni più consistenti. Anche settori di più tradizionale specializzazione regionale, come il pelli-cuoio (-8,5%) ed il legno-mobili (-6,5%), hanno comunque riportato flessioni consistenti della spesa per investimenti. Un incremento della spesa per investimenti si segnala invece per il calzaturiero (+3,2%), l'alimentare e la chimica-gomma-plastica (entrambe +2,3%).

Aspettative per il I trimestre 2010

Sebbene gli indicatori relativi alle attese imprenditoriali (per i primi tre mesi del 2010) riguardanti  produzione, domanda e occupazione (perequati con una media mobile al fine di eliminare le oscillazioni legate a fattori di stagionalità) rimangano tutti in terreno negativo, si segnala un primo timido segnale di inversione di tendenza. L'analisi delle previsioni sull'andamento, a tre mesi, della produzione mostra infatti un saldo tra "ottimisti" e "pessimisti" che passa da -16 a -7 punti percentuali. In relativo miglioramento anche le attese sulla domanda interna che passa da -21 a -13, mentre le aspettative sulla domanda estera recuperano da -12 a -5. Restano invece ancora decisamente negative le attese riguardanti l'occupazione, con un saldo percentuale (-16) che resta su valori sostanzialmente invariati rispetto alla precedente (-17).

 

NOTA SULLA RILEVAZIONE
L'indagine sulla congiuntura manifatturiera regionale Toscana relativa al IV trimestre 2009 ha riguardato un campione di 1.585 unità locali manifatturiere con almeno dieci addetti.
 
 
 

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Il punto di vista del Presidente Pacini

 

 "I dati che oggi presentiamo - dichiara il Presidente Pacini- non offrono certo un quadro rassicurante della situazione economica anche se, soprattutto a livello internazionale, sono sempre più palpabili i segnali dell'avvicinarsi della tanto auspicata ripresa. A nostro avviso è quindi necessario continuare a portare avanti tutti quegli interventi che siano in grado di ridare ossigeno alle imprese, ma anche sostegno ai consumi interni. Tuttavia questo non basta. All'attuale crisi si deve rispondere con iniziative che sappiano indirizzare, nel prossimo futuro, il sistema economico regionale. Le imprese devono quindi continuare in quel percorso di riposizionamento competitivo che una parte di esse ha già intrapreso nel corso degli ultimi anni attraverso virtuosi e premianti processi di internazionalizzazione e di innovazione: la P. A, deve agevolarle in questo indirizzo. L'insediamento della nuova Giunta Regionale rappresenta il momento giusto per continuare a tracciare il percorso."


 

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