
c o m u n i c a t o s t a m p a
Demografia Imprenditoriale Toscana:
il saldo imprenditoriale registra un tasso di crescita pari al +0,4%
Natalità e mortalità delle imprese registrate presso le Camere di Commercio della Toscana
Anno 2009
Firenze, 6 aprile 2010 - Alla fine del 2009 il saldo fra iscrizioni e cessazioni al Registro delle Imprese delle Camere di Commercio toscane risulta positivo, con un tasso di crescita pari al +0,4%. Un incremento modesto che conferma gli andamenti riscontrati negli ultimi anni, quando la crescita del sistema imprenditoriale toscano è oscillata intorno all'1% medio. Al 31 dicembre 2009 il numero di imprese registrate è pari a 414.421 unità, come risultato delle 28.718 iscrizioni e delle 27.130 cessazioni intervenute nel corso dell'anno (al netto delle cessazioni d'ufficio).
L'espansione del tessuto imprenditoriale toscano ha subito un rallentamento determinato soprattutto dalla diminuzione del tasso di iscrizione delle nuove imprese, sceso al 6,9% nel corso del 2009, a fronte di una media del 7,5% registrata nel quinquennio 2004-2008. Da segnalare inoltre una progressiva riduzione del turn-over imprenditoriale che si è attestato al 13,4% nell'anno.
Analizzando gli andamenti territoriali, a livello provinciale continuano a mostrare una crescita imprenditoriale superiore alla media toscana Prato, Massa Carrara, Grosseto e Pisa, sebbene si tratti di una dinamica in rallentamento rispetto al 2008. Arezzo e Lucca crescono in linea con la media regionale, mentre Firenze fa registrare una situazione di relativa stazionarietà. Dinamiche imprenditoriali in diminuzione nelle restanti province toscane.
Riguardo alle tipologie imprenditoriali, anche nel 2009 la crescita del tessuto imprenditoriale toscano è sostenuta dall'andamento delle società di capitali. L'incremento del numero di tali imprese, pari a 2.148 unità (+2,5%), ha mantenuto in positivo il complessivo andamento imprenditoriale toscano. Negativo invece l'andamento delle società di persone (-0,2%, per -166 società) e delle ditte individuali (-0,3%, -665 imprese). Da segnalare tuttavia anche l'incremento delle "altre forme giuridiche" (+2,6%) con 271 unità in più, grazie anche al contributo delle società cooperative (+136 unità e +2,0%). Nel complesso, a determinare la crescita regionale sono inoltre le imprese non artigiane, +0,7% (+2.172 unità) nel 2009, mentre per le imprese artigiane si è registrata una diminuzione dello 0,5% (-584 imprese).
A livello settoriale, si confermano i trend settoriali rilevati in Toscana nel corso degli ultimi anni. Fra le novità principali, da segnalare il marcato rallentamento delle imprese delle costruzioni, (+233 imprese registrate, +0,3%), per un totale di 67.500 aziende iscritte a fine 2009. Il comparto manifatturiero, che più risente delle difficoltà legate alla crisi economica internazionale, registra una accelerazione del ritmo di decrescita: il numero di imprese registrate scende a quota 63.644 unità, con una perdita di 287 unità (-0,4%) nel corso del 2009. Un dato determinato dal non certo brillante trend dei principali settori che lo compongono, ed in particolare dalla diminuzione del sistema moda (-43 imprese e -0,2%), con una perdita del -3,7% del tessile-maglieria e del concia-cuoio-calzature (-1,3%) arginata in parte dalla crescita sostenuta del confezioni-abbigliamento (+322 imprese e +4,2%). Per la prima volta il bilancio annuale risulta tuttavia in rosso anche per la meccanica allargata (-84 imprese e -0,5%). Si riduce ulteriormente anche la consistenza delle imprese del settore agricolo; il decremento di 451 imprese nel corso del 2009 (pari ad un tasso annuo di variazione del -1,0%) porta a 45.387 unità il relativo numero complessivo a fine dicembre 2009.
Il terziario è invece ancora una volta in espansione, ed il settore vede incrementare il numero di imprese registrate nel corso del 2009 di 2.215 unità (+1,0%): nel dettaglio settoriale fanno segnare andamenti negativi solamente i trasporti (-1,4%) e l'intermediazione finanziaria (-0,2%). Il commercio, dopo quattro anni in terreno negativo, torna a crescere (+647 unità e +0,6%) mentre continua il trend positivo, seppure in alcuni casi in lieve rallentamento, per alberghi e ristoranti (+647 e +2,6%), informatica e servizi alle imprese (+509 e +2,2%), attività immobiliari (+215 unità e +0,8%), sanità e servizi sociali, istruzione e altri servizi pubblici, sociali e alla persona.
Il punto di vista del Presidente Pacini
"Nel corso dell'anno 2009 il tessuto imprenditoriale regionale ha resistito alla straordinaria crisi economica che ha investito anche l'economia nazionale - ha commentato Pierfrancesco Pacini, Presidente di Unioncamere Toscana - mostrando anzi un ulteriore rafforzamento delle forme di impresa maggiormente strutturate.
Le maggiori preoccupazioni provengono invece dalle piccole e dalle micro imprese, in particolare dalle imprese individuali e da quelle artigiane, che nella fase attuale del ciclo economico mostrano gli effetti di un lungo periodo di sofferenza, ulteriormente accentuato dalle difficoltà incontrate nell'accesso al credito.
L'introduzione da parte della Regione Toscana dei contratti di solidarietà, così come il fondamentale ruolo di ammortizzatore sociale che la Cassa integrazione guadagni ha svolto nel contenere le perdite occupazionali, indicano che le istituzioni hanno cercato di arginare le chiusure aziendali ed i riflessi negativi della crisi sui lavoratori, ed il sistema camerale ha cercato di offrire il proprio contributo in tal senso soprattuto nel sostegno nell'accesso al credito.
In una prospettiva di più lungo termine servono però anche interventi volti a favorire i processi di aggregazione e innovazione delle imprese, tali da renderle più solide e pronte a competere su nuovi mercati anche con produzioni a più alto valore aggiunto".