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  Il Commercio al dettaglio in Toscana - III Trimestre 2010

 

 

c o m u n i c a t o s t a m p a

 

 
-1,6% la flessione del gioro d'affari del commercio al dettaglio in Toscana
resta debole la propensione al consumo delle famiglie nel III trimestre 2010
Recuperano supermercati e grandi magazzini
Positive le aspettative per l'ultimo trimestre dell'anno
 
 

Firenze,  2 dicembre  2010 - La fase negativa dei consumi non è ancora alle spalle. Una flessione dell'1,6% segna l'andamento delle vendite al dettaglio nel periodo luglio-settembre 2010 in Toscana. Rispetto all'ultimo periodo la contrazione delle vendite è più contenuta, ma la debole ripresa economica non è riuscita nell'inversione di tendenza della propensione al consumo delle famiglie toscane.

 

Questo il quadro che emerge dall'indagine sul III trimestre 2010 e aspettative per il IV trimestre, svolta da Unioncamere Toscana e Regione Toscana nell'ambito dell'Osservatorio regionale sul Commercio.

 

La grande distribuzione (negozi con più di 20 addetti), grazie alla propria capacità di adattamento, torna a mettere a segno un +0,1% dopo due anni di risultati negativi. I piccoli negozi (meno di 6 addetti) registrano invece difficoltà importanti -3,2%, mentre la media impresa commerciale (6-19 addetti), resta su valori negativi (-1,4%), anche se più contenuti rispetto ad un anno fa allorché registrava perdite di fatturato di oltre 5 punti percentuali.

 

In ripresa le vendite di ipermercati, supermercati e grandi magazzini, passati al +0,4% dopo il -1,2% del III trimestre 2009.  Gli esercizi commerciali specializzati in non alimentari registrano invece un -2,0%, mentre gli specializzati in prodotti alimentari un -1,8%.

 

Nel dettaglio del settore non alimentare, un importante segnale di contenimento viene dal comparto abbigliamento e accessori, che dal -6,3% registrato nel III trimestre 2009 limita le perdite al -1,5%. Le vendite di prodotti per la casa ed elettrodomestici (-2,9%) frenano il ritmo di caduta rispetto ad un anno prima (quando scendevano di oltre 5 punti), mentre le vendite di farmaceutici, profumeria, libri, giornali, cartoleria e articoli di seconda mano calano dell'1,8%.

 

Sono positive le aspettative degli imprenditori commerciali toscani verso le vendite del periodo natalizio: le imprese commerciali della Toscana mostrano la loro voglia di ripartire formulando previsioni maggiormente favorevoli per lle vendite dell'ultimo trimestre del 2010. La ripresa del "clima di fiducia" è tuttavia lenta e si riflette solo parzialmente, almeno per il momento, sul fronte degli ordinativi, soprattutto nel caso delle strutture con un numero più limitato di addetti e per quelle del comparto non alimentare.


 

Logo di Unioncamere Toscana  

 

Il punto di vista del Presidente Pierfrancesco Pacini

 

 

"Pur restando in terreno negativo (-1,6), gli operatori della Toscana sembrano più fiduciosi nei confronti dell'andamento del commercio al dettaglio dell'ultimo trimestre del 2010. Soffrono ancora le vendite della piccola e media distribuzione, mentre le grandi strutture tengono seppur di poco il loro giro d'affari. Un segnale arriva anche dalle vendite del settore moda che dal -6,3% di un anno fa si attestano ad un -1,5%.

La fiducia delle imprese toscane del commercio nelle vendite del periodo natalizio è un segnale importante che va evidenziato, senza dimenticare però la grande incertezza che domina tuttora la fase congiunturale dell'economia e la limitata prospettiva di reddito delle famiglie.

Affinché nel prossimo periodo vengano confermate le aspettative positive formulate dagli operatori in relazione all'andamento delle vendite, occorre però sia un rafforzamento del quadro economico generale, sia un miglioramento delle prospettive occupazionali."

 

 

 

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