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  Il commercio al dettaglio in Toscana - IV Trimestre 2010 e Aspettative I Trimestre 2011

 

 

c o m u n i c a t o s t a m p a

 

Contrazione più contenuta rispetto ai precedenti trimestri e alla media nazionale Recuperano le vendite delle grandi superfici, calano le medie e le piccole strutture

Chiude a -1,5% il bilancio 2010 del commercio al dettaglio in Toscana

 

 

 

Firenze, 4 marzo 2011 Continuano ad attenuarsi in Toscana i segnali negativi provenienti dall'andamento delle vendite al dettaglio: la flessione dell' 1,5% è, infatti, più contenuta rispetto alla media del 2009 (-3,9%) e leggermente inferiore anche rispetto alla media nazionale, che si attesta sul -1,9%. Sui comportamenti d'acquisto delle famiglie continuano a pesare le incertezze in ambito lavorativo, la diminuita disponibilità economica e le preoccupazioni per il futuro, che inducono ad atteggiamenti maggiormente prudenti su tale fronte.

 

Questo il quadro che emerge dall'indagine sul IV trimestre 2010 e le aspettative del I trimestre 2011 svolta da Unioncamere Toscana e Regione Toscana nell'ambito dell'Osservatorio regionale del commercio al dettaglio.

 

Il panorama però è alquanto variegato a seconda della tipologia distributiva: si apre uno spiraglio per la grande distribuzione toscana (con oltre 20 addetti) che a fine 2010 appare finalmente in ripresa con un aumento delle vendite dello 0,7%. Resta invece difficile la situazione per i piccoli negozi che registrano un calo del 3% e per le medie strutture le cui vendite diminuiscono del 2,5%.

 

Relativamente al comparto merceologico, nel quarto trimestre 2010 in Toscana diminuiscono sia le vendite di prodotti alimentari (-1,5%) che quelle di prodotti non alimentari (-1,9%). Si è ridotta notevolmente la forbice esistente negli andamenti dei due diversi comparti: fino alla metà del 2010 le vendite di prodotti alimentari avevano registrato risultati nettamente migliori rispetto a quelle di beni non alimentari, segno che ora i tagli alla spesa riguardano tutte le tipologie di prodotti. Positivo invece l'andamento delle vendite negli ipermercati, supermercati e grandi magazzini, che crescono dello 0,4% tornando ai livelli di crescita di un anno prima.

 

Il grado di fiducia degli operatori commerciali della Toscana per le vendite dei primi tre mesi del 2011 è complessivamente positivo, ma se le aspettative dei commercianti della piccola e media distribuzione sono improntate alla cautela quelle degli imprenditori della grande distribuzione sono migliori. Tra i settori, gli Iper e supermercati mostrano un atteggiamento molto positivo e guardano alle vendite dei primi mesi dell'anno con fiducia, decisamente più cauto invece l'atteggiamento degli operatori degli esercizi specializzati dell'alimentare e del non alimentare.

 

 


Logo di Unioncamere Toscana

 

Il punto di vista del Presidente Pacini

 

"Contrariamente a quanto sta avvenendo in altri settori, nel commercio gli effetti della crisi si stanno ancora facendo sentire. La situazione critica del mercato del lavoro, la diminuita disponibilità economica e le preoccupazioni per il futuro continuano a frenare gli acquisti delle famiglie, inducendole fra l'altro a comprimere anche la spesa per prodotti alimentari.

Se in una prima fase la recessione ha inciso soprattutto sull'acquisto di beni durevoli, da alcuni trimestri osserviamo infatti una diminuzione delle vendite al dettaglio negli esercizi specializzati alimentari - nell'ultimo trimestre del 2010 è stata dell'1,5% - segno che la situazione economica sta modificando in maniera rilevanti le abitudini di acquisto delle famiglie.

Le imprese di minori dimensioni registrano un calo delle vendite del 3,0%, mentre le grandi strutture sembrano in realtà aver voltato pagina ed evidenziano fatturati di vendita in leggero aumento (+0,7%).

La crisi della piccola distribuzione, comunque, viene rilevata ormai da diversi anni, la difficile fase congiunturale internazionale l'ha solo aggravata, inducendo a ritenere che le piccole imprese commerciali abbiano bisogno di riorganizzarsi e di rinnovarsi in modo da essere in grado di cogliere anche le poche opportunità offerte dal mercato."


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