
c o m u n i c a t o s t a m p a
Assunzioni: ripresa nel primo trimestre 2012. Un neoassunto su 3 è under 30
Il saldo netto negativo previsto resta di oltre 4mila unità ma migliora rispetto al IV trimestre 2011
Dai dati Excelsior risulta che il 23% delle imprese toscane non riesce a reperire il personale desiderato
Firenze, 13 febbraio 2012 - Assunzioni in crescita. Lo spiraglio positivo in Toscana si apre nonostante la previsione di una contrazione del Pil per il 2012 e la recessione dettata dalla frenata dell'economia mondiale e dai probabili effetti sulla domanda interna dei provvedimenti del Governo. I dati del sistema informativo Excelsior, elaborati con la collaborazione di Unioncamere, riferiscono che le assunzioni programmate dalle imprese dell'industria e dei servizi per il 1° trimestre 2012 risultano superiori a quelle dell'ultimo trimestre del 2011. Questo perché dicembre è il mese in cui tipicamente si concentrano le "uscite" di lavoratori dalle imprese per pensionamenti, dimissioni volontarie e scadenze di contratti a termine, mentre gennaio è il mese in cui i lavoratori vengono sostituiti e i contratti rinnovati.
I numeri parlano di 9.340 assunzioni previste da gennaio a marzo, che corrispondono a un tasso di entrata pari a circa 12 assunzioni ogni 1.000 dipendenti, a fronte di 13.720 lavoratori in uscita, per un saldo netto negativo di 4.380 unità. Per quanto riguarda le uscite programmate, si segnala che il 49,1% è dovuto a scadenza di contratto (la media nazionale è 46,7%) ed un ulteriore 11,8% a pensionamenti, a fronte del dato italiano del 9,4%. La variazione occupazionale, in termini di dipendenti di imprese private, è pari al -0,6%: si tratta di un dato leggermente più contenuto rispetto alla media italiana e delle regioni del Centro (-0,7%), in linea con quello del Nord-Est (-0,6%) e al di sotto delle regioni del Nord-Ovest (-0,4%).
Ai giovani sotto i 30 anni sono "riservate" il 29% del totale delle assunzioni delle imprese toscane, pari a 2700 unità, soprattutto in professioni tecniche connesse all'informatica e al controllo della produzione industriale, operaie specializzate nell'edilizia e operative della segreteria. C'è poi un altro 26% per cui verranno preferiti soggetti sopra i 30 anni (si tratta di figure per cui viene richiesta una certa esperienza), mentre nel restante dei casi l'età non è specificata. Il genere conta per le donne nel 18% dei casi. Tante sono le imprese che indicano esplicitamente una preferenza femminile a fronte del 34% delle preferenze accordate a uomini. Su 100 posti di lavoro inoltre 22 potranno essere destinati a personale immigrato.
Dal punto di vista della tipologia contrattuale, nel 1° trimestre 2012 le assunzioni a tempo indeterminato previste dalle imprese toscane saranno pari a oltre 2.500 unità, vale a dire il 27% del totale (34% la media italiana). Oltre 6 mila unità, il 65% del totale, entreranno invece con contratti a tempo determinato (56% la quota nazionale).
Quanto ai settori, il 70% delle assunzioni sarà concentrato nel settore dei servizi, il 20% nell'industria, con prevalenza dei settori moda e metalmeccanico e il 10% nelle costruzioni. Il 66% delle unità in entrata si concentrerà nelle imprese con meno di 50 dipendenti.
Le imprese toscane prevedono di richiedere una specifica esperienza di lavoro, prevalentemente nel settore di attività dell'impresa, al 61% dei candidati che intendono assumere per il 1° trimestre. La richiesta di esperienza sarà più diffusa nell'industria (63%) che nei servizi (60%) e molto più frequente nelle imprese fino a 49 dipendenti (68%) rispetto a quelle di maggiori dimensioni (48%). Continua a contare anche il titolo di studio: per il 55% delle assunzioni non stagionali sarà richiesta una laurea o un diploma.
Infine, da sottolineare che nel 23% delle assunzioni programmate, le imprese toscane manifestano difficoltà a reperire il personale (+4% rispetto alla media italiana). Si tratta soprattutto di aziende nel settore "altre industrie" (37%) e di imprese con meno di 50 dipendenti (26%) che non riescono ad assumere a causa di mancanza di disponibilità a svolgere il lavoro proposto e scarsa preparazione dei candidati.
Il punto di vista di Pierfrancesco Pacini - Presidente Unioncamere Toscana
"Con il primo trimestre del 2012 Unioncamere Toscana, elaborando i dati messi a disposizione da Unioncamere Nazionale attraverso il Sistema Informativo "Excelsior", diffonde -oltreché annualmente- anche trimestralmente le indicazioni sugli orientamenti delle imprese in termini di assunzioni previste per il trimestre successivo.
Anche in considerazione del rilievo che il tema occupazionale occupa nell'attuale scena socio-economica, il Sistema camerale ritiene opportuno focalizzare l'attenzione sul mercato del lavoro cercando di fornire quasi "in diretta" gli strumenti necessari a comprendere gli effetti che si stanno producendo in una fase particolarmente delicata e complessa come l'attuale.
In particolare, leggendo i dati del periodo gennaio-marzo 2012, si percepisce come il rallentamento del ciclo economico, evidente già a ridosso dell'estate del 2011, si sia progressivamente accentuato nella seconda metà dell'anno, tanto da portare a prevedere una contrazione del Pil per il 2012: in questo scenario, è probabile che nel breve termine anche l'occupazione possa avere contraccolpi negativi.
Di fatto, il primo trimestre si chiuderà con un saldo negativo fra entrate ed uscite, e l'incremento di assunzioni programmate dai settori industriali e dei servizi rispetto all'ultimo trimestre del 2011 da imputare prevalentemente a fattori di natura puramente stagionale.
Le imprese stanno del resto affrontando una fase -oltreché difficile- particolarmente incerta: anche di questo dobbiamo tener conto nel momento in cui le assunzioni con contratto a tempo indeterminato sono ormai poco più di una su quattro rispetto al totale, e addirittura poco più di una su sette considerando anche tutte le altre modalità di inserimento diverse dal lavoro dipendente, fra cui vanno considerate le collaborazioni a progetto ed il lavoro interinale. Una situazione di fatto su cui anche il dibattito sulla riforma del mercato del lavoro sta puntando l'attenzione."