
OSSERVATORIO REGIONALE TOSCANO SULL'ARTIGIANATO
c o m u n i c a t o s t a m p a
Artigianato: nel primo semestre 2012 un nuovo e diffuso calo del fatturato
Si riduce anche l'occupazione ed il tessuto imprenditoriale
Affrontano meglio la crisi le realtà più strutturate e quelle che operano anche sul mercato estero
Firenze, 30 novembre 2012 - L'aggiornamento congiunturale di metà anno sulla situazione dell'artigianato toscano si colloca nel mezzo di una nuova fase di profonda recessione dell'economia italiana e rende conto di un nuovo e più marcato calo dei fatturati delle imprese artigiane toscane. Queste le indicazioni della Congiuntura dell'artigianato in Toscana, Consuntivo I semestre 2012 - Previsioni II semestre 2012, elaborata dall'Ufficio studi di Unioncamere Toscana.
Le imprese artigiane, generalmente caratterizzate da una minor proiezione all'estero, hanno subìto in pieno il contraccolpo derivante da un mercato interno fortemente contratto. Da notare però che anche il nucleo delle imprese esportatrici si è confrontato, nei primi sei mesi del 2012, con uno scenario globale meno favorevole rispetto al biennio 2010-2011, soprattutto relativamente ai mercati esteri di maggior prossimità e di più facile accesso per imprese di piccole o piccolissime dimensioni come quelle artigiane. Ne deriva un bilancio dei primi sei mesi del 2012 che registra, per l'artigianato toscano, un nuovo deciso peggioramento delle performance economico-produttive, che s'innestano su una situazione di difficoltà ormai più che decennale.
Quanto ai dati, fra gennaio e giugno, il fatturato delle imprese artigiane manifatturiere è diminuito dell'11,4%. La flessione ha interessato tutti i principali segmenti di attività, risultando più sostenuta nel tessile-maglieria-abbigliamento (-16,4%) e meno accentuata nella concia-pelletteria-calzature (-6,5%). Da segnalare il crollo del 19,3% del volume d'affari delle imprese artigiane operanti nel settore edile. A prescindere dal settore di attività, continuano ad affrontare meglio la crisi le realtà più strutturate.
Il gruppo delle imprese che ha fatto registrare un aumento del proprio fatturato si è dunque fortemente assottigliato rispetto alle precedenti rilevazioni, attestandosi al 6,1% nel caso del manifatturiero - era il 17,6% nel primo semestre 2011 - ed al 3,6% nell'edilizia. La capacità di competere sui mercati internazionali resta tuttavia, anche in questa fase, un fattore in grado di "fare la differenza" nelle performance registrate: fra le imprese artigiane manifatturiere esportatrici, infatti, la quota d'imprese con fatturato in aumento (11,4%) è pari ad oltre il doppio rispetto a quanto rilevato per il gruppo delle non esportatrici (5,3%).

Il punto di vista di Vasco Galgani - Presidente Unioncamere Toscana
"L'arretramento della domanda interna penalizza fortemente le imprese artigiane, prevalentemente piccole e micro realtà legate a mercati locali: le negative performance realizzate, peraltro, si innestano su una situazione di difficoltà ormai più che decennale, legata all'esigenza di un riposizionamento competitivo dell'intero sistema artigiano più volte sottolineata dalle analisi condotte in questi anni.
Detto questo, dobbiamo e possiamo guardare avanti: è proprio partendo dai deficit riscontrati che si può operare per una riorganizzazione ed un ripensamento del tessuto imprenditoriale artigiano toscano. Le piccole dimensioni si possono superare, ricorrendo ad esempio a reti di impresa o a maggiori sinergie fra le singole aziende: unire le forze, riqualificare i prodotti, puntare all'estero, aggiungere valore ad alcune filiere ormai obsolete può essere la carta vincente in tanti settori.
Vi sono chiari segnali che, pur nella piccola dimensione, imprese più strutturate e che agiscono in rete sono in grado di accrescere le proprie potenzialità d'investimento e la capacità di presidiare con maggiore efficacia i mercati finali, favorendo l'elaborazione di prodotti innovativi e l'esplorazione di nuovi sbocchi commerciali, anche all'estero.
Quel che è necessario fare, secondo noi, è ripensare l'artigianato toscano in termini di valori e prospettive. Significa riappropriarsi della storia, della tradizione, dell'artisticità che ha molto appeal anche da un punto di vista della comunicazione, e puntare al futuro scegliendo di concentrarsi su elementi come l'ecologia o la tecnologia, percorrendo insomma strade ancora non sufficientemente battute che possono proprio per questo portarci fuori dalla crisi.
In questo senso, come Sistema Camerale, abbiamo messo in campo iniziative che mirano alla promozione, all'aggregazione, alla formazione degli imprenditori, convinti che proprio da una maggiore preparazione di coloro che guidano le aziende dell'artigianato possano venire idee e stimoli per rinnovare il settore".