Home
  High Tech in Toscana - Presentazione del 4° Rapporto

 

 Logo di Unioncamere Toscana                                            

 

 

c o m u n i c a t o s t a m p a

 

 
Le aziende ad alta tecnologia puntano su export e prodotti di nicchia
Fatturato in crescita nel 2012, buone le prospettive per il 2013

 

Firenze, 15 aprile 2013 - Prodotti innovativi, politiche commerciali e di marketing mirate e soprattutto una diversificazione dei mercati di sbocco hanno permesso alle imprese ad alta tecnologia della Toscana di crescere nel 2012 (fatturato +1,1%) e le previsioni sono col segno più anche per quest'anno (+2,6%). Si tratta di aziende in prevalenza di dimensioni micro (meno di dieci addetti), ma ad elevata intensità tecnologica. Il 75% di queste imprese ha introdotto innovazioni che, in quasi la metà dei casi, si sono trasformate in nuovi prodotti sul mercato. Forte la propensione all'export non solo in Europa ma negli Stati Uniti e sui nuovi mercati (BRIC). Questo il quadro che emerge dall'osservatorio Unioncamere Toscana-Scuola Superiore Sant'Anna, che in quattro anni ha censito circa 1.500 attività ad alta tecnologia.

 

Il censimento

 

L'osservatorio Unioncamere Toscana-Scuola Superiore Sant'Anna ha censito, al 18 febbraio 2013, 1.468 localizzazioni high-tech sul territorio regionale, di cui 1.212 fanno capo ad aziende nate in Toscana. Il fatturato delle imprese ad alta tecnologia si aggira attorno ai 12.195 milioni di euro, in base alle stime su dati di bilancio. Gli addetti sono 40.993 e il 64,3% è dipendente di aziende toscane.

E' l'ICT a fare la parte del leone a livello di numero di aziende, con una percentuale del 42%; ben distanziati i settori della meccanica avanzata, che copre una quota del 18%, e dell'elettronica ottica (10%). Pisa e Firenze si confermano le province con il maggior numero di imprese ad alta tecnologia presenti. In particolare, il capoluogo toscano raggiunge una quota del 33,9% sul totale regionale (grazie soprattutto ai settori ICT, Life Sciences, meccanica avanzata ed elettronica-ottica), mentre Pisa è al 17,2% con oltre metà delle aziende concentrate nei comparti dell'Information and Communication Technology.

Sotto il profilo occupazionale emerge il ruolo della media e soprattutto della grande impresa (il 42% dell'occupazione complessiva), prevalentemente dei settori meccanica avanzata e Life Sciences, che insieme impiegano ben la metà degli addetti complessivi. Una netta concentrazione si osserva in provincia di Firenze (36,5% dell'occupazione high-tech), seguita da Siena (14,4%) e Pisa (11,5%).

Il settore della meccanica avanzata, anche in relazione alla presenza di realtà di grande impresa genera un terzo del fatturato complessivo dell'alta tecnologia toscana, seguito da chimica e life sciences (tutti e due al 21%). Il 47% del fatturato totale è realizzato in provincia di Firenze, seguita da Arezzo nei settori ICT e chimica, da Siena e Lucca nei settori elettronica-ottica e Life Sciences.

 

Ricerca&sviluppo

 

L'indagine 2013 si è concentrata su un campione di 860 aziende, delle quali sono state analizzate le principali caratteristiche e dinamiche per segmento tecnologico: le aziende del segmento "gold" presentano una più elevata intensità tecnologica (in termini di investimenti in R&S e risorse umane high-skilled) e sono caratterizzate da una maggiore propensione all'attività innovativa, le "silver" si distinguono invece per presentare solo una delle due peculiarità. Nell'ultimo triennio le aziende high-tech localizzate in Toscana hanno registrato un incremento degli addetti (+1,0%), tendenza che appare ancora più marcata fra le aziende "gold" (+1,2%), che puntano molto su ricerca e sviluppo (+0,3% gli addetti in ricerca, +0,5% gli addetti laureati in materie scientifiche e tecnologiche), mentre le "silver" - pur registrando un leggero aumento degli addetti complessivi (+0,4%) - riportano un drastico calo per quanto riguarda gli addetti che si occupano di R&S (-3,3%).

Sempre le aziende "gold" guardano con un atteggiamento di maggiore fiducia al futuro, soprattutto in termini di andamento del fatturato (+3,2% previsto per il 2013), rispetto al +2,6% del totale delle imprese ad alta tecnologia. Un dato che si riflette positivamente sugli investimenti previsti per il 2013-2015: a fronte di un 34% di imprese che punteranno sulla ricerca e sviluppo interna nel prossimo triennio, la quota sale al 41,9% nelle aziende "gold".

 

Mercato&innovazione

 

L'alta tecnologia toscana presenta una buona propensione all'internazionalizzazione commerciale (sono esportatrici il 34% del totale delle imprese). Il 46% di queste realizza in media oltre la metà del proprio fatturato sui mercati esteri, evidenziando una forte proiezione internazionale. Francia, Germania e Spagna sono i mercati dove si affacciano sempre più di frequente e con una presenza più significativa, mentre fuori dell'Europa ci sono gli Stati Uniti e i nuovi mercati: Brasile, Russia, India e, in modo particolare, Cina.

Nell'ultimo triennio, per contrastare gli effetti della crisi e diversificare le opportunità di business, le imprese che svolgono ricerca hanno puntato al lancio di nuovi prodotti, che solo in parte sono già stati introdotti sul mercato (39,7% dei casi), mentre altri sono ancora allo stadio progettuale (13,2%) o prototipale (9,4%). Il 75% dei nuovi prodotti/servizi sono di nicchia, e nel 60% dei casi si collocano in prossimità della frontiera tecnologica del settore di riferimento. Ma il dato forse più significativo è che l'introduzione dei nuovi prodotti, nell'ultimo triennio, ha assorbito una quota di fatturato pari mediamente al 39,0%.

Le imprese high-tech che hanno brevettato, negli ultimi tre anni, sono il 21,1%: di queste, il 39,0% è costituito da micro-imprese (meno di dieci addetti) ed il 45,6% da piccole imprese (fra 10 e 49 addetti).

Fra le imprese maggiormente dinamiche (in termini di fatturato), oggetto di uno specifico approfondimento, da segnalare infine che il 40% sono state costituite dal 2005 ad oggi, dato che sottolinea l'importanza strategica delle politiche volte alla promozione di nuova imprenditorialità high-tech anche in una prospettiva occupazionale.

  

Uffici stampa

 

Franco Natali

Dorado Communications

Francesco Ceccarelli

franco.natali@tos.camcom.it

ufficiostampa@doradocom.com

f.ceccarelli@sssup.it

tel. 0554688205

tel. 055 47891232

tel. 050 883378

 


Logo di Unioncamere Toscana 

 

Il punto di vista di Vasco Galgani - Presidente di Unioncamere Toscana

 

 

"Le imprese toscane si trovano a operare, ormai da quattro anni, in un clima di persistente incertezza dei mercati, in un contesto su cui pesa la ridotta disponibilità di accesso al credito. All'interno di tale quadro non favorevole, esistono tuttavia segmenti imprenditoriali - come quello dell'alta tecnologia - che si muovono controcorrente, facendo registrare un miglioramento dei propri indicatori economici, anche grazie alla forte attenzione agli investimenti in ricerca e sviluppo, a rilevanti processi di qualificazione del personale, a una differenziazione più spinta dell'offerta, all'esplorazione di nuovi mercati.

 

Anche in un anno di recessione come il 2012, queste imprese hanno fatto registrare crescita di fatturato (+1,1%), con una previsione ancora più sostenuta per l'anno in corso (+2,6% le aspettative per il 2013) e tenuta dei livelli occupazionali. Oltre il 40% del fatturato è stato inoltre realizzato grazie all'introduzione di nuovi prodotti, nel 75% dei casi prodotti di nicchia.

 

Unioncamere Toscana, in stretta sinergia con il governo regionale, sta finanziando progetti per la valorizzare la proprietà intellettuale e favorire la nascita di nuova imprenditorialità e di strategie basate sull'innovazione radicale di prodotto. Gli sforzi sono indirizzati anche verso la promozione nell'utilizzo di servizi avanzati da parte del tessuto imprenditoriale toscano, per favorire la riqualificazione delle imprese anche dei settori più tradizionali."

 

 

 

Stampa