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  27) Il Credito in Toscana nel secondo trimestre 2015

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c o m u n i c a t o s t a m p a

 

 

Segnali di confortanti dal mercato del credito in Toscana
Diminuiscono i tassi  d'interesse per le famiglie e per le imprese.
Migliorano le condizioni di accesso al credito a più lunga scadenza anche in virtù delle operazioni di rifinanziamento della BCE
 

 

Firenze, 12 novembre  2015 - In questo secondo trimestre dell'anno arrivano segnali di distensione dal mercato del credito in Toscana, che risente del miglioramento del contesto macroeconomico grazie alla fase di graduale ripresa del ciclo ed alla liquidità del sistema bancario favorita dalle operazioni della BCE.

 

 

I prestiti alla clientela residente in Toscana, inclusivi delle sofferenze, segnano difatti solo una moderata flessione (-0,9% il dato tendenziale, ovvero riferito allo stesso trimestre dell'anno precedente), mentre i prestiti verso le imprese ed i finanziamenti alle famiglie consumatrici, in crescono rispettivamente dello 0,4% e dello 0,7% su base annua. Per quanto riguarda invece le imprese, l'andamento dei prestiti erogati conferma l'ingresso in una fase di crescita posteriore alle contrazioni registrate nel triennio 2012-2014.

 

Al contrario, continua la forte contrazione dei prestiti verso le società finanziarie e assicurative (-31,9%).

 

 

"Il dato relativo al secondo trimestre dell'anno conferma il trend positivo dell'offerta di credito alle famiglie ed alle imprese, malgrado le cautele registrate nel periodo gennaio-marzo. Le nostre imprese possono cominciare  a guardare al futuro con maggior fiducia - spiega Andrea Sereni, Presidente di Unioncamere Toscana - In particolare va segnalato l'irrobustimento della domanda da parte delle società di capitali, che stanno avvertendo in modo più marcato la ripartenza dell'economia dopo anni estremamente difficili e che riescono maggiormente a beneficiare dell'allentamento della stretta creditizia. Al contrario l'atteggiamento delle piccole imprese e di quelle artigianali, maggiormente ancorate ai consumi interni che stentano a decollare, si caratterizza ancora per una sostanziale prudenza che si sostanzia con una domanda di credito debole ed importi richiesti contenuti. In questo contesto, la debolezza che permane comunque nel mercato creditizio, rappresenta una incognita importante se non venissero attuate, nella prossima legge di stabilità, quelle misure di governance mirate proprio a ridare ossigeno in modo rapido e consistente alle imprese per i loro investimenti."

 

 

I livello dei tassi di interesse sui prestiti a breve termine concessi dalle banche condiziona il sistema economico nel ricorso al credito. Nel breve periodo, i tassi bancari attivi risentono principalmente delle variazioni dei tassi guida della politica monetaria: il taglio dei tassi ufficiali operato dalla BCE a giugno 2014 continua a contribuire alla riduzione del costo del credito, in atto anche nel secondo trimestre del 2015.

 

 

Il costo del credito in Toscana parte da livelli molto elevati ma da vari trimestri segnala una riduzione. Dal punto di vista dimensionale, le maggiori criticità su questo fronte riguardano ancora una volta le piccole imprese, il cui tasso di interesse, pari all'8,8% nel trimestre in esame, sta comunque lentamente scendendo. Per quanto riguarda invece i settori, costi molto alti del denaro continuano ad interessare le costruzioni (8,2%), con valori che si distaccano anche di due/tre punti percentuali dai valori riscontrati per il settore manifatturiero e per i servizi (rispettivamente 5,1% e 6,1%).

 

 

I tassi di interesse sui prestiti a medio lungo termine per le famiglie consumatrici e per le imprese stanno diminuendo dall'inizio del 2014, allineandosi entrambi, nel trimestre di riferimento, sul valore del 2,8%.

 

Le condizioni di accesso al credito stanno quindi migliorando anche per quanto riguarda i finanziamenti a più lunga scadenza, risentendo anche in questo caso delle forti iniezioni di liquidità nel sistema bancario attuate grazie alle operazioni di rifinanziamento della BCE. 

 

 

L'onda lunga della crisi continua ad avere pesanti conseguenze nel mondo imprenditoriale e produttivo, dove persistono difficoltà di rimborso dei crediti ricevuti. In tale ambito il peggioramento del tasso di decadimento è stato diffuso nel corso degli ultimi anni: le condizioni maggiormente critiche si continuano tuttavia a riscontrare nelle costruzioni.

 

 

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silvia.pincione@tos.camcom.it
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