Home
  Le imprese straniere in Toscana nel 2015

 

Logo di Unioncamere Toscana

 

c o m u ni i c a t o s t a m p a

 

 

Le imprese straniere in Toscana nel 2015
Toscana 1° regione in Italia per presenza di imprese straniere. Forte la concentrazione territoriale: quasi la metà (25mila) fra Firenze e Prato
Crescono del 5% all'anno in Toscana. Cina, ma anche Romania, Albania, Marocco e Senegal, le comunità imprenditoriali più numerose
 
 

 

Firenze, 11 aprile 2016 - In Italia le imprese guidate da stranieri sono più di mezzo milione; di queste circa una su dieci si trova in Toscana, dove -al 31 dicembre 2015- se ne contavano 52.147. La componente straniera dell'imprenditoria acquista sempre più spazio nel panorama nazionale, ed ancor più in Toscana: nell'ultimo quinquennio, in regione, il numero delle aziende capitanate da immigrati è cresciuto ad un ritmo di circa il 5% all'anno (+4,6% nel 2015), e la percentuale di imprese condotte da imprenditori non italiani ha raggiunto il 12,6%, tre punti percentuali e mezzo al di sopra della media italiana (9,1%) e la più elevata fra le regioni italiane.

La comunità cinese resta quella che offre il maggior contributo al tessuto imprenditoriale straniero presente sul territorio regionale: erano quasi 13mila, a fine 2015, le persone di nazionalità cinese con cariche in imprese che hanno la propria sede in Toscana (il 18% del totale), seguita da quella rumena (poco meno di 8mila), albanese (circa 7.400), marocchina (6.500) e senegalese (poco più di 3mila). Un confronto con il 2015 mette in evidenza come i flussi migratori degli ultimi quindici anni abbiano profondamente cambiato il "volto" dell'imprenditore straniero, anche in virtù di un maggior grado di radicamento sul territorio regionale: nel 2000 le prime cinque comunità imprenditoriali comprendevano infatti, oltre a quella cinese ed a quella marocchina, anche persone di nazionalità, tedesca, francese e svizzera, progressivamente scese in graduatoria, mentre forti incrementi si sono registrati anche per Bangladesh, Pakistan e Nigeria.

 

Lo rileva Unioncamere Toscana nell'ultimo report, realizzato sulla base delle informazioni disponibili nel Registro delle imprese delle Camere di Commercio.

 

"La crescita dell'imprenditoria straniera degli ultimi anni - commenta il Presidente di Unioncamere Toscana, Andrea Sereni - rappresenta un fenomeno la cui rilevanza è al tempo stesso economica e sociale; economica, per l'importante contributo che le imprese straniere offrono ormai all'intero sistema imprenditoriale toscano; sociale, perché l'avvio di un'impresa rappresenta un'opportunità di inserimento, di integrazione e di possibile miglioramento della propria condizione di vita. La forte crescita delle attività legate ai servizi, in particolare di quelli alla persona, è inoltre indice di un maggior grado di radicamento delle comunità presenti sul nostro territorio; dall'altro lato, l'ancora piccolissima dimensione di molte iniziative imprenditoriali guidate da stranieri e l'elevato turnover cui sono soggette rappresentano un sintomo di fragilità, mentre permangono tuttora molte problematiche legate al rispetto della legalità. Sono tutti fronti su cui occorre continuare a lavorare, ma è altrettanto certo che i flussi migratori con i quali ci confrontiamo richiedono l'attuazione di politiche mirate tanto all'accoglienza quanto alla definizione di percorsi di inserimento, fra cui quelli di supporto all'avvio di un'attività imprenditoriale vedono le Camere di Commercio in prima fila".

 

Per lo più si tratta di piccole imprese

La stragrande maggioranza delle imprese straniere con sede in Toscana sono ditte individuali (83%, oltre 43mila), coincidenti normalmente con imprese di dimensioni più piccole rispetto a quelle che adottano una diversa forma giuridica: fra gli imprenditori italiani, l'incidenza delle ditte individuali è invece pari a circa la metà rispetto a quanto riscontrato per le imprese straniere (48%).

Solo un'azienda straniera su dieci è invece costituita sotto forma di società di capitali (oltre 5mila), tipologia d'impresa maggiormente strutturata e che a livello regionale, considerando anche le imprese condotte da italiani, raggiunge un'incidenza del 27%.

Le società di capitali stanno comunque prendendo sempre più quota anche fra gli imprenditori non stranieri, manifestando una crescita costante e relativamente sostenuta nel corso degli ultimi anni che registra un'ulteriore conferma anche nel 2015 (+11,2% il tasso di crescita delle società di capitali "straniere", contro il +4,2% delle ditte individuali ed il +1,2% delle società di persone.

 

Commercio, edilizia e sistema moda i settori preferiti dagli stranieri

In Toscana le imprese straniere si distribuiscono all'incirca a metà fra settori produttori di beni e settori produttori di servizi. In quest'ultimo ambito il settore commerciale fa la parte del leone (sono oltre 15mila esercizi aperti al pubblico), assorbendo circa un terzo delle aziende condotte da nati oltreconfine.

Per quanto riguarda i settori produttori di beni, invece, una fetta importante di imprenditori stranieri si cimenta nel campo delle costruzioni (quasi 14mila, il 27%), e altri 10mila in attività manifatturiere, soprattutto del sistema moda, che conta 8mila imprese a conduzione non italiana e, in particolare, nell'abbigliamento (5mila, concentrate soprattutto a Prato).

Fra gli altri settori, le imprese straniere del turismo (alberghi e ristoranti) sono il 6% (2.826 unità), mentre oltre 6mila sono quelle che operano in altri comparti dei servizi. Prende infine sempre più corpo anche il settore dell'agricoltura, che in Toscana raccoglie 41mila aziende di cui il 4% (2.070) a conduzione straniera.

 

Ma da dove vengono? …

Guardando alla nazionalità delle persone straniere che hanno deciso di fare impresa in Toscana, la Cina guida la graduatoria seguita, a distanza, da Romania, Albania e Marocco. 

A fine 2015, le persone di origine cinese che hanno una o più cariche in un'azienda registrata sul territorio regionale sono quasi 13mila: il 19% su un totale di 68mila persone straniere che detengono cariche in aziende toscane, quota che si innalza fino al 23% nel caso dei titolari di azienda individuale.

Fra le prime dieci nazionalità il continente asiatico è poi rappresentato, oltre che dalla Cina, anche da Bangladesh e Pakistan (per un totale di oltre 2.800 persone con cariche), e rilevante è anche la presenza di imprenditori africani, con numerosità più elevate - in particolare - per la comunità marocchina (6.500) e per quella senegalese (oltre 3mila).

Gli altri imprenditori stranieri fanno invece capo, sempre con riferimento ai paesi maggiormente rappresentati, al continente europeo: forte, in questo ambito, il contributo della Romania e dell'Albania (oltre 15mila le persone con cariche nel complesso), ma rilevante resta ancora la presenza di nazionalità ad elevato reddito (Germania, Svizzera e Francia), con cui esistono relazioni di più lunga durata rispetto ai paesi che, negli ultimi decenni, hanno maggiormente alimentato i flussi migratori verso la Toscana.

 

… e come sono cambiati negli ultimi quindici anni?

L'evoluzione intervenuta fra il 2000 e il 2015 nella graduatoria dei primi 30 paesi offre inoltre un'immagine di lungo periodo che risente in buona misura dell'entità dei flussi migratori intervenuti negli ultimi 15 anni, della diversa propensione all'imprenditorialità delle differenti comunità, e del relativo grado di radicamento sul territorio regionale.

I paesi che, rispetto al 2000, occupano una posizione più elevata in tale graduatoria appartengono in prevalenza all'area est-europea (Romania, Albania, Polonia, Federazione Russa, Macedonia, Ucraina, Moldavia) ed al continente africano (Marocco, Senegal, Nigeria, Tunisia, Libia), oltre all'Asia (Bangladesh, Pakistan, Turchia) ed all'America Meridionale (Brasile, Perù).

Si tratta di comunità provenienti da paesi emergenti o in via di sviluppo, che hanno ridotto soprattutto il peso occupato da paesi avanzati, appartenenti al continente europeo (Germania, Svizzera, Francia, Gran Bretagna, Belgio, Paesi Bassi, Grecia, Spagna, Svezia, Austria) o meno (Stati Uniti, Australia, Canada).

 

Info
Lauretta Ermini 
lauretta.ermini@tos.camcom.it tel. 0554688.214
 
Ufficio stampa
Franco Natali
 franco.natali@tos.camcom.it tel. 0554688205
 
 
 
 

DOCUMENTI ALLEGATI
Stampa