
c o m u n i c a t o s t a m p a
Imprenditoria femminile, nel 2012 la Toscana prima in Italia
Merito delle straniere e delle over 35.
Firenze, 8 aprile 2013 -Il sistema imprenditoriale toscano vola sulle ali delle aziende in rosa. A fine 2012 in Toscana un'impresa su quattro è al femminile (sono il 24,2%, pari a 100.836 unità). La Toscana si piazza in testa alla classifica delle regioni italiane per tasso di sviluppo dell'imprenditoria femminile (+1,3%, + 1.286 unità), seguita da Lazio e Lombardia (+1,0%). A fare la differenza sono le aziende guidate da imprenditrici straniere e in generale le attività al femminile over 35. E' ciò che emerge dall'Osservatorio sulle imprese femminili, frutto della collaborazione tra l'Ufficio studi di Unioncamere Toscana e il Settore Imprenditoria femminile e politiche di genere della Regione Toscana per l'anno 2012.
"Le imprese femminili si confermano la componente più dinamica del sistema imprenditoriale toscano - è il commento di Vasco Galgani, Presidente di Unioncamere Toscana-. La Toscana nel 2012 sale al primo posto in classifica, fra le regioni italiane, per tasso di sviluppo dell'imprenditoria in rosa. Dall'analisi dei dati, emerge con chiarezza che sono le aziende guidate da donne straniere, a contribuire in modo determinante al risultato a livello nazionale, insieme alle imprese in rosa over 35. Anche limitando l'analisi alle sole imprese femminili guidate da italiane, la Toscana continua a essere la regione più dinamica, ma il ritmo di sviluppo appare decisamente più contenuto. Le aziende al femminile confermano la loro vocazione nel settore dei servizi, soprattutto per il commercio e il turismo, e nel mondo dell'agricoltura: il "fare impresa in rosa" in Toscana funziona. La promozione delle politiche di sostegno all'imprenditoria femminile, portato avanti in questi anni, sta dando i suoi frutti. E' poi evidente, da un'analisi più attenta dei dati, che le imprenditrici straniere trovano in Toscana spazi e sostegno adeguato per avviare un'attività in proprio".
I DATI PER PROVINCIA
Fanno da traino le province di Firenze e Prato (+496 e +185 unità). Seguono Pistoia (+117), Siena e Arezzo (che contribuiscono nel complesso con +150 imprese). Sulla costa, da segnalare la performance di Lucca (+156 aziende) con un tasso di crescita superiore alla media regionale, seguita da Pisa (+105) e Grosseto (+67). Stazionaria la situazione, rispetto al 2011, a Massa Carrara e Livorno. L'analisi delle sole imprese femminili a conduzione italiana riduce il divario tra province interne (+0,7%) e costa (+0,4%). In questo caso la provincia più dinamica diventa Lucca (+1,3%) che sopravanza Prato (+1,0%), Pistoia e Siena (+0,8%) e Firenze (+0,7%).
IL TASSO DI FEMMINILIZZAZIONE
La vitalità dell'imprenditoria femminile della Toscana è legata nel 2012 soprattutto alle cinque province dell'area interna, dove si sta via via innalzando il tasso di femminilizzazione (dal 22,9% del 2010 al 23,5% del 2012). L'area costiera mantiene tuttavia il tasso di femminilizzazione più elevato (pari al 25,2%), registrando un +0,2% nel corso del 2012. Grosseto e Livorno si confermano le province più femminilizzate. Per quanto riguarda i comparti, sono le attività industriali a suscitare il minore appeal per le imprenditrici (tasso di femminilizzazione pari al 22,2%, dato che scende addirittura al 6,6% nel settore delle costruzioni).
L'IMPRESA-DONNA OPERA NEI SERVIZI
Circa due aziende su tre "in rosa" della Toscana (per un totale di 65.585 unità) operano nel settore dei servizi: 27.736 nel commercio e 9.915 nel turismo. Il "fare impresa" delle donne è orientato verso le attività turistiche di alloggio e ristorazione (+3,6%, +348 aziende) e quelle di noleggio e servizi alle imprese (+3,4%, +110). Le imprese femminili hanno trovato spazi di sviluppo perfino fra le attività industriali (+1,2% nell'industria e +2,0% nelle costruzioni) in controtendenza rispetto a quanto avvenuto per le imprese non femminili. Nel manifatturiero, che conta 12.653 aziende femminili, si osserva un incremento di 132 unità, soprattutto grazie alla filiera cuoio-calzature (+123 imprese femminili nel 2012).
PIU' ITALIANE NEL TURISMO, PIU' STRANIERE NEL COMMERCIO
Sono le aziende femminili italiane a dare l'incremento maggiore per le attività turistiche (+270 aziende nel 2012), mentre quelle straniere registrano gli incrementi più elevati nel commercio (+229 unità) e nell'industria (+228), ambiti in cui le imprese femminili italiane arretrano (-173 e -72 unità). L'agricoltura e il terziario registrano, in Toscana, la maggiore presenza di imprenditoria femminile, con un'incidenza sul totale pari al 32,9% e al 28,4%. Escluso il comparto dei trasporti-magazzinaggio, tutte le attività dei servizi presentano un'incidenza di imprese "rosa" superiore al dato medio regionale, con punte anche del 50%.
LE FORME GIURIDICHE PRESCELTE
Nel tessuto imprenditoriale femminile si rafforza la presenza delle società di capitali (+460 unità) e delle ditte individuali (+622), pari al 15% e al 59% delle aziende guidate da donne. In termini relativi le società cooperative hanno evidenziato il più elevato incremento nel corso del 2012 (+1,8, + 22 unità).
IL RUOLO DELLE STRANIERE
Il bilancio positivo delle imprese "rosa" è legato in Toscana e in Italia alla vitalità delle straniere: +800 unità in dodici mesi a livello regionale, +7,2, al di sopra della media nazionale (+6,5%). Una discreta propensione all'imprenditorialità si registra pure tra le italiane (+486 unità rispetto a fine 2011). Le imprese guidate da donne straniere a fine 2012 sono in Toscana 11.800 unità, pari all'11,7% del tessuto imprenditoriale femminile regionale (il dato nazionale è del 7,8%). Sono soprattutto le imprenditrici non comunitarie a registrare il maggior balzo in avanti (+664 imprese nel 2012, +8,1%), bene anche le imprenditrici comunitarie (+134 unità, pari al +4,8%).
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