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  22) Il Credito in Toscana nel primo trimestre 2015

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c o m u n i c a t o s t a m p a

 

Si arresta la caduta del credito alle imprese in Toscana

Condizioni di accesso al credito meno restrittive favoriscono una stabilizzazione dei prestiti alle imprese. I segnali positivi interessano tuttavia soprattutto le aziende più strutturate, mentre significative flessioni si registrano ancora per le piccole-micro imprese e per le aziende artigiane

 

Firenze, 10 settembre  2015 - Nel primo trimestre del 2015 i prestiti verso le imprese (-0,1% al netto delle società finanziarie) ed i finanziamenti alle famiglie (+0,2%) residenti in Toscana risultano sostanzialmente stabili rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente. Per quanto riguarda le imprese, in particolare, l'andamento dei prestiti erogati conferma l'ingresso in una fase di stabilizzazione, dopo le contrazioni registrate nel biennio 2012-2013.

 

I segnali positivi che, sotto il profilo in esame, arrivano dal sistema produttivo offrono delle conferme anche nella disaggregazione settoriale. Per la prima volta dopo 13 trimestri consecutivi i prestiti alle imprese manifatturiere e dei servizi non presentano infatti segni "meno", mostrando un andamento in leggera crescita rispetto al primo trimestre del 2014 (rispettivamente +0,1% e +0,4%). Ancora in contrazione, invece, il credito alle imprese appartenenti al settore delle costruzioni (-1,4%): anche in questo caso, tuttavia, si possono intravedere segnali di miglioramento rispetto a quanto osservato alla fine del 2014.

 

Sotto il profilo dimensionale, tuttavia, la stabilizzazione dei finanziamenti erogati al sistema economico interessa principalmente le imprese più strutturate, per le quali il dato del primo trimestre segnala in effetti un leggero aumento, seppur di piccola entità (+0,3%). In decisa contrazione resta invece il credito bancario alle piccole imprese (-1,5%), in particolare alle imprese artigiane (-3,6%).

 

"La questione del credito è stata al centro della crisi degli ultimi anni, agendo in senso pro-ciclico e contribuendo pertanto ad aggravare l'ampiezza e la profondità dei fattori recessivi - commenta Andrea Sereni, Presidente di Unioncamere Toscana - ed altrettanto cruciale resta in una fase in cui, come l'attuale, si cominciano a registrare segnali di ripresa sul fronte congiunturale. Nel complesso le erogazioni di prestiti al sistema economico-produttivo hanno smesso di arretrare, ed è incoraggiante rilevare come l'accesso al credito stia migliorando anche in virtù dei rifinanziamenti operati dalla BCE. Tuttavia, gli effetti della prolungata fase di crisi ed una ripresa che si annuncia per il momento moderata non consentiranno una riduzione significativa degli indici di rischio e, a meno di operazioni straordinarie di cessione, l'ammontare di crediti in sofferenza generati nel corso degli ultimi anni continuerà a pesare in maniera significativa sul sistema. I sintomi di stabilizzazione nell'andamento dei prestiti erogati alle imprese sono inoltre tutt'altro che generalizzati, dal momento che resta per il momento esclusa una larga parte di piccole e micro imprese che, come noto, costituisce una componente fondamentale del nostro sistema economico."

 

Il livello dei tassi di interesse sui prestiti a breve termine concessi dalle banche continua a rimanere su valori relativamente elevati, soprattutto per le imprese di piccole dimensioni (9,2%) e, dal punto di vista settoriale, per le imprese del settore delle costruzioni (8,9%), appartenenti ad un settore percepito come più rischioso da parte delle banche. Tali livelli sono tuttavia in contrazione rispetto ai picchi del 2013, ovvero in confronto all'anno in cui maggiori sono state difficoltà di accesso al credito.

 

Anche i tassi di interesse sui prestiti a medio/lungo termine stanno diminuendo dall'inizio del 2014, attestandosi rispettivamente al 2,9% per le famiglie ed al 2,8% per le imprese nel trimestre in esame. Le condizioni di accesso al credito stanno quindi migliorando anche per quanto riguarda i finanziamenti a più lunga scadenza, risentendo anche in questo caso delle forti iniezioni di liquidità nel sistema bancario attuate grazie alle operazioni di rifinanziamento della BCE.

 

Nel complesso il tasso di decadimento del credito erogato (rapporto fra flusso di nuove sofferenze e consistenza dei prestiti in essere all'inizio del periodo) alle imprese è rimasto stabile sui livelli di fine 2014 (4,9%). Seppur sceso di quasi un punto percentuale rispetto ai picchi raggiunti nella seconda parte del 2013, il valore di tale indicatore continua ad attestarsi su livelli decisamente superiori in confronto a quelli pre-crisi (alla fine del 2008 non superava ancora il 2%): l'onda lunga della ultime recessioni continua dunque ad avere pesanti ripercussioni su una parte non trascurabile del mondo imprenditoriale e produttivo regionale, dove persistono difficoltà di rimborso dei crediti ricevuti ancora significative. Nel corso degli ultimi anni il peggioramento del tasso di decadimento è stato diffuso, sebbene le condizioni maggiormente critiche continuino a registrarsi nell'edilizia (10,1%). 

 

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